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Ferrandina (MT) - 3^ StraFerrandina

Basilicata - Primapagina

Ferrandina__StraFerrandina_2012Serie A, autentica serie A.

La StraFerrandina, già bellissima l’anno scorso, migliora ancora rasentando la perfezione organizzativa. Nulla è stato lasciato al caso, l’ospite podista è stato, sin dall’arrivo, curato, adottato, coccolato come in ben altri pochi posti avviene. Tutti i soci della locale Podistica si sono attivati per rendere ottimale questa terza edizione, non tralasciando (o quasi) alcun particolare.

Non appena giunti nella Ferrandina “bassa” un grande cartello rimanda all’ampio parcheggio. Come l’anno scorso parcheggio agevolmente, prendo lo zaino e le macchine fotografiche e, in compagnia di mia moglie, comincio a salire verso la Ferrandina “alta”. Il punto di ritrovo è in Piazza Plebiscito, dove hanno sede la Chiesa Madre e il Municipio. Davvero commovente l’accoglienza che mi riservano i soci di questa società, dal presidente Giuseppe Selvaggi, al vice Vincenzo Zaltini, passando per Nicola Pennuzzi, fino ad arrivare all’ultimo, ultimo in ordine alfabetico, dei soci. La Piazza è già calda e viva, si definiscono gli ultimi particolari, affinché tutto si svolga perfettamente. L’ampia scalinata apre al palazzo che ospita la segreteria, con velocissima consegna di pettorale (8 euro il costo dell’iscrizione) nel quale è inserito il chip. Nella stessa struttura sono presenti spogliatoi e bagni, oltre al fantastico panorama che si può godere affacciandosi dalle tante finestre con il dirigibile della StraFerrandina che vola alto in cielo.

E’ presto, torno in Piazza, scopro che nella busta c’è anche un buono caffè e provvedo alla consumazione…

Frattanto, cominciano ad arrivare i grandi nomi. Ricco il montepremi odierno, con premi in danaro fino al 15° arrivato assoluto, e chiaramente non mancano i pretendenti. Dal marocchino Zaid, ai pugliesi Minerva, Bonvino, Guastamacchia, Zullo, Gadaleta, Belotti, passando per i locali Becce, Dibenedetto, Viggiano, sarà una lotta all’ultima stilla di sudore per accaparrarsi i primi gradini della graduatoria. Anche al femminile (premiate in danaro le prime otto), si registrano valide presenze con le pugliesi Labianca, Russo e Carrino e la lucana Luchena a darsi battaglia per il podio. Da segnalare che la stragrande dei podisti pugliesi presenti qui ha già corso in mattinata a Molfetta o a Bari.

E’ il momento del pre-gara, la piazza sembra in parte svuotarsi, perché gli atleti sono a cambiarsi e, a breve cominceranno a riscaldarsi. Oltre ai competitivi, da segnalare la presenza di oltre un centinaio di partecipanti alla manifestazione non competitiva, che partiranno subito dopo i competitivi.

Speaker della manifestazione è Roberto Paoletti, lo “speaker d’Abruzzo” che mi ricorda le tante trasferte in quelle terre di qualche anno fa.

Tutto è ormai pronto, siamo schierati sul punto di partenza, il chip costringe anche i furbetti a stare dietro il tappeto. Lo sparo e via, la strada è nostra e si comincia a scendere, durerà circa un chilometro, ma poi il registro cambia, c’è alternanza di pendenza, mentre il terzo chilometro progressivamente sale, fino alla salita che chiude il giro e riporta in piazza per la conclusione del giro e passaggio sul tappeto chip. In piazza, sul megaschermo, al passaggio di ciascuno dei partecipanti, è visualizzato il nome che si abbina alla citazione del validissimo Paoletti. Il giro descritto è da ripetere tre volte, per raggiungere (e superare) i 10 km; i non competitivi si fermano ad un giro, anche troppo per chi comincia.

Passare dall’essere malato al correre due gare in un giorno non è cosa facile; le mie stanche membra sopportano però questa fatica, anche in onore agli amici organizzatori.

Chiaramente doppiato, mi godo in diretta l’evolversi della gara, almeno per le prime posizioni. Da paura il ritmo e il distacco inferto da Zaid ai primi antagonisti, pur di grande valore come Becce e Minerva. Ringrazio tutti gli amici che, doppiandomi, mi hanno rivolto un incitamento, autentica linfa vitale nelle mie vene.

Come sopra accennato, veloce come una gazzella, è il marocchino Issam Zaid, tesserato per la Rocco Scotellaro Matera, ad imporsi in 31:40 e a stabilire il nuovo record del percorso; alle sue spalle, il compagno di team, l’ottimo Donato Becce, secondo in 33:18, e Francesco Minerva (Bio Ambra New Age), reduce dalla vittoria ex-aequo con Gustamacchia nella mattinata della Race for the Cure di Bari, terzo in 33:25. Quarta posizione appannaggio del giovane Giuseppe Dibenedetto (Scotellaro Matera) in 33:57 che precede il suddetto Rodolfo Guastamacchia (Aden Molfetta), quinto in 34:10. L’eterno Rino Bonvino (Nuova Atletica Giovinazzo) chiude in sesta posizione in 34:43 su Luigi Zullo (Maxicar Civitanova), settimo in 34:52, Matteo Viggiano (Avis Lagonegro), ottavo in 34:56, Alessandro Belotti (Atletica Palagiano), nono in 35:20, e Tommaso Parisi – finalmente in ripresa -(Atletica Acquaviva), decimo in 36:07. Donato Masciale (Bitonto Runners) è undicesimo in 36:12, seguito, nell’ordine, da Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) in 36:20, Maurizio Carlomagno (Correre Pollino) in 36:35, Michele Cassano (Pedone Riccardi Bisceglie) e Leonardo Divito (pod. Brienza 2000), quindicesimo in 37:25.

Tra le donne, vince Francesca Labianca (Naf Acquaviva) in 40:52 su Rosa Luchena (Due Sassi Matera), seconda in 41:21, e Marisa Russo (Podistica Massafra), terza in 41:33, reduce dalla vittoria mattutina a Bari alla Race. Quarta è Maddalena Carrino (Podistica Faggiano) in 42:13 che precede Maria Rosaria Moretti (G.S. Matera), quinta in 43:52, e Maria Crescenza Mancino (G.S. Matera), sesta in 46:36. Settima è Nunzia Danzi (Amatori Potenza) in 46:49 su Nicoletta Ramunno (Amici Strada Tesoro Bari), ottava in 47:00.

Da sottolineare la precisa scelta degli organizzatori che hanno messo in palio un ricco montepremi, ma hanno “costretto” i partecipanti a rinunciare agli ingaggi, pagandosi anche l’iscrizione, dando così rilievo e premio al giusto merito.

314 i finisher competitivi, in una manifestazione che ha visto la cittadinanza locale viverla come una festa, con costante e viva presenza sul percorso.

Un ricco ristoro finale rinfranca gli atleti: vari specialità di focaccia, varie torte, acqua, yogurt, frutta (preconfezionata) e integratori per una pronta ripresa. Un po’ lunga la fila per la consegna del chip ed il ritiro del pacco gara, ma ne vale la pena, dato la ricchezza dello spesso. Comodi gli spogliatoi per cambiarsi, anche se qualche partecipante resta deluso dalla mancanza di docce, che avrebbero portato all’autentica perfezione organizzativa.

Con sollecitudine cominciano le premiazioni: si parte dalla non competitiva che festeggia i suoi vincitori. E’ il momento della celebrazione dei vincitori: alla presenza del vice sindaco di Ferrandina, si parte con le prime otto donne, ricompensate, oltre che con il premio in danaro, con cesti di prodotti tipici, materiale sportivo e bottiglie di olio. Stesso discorso per i primi quindici uomini, suddivisi in tre tranche, con Zaid che prende anche il bonus per aver realizzato il record del tracciato. E’ il turno dei primi/e cinque atleti extraregionali, per passare alle società ospiti. Esaurito il discorso dei fuori regione, si parte con le varie categorie, i cui vincitori si laureano anche campioni regionali lucani sulla distanza (la maglia che ricevono è tecnica e di marca, non le t-shirt in cotone consegnate in Puglia). La premiazioni delle società lucane per numero di arrivati conclude la manifestazione.

Il tempo di salutare gli amici di Ferrandina e, con il cuore ebbro di gioia sportiva, comincio la discesa verso la mia auto. E per non cadere nella retorica, mi permetto solo di invitare gli assenti alla prossima edizione, così potranno verificare direttamente le bellissime sensazioni che infonde questa manifestazione.

Io, “vivo o morto”, ci sarò!

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 30 Maggio 2012 13:26)

 
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