Nuovo Portale

Questo portale cessa la sua funzione al 30 Dicembre 2012. Il nuovo portale può essere raggiunto al seguente indirizzo:

www.podisti.it

 da cui è possibile scegliere tra i diversi portali specializzati: Magazine (tutte le news e gli articoli), Calendario (tutte le gare del calendario podistico italiano), Foto (migliaia di foto da scaricare ogni settimana), ClassificheSondaggi

Porto Potenza Picena (MC) - Camp. Italiano Master Ind. e Società 10 km

Marche - Primapagina

Porto_Potenza_Picena_Camp_Italiano_Master_2012Valida, decisamente valida l’organizzazione del campionato italiano master di 10 km individuale e master andato in scena domenica scorsa a Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata. Organizzazione affidata all’Atletica Potenza Picena, alla terza esperienza nazionale dopo la 10 km del 2002 e il cross del 2009, che ha mostrato efficienza nel gestire l’evento.

Giornata di gran caldo, che ha messo a dura prova la resistenza degli atleti, salvati da un venticello che spirava e ha permesso agli atleti di resistere, soprattutto coloro, gli under 55, che sono partiti nella seconda serie, alle 10.40: ecco uno dei punti migliorabili, in futuro, perché partire a quell’ora in una giornata così calda può essere davvero pericoloso.

Il quartier generale è fissato nell’ampio spazio dirimpetto al PalaPrincipi, il palazzetto dello sport, in Via Piemonte: sin dal sabato pomeriggio avviene l’immediata consegna di pettorali (6€ l’iscrizione base) e di premio di partecipazione a chi ha versato i 12€ complessivi. Premio di partecipazione consistente in una maglia tecnica (altresì acquistabile a… 6 €) e una bustina di sali; da segnalare la possibilità di scegliere la taglia della stessa maglia e addirittura provarla. Esposti anche i nomi degli iscritti, oltre alla presenza di due stand di calzature sportive, dello stand gastronomico e della struttura di una radio locale che in serata avrebbe provveduto ad uno spettacolo musicale.

Presso il palazzetto la possibilità di usufruire dei bagni e, l’indomani, di spogliatoi e docce.

Domenica mattina, giornata di gara, l’organizzazione si dimostra subito pronta indirizzando auto e pullman nell’apposita e vasta area parcheggio, per nulla distante. Fa davvero caldo, sono le 7,30 e il sole già picchia sulle nostre teste. Numerosi i pugliesi accorsi, è piacevole ritrovarsi in queste occasioni, a dimostrazione che il movimento pugliese è in pieno fermento ed è sempre presente. 1143 gli scritti complessivi alla manifestazione, gli organizzatori parlano di record, francamente a me sembrano piccoli numeri se si considera che una manifestazione di Corripuglia arriva mediamente a 1500 presenze…

Sorprende la ridotta adesione nazionale se si considera che sabato 2 era festivo e che siamo nel mezzo dell’Italia: che la crisi cominci a fare vittime anche nel podismo?

A disposizione degli atleti i bagni del palazzetto, oltre a numerosi bagni chimici nella zona antistante la partenza; gli addetti non disdegnano di consegnare bicchieri d’acqua e sali agli atleti in fase di riscaldamento, già abbondantemente sudati. A presentare la manifestazione lo speaker Roberto Paoletti, che oggi lavora nelle sue zone, e fa sentire il suo particolare incitamento… ai locali.

Tra una chiacchiera e l’altra, tra un saluto e un bocca al lupo (alle 8,20 è intanto partita la non competitiva di 2 km), il tempo passa e i Giudici cominciano ad invitare i partecipanti alla prima serie ad entrare nella zona spunta. Spunta semplice che consiste solo nel porre un segno sul pettorale e da questo momento non è più possibile uscire dalla suddetta zona, con gli atleti che si riscaldano come cavalli in un recinto. Con l’avvicinarsi dell’orario previsto gli atleti sono fatti confluire in zona partenza, sotto il sole battente. L’uso del chip garantisce il rispetto della linea di partenza, frattanto il minuto di raccoglimento ricorda le vittime del terremoto in Emilia. Le note dell’Inno d’Italia, a seguire lo sparo e il via agli atleti sotto una pioggia di coriandoli tricolori. 800 metri circa è la lunghezza del giretto iniziale, gli atleti ripassano sul punto di partenza e si avviano verso il primo dei due giri che permetteranno di completare i 10 chilometri previsti. In mezzo ai partecipanti diversi atleti non muniti di pettorale prontamente e forse un po’ troppo decisamente placcati dagli attenti giudici. Segnalo che non era prevista gara per i tm/tf, categoria non master, e qualcuno di loro, giunti nei vari gruppi, voleva solo correre: però, purtroppo, le regole son regole!

Si conclude, intanto, il secondo giro, questi atleti più che over 55 e donne sono “mostri volanti”, i loro ritmi sono decisamente alti. Non bisogna aspettare tanto ed ecco l’arrivo del vincitore della prima serie, Dario Barbesta (La Michetta Milano) che chiude in 35:09 su Maurizio Bonvecchi (Atl. Potenza Picena), secondo in 35:31, e Michele Gallo (Pod.Valtenna), terzo in 35:36. Quarto Antonio Di Luca (Penta Sport Trieste) in 36:04 su Marcella Mancini (Runner Team 99 Volpiano) , prima donna e quinta assoluta, in 36:25. Franco Morena (Il Quercione ) è sesto in 36:53 su Anna Spagnoli (Romagna Running ), seconda donna e settima assoluta in 37:04, su Paola Garinei (Avis Perugia), terza donna e ottava nelle generale, in 37:27. Marcello Capponi (Pod. Valtenna) è nono in 37:42 su Onorio Pompizzi (Olimpia Rimini), decimo in 38:01, Maurizio Squillante (Roma Raod Runners), undicesimo in 38:14, Sergio Lovanio (Cambiaso Risso Genova), dodicesimo in 38:15, Roberta Boggiatto (Running Club Futura) , quarta donna e tredicesima generale, in 38:20, e Luigi Pastore (Isaura Valle dell’Irno), quattordicesimo e decimo uomo in 38:21. Nella top-ten femminile, Silvia Savorana (Atl. 85 Faenza) è quinta in 38:26 su Gaetana Scionti (Stilelibero Messina) , sesta in 38:39, Tatiana Bianconi (Atl. 85 Faenza), settima in 38:42, Sonia Marongiu (Valsugana Trentino), ottava in 39:05, Elisabetta Comero (Atl. 85 Faenza), nona in 39:34, e Emanuela Massa (Cambiaso Risso Genova), decima in 39:35. 446 i finisher della prima serie, con qualche svenimento e tante lamentale per il gran caldo. Pian, piano tutti gli arrivati si recano presso il ristoro, dove li attendono fette di pane con marmellata e nutella, oltre ad acqua e sali in bicchiere: tutti lamentano la mancanza di bottigliette che permetterebbero di idratarsi meglio…

Frattanto, manca ancora mezzora alla nostra partenza, è un calvario anche mentale resistere per tanto tempo, oltre alla temperatura che continua a salire. Finalmente l’invito anche per noi di recarci in zona spunta, segno sul pettorale e siamo chiusi nel recinto. Un po’ di riscaldamento, qualcosa si muove, ci permettono di andare in zona partenza, il sole picchia sempre più forte… Con due minuti d’anticipo lo sparo, sono convinto sia per il minuto di raccoglimento ed invece è già lo start… La pioggia di coriandoli scende anche su di noi, anche se manca l’inno, sono proprio tra gli ultimi e occorre muoversi per salvare l’onore. Giretto iniziale, già il primo ristoro con bicchieri, ripassiamo sul punto di partenza e via per il primo giro lungo. Il percorso attraversa le strade del paese ma non lambisce mai il mare, è blindatissimo al traffico, ma manca totalmente il pubblico, neanche un incitamento ci giunge se non in zona arrivo dove ci sono i… parenti. Diversi gli stendardi tricolore esposti, molti i palloncini uniti a formare il tricolore che elevano il morale. Intorno al terzo km la rilevazione chip e poco distante un ristoro sempre però con bicchieri che permettono di bere e bagnarsi poco. Molto più utili sarebbero state le bottigliette… Al 4° km la possibilità di essere “raffreddati” dal violento getto di una pompa e, immediatamente dopo, un altro ristoro sempre con bicchieri. Il passaggio sul punto di arrivo denota che il primo giro è finito, lo speaker cita il mio cognome e si riparte. L’onta di un eventuale doppiaggio è scongiurata, le gambe cominciano ad avanzare meglio e ormai il giro lo conosco. Ecco la rilevazione chip, il ristoro, poi la il getto d’acqua, l’altro ristoro e ormai sono sul rettilineo finale: vorrei sprintare ma non c’è più nulla, anche questa è chiusa. Un Giudice mi offre gentilmente un bicchiere d’acqua, non vado neanche al ristoro, un saluto a mia moglie che scatta foto a tutti (in perenne lotta con gli organizzatori che si ostinano a volerla allontanare), e mi reco, recuperato il borsone, a fare la doccia. Nonostante l’abbiano già fatta in tanti, i locali sono accessibili, l’acqua tiepida e la doccia quanto mai gradita…

Recuperiamo intanto l’esito della serie a cui ho partecipato: vince il tunisino Ridha Ben Iazh Chiahaoui (Cambiaso Risso Genova) in 31:43 su Antonio Gravante (Atl. Potenza Picena), secondo in 31:47,e Maurizio Leone (Cosenza K42) in 31:51. Quarto Valerio Brignone (Cambiaso Risso) in 31:58 su Antonello Landi (Isaura Valle dell’Irno), quinto in 32:52, Marco Verardo (Pod. Valtenna), sesto in 32:59, Giorgio Tiberi (Atl. Fabriano), settimo in 33:06, Andrea Lucchetti (Avis Perugia), ottavo in 33:08, Alessandro Di Lello (Athletic Terni), nono in 33:11, e Michele Bruzzone (Cambiaso Risso Genova), decimo in 33:30. 553 i finisher.

Velocissimo davvero l’inizio della cerimonia di premiazioni, che iniziano con le categorie over 55 maschili. E’ il turno di tutte le categorie femminili e, a seguire, delle restanti categorie maschili. Tutti i meritevoli, i primi tre di ciascuna categoria, ricevono la medaglia e un articolo tecnico dello sponsor della manifestazione; la maglia di campione italiano è chiaramente indossata dal primo arrivato. Qualche polemica da parte dei soci della Cambiaso Risso che ritengono, a ragione, sia doverosa almeno la citazione per il vincitore della gara, il tunisino Chihaoui, purtroppo escluso dal campionato italiano… Le premiazioni delle società concludono la manifestazione, mentre gli addetti hanno incredibilmente già smontato quasi tutto e riportato le strade alla normalità.

Manifestazione, ripeto, ben organizzata; migliorabili gli orari della partenza e il ristoro finale (un po’ misero), ma per il resto consona ad un campionato italiano.

Di seguito l’elenco dei campioni italiani master sui 10 chilometri: MM35: Antonio Gravante (Atl. Potenza Picena) 31:47; MM40: Francesco Paolo Gramazio (Podistica Valtenna) 33:40; MM45: Valerio Brignone (Cambiaso Risso Running Team Genova) 31:58; MM50: Felice Tucci (Atl. Casone Noceto) 33:53; MM55: Dario Barbesta (La Michetta Milano) 35:09; MM60: Sergio Lovanio (Cambiaso Risso Running Team Genova) 38:15; MM65: Michele Colace (Pbm Bovisio Masciago) 39:41; MM70: Ezio Venturelli (La Fratellanza 1874 Modena) 42:55; MM75: Vitantonio Lippolis (Montedoro Noci) 50:58; MM80: Carmine Pacifico (Free Runners Lariano) 1h09:59; MM85: Mario Ferracuti (Podistica Valtenna) 1h30:08; MF35: Silvia Savorana (Atl. 85 Faenza) 38:26; MF40: Marcella Mancini (Runner Team 99 Volpiano) 36:25; MF45: Roberta Boggiatto (Running Club Futura) 38:20; MF50: Carmen Piani (Atl. Lecco-Colombo Costruzioni) 40:16; MF55: Maria Lorenzoni (Atl. 85 Faenza) 40:30; MF60: Franca Costantini (Pod. Amatori Teramo) 45:05; MF65: Fiorella Fretta (Romatletica) 51:49; MF70: Teresa Di Carlo (Pod. Amatori Teramo) 53:13 MPI.

Classifica società:

Uomini: 1. Cambiaso Risso Running Team Genova 319 punti; 2. Podistica Valtenna 298; 3. Avis Perugia 270

Donne: 1. Atletica 85 Faenza 346; 2. Avis Perugia 284; 3. Runners Chieti 279.

Ps: Un ringraziamento speciale allo splendido gruppo dell’Athletic Team Palagiano che mi ha consentito di essere presente a Porto Potenza Picena, permettendomi una sana integrazione nel loro splendido ed umano gruppo. Grazie al presidente Raffaele Iacobino e a tutti i soci per l’ospitalità.

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Martedì 05 Giugno 2012 21:30)

 
Ultimi 60 servizi fotografici