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Battista Marchesi finalmente va in ferie

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Cambia il suonatore ma la musica è la stessa. Cambia pellegrino, ma il cammino qualunque sia, è da fare.

Il Pellegrino è colui che si sposta dalla sua terra natale, non è un vagabondo, ha una meta ben precisa per la quale è disposto ad affrontare mille sacrifici e rischi pur di arrivare. Questo accadeva nel Medio Evo e questo accade ancora oggi.

E' arrivato nuovamente a Lovere, all'Hotel che ormai conosce molto bene, non ha le pulci e i vecchi vestiti sudici e puzzolenti come un tempo, lui cura la sua persona e veste abiti adatti al suo cammino, Compostelano, è sempre lui, Tista Marchesi.

Non fa in tempo a lasciare i bagagli che cominciano le prime rogne, sembrano di poco conto, ma a volte non ti fanno dormire.

La società alimentare sub appaltatrice dell'albergo “Corri sempre senza fermarti” ha spulciato in tutta fretta un inventario dopo soli novantaquattro giorni di attività, invece di attendere i canonici “nove mesi” come da contratto.

Il bilancio degli ammanchi alla dispensa è sorprendente: cinquecentoquaranta panini imbottiti, novantaquattro banane ed arance, settecentotrentotto scatolette di miele, marmellatine e nutelle è l'ingente bottino che ha preso il volo.

Non è stato affatto difficile individuare l'autore del volo in questione: è lui, Tista, ed è lui stesso che ammette tutto. “Non potevo farne assolutamente a meno, avevo bisogno di tutto questo carburante per continuare il mio lungo cammino. Come potevo avvisare qualcuno che sono sempre solo. A volte mi sento i brividi dell'abbandono e agisco di testa mia.”

“Ecco che sempre di testa mia, ne approfitto per chiedere alla società alcuni giorni di riposo, vorrei le ferie che mi spettano, sono un mio diritto sacrosanto.”

Una spanciata di sardoniche risate come risposta dai dirigenti della società lo coglie di sorpresa. Non se ne parla neppure, caro Tista, ma non leggi i giornali? Sei proprio fuori dal mondo, i diritti acquisiti in tanti anni sono stati cancellati con dei colpi di legge, ora esistono solo i doveri, ricordatelo! Ritieniti fortunato, tu hai il lavoro e per giunta fai sempre gli straordinari a dispetto di altri che sono senza lavoro o in cassa integrazione.

Mesto mesto, con la coda in mezzo alle gambe e lo sguardo volto al marciapiede, Tista con le gambe in spalla se ne va per via Marco Polo, la via che porta al fiume. Si attacca a Marco Polo, a quel grande viaggiatore per dimenticare le sue sgradevoli incomprensioni.

Non guarda la bussola, non ne ha bisogno, gli basta vedere il fiume Oglio e la sua mente ritorna fresca come le sue acque per puntare la prua in direzione Darfo.

Non può sperare di non incontrare nessuno. Alle 7,30 si ferma un ciclista sul sentiero, Luciano Duina, pensionato sessantenne ex dipendente di uno stabilimento di Brescia. “Ogni giorno mi aggiro da queste parti e non è la prima volta che ti vedo, dice al Tista, stavolta mi darai delle spiegazioni.” Non può fermarsi per una briscolata, ma un sorriso e due parole le ha per ogni incontro.

Della sua disponibilità ne hanno approfittato anche le darfensi Antonella Fontana e Alessandra Pirola in maglia gialla, che hanno voluto non solo parlare, ma correre per un breve tratto col Tista, almeno hanno confidato... finiamo quel poco fiato che ci è rimasto.

Pensa agli altri, ma non perde la necessaria concentrazione per se stesso. Ha imparato a cercarsi la sua panchina, non ci dorme sopra, non ne ha il tempo, la usa per il suo stretching, prima però un bel panino in movimento non guasta mai.

Ma che fa, si è imberrettato e la visiera se l'è messa al contrario. Per favore, Tista, volevi fare il paninaro ma a me pari uno sfigato, hai fatto ridere anche i due ciclisti che ci sono passati appresso. Bah! Povero Tista, oggi proprio non gliene va bene una, solamente la splendida giornata è dalla sua parte. Lui non se la prende proprio, per lui queste sono solo quisquilie e pinzillacchere, ci vuole altro per buttarlo giù di tono.

Per rinfrescarsi le idee o meglio i piedi, preferisce il campo erboso, in quel verde pensa solo ciò che vuole, pensa solo che anche oggi … se n'è andato.

Chissà se dopo una convulsa giornata si stravolgono anche le sue pulsazioni. Stamattina si è fatto un bel check-up volante. “Dal dottore non avevo l'appuntamento”, commenta Marchesi, “allora mi sono auto visitato, mi ha aiutato il mio infermiere personale, il gps, rilevando cento pulsazioni alla velocità di 5,15 al chilometro. E le pulsazioni a riposo? Lo scopriremo insieme nel prossimo racconto e vedrete che Tista ancora una volta ... ci sorprenderà.

Racconto N.14 Battista Marchesi - 19100 km no stop

 
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