Di ritorno da una giornata a Moglia (per eseguire verifiche strutturali su alcuni edifici) vogliamo condividere quello che ci siamo riproposti come gesto concreto (anche se piccolo) per i terremotati.

Il primo giugno, sul nostro “diario” scrivevamo:

“I recenti terremoti che si sono verificati nelle province di Modena, Ferrara e Mantova ci hanno colpiti in modo particolare, vuoi perché li abbiamo sentiti anche nelle nostre zone, vuoi per le immagini viste alla televisione, vuoi perché un terremoto è sempre un terremoto.

Di fronte a queste manifestazioni della natura ci sentiamo impotenti: da qui non possiamo fare niente di pratico per aiutare le persone colpite dal sisma.

Da più parti sono state proposte le più disparate iniziative di raccolta fondi per dare un aiuto concreto e immediato. Solo per fare un esempio, la nostra sezione AVIS ci ha comunicato che ha aderito alla raccolta fondi avviata dall’AVIS regionale dell’Emilia Romagna, devolvendo 3 euro per ogni donazione di sangue o plasma effettuata nel mese di giugno. Bellissimo … appena posso vado a donare (domenica 10).

E noi? Cosa possiamo fare?

Già in passato, in alcuni periodi dell’anno, abbiamo deciso di trasformare il nostro piacere di correre in un contributo per associazioni che si occupano di migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà, riservando una piccola cifra (qualche centesimo) per ogni chilometro corso in quel periodo.

Abbiamo così deciso di riprendere questa nostra iniziativa anche nel mese di giugno: a fine mese trasformeremo i chilometri fatti in una piccola donazione a favore di qualche ente che operi sul territorio colpito dal terremoto (abbiamo un mese per scegliere: la nostra idea è di aiutare enti che si occupino di bambini, magari attraverso il gioco o lo sport, come del resto abbiamo fatto in passato, in altri contesti). Sicuramente, anche se riuscissimo a fare il nostro record mensile di chilometri percorsi, la nostra non sarà una grossa cifra (se apriamo il portafogli e ci lasciamo guidare dal cuore sicuramente doniamo di più), ma è comunque una goccia. E questa volta vogliamo provare a condividere questa nostra iniziativa con il maggior numero possibile di persone in modo che questa goccia possa diventare, se non un mare, almeno un lago, magari anche solo un laghetto.”

E allora, cominciamo tutti a correre, sperando che in tanti condividano il nostro proposito, chi pensando ai bambini, chi pensando agli anziani, chi pensando, insomma, ognuno pensi a ciò che sente più vicino al suo modo di essere.

N.B. Non vogliamo organizzare una raccolta fondi ma solo la condividere una idea: ognuno scelga, se vuole, a chi destinare i suoi chilometri.