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Le regole devono favorire gli atleti

Emilia Romagna - Primapagina

Sono stato a Misano per i campionati italiani Junior e Promesse nello scorso week-end.

Belle giornate, bell'impianto e belle gare.

Qualche difficoltà, però, c'è stata ancor più per la rigidità dei giudici ad interpretare il regolamento che non per le obiettive difficoltà di un impianto che, pur dotato di tanto spazio circostante, non ha una pista seppur ridotta di riscaldamento.

Per questo , dopo aver  visto l'eliminazione del mio pupillo ( 9° tempo delle qualificazioni nei 400 junior ), mi rivolgo al delegato tecnico Sig. Giombelli ( lombardo )  chiedendo di dilatare i tempi di accesso alla pista per dar la possibilità agli atleti di provare 1 / 2 allunghi di 80 / 100 metri sul rettilineo od in curva.

Per tutta risposta il D.T. mi risponde che gli atleti entrano 5' della gara e che sono ansiosi di partire e che quindi tale richiesta non è ravvisata da chi corre.

Pur facendo da tempo il tecnico reputo di conoscere meglio io di lui le esigenze degli atleti, o perlomeno dei miei atleti che solitamente impegno prima di una gara di 400 con un 100 metri a ritmo gara e due partenze dai blocchi con una progressione di 50 metri per i 200.

Comunico la cosa anche ad Ingallina che appartiene al settore tecnico Fidal, mi risponde che si è provveduto a permettere l'accesso 12' prima di ogni gara  ; da accordi presi con il sig. Giombelli..

Controllo, il mio atleta , Ivan Nichik ( Cus Parma ) entra per la batteria dei m. 200 ed ha la possibilità di effettuare ciò che gli serve 7' nella batteria e 7' per la finale di ieri mattina.

Pace, il sabato 16 era in programma la gara di Asta , Femminile junior e promesse uomini in successione.

Per il protrarsi della gara femminile quella maschile in programma alle 17.30 viene posticipata alle 18,40.

La conferma però deve rimanere esattamente all'ora prefissata: 16.30.

L'astista di Parma, Antonio Testa , rimane bloccato sull'autostrada, si sa A1 ed A 14 di Sabato è un 'inferno,arriva con qualche minuto di ritardo e non viene accettato, mi rivolgo al responsabile dell'area tecnica Ingallina chiedendogli cortesemente di derogare dalla regola facendo un'eccezione, lui da Buon Ponzio Pilato mi dice di rivolgermi al Delegato Tecnico  Dott. Giombelli.

A quel punto la risposta era scontata.

Non è possibile , avevamo più volte detto al microfono che l'ora di conferma rimaneva invariata e così via , bla , bla,bla.

Si,ma non l'orario di gara che è variato,  ed in virtù di ciò i tempi tecnici lo permettevano.

No signore , il bravo giudice è irremovibile, così un atleta che ha fatto 250 Km per raggiungere il luogo di gara , gira l'auto e torna a casa, perchè nè lui nè la società si può permettere di pagare un pranzo ed un soggiorno a lui ed all'allenatore.

E' così che si aiuta lo sport ? Bravo Giombelli, e succube la Fidal, un tempo i giudici allungavano le misure dei salti o dei lanci ( e non andava bene neppur così ) ma oggi che comandino loro non mi par che sia giusto neppure in questo modo.

Con stima e rinnovato entusiasmo continuerò a fare atletica ed a mandare a quel paese i prepotenti e gli arroganti.

Cordialmente G.Carlo Chittolini

 
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