Quel buon sapore delle cose caserecce e genuine…

Recitava così lo slogan di una ditta di prodotti alimentari e mi viene spontaneo abbinare questa frase alla 16^ Stratuturano, bellissima gara regionale disputata nel pomeriggio di domenica scorsa nel piccolo paese di Tuturano, distante davvero pochi chilometri del capoluogo, Brindisi.

Non ero iscritto, non dovevo neanche esserci essendo stato posticipato negli ultimi giorni il campionato regionale pugliese per società categoria ragazzi e cadetti: vi partecipava mio figlio Leonardo e con questo spostamento erano venuti meno i miei propositi di onorare anche quest’anno la Stratutrurano, una manifestazione alla quale sono piacevolmente legato.

La domenica mattina poi, a Bitonto, il dialogo con Francesco Milella, che mi comunicava che nel pomeriggio avrebbe corso a Tuturano; il conseguente “permesso” di mio figlio di potermi allontanare, il passaggio trovato da mia moglie e così la mia presenza nel brindisino era garantita… Non avrei partecipato correndo, ma tra foto, saluti e “parole”, sarei stato attivo comunque!

E, considerate le mie condizioni, non era neanche poi troppo negativo accontentarsi di aver partecipato ad un sola gara, anche se è noto che noi amatori, forse sbagliando, correremmo sempre!

Raggiunto il duo Milella, composto da Francesco e dal valente Papà, partiamo verso la nostra meta.

Comodo parcheggio, rapidissimo ritiro del pettorale (5 euro il costo dell’iscrizione) e del premio di partecipazione (il solito tris di ottimi vini), e possiamo dedicarci alle “pubbliche relazioni”, parlando con tantissimi amici qui presenti.

Il buon Francesco non è l’unico a regalarsi la doppietta: diversi sono gli atleti che hanno già corso in mattinata a Bitonto, come la splendida Alessandra De Luca, autentica stella dell’Atletica Latiano, il caro grandissimo presidente dell’Ottica Saracino Grottaglie, Oronzo Nilla, qui però come gabbiano a tirare un’atleta da lui allenata, Marco Calò e Adriana Dammicco, oltre al variopinto Michele Tatone.

Saluto con piacere i rappresentanti della Gymansium San Pancrazio, dell’Atletica Surbo, dell’Atalas San Vito, è commovente trovare tanta calorosa amicizia in quasi tutti i partecipanti.

Un abbraccio con Francesco Stefanelli e tutti i componenti della locale Atletica Amatori, con i quali mi onoro di aver mantenuto la promessa di essere presente. Frattanto, Giovanni Dell’Atti mi invita alla sua gara del prossimo 8 luglio a Villa Baldassarri.

A compilare le classifiche, ricevete le segnalazioni del Gruppo Giudici di Brindisi, saggiamente guidati dall’esperienza del professor Guadalupi, il capacissimo Antonio Ruggiero di Mesagne.

Un leggero venticello mitiga il caldo e la temperatura risulta tutto sommato sopportabile; certo, non correndo, non posso valutare le difficoltà di chi si muove sotto il sole.

Una potente pompa permette di bagnarsi prima della partenza, mentre , avvicinandosi le 18,00, i giudici cominciano a richiamare gli atleti sul punto di partenza.

Gli atleti sono già ordinatamente schierati sulla linea di avvio, ma non può mancare la tradizionale fune, quest’anno di colore arancione, che delimita l’avanzare degli atleti. Ma ecco la sorpresa: le signore partiranno con il vantaggio di 5 minuti, gli uomini andranno al recupero…

Alle 18.00 in punto il via per le signore, il manipolo delle atlete sparisce presto dalla nostra vista. E’ il turno degli scalpitanti maschietti, i cinque minuti sembrano non passare mai, ma ecco che la corsa si abbassa, il richiamo agli atleti e lo start!

I primi spariscono presto, gli ultimi riesco quasi a raggiungerli malgrado il peso delle macchine fotografiche… Intanto, passando sotto il palco, nel punto che fisserà l’arrivo, l’altoparlante diffonde l’Inno italiano.

Ci schieriamo nel centrale punto di passaggio, che conclude il giretto iniziale e spedisce gli atleti al giro più lungo e periferico. Tutti si chiedono se sarà una donna a passare per prima o se il primo uomo sarà già stato capace di riprenderla. Pochi istanti e l’arcano è risolto: è Faustina Bianco, esperta rappresentante dell’Alteratletica Locorotondo, a passare per prima, ma già sente sul collo il fiato del primo uomo, il mio caro amico Francesco Milella. Segue il potente salentino Piccirillo, poi Ale De Luca e ancora l’intramontabile Michele Gallo…

Via, via tutti gli altri, la cittadinanza gradisce questa manifestazione ed incita tutti i corridori; incitamenti che, a detta di tutti, dureranno per tutta la gara, persino nei tratti di campagna. E in campagna, oltre al ristoro e alle classiche doccette nebulizzatrici dell’organizzazione, i cittadini escono dalle ville per bagnare gli atleti con ogni mezzo. Solito giro pianeggiante e veloce, blindato al traffico, correre qui è sempre un piacere!

Piace tanto a Francesco Milella (Amatori Putignano) che esordisce a Tuturano con una vittoria, dopo il secondo posto mattutino a Bitonto. Ottimo secondo è Giuseppe Piccirillo (Tre Casali San Cesario) che precede Sergio Simili (Podistica Carovigno), che completa l’odierno podio maschile. Quarta posizione per Michele Gallo (Podistica Valtenna) che precede l’ottimo Vito Scarcella (Atalas San Vito dei Normanni) , quinto, e Cosimo Pomarico (Oriabike), sesto. Il mitico Andrea Conte (Atletica Surbo) è settimo e precede, nell’ordine, Alessandro Lestingi (San Michele Salentino), il rappresentante dell’Amatori Acquaviva di cui non ricordo il nome (non me ne voglia…), e Massimo Lattanzio (Atletica Latiano).

Meritata vittoria femminile per Faustina Bianco (Alteratletica Locorotondo) che precede, con distacco, Alessandra De Luca (Atletica Latiano), seconda, e Francesca Galluzzo (Atletica Casalini), terza. Sabrina Cosmi (Top Running Brindisi), quarta, e Georgina Stewart (Città Bianca Ostuni), quinta, completano il quintetto di testa del gentil sesso.

257 i finisher, con maglia nera appannaggio di Maria Concetta Caracciolo (Gymasium San Pancrazio) e Silvio Palma (Cus Lecce). Citazione di merito per il ritorno del professor Daggiano tra i premiati e per Adriana Dammicco (Cus Bari) che davvero non si tira mai indietro.

Ed è difficile tirarsi indietro dal pantagruelico ristoro finale messo a disposizione degli atleti dalle gentilissime signore di Tuturano: focaccia, dolci di ogni genere, acqua… Qualcuno rimpiange la sangria che per tanti anni qui rimetteva in forze i concorrenti!

Veloce l’inizio delle premiazioni, non prima di aver ascoltato tre brani interpretati del bravissimo Silvio Quistelli, atleta locale e grande voce canora.

Si parte con i vincitori assoluti, Milella e Bianco, che ritirano uno stupendo trofeo celebrativo che raffigura un atleta in corsa. Si passa alla categorie, dieci rappresentanti per ogni fascia d’età: oggi era più difficile non essere premiati! Trofeo (per il primo) e vino per tutti, oltre all’incommensurabile piacere della premiazione. Il riconoscimento per le società chiude il discorso Fidal, prima di passare ai Liberi.

E’ il momento per me di salutare, stringo la mano a Francesco, abbraccio idealmente tutti i soci dell’Atletica Tuturano, e vado via.

E, intanto, quel sapore delle cose di caserecce e genuine pervade i miei sensi…

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