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Monza – 52^ Monza - Resegone

Lombardia - Primapagina

Monza_Resegone_2012_squadra_85_foto_Roberto_MandelliLa gente in festa, ululante. Nei paesi, sulle strade, persino nelle piazzole sulla statale... Nessuno pareva alla sua prima Monza-Resegone da spettatore: idee chiare sul passo che gli atleti tenevano, incitamenti “competenti”, entusiasmo da maratona vera, rispetto della fatica riscontrabile in misura variabile e in ordine sparso per via della formula delle partenze a sorteggio.
I suoni dei clacson e delle trombe, le voci, il respiro dei compagni di squadra, le comunicazioni di servizio (rifornimenti, ritmo da tenere, chilometraggio) e le constatazioni circostanziali (il clima, le necessità contingenti e impreviste, le difficoltà). E ancora il respiro sempre più veloce e irregolare del compagno di squadra, che poi incontrerà una crisi così vera da costringere il team al ritiro. Le gare lunghe presentano incognite particolari anche per il più preparato dei maratoneti; non sarà né la prima né l'ultima gara con difficoltà oggettive, ma nemmeno il primo o l'ultimo dei successi. Si azzera tutto e si riparte con voglia di rivincita! Dai Marco!
Il sapore dell'integratore troppo concentrato, quello dell'acqua troppo neutro, una sorsata di coca cola al ristoro di Erve per rompere la monotonia del bere atletico, la birra fresca alla Capanna all'arrivo.
Il profumo del bosco sul sentiero nel buio pesto, il cono di luce della lampada frontale nel quale la profondità svanisce: l'occhio non percepisce le distanze dagli oggetti, dagli ostacoli e dai sassi. Sono i piedi a “guardare” il sentiero e scegliere gli appoggi, a volte sul ripido anche le mani fanno da strumento sussidiario: l'istinto prevale. Sono un animale: salgo mani e piedi, accelero e freno, a volte spengo la luce e mi prendo qualche istante per apprezzare la notte senza luna. Il vuoto intorno e il pieno dentro: sono un solido geometrico e ringrazio di essere un solido spigoloso: se fossi una sfera rotolerei a valle...
Al netto della dolorosa pausa in cui si decide per il ritiro con il capitano Orazio, mi “divoro” il Pra di Ratt in 40', che ho idea sia un ottimo tempo. Ma non l'ho corso io: l'han per-corso il mio istinto e l'animale che alberga nel primitivo di ciascun uomo; l'ha scalato il bambino che vuole il premio per la sua buona azione, il bel voto della maestra e che non sente più la fatica...
Monza Resegone, grazie e arrivederci. Capitano, grazie (anche per avermi autorizzato moralmente a terminare in solitaria) e arrivederci. Affilo gli unghioli per il 2013...
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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 25 Giugno 2012 10:50)

 
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