Non ero ancora abituato al caldo torrido dell’estate e quindi mi sono piacevolmente tuffato…….nella gioventù che nel week end testè concluso, ha dato vita al Campionato Italiano di Società allievi/allieve.

Piscina: la Civica Arena di Milano, organizzazione del Comitato Regionale Fidal. Il tutto è filato liscio fino all’ultima gara. Lì, una “ondina anomala”, una cosa da niente, ha scatenato un piccolo tsunami. Ovvero, nell’ultima gara, quella staffetta 4x400 maschile disputata in due serie, sempre così avvincente, sempre così battagliata, è stata macchiata da una “falsa” addebitata alla squadra di Rieti. Reazione un poco scomposta da parte della componente “adulta” dei presenti. Da parte dei ragazzi solo sconcerto, anche da parte di quelli che avrebbero tratto vantaggio dall’allontanamento della squadra dei “peccatori”. E mi è venuto spontaneo pensare che, malgrado l’educazione abbondantemente negativa alla quale li sottoponiamo, riescono ad esprimersi positivamente: almeno in qualche frangente, la componente naturale del “giusto/sbagliato” riesce ad emergere senza condizionamenti.

Mentre il gruppo dei “bagnini” (di cui facevo parte) ovvero di quelli che rimettono in ordine il campo gara, svolgeva i suoi compiti, la cerimonia di premiazione si trasformava in una imponente gioiosa caciara che mandava a carte quarantotto quel poco di ufficialità che un Campionato Italiano impone. Secondo spontaneo pensiero: meglio fare caciara alla una del pomeriggio che all’una di notte.

La bagarre festaiola lascia sul campo i suoi morti: una marea di bottigliette di plastica nell’impianto testè ripulito, compresi attrezzi e postazioni per i giudici. Sconsolati, prima di riprendere il lavoro già fatto, ci concediamo una pausa caffè. Al ritorno con grande sorpresa notiamo che il campo è ripulito alla perfezione. Prima pensiamo ad un miracolo, poi pensiamo che la calura e la stanchezza ci hanno annebbiato oltre che il cervello anche la vista. Ma il fatto è più semplice di quanto si pensi. Una squadra, anzi una società che si è guadagnata due accessi alla finale nazionale, una per i maschi e una per le femmine, ha ritenuto opportuno(senza richiesta alcuna) dare una mano a chi ha organizzato il loro divertimento. Quaranta giovani in un attimo hanno mostrato quanto possa essere sfaccettata la medaglia dell’educazione, anche quella sportiva. Terzo pensiero, sempre spontaneo: fosse così anche nello sport adulto……..

Quindi un grazie alla gioventù dell’Atletica Vicentina. E anche ai loro dirigenti. I serà magna gati, ma i xè tanto bravi…….A dimostrarlo, i risultati agonistici delle due squadre.