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Rodano (MI) - 2^ Corrirodano

Lombardia - Primapagina

Si è corsa la seconda edizione, con un pensiero rivolto a chi ha vissuto e vive giorni difficili.

Mirandola, Crevalcore, Sant’Agostino, Cavezzo… la lista dei paesi maggiormente colpiti è tristemente lunga, quanti danni subiti, quanto tempo prima di tornare alla normalità. Faceva ancora caldo all’orario di partenza, eppure non si riusciva proprio a lamentarsi pensando a chi vive nelle tende, dove le temperature raggiungono i 40 e più gradi.

Lo scorso anno la partecipazione era gratuita, per questa seconda edizione nessun dubbio sul fatto di chiedere una piccola quota d’iscrizione da destinare totalmente ai terremotati dell’Emilia Romagna.

Alla fine sono stati raccolti 265 euro, già versati, vedi allegato.

Due i percorsi all’interno del parco agricolo sud Milano, uno di 800 metri (molto scarsi) per bambini e ragazzi ed un altro di 7 km (quasi giusti) per tutti gli altri. La base logistica era situata presso gli impianti del campo sportivo, dotati degli spazi e dei servizi necessari prima e dopo la corsa (spogliatoi e doccia inclusi).

La partenza , quasi in orario,è stata data dal sindaco di Rodano. Dopo un breve tratto asfaltato ci si è immessi sulla strada del Duca, nota ai podisti di Rodano e dintorni che qui svolgono le loro uscite. Il nome, più o meno ufficiale, risale al XV secolo, all’epoca del ducato di Milano, pare che questa strada attraversasse le proprietà del duca Visconti.

La corsa ha fiancheggiato il fontanile chiamato Sorgenti della Muzzetta, non facilmente visibile dalla strada, in particolare se … corri a tutta. Questo stagno, come altri in zona, è alimentato da acque provenienti dal sottosuolo, anche in profondità, per questa ragione la temperatura tende a rimanere costante ( 12-14°) a prescindere dalle condizioni climatiche esterne.

Un facile sterrato ha poi condotto alla cascina Paradiso ( risalente al XVII secolo), una bella struttura purtroppo in disuso, da qui si corre ( o cammina, secondo possibilità e preferenze) su fondo misto sterrato ed erboso, a fianco delle rogge comunemente utilizzate per l’irrigazione dei campi,che qui non mancano di certo. Qui si è trovato l’unico tratto con fondo parzialmente irregolare.

Arrivati nella frazione di Cassignanica una pista ciclabile ci ha portato prima a Millepini, la più popolosa frazione del comune di Rodano e poi all’arrivo, situato nel medesimo punto della partenza.

Come si conviene dopo ogni manifestazione, in particolare dopo le prime edizioni, ci siamo ritrovati a considerare cosa ha funzionato e cosa è migliorabile. Un errore, che spero sia considerato veniale, ha portato a fornire coppe anzi che premi in natura ai più veloci. Il ristoro finale mi è parso dignitoso, l’organizzazione nel suo complesso semplice e funzionale o eccessivamente spartana, secondo i punti di vista. Altoparlante e speaker hanno funzionato a fasi alterne, dato che veniva sfruttato l’impianto a bordo della macchina della protezione civile, che non poteva essere sempre presente. Il percorso è stato promosso un po’ da tutti, magari si potrebbe “ripulirlo” ancora meglio e, secondo le circostanze climatiche, provvedere ad un punto di ristoro a metà strada.

I più veloci:

Uomini : 1) Di Girolamo Stefano 2) Premoli Marco 3) Merisio Francesco

Donne: 1) Simona Baracetti 2) Lucati Claudia 3) Lara D’Agostino

Ragazzi : Giuseppe Marti

Ragazze: Chiara Tarenzi

I gruppi più numerosi: 1) Pantirunners 2) Ortica Team ed Athletic Team Pioltello

Un particolare ringraziamento alla protezione civile, che ha ben presidiato i (pochi) punti critici , un altro agli amici dei gruppi sportivi, Ortica Team, Athletic Team Pioltello, GS Zeloforamagno, Pantirunners, GS Montestella, amici di Caleppio, in tanti erano presenti nonostante le numerose concomitanze, ma anche ai tanti “liberi da tesseramento” che hanno voluto esserci.

Infine, un sincero ringraziamento a Giovanna Gossi, un’atleta non vedente, accompagnata da Attilio. Ho percorso con loro l’ultimo chilometro, rivivendo alcune sensazioni già vissute in situazioni similari, riesce sempre difficile stupirsi della normalità con la quale queste persone vivono la loro disabilità. Già, perché stupirsi.

Dimenticavo…ma forse si è capito….sono di Rodano e facevo parte dell’organizzazione ( con Sergio Lanzarone e Filippo Resteghini, senza dimenticare Manuela e Adalgisa ), per cui non me ne vorrete se sono sembrato indulgente su qualcosa che poteva funzionare meglio.

Arrivederci a tutti sui campi di gara.

Ultimo aggiornamento (Martedì 26 Giugno 2012 22:24)

 
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