Rovate (VA) - XVII^ Strarovate
Lombardia - Primapagina |
“La cavalcata di muschìt”
Bagài,
un càld da l’ostrega ier sira, ma la voglia di muovere le gambe dopo due serate di ozio forzato ha avuto il sopravvento.
Dopo avere dovuto saltare per cause di forza maggiore Rescaldina (la mamèta l’è drè a patì de brùt questa calùra!) ho visto che nel calendario c’era questa serale che non avevo mai fatto. Salire nel Varesotto la sera per me è sempre un problema perché la A8 è una trappola infernale; ieri sera non si è smentita e sono entrato già in coda …
Per fortuna dopo Origgio ci siamo mossi; all’arrivo gli organizzatori avevano predisposto un servizio di parcheggio che manco i parcheggiatori abusivi-autorizzati della movìda milanese sono così efficienti! Dentro un grande pratone ognuno veniva guidato fino al “suo” posto.
Appena aperta la portiera un comitato di accoglienza composto da una nuvola di muschìt ci ha subito circondato festosamente … Con Maria Grazia siamo saliti al ritrovo in Oratorio; avevo fatto la pre-iscrizione via mail ed il mio pettorale era subito pronto; Rovate è un bel paesino e la piazzetta della Chiesa circondata da case di antica fattura è accogliente; uno sguardo al percorso mi fa subito capire che … non sarà una passeggiata!
Bisogna riconoscere che l’organizzazione è stata impeccabile sotto tutti gli aspetti; l’accoglienza, il ritrovo, bagni e docce, percorso ben segnato e presidiato ad ogni bivio (nel bosco ogni radice sporgente era stata appositamente segnalata!), kilometraggio perfetto; ristoro intermedio (molto gradito con queste temperature!) e mega ristoro finale con l’immancabile ristorante della festa con salamelle e patatine.
Iscrizione a 3 euro per un percorso di 5,46km che mi è piaciuto davvero molto; un bel mix di asfalto e sterrato con prevalenza di quest’ultimo e una impegnativa parte boschiva che metteva a dura prova tutte le gambe.
Alle 20.00 partiva la mini gara dei bimbi; alle 20.30 eravamo tutti sulla linea di partenza; circa 450 gli iscritti; temevo di dover soffrire in fondo al gruppo ed invece sono andato bene (335°!); dopo una leggera discesa passiamo dal traguardo con una salitella taglia-gambe che era poi da ripetere a fine gara; al passaggio sotto il gonfiabile a sèri giamò sciupà! Mì la salìda subìt in partensa l’ho mai digeridà … Sulla successiva discesa le gambe non giravano a dovere, complice anche il caldo afoso; poi però mi sono ripreso e sono molto contento di come l’ho finita; bello il passaggio in mezzo ad un pratone, poi un tratto che sembrava di motocross con cunette continue dove in discesa dovevi prendere lo slancio per superare la successiva ripida breve salita; la prima metà era più facile con prevalenza di discese; tratti in piano … pochi e brevi! Il tratto boschivo era ben ombreggiato, tanto da essere quasi buio, ma l’umidità era micidiale; dopo avere superato il centro sportivo di Milanello, altro bosco e poi salita finale … assassini!
Sùn rivà bagnà mè ‘n purscèl, cui gàmb ròt ma pien de sudisfàssiun! Ottimo il ristoro finale dove ho bevuto come un cammello; molto buone la focaccia e i brùgn da la pianta, mentre di anguria e melone a ghèra restà gnanca i rùsch per lavà la facia! (beati gli ultimi …).
Di rigore il panino con la salamella finale: ottimo e abbondante!
Un solo appunto: bisognava riconsegnare il pettorale. Peccato perché a me piace tenerli tutti!
Alla prossima,
Ettore “cunt-al-coer-cuntent” Comparelli
Ultimo aggiornamento (Sabato 30 Giugno 2012 17:58)