Venerdi scorso, a Lecco, si è disputato il Campionato Regionale di Corsa su Strada FIDAL sulla distanza dei 10 chilometri.

Per onestà intellettuale, precisiamo subito di non aver assistito alla gara, ma quanto descriviamo ci è stato riportato da alcuni partecipanti tra cui Loris Pagani, master ben conosciuto nel milanese per i suoi passati come buon maratoneta (vanta un personale da 2h37’) oltre che per la carica di Presidente del GS Montestella, sodalizio milanese che conta oltre 200 runners.

Loris non è certo una persona in cerca di facili polemiche, il suo impeccabile comportamento nell’ambiente podistico e la sua pluridecennale frequentazione delle corse lombarde è lì a testimoniarlo.

La “10 km del Manzoni” era alla sua prima edizione, e qui subito ci poniamo la prima domanda: “la diligenza del buon padre di famiglia”, per usare un’espressione giuridica, suggerirebbe di conferire ad una corsa alla sua prima edizione = non rodata, il valore di Campionato Regionale FIDAL? Forse altri buoni precedenti relativi a gare svolte a Lecco (chi ha buona memoria sa a cosa ci riferiamo) hanno spinto verso questa decisione?

Seconda domanda: ha senso organizzare un Campionato Regionale = atleti che arrivano da tutta la regione, e poi devono tornarsene a casa, in una “location” sprovvista di docce e spogliatoi, lasciando uomini e donne letteralmente “per strada”? (Tra l’altro sembra che alcune doccie fossero disponibili ma solo per i “soci del club”…).

Terza domanda: ha senso strutturare la gara su un circuito da 2500 metri da ripetere quattro volte? Con 500 atleti in gara è stato tutto un doppiaggio. Per darvi un’idea del traffico, 500 atleti su 2500 metri è come metterne 80 su una pista da 400 metri. E meno male che a Lecco non si sono presentati in 1000 o 1500, un numero di atleti che diverse 10 km lombarde vantano ai nastri di partenza, altrimenti ci sarebbero stati anche dei tamponamenti a catena.

Concludiamo facendo i complimenti ai i campioni "assoluti" Paolo Finesso e Virginia Abate, ed tutti i Campioni Lombardi di categoria.

Come d’abitudine, a questo punto, lasciamo ora la parola alla FIDAL, agli organizzatori o a chiunque vorrà intervenire nel dibattito.

rodolfo.lollini@podisti.net