Monza - 52^ Monza - Resegone
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Buongiorno,
parto dal fare i complimenti più sentiti a tutte le squadre che anche quest'anno hanno partecipato alla Monza Resegone.
Devo però purtroppo fare degli appunti, a mio parere molto gravi, nei confronti dell'organizzazione che questa volta si è rivelata per lo meno carente.
Innanzitutto ai ristori del 25° e 30° chilometro i sali erano finiti mentre il regolamento prevedeva la presenza di sali dal 15° chilometro.
Gravissimo anche il fatto, testimoniato da più persone, che i bicchieri di plastica presso alcuni ristori sono stati riutilizzati recuperandoli da terra o dai cestini della spazzatura. Al ristoro del 30° chilometro una persona volenterosa è perfino andata a prendere 200 bicchieri di plastica pagandoli di tasca sua.
Solo grazie all'avvertimento di una componente del nostro team di supporto, al ristoro del 25° abbiamo evitato di bere da "bicchieri riciclati".
Altra segnalazione da fare, è cha al ristoro dell'arrivo in capanna Monza erano avanzate solo pochissime bottigliette di acqua poi presto terminate, ma la birra a € 7,00 cadauna c'era ancora....
Tralascio che quest'anno, contrariamente agli anni passati, le scalinate che portano da Calolzio ad Erve non erano presidiate e a volte mal segnalate tanto che abbiamo perfino dovuto richiamare una squadra che non aveva visto una deviazione e stava passando per i tornanti.
Mi domando, a questo punto, come si possa far pagare € 40,00 a testa e trattare le persone, che partecipano con impegno e passione a questo evento, in questo modo, fregandosene bellamente dei rischi per la salute che si possono correre a causa della mancata corretta idratazione o delle malattie che si possono prendere bevendo da bicchieri usati, gettati e poi recuperati.
Alla premiazione l'Organizzazione ha chiesto scusa per la mancanza dei Sali, ma sia alla premiazione stessa che in risposta ad una mia mail ha affermato che i bicchieri non sono stati raccolti da loro addetti, ma da gente estranea sul percorso. Mi sembra alquanto strano che questi bicchieri fossero però sui banchi dei ristori ufficiali come testimoniato dalla nostra squadra di supporto. Spero soprattutto che nessuno abbia contratto malattie da questo comportamento che indubbiamente doveva essere evitato.
L’Organizzazione ha anche respinto l'accusa della poca acqua in capanna Monza adducendo, come prova, che ne hanno riportata a base molta; io questo non lo posso sapere, ma nemmeno loro possono sapere che, per quanta acqua ci fosse, il banco del ristoro ne era comunque sprovvisto (se mi avessero detto di andare a prenderla dove c'erano queste famigerate scorte sarei andato!).
Il Presidente dell'Associazione Alpinisti Monzesi, alla mia richiesta di rimborso di una parte della quota, mi ha risposto che è assolutamente escluso in quanto una persona è libera di decidere se pagare 40 € e correre o non pagarli e non correre; certo, ma se per 40 € il regolamento prevede servizi, per i quali i concorrenti hanno pagato, e poi questi servizi non ci sono mi spiega, il carissimo Presidente, come potevamo saperlo in anticipo e decidere se la quota fosse congrua o meno?
Ciliegina sulla torta, mi è stato scritto che hanno già allertato i loro avvocati nel caso dovessi procedere con azione legale per ottenere il rimborso.
Considerazione finale: per uscirne egregiamente sarebbe stato sufficiente riconoscere tutti i problemi e magari concedere uno sconto, anche solo di € 5,00, sulla prossima iscrizione a chi aveva subito danni.
Invece, con queste risposte hanno decisamente deluso sia me che altre persone iscritte alla società podistica di cui faccio parte . E' da anni che partecipiamo a una delle gare che, secondo me, è tra le più belle, ma da adesso ce ne guarderemo bene dal prendere parte a un evento che, sembra, non sia più passione, ma si avvicini molto più al business e, non sicuramente, per colpa dei concorrenti.
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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)
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Ultimo aggiornamento (Venerdì 06 Luglio 2012 19:54)