Nonostante il gran caldo che affligge la Puglia, il calendario gare non accusa defaillance e propone per il week-end pugliese ben quattro manifestazioni: i regionali master su pista, un trail sul Pollino e due gare su strada ad Alberobello e a Villa Baldassarri.

Non ci sono problemi per me nello scegliere avendo già dato da tempo promesso a Giovanni Dell’Atti, presidente dell’Abacus Villa Baldassarri, che sarei stato presente nel leccese per la sua manifestazione, giunta alla decima edizione.

A Villa Baldassarri, piccola frazione del comune di Guagnano, avevo partecipato anche l’anno scorso ricavando una favorevole impressione; con piacere vi sono tornato anche per “stare” con una parte di Puglia, ahimè, troppo spesso lontana dal resto del mondo podistico regionale.

Come mia abitudine, arrivo a destinazione con abbondante anticipo; spicca, già innalzato, nella piazza principale l’arco arancione di partenza/arrivo. Già montato è anche il palco-podio per le premiazioni finali.

E’ già cominciata la distribuzione dei pettorali per le gare giovanili: davvero cospicuo il gruppo dell’Atletica Tricase, che guidato dall’intraprendente Vittoria, svolge una validissima attività promozionale. A distribuire i pettorali, almeno inizialmente, proprio il buon Giovanni Dell’Atti con il quale ci salutiamo calorosamente e che provvede ad iscrivere mio figlio Leonardo alla gara ragazzi (la farà tutta marciando).

Iscrizioni giovanili al costo di un solo euro con tanto di consegna di pacco gara; 4 euro il prezzo dell’iscrizione per gli adulti, anche qui con consegna di premio di partecipazione, nobilitato dalla presenza di una bottiglia di negroamaro.

Con calma la piazza comincia a riempirsi, mi piace salutare i tanti amici che arrivano, a cominciare da Francesco Stefanelli, per proseguire con i gruppi di Surbo e della Gymnasium San Pancrazio, e finire con il buon Francesco Caliandro. Saluto con grandissimo piacere l’ospite d’onore, l’ottimo Tito Tiberti, in vacanza dalle mie parti, sempre cordiale e simpatico, arguto e mai banale, subito favorito per la vittoria finale. Con piacere scopro anche la presenza di Giovanni Gelsomino, altro barese che si è sobbarcato un bel viaggetto.

Il caldo fa la parte del leone, anche perché è quasi del tutto assente il vento, e la percezione di calore si aggrava. I giovani atleti hanno già cominciato intanto a riscaldarsi, vedere la loro atletica scatena sempre in me una sensazione di profondo piacere….

La partenza degli esordienti B e C è prevista per le 18.15: manca però il medico e purtroppo si comincerà con grave ritardo. Poco male per gli atleti, soprattutto i locali, che guadagnano ombra; meno bene per il sottoscritto preoccupato dall’oscurità per le foto e per il ritardato ritorno a casa, essendo un po’ lontano.

Proseguono le gare giovanili, brillante il fervore di questi atleti che, incuranti del caldo, s’impegnano allo spasimo. Parte la gara ragazzi, come detto mio figlio Leonardo ha deciso di marciare anche oggi e così l’accompagno per un tratto per non lasciarlo troppo solo. L’ultima gara, quella riservata a cadetti ed allievi, è chiaramente la più spettacolare e la più combattuta e regala, purtroppo, nel dopo la preoccupazione per un giovane di Tricase, che quasi sviene dopo aver tagliato il traguardo. Tutte le operazioni per farlo riprendere aggiungono altro ritardo alla partenza dei grandi, ma vederlo in salute è un sollievo ed un piacere..

Alle 19.40 circa, con circa 25 minuti di ritardo, il colpo di pistola regala l’avvio anche i più grandi che partono velocissimi. Il primo chilometro consiste nel giro turistico di Villa Baldassarri con passaggio sul punto di partenza e via sulla statale verso Guagnano. Il secondo chilometro ci regala le prime doccette che ci bagnano e ci fanno riprendere, segue ben presto la presenza del primo ristoro con spugne e bottigliette d’acqua. Percorso blindato al traffico, piatto e veloce, che per due chilometri, dal quarto al sesto, attraversa l’intera Guagnano. Spettacolare la presenza del pubblico che vive con interesse la gara, magari anche canzonando i partecipanti, ma che fa sentire piacevolmente l’attenzione. Altri due ristori ci rinfrescheranno prima del traguardo che è posto sul punto di partenza in senso contrario. All’ottavo km circa, l’orologio-termometro della Farmacia segna: ore 20.23, 29°. Taglio il traguardo in 45 minuti e spiccioli, quasi a 5’ al km, non mi lamento, alle spalle del presidente provinciale della Fidal Lecce, Sergio Perchia.

Ad accoglierci la calda voce dello speaker Michele Cuoco, oggi davvero in ottima forma, incisivo ma non invasivo, ilare ma non offensivo, attento a tutti i particolari.

Anche l’arrivo è festeggiato dal numeroso pubblico, a tratti anche troppo invadente, occupando la sede stradale, rendendo più difficoltoso il lavoro dei giudici sapientemente guidati da Carmelo Raimondi.

Un ricco ristoro finale con the, acqua, anguria e dolci tipici permette di riprendere le forze prima della premiazione. Per il sottoscritto e per Tito Tiberti, doccia fredda rigenerante con un tubo di gomma erogante acqua casualmente scoperto.

Ed è proprio il caro Tito (Ginnastica Comense 1872) ad aggiudicarsi la 10^ edizione della Corsa Terre del Negroamaro tagliando il traguardo in 29:35, sempre in testa sin dall’inizio. Prestigiosa piazza d’onore per Cristian Bergamo (Cus Lecce), autore di una gran rimonta, che taglia il traguardo in 30:04, precedendo l’altro salentino Giuseppe Piccirillo (Tre Casali San Cesario), terzo in 30:29. Finisce quarto Francesco Caliandro (Athletic Team Palagiano), ancora alle prese con un problema ad un tendine, in 31:42, precedendo il duo dell’Oria Bike, Cosimo Pomarico e Francesco Antonini, rispettivamente quinto in 32:08 e sesto in 32:09. Festeggia con il settimo posto in 32:12 la sua decima presenza in loco (tutte le edizioni), il validissimo Vito Scarcella (Atalas San Vito); ottavo è l’ottimo Antonio Caputo (Amici Giallorossi), atleta e istruttore giovanile, in 32:32. Nona posizione per un altro “ospite”, Marcello Cortese dell’Atletica 85 Faenza, che chiude in 32:42, precedendo Diego Mauro Friolo (Cus Lecce) che, in 32:46, completa l’odierna top ten maschile.

Paola Bernardo (Amatori Corigliano) vince la gara femminile in 35:50 precedendo Alessandra De Luca (Atletica Latiano), seconda in 38:28, e Maria Gargiulo (Cus Lecce), terza in 40:36. Sabrina Cosmi (Top Running Brindisi), quarta in 41:49, e Alessandra Camassa (Cus Lecce), quinta in 42:04, completano il quintetto femminile di testa.

215 i finisher tesserati, a cui vanno aggiunti una cinquantina di liberi, oltre ad un buon numero dei suddetti atleti giovanili. Da segnalare l’uso del chip, ben gestito dagli addetti di Cronogare, pronti anche a consegnare sollecitamente le classifiche agli organizzatori per le premiazioni.

Premiazioni che si sono svolte a ritmo costante, alla presenza del locale Sindaco e di altre autorità, ben presentate dallo speaker Michele che si è avvalso della collaborazione delle due vallette. Si comincia con i due vincitori, Tiberti e Bernardo, per passare ai meritevoli di ciascuna categoria, per finire con le società, tutti premiati con trofei, medaglie e… tanto vino. L’estrazione finale di alcuni buoni di varia natura conclude le operazioni, non prima dei saluti finali.

Ennesima gara vivibile e piacevole del leccese, inclusa nel circuito Salento Tour, che da quest’anno permette anche ai non provinciali l’inserimento nelle classifiche di categoria, segno di crescita ed apertura. Peccato che il Salento sia lontano, perché parteciperei con molta più frequenza alle manifestazioni di questo circuito.

Intanto, complimenti a Giovanni e all’intera Abacus, con l’appuntamento fissato fra un anno per l’undicesima edizione.

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