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San Vito dei Normanni (BR) - 6^ Stranormanna

Puglia - Primapagina

San_Vito_dei_Normanni_Stranormanna_2012Attraente, spettacolare, velocissima e crudele. Quattro aggettivi per definire la Stranormanna, gara su strada dalla formula atipica, giunta ala 6^ edizione, che si svolge in quel di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, organizzata dalla locale società Atalas.

La Stranormanna prevede, infatti, una prima gara di 6km per tutte le categorie maschili (Stranormanna Azzurra), a seguire la gara di 4km per tutte le categorie femminili (Stranormanna Rosa), entrambe con funzione eliminatoria. Infine, la Stranormanna Elite di 3km, una finale vera e propria alla quale accedono i primi 30 uomini della eliminatoria maschile e le prime 10 donne di quella femminile.

Formula attraente e spettacolare, ideata ed attuata dalla mente originale e fervida di Rocco Ancora, particolarmente gradita a chi ha birra in corpo. Infatti, anche i 6 o i 4 km eliminatori, a seconda del sesso, diventano veloci e crudeli, pur premiando, con l’esclusione dei qualificati alla fase finale, i primi di ciascuna categoria maschile e femminile. La finale, poi, se non corri sotto i 3.30, diviene una chimera!

Comunque, niente da dire: lo spirito dello sport, e dell’atletica in particolare, è questo, in alto i valori e vinca il migliore. Chi è lento si può accontentare di aver partecipato, magari potrà un giorno vantarsi di aver corso con Ricatti e Buttazzo…

Già, Ricatti e Buttazzo, due splendide espressioni del podismo nazionale, due nostri corregionali, che hanno dato lustro a questa edizione della Stranormanna. Mimmo Ricatti ha scelto questa gara per tornare in… gara, dopo i gravi problemi fisici che lo hanno bloccato dopo lo splendido 2011; Gianmarco Buttazzo, reduce della Gonnesa Corre del giorno prima, ha voluto provare questa formula, di cui gli avevano ben parlato alcuni ragazzi del suo entourage.

Con loro, in gara, quasi tutte le migliori espressioni del podismo pugliese, da Belotti a Dedonato, da Masciale a Piccirillo, da Caliandro a Gelsomino, passando per Iacca, Parisi, Miola, fino ad arrivare a Luca Scarcia, reduce dal brillante titolo di campione italiano m35 di corsa in montagna vinto la settimana prima a Tonezza. A loro aggiungiamo il lombardo Tito Tiberti, in vacanza in Puglia, e il marchigiano Luigi Zullo, ma pugliesissimo di nascita.

Al femminile, in gara Mariangela Ceglia e Marta Alò dell’Alteratletica Locorotondo, Paola Bernardo, Alessandra De Luca, Maria Antonia Lisi, bella gara anche qui.

A San Vito, già da qualche anno, non esiste premio di partecipazione: l’iscrizione costa solo due euro, con un euro che va alla Fidal, il secondo in beneficienza. C’è però anche il chip, curato ottimamente dalla Cronogare. Ben transennata e predisposta la zona d’arrivo e partenza, il tutto nella centralissima Piazza Leo, con la presenza anche di alcuni stand espositivi (un caro saluto a Onofrio Colucci e ad Annamaria Favia).

Il valente gruppo dei Giudici di Brindisi comincia a richiamare sul punto di partenza gli uomini: è il momento della Stranormanna Azzurra. Lo sparo e gli atleti sembrano volare, un secondo e già sono tutti lontani. Per i migliori, l’importante è entrare nei primi trenta senza dare tutto, lasciandosi le forze per la finale; per chi segue c’è la lotta per le categorie; infine, per chi chiude, occorre salvare la faccia.

Percorso quasi interamente pianeggiante, con passaggio nella piazza principale, ristoro al 3° km e qualche auto sul percorso, soprattutto tra il 3° e il quarto km. Gianmarco Buttazzo (C.S. Esercito) vince in 18:20.80 su Mimmo Ricatti (Aereonautica Militare) in 18:21.15 e Alessandro Belotti (Pod. Palagiano), terzo in 19:07.45. Luigi Zullo (Maxicar Civitanova) è quarto in 19:13.15 su Tito Tiberti (Ginnastica Comense), quinto sempre in 19:13.15, e Francesco Caliandro (Pod.Palagiano), sesto in 19:16.30. Claudio Palmisano (Don Milani Mottola) chiude settimo in 19:30.40 su Cosimo Rucco (Amici Giallorossi), ottavo in 19:36.70, Tommaso Parisi (Acquaviva), nono in 19:37.10, e Donato Masciale (Bitonto Runners), decimo in 19:39.05, chiudono la top ten maschile.

Giuseppe Piccirillo, Giuseppe Dedonato, Michele Di Carolo, Angelo Baldini, Giovanni Miola, Vito Graziosi, Vincenzo Zammillo, Max Bonadies, Luca Scarcia, Giuseppe Grassi, Giuseppe Mele, Lino Iacca, Filippo Spinosa, Gianni Gelsomino, Cosimo Pomarico, Fabrizio Delle Noci, Emanuele Sblendorio, Mario Greco, Stefano Francavilla e Nicola Colonna completano la lista dei trenta finalisti. 151 i finisher.

Ristoro post-gara con acqua e anguria: piccola rivincita degli esclusi, che mangiano avidamente, sui finalisti, che si devono accontentare dei soli liquidi…

E’ tempo di Stranormanna rosa: 4 km divisi in quattro giri centralissimi e gara ancor più piatta di quella maschile, con continui passaggi in piazza Leo. Vince Marta Alò (Alteratletica Locorotondo) in 15:26.90 sulla compagna di squadra Mariangela Ceglia, seconda in 15:27.20, e su Paola Bernardo (Amatori Corigliano), terza in 15:39.85. Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners) è quarta in 15:43.05 su Alessandra De Luca (Atl. Latiano), quinta in 15:44.50, e su Laura De Pasquale (libera), sesta in 15:46.95. Settimo posto per Alessandra Mallia (Alteratletica Locorotondo) in 15:47.95 che precede Valentina Marzano (Atl. Salentina), ottava in 15:48.75, Francesca Galluzzo (Atl. Casalini), nona in 15:49.20, e Daniela Hajnal (Alba 13 Taurisano), decima in 15:49.20. 36 le finisher.

E’ così tutto deciso per la finale: i 30 uomini e le 10 donne “eletti” ritirano il completino con cui correranno la finale… la suspense cresce.

Chi non smette di lavorare è la coppia di speaker: dopo aver commentato il pre e le prime due gare, deve attivarsi per le premiazioni di categoria. Davvero non si sono fermati un attimo, non c’era il supporto musicale che permettesse anche una minima pausa, hanno continuamente parlato e coinvolto il folto pubblico. Speaker ufficiale è Michele Cuoco, commentatore tecnico è Ottavio Andriani: grande coppia, e se Michele lo conosciamo bene, Ottavio è stato una rivelazione anche con il microfono. Per fortuna ha detto che vuol correre ancora, la categoria degli speaker può stare tranquilla!

Intanto, con la modica somma di tre euro, è possibile cenare: antipasto, primo, frutta e caffè, la gente mangia, sorride, si diverte, mentre i meritevoli ritirano il loro premio.

Ma il fischio dei giudici riporta all’agonismo, è il momento della finale, e le premiazioni si sospendono. Presentazione all’americana dei quaranta finalisti, breve tratto al passo per raggiungere il punto di partenza e… via, la sfida è cominciata.

Come da previsione la gara maschile vive sulla sfida Buttazzo-Ricatti, in quella femminile è lotta tra Alò e Ceglia. Le fiammelle che illuminano la strada tremano all’incedere degli atleti, la gente esce dalle case incuriosita dal rumori dei passi degli atleti sull’asfalto.

Allo sprint è Mimmo Ricatti ad aggiudicarsi la gara in 8:43.25 su Buttazzo, secondo in 8:46.85; terzo, prestigioso, posto, per il tarantino Lino Iacca (Acquaviva), in 9:02.65. Giuseppe Piccirillo (Tre Casali San Cesario) conferma la sua magica annata ed è quarto in 9:12.05 sul caro Tito Tiberti, primo non pugliese, quinto in 9:13.20. Il campione uscente, Alessandro Belotti, è sesto in 9:14.80 sul bravissimo Giuseppe Dedonato (Facogel Barletta), settimo in 9:20.10, e sull’esperto Claudio Palmisano, ottavo in 9:21.85. Luigi Zullo, apparso un po’ provato, è nono in 9:24.50 sul nervosissimo (aveva perso il conteggio dei giri, mancando di sprintare) Tommaso Parisi, decimo in 9:31.30.

Tra le donne vince Marta Alò in 10:43.45 su Mariangela Ceglia, seconda in 10:53.00, e su Paola Bernardo, terza in 11:25.05. Maria Antonia Lisi è splendida quarta in 11:44.95 su Valentina Marzano, quinta in 12:05.45.

Simpaticissimo il siparietto finale, con complimenti reciproci e promesse di allenamenti futuri insieme, tra Ricatti, Buttazzo e Iacca, i primi tre uomini, ben gestito da Cuoco ed Andriani. Anche il buon Mimmo Ricatti rivela una certa dimestichezza con il microfono in mano, elogiando città, organizzazione e rivali: anche per lui un futuro (speriamo lontano) da anchrman?

Mentre i finalisti si rimettono in sesto, riprende e termina la premiazione delle categorie delle prime due gare. Cominciano, intanto, a giungere i primi dati della finale: premio speciale per il vincitore Ricatti per il record del tracciato; premio speciale per Maria Antonia Lisi per la miglior prestazione compensata (piccola svista dell’organizzazione perché in realtà il primato resta saldamente nelle mani di Alessandra Camassa). Miglior risultato tecnico di giornata per Giuseppe Piccirillo; giro più veloce nella storia della manifestazione per Ricatti al maschile e per Alò al femminile. Tra le società si afferma Acquaviva, con quattro finalisti nei primi trenta; trofeo anche per l’Atletica Latiano, per il maggior numero di atleti totali partecipanti. Vincenzo Daggiano, da autentico professore e conoscitore della res podistica, azzecca tutti i pronostici e vince il viaggio di una settimana a Corfù. Il Memorial Ezio D'Agnano, riservato al primo atleta della società organizzatrice, se l’aggiudica il simpaticissimo Vincenzo Zammillo.

E’ il momento delle premiazioni della gara elite, si comincia dalle donne, tutte belle, simpatiche e forti, si passa agli uomini, premiati a gruppi di cinque, parimenti belli, scattanti e forti.

E’ ormai tardi, la manifestazione è conclusa, i saluti finali, Michele Cuoco è esausto e con la voce rauca…

Gran bella manifestazione da vivere e gustare atto per atto; il buon Rocco Ancora mi parlava di dover cambiare la formula a causa di una regola federale che non permetterebbe la doppia gara nella stessa giornata: se così fosse, mi dispiacerebbe tantissimo, verrebbe a mancare la caratteristica principe della Stranormanna. Ma, se così fosse, ho fiducia in Rocco e nell’intera Atalas, senz’altro inventeranno qualcosa di bello e di innovativo per le future edizioni…

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Martedì 17 Luglio 2012 23:54)

 
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