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Londra: serie di stop per doping

Rubriche - Notizie

Logo_Londra_Olimpiadi_2012Non sono ancora cominciati i Giochi Olimpici di Londra e già più di dieci atleti sono stati squalificati o esclusi per doping.

Cominciamo dalla marocchina Mariem Alaoui Selsouli, data tra le favorite sui 1500: la Iaaf ha comunicato che la mezzofondista è risultata positiva a un diuretico, il furosemide, in occasione di un test effettuato lo scorso 6 luglio a Parigi, in occasione della tappa di Diamond League, dove peraltro aveva vinto i 1500 in 3:56.15, miglior prestazione mondiale stagionale. Da ricordare che la Selsouli era stata in passato già squalificata per doping per due anni e ora rischia la squalifica a vita.

Ecco di seguito gli altri atleti: il maratoneta marocchino Abderrahim Goumri (2:05:30), sospeso per quattro anni (con possibilità di ricorso), la siepista greca Irini Kokkinariou, la mezzofondista turca Meryem Erdogan e tre fondiste russe, Svetlana Klyuka, Yevgenia Zinuriva e Nailya Yulam, sospese per due anni, con valori anomali nel passaporto biologico; l’ucraina Nataliya Tobias (bronzo sui 1500 metri alle Olimpiadi di Pechino), la connazionale, specialista dei 400 metri, Antonina Yefremova, positive al testosterone, e la velocista bulgara Inna Eftimova, all'ormone della crescita, trovate positive a seguito di analisi supplementari sui campioni prelevati ai Mondiali di Daegu dello scorso anno e sospese per due anni per aver ammesso il doping e rinunciato alle controanalisi.

Ancora, il discobolo ungherese Zoltan Kovago, argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004, è stato estromesso dai Giochi olimpici dalla Federazione magiara per sospetto doping. Due anni fa il Tribunale Arbitrale dello Sport lo aveva già sospeso per due anni, perché l’atleta aveva rifiutato di sottoporsi ad ogni controllo. Kovago, su Facebook, ha smentito le accuse, come dimostrerebbero – secondo lui - diversi test antidoping fatti in passato e risultati negativi.

Il greco Dimitrios Chondrokoukis, campione mondiale di salto alto indoor con la misura di 2,33 metri a marzo ad Istanbul, non parteciperà invece ai Giochi essendo risultato positivo allo steroide anabolizzante estanozolol, la sostanza per la quale fu squalificato il canadese Ben Johnson alle Olimpiadi di Seul nell'88.

Poi, due pesisti turchi, Fatih Baydar e Ibrahim Adar, sono stati esclusi dalla squadra olimpica preventivamente.

Infine, ultima notizia: il doping riguarda anche i keniani. Sembrerebbe, infatti, che il 23enne maratoneta keniano Mathew Kisorio (58:46 sulla mezza) sia stato trovato positivo ad un anabolizzante ai controlli effettuati dopo i campionati nazionali di 10000 metri; Ronad Kipchumba (campione mondiale junior sui 3000 siepi nel 2004 a Grosseto), dopo la maratona di Linz, con tracce di Epo nel sangue; Rael Kiyara (2:23:47 in maratona ad Amburgo) positivo agli steroidi, Jemima Jelagat Sumgong (2:28:32 in maratona) positiva al cortisone. I quattro non fanno però parte della squadra olimpica keniana.

Esclusa, invece, dai Giochi, per dichiarazioni razziste su Twitter, la lunghista greca Voula Pareskevi Papachristou.

Ultimo aggiornamento (Sabato 28 Luglio 2012 09:57)

 
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