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Vararo di Cittiglio (VA) - 7° Giro del Pozzo Piano

Lombardia - Primapagina

Porro_Daniele_Cittiglio_2012Non mi sono mai piaciute le corse in montagna, forse perché sono troppo faticose o forse perché correndo non riesco a cogliere tutte le sensazioni che la camminata, la ciaspolata o l’arrampicata in montagna mi permettono di afferrare con maggiore intensità. Nonostante questo eccomi a scrivere della mia terza corsa in montagna della stagione in poco meno di un mese. Complice involontaria di questo cambiamento Daniela Mariani, inarrestabile Euroatleta, che l’8 luglio mi ha convinto a partecipare all’Armeno-Mottarone, il 21 luglio alla Biella-Oropa e il 29 luglio avrebbe dovuto essere il momento di Adrara San Martino. Ma dopo aver parlato con Oscar decido di scegliere una gara meno impegnativa. La trovo, a Cittiglio località Vararo, i 400 mt. di dislivello e gli 11 km. promettono meno fatica. Nessun Euroatleta partecipa a questa gara ma riesco a convincere Francesco. Partenza alle 7, Milano Varese, poco dopo le 8 siamo a Cittiglio e saliamo verso Vararo. Un passante ci dice che sono circa 6 km. in salita, strada su cui il 2 settembre prossimo si correrà un’altra mitica corsa di montagna. Arriviamo a Vararo e l’aria fresca (a Milano alle 7 c’era già afa) mette la carica.
Arturo è già all’opera con la sua inseparabile macchina fotografica. Svolte le operazioni di routine si comincia un poco di riscaldamento. La squadra dei giudici Fidal è al gran completo.
Tutto è pronto, alle 9.30 si parte. Lo speaker legge i nomi dei partecipanti, uno per uno, non siamo in tanti e la lettura dei nostri nomi non ci fa sentire solo un numero di pettorale. Non succedeva da tanto ma un giudice Fidal da il via pronunciando la classica “AI VOSTRI POSTI” seguita dallo sparo! Percorriamo il borgo di Vararo, incantevole, entriamo nel bosco e ben presto mi accorgo di aver sbagliato scarpe. Le mie gel-hyperspeed da 198 grammi non potranno farcela su questi sentieri… Faccio attenzione a dove metto i piedi e mi ripeto che forse no posso farcela, ignaro di quello che da li a poco ci avrebbe aspettato. Vedo Francesco già avanti, lui è un Top Runner e vuole andare a premi. Usciamo dal bosco e il sentiero si apre, mostrandoci il sentiero di montagna che risale la Val Buseggio fino al Passo del Cuvignone. Non corre più nessuno, camminare è già faticoso, chi in posizione eretta chi curvo in avanti, gli scalini di roccia sono enormi, irregolari e a volte insidiosi, qualcuno scivola e la speranza che duri poco si affievolisce sempre più. Sbuchiamo sulla strada provinciale 8, per Porto Valtravaglia, asfalto e discesa, si respira benissimo e questo aiuta il recupero della fatica appena trascorsa. Si rientra nel bosco e il sentiero più accogliente del primo comincia a salire. Il tracciato gira completamente intorno al Monte Nudo offrendo scorci panoramici sul lago Maggiore di rara bellezza. Si alternano alcuni tratti piani, si sale quasi sempre e mi viene il dubbio che i 400 mt. di dislivello non siano attendibili. Francesco non lo vedo ormai più, la stanchezza e le scarpe sbagliate cominciano a farsi sentire. Raggiungo un partecipante che si definisce vecchietto. Ha settant’anni ma il fisico e il fiato invidiabile. Chiacchieriamo piacevolmente, in modo telegrafico ma ci capiamo. Correre nel bosco è incantevole, nonostante la fatica della salita, le emozioni si susseguono. Dopo aver fatto questo lungo anello intorno al Monte Nudo ecco che il percorso ci porta nuovamente sull’asfalto. È tutta discesa, a tratti molto ripida, andare piano è difficile, le ginocchia traballano e la fatica si fa sentire. Un motociclista dimostra il suo poco rispetto e per poco non ci investe, lo apostrofiamo malamente, ma via giù sempre più giù. Dalla strada ci fanno girare a sinistra nuovamente nel bosco, uno sterrato pianeggiante finalmente, un organizzatore ci dice che tra 500 mt. finisce il primo giro e comincia il secondo! Abbiamo la forza di ridere, ma subito ci allertano per l’ultimo pezzo in discesa veramente impegnativo, dove solo gli stambecchi scendono sicuri. Sono pochi metri per fortuna, s’intravede il borgo, si sentono le voci, gli applausi e l’arrivo. È finita! Incontro Francesco, è a premi, una cassetta di frutta, in sintonia con questo incontaminato, colorato e meraviglioso angolo della natura. Grazie Atletica Verbano e grazie giudici Fidal.

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 30 Luglio 2012 11:46)

 
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