Lama (TA) - 3^ Taranto nel Cuore
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Cambia il percorso ma non l’essenza della manifestazione nella terza edizione della “Taranto nel cuore”, gara podistica svoltasi domenica scorsa a Lama, frazione periferica di Taranto. Si conferma infatti lo spirito di aggregazione, dello stare e del correre insieme, e anche, perché no, del sano agonismo sportivo, di una manifestazione che nasce provinciale ma che va naturalmente ad estendersi a tante altre province, sino a diventare quasi nazionale, perché gradita ai partecipanti. Molti atleti son tornati e vi torneranno, perché è difficile abbandonare chi ti tratta bene e ti rispetta: per chi partecipa tutto ciò è più importante della presenza di un campione o del pacco gara.
Lama è una piccola frazione sorta intorno alla Chiesa della Regina Pacis, nel cui sagrato è fissato il punto di ritrovo della manifestazione, punto nevralgico per raggiungere il mare. Di auto che passano, soprattutto nella serata di una domenica estiva, ve ne sono tante… Impresa titanica organizzare una gara podistica che richiede necessariamente la chiusura del traffico: Beppe Bucci, in collaborazione con tutta la Taranto Sportiva, vi è riuscito, ricavando un giro di 2900 metri, da ripetere tre volte. Si corre, certo, con le auto che ti fiancheggiano, ma la corsia riservata ai podisti, è ben delimitata, non vi sono pericoli e gli stessi automobilisti accettano senza troppo lamentele il disagio.
Arrivo a Lama, come mi accade sempre e dappertutto, con grande anticipo: Beppe mi accoglie calorosamente e mi spiega dov’è sito il parcheggio gratuito. Per i fuori provincia vi era anche la possibilità di trascorrere gratuitamente la mattinata al mare, in un Lido convenzionato. La presenza di Salvatore Lomartire, presidente della Taras Taranto e per anni referente master della Fidal Puglia, mi permette di passare una buona mezzora di istruttivo dialogo.
E’ il momento di ritirare il pettorale: consegna velocissima e, poco distante, il ritiro di un ricco pacco gara e di una confezione di ottima uva locale di oltre due chili (5 euro il costo dell’iscrizione). Lasciato il tutto nell’auto, riprendo i piacevoli dialoghi con gli altri partecipanti, ciò che rende piacevole la partecipazione alle gare oltre al rituale correre. Molti i baresi presenti, non manca una buona rappresentanza brindisina, e in più vi è anche qualche atleta del nord, magari in vacanza da queste parti.
L’aria è calda ma sopportabile, ben più alto il tasso di umidità e ce ne accorgeremo correndo. Intanto la piazza si è svuotata, gli atleti sono intenti a cambiarsi, trionfa la voce di Raffaele Russo, lo speaker della manifestazione.
E’ partito il via vai del riscaldamento, ai circa duecento atleti Fidal si sono aggiunti oltre 250 liberi, il messaggio divulgativo della manifestazione ha decisamente funzionato. Scopriamo che il percorso è variato rispetto allo scorso anno: resta veloce e quasi interamente pianeggiante, risulta più sicuro e meno esposto alle auto, pur affiancando - come già detto - le stesse per un lungo tratto, sopportando un po’ di smog e, soprattutto, il calore emanato dal motore delle vetture.
Alle 18,50 i Giudici cominciano a richiamare gli atleti sul punto di arrivo, ci si comincia a compattare, anche se i più veloci restano staccati in avanti. Non ne vuole sapere di restare rigido l’arco gonfiabile: dopo vari tentativi, Beppe Bucci ordina intelligentemente di spostarlo lateralmente, si può correre anche senza. Fa le bizze anche il microfono dello speaker, faremo senza anche della voce di Russo, sarà un po’ come tornare alle origini.
Finalmente è tutto pronto e lo sparo del giudice libera le frementi gambe degli atleti. Sin da subito, Pasquale Iacca, Alessandro Belotti ed Edgardo Confessa, inseguiti… a piede, da Giuseppe Mele e Vito Bongermino, fanno il vuoto. Dietro tutto il serpentone, si corre e si suda, si supera e si è superati..
Personalmente non riesco a respirare, qualcosa non va, per un attimo, mi balena l’idea del ritiro, per fortuna subito rientrata, anche ultimo ma sempre a tagliare il traguardo. Finisce il primo giro, la cara Fabiana Sonnante, oggi nelle vesti di Giudice, mi incita; ecco il primo ristoro, l’acqua è quanto mai gradita. Solitamente aumento il ritmo con il passare dei chilometri, oggi purtroppo mi sembra di essere gravato da un peso, non riesco ad aumentare l’andatura, anzi in tanti mi superano. E, a proposito di sorpassi, ecco a pochi metri dal traguardo, l’onta del doppiaggio: mi passano, nell’ordine, Pasquale Iacca e Alessandro Belotti, con il secondo che non rinuncia ad incitarmi provocando la meraviglia dei presenti. Per un attimo li invidio, hanno già finito, per me c’è ancora l’ultimo giro. Mi incita anche Beppe Bucci, l’organizzatore; ecco il secondo ristoro, mi bagno e finalmente la mia respirazione sembra migliorare, soffro meno, tanto che l’ultimo giro mi appare quasi più corto. Taglio il traguardo mano nella mano con Cosimo Battista, ancor più amici dopo esserci superati più volte a vicenda nel corso dei tre giri. Complimenti a tutti, stretta di mano con Antonio Maggi, il cinque con Alessandro Belotti e, riconsegnando il pettorale, ritiro di una busta ristoro che vale il pacco-gara di altre gare.
Strizzo la canotta e i pantaloncini, mi cambio, riprendo un aspetto decente e torno in piazza pronto per le premiazioni.
A vincere la terza edizione della “Taranto nel cuore” è l’assoluto Pasquale Iacca, palagianese tesserato per l’Atletica Acquaviva che precede il concittadino Alessandro Belotti (Podistica Palagiano) e Edgardo Confessa (Atletica Vicentina). Giuseppe Mele (Acquaviva) è quarto seguito da Vito Bongermino (Top Runner Laterza), quinto, e Paolo Netti (Atletica Rovigo), sesto. Mario Greco (Podistica Copertino) è settimo a precedere, nell’ordine, Alessandro Dinoi (Gymnasium S. Pancrazio), Giuseppe Tardio (Team Francavilla)e Salvatore Iantorni (Pod. Faggiano), che completano il gruppo dei primi dieci uomini.
Tra le donne s’impone la lucana Maria Moretti (Pamar Fiamma Matera) seguita da Giuliana Chiffi (Pod. Talsano) e Rita Maria Marzoli (Team Grancavilla). Quarto posto per Maria Del Vecchio (Barletta Sportiva) su Vincenza Rossetti (SilhouetteSan Giorgio), per citare le prime cinque donne.
Mentre in piazza si offre un gelato a tutti, tra un intervista e l’altro dell’inviato (nonché runner) di Studio 100, Gianluca Catucci, cominciano le premiazioni.
Si comincia dall’ottimo Pasquale “Lino” Iacca, vincitore assoluto, premiato con il Trofeo Peppe Valente e buona spesa del valore di 100 euro. E’ il turno di Maria Moretti, prima donna, che dopo aver ricordato di aver vinto la mezza di Sharm El Sheik 2010, ritira il Trofeo Albero Casile e il buono spesa di 100 euro. Si passa alle varie categorie, si parte da quelle femminili, sul palco-podio si alternano le meritevoli signore premiate con materiale sportivo e confezioni di bottiglie di vino. A seguire, i vincenti esponenti delle categorie maschili, sino ad arrivare alle società dove trionfa proprio la società organizzatrice, la Taranto Sportiva.
Il ringraziamento di Beppe Bucci ai partecipanti, alle Istituzioni e agli sponsor che hanno reso possibile lo svolgersi della manifestazione, conclude anche la cerimonia di premiazione, condotta in allegria con le divertenti battute dello speaker Russo, e rimanda al 2013, per la 4^ edizione.
Prima del rientro a casa, un sincero ringraziamento agli amici della Taranto Sportiva per la bella serata e per l’ospitalità e una rinvigorente pizza in compagnia degli amici Michele Cuoco, Mimmo Greco, Giuseppe Mele, Antonello Cancellieri e rispettive compagne.
Ultimo aggiornamento (Martedì 07 Agosto 2012 12:33)