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London: sintesi della 5^ giornata

Dal Mondo - Cronache

Logo_Londra_Olimpiadi_2012La quinta giornata delle prove di atletica dei giochi Olimpici di Londra si apre con le qualificazioni del giavellotto donne, dove quasi tutte le favorite raggiungono la finale, superando la misura minima, fissata a 62 metri: nel primo gruppo, la ceca - campionessa olimpica in carica - Barbora Spotakova (66.19), le tedesche Christina Obergföll (66.14) e LindaStahl (64.78) e la slovena Martina Ratej (63.60) ; nel secondo, la sudafricana Sunette Viljoen (65.92), la cinese Huihui Lu (64.45), la russa Maria Abakumova (63.25), l’islandese Asdis Hjalmsdottir (62.77/record nazionale), la tedesca Kathrina Molitor (62.05). A loro si aggiungono la lettone Madara Palameika (60.62), la canadese Elisabeth Gleadle (60.26) e l’australiana Kathryn Mitchell (60.11). Eliminate l’infortunata britannica Goldie Sayers e l’ucraina Vira Rebryk, campionessa europea in carica (58.97).

Sei le batterie di qualificazione dei 110 hs maschili: nella prima vince il russo, campione europeo, Sergey Shubenkov in 13.26 sul greco Konstandinos Douvalidis (13.40); nella seconda, lo statunitense Jason Richardson (13.33) sul britannico Lawrence Clarke (13.42); nella terza il cubano Orlando Ortega in 13.26 sul giamaicano Hansle Parchment (13.32); nella quarta il cubano Dayron Robles in 13.33 sul sudafricano Lehann Fourie (13.49); nella quinta lo statunitense Aries Merritt in 13:07 sul barbadegno Ryan Brathwaite (13.23), con qualificazione di Emanuele Abate,quarto in 13:46; nella sesta il britannico Andrew Turner un 13.42 sul nigeriano Selim Nurudeen (13,51/pb). Ed è qui che si consuma il dramma sportivo del cinese Xiang Liu che cade sul primo ostacolo, è eliminato e riporta nuovamente la rottura del tendine d’Achille. Liu attraversa poi la pista saltellando su un piede solo, bacia l'ultimo ostacolo ed esce accompagnato dagli avversari e tra gli applausi della gente, in un momento di sana commozione.

Le qualificazioni del triplo maschile, con misura minima fissata a 17.10, vedono la qualificazione diretta dello statunitense Christian Taylor (17.21) e del bahamense Leevan Sands (17.17). A loro si aggiungono, nel primo gruppo, il francese Benjamin Compaoré (17.06), il 23enne salentino Daniele Greco (17.00), il russo Lyukman Adams (16.88), lo statunitense Will Claye (16.87), il nigeriano Tosin Oke (16.83), l’haitiano Samyr Laine (16.81), il bielorusso Dzmitry Platnitski (16.62); nel secondo il cinese Bin Dong (16.94), il 35enne Fabrizio Donato (16.86), il cubano Alexis Copello (16.79). Eliminato il britannico Phillips Idowu, per lui solo in 16,53.

Due batterie di qualificazione per i 5000 metri femminili: nel primo domina l’etiope Tirunesh Didaba in 14:58.48 sulla connazionale Meseret Defar (14:58.70) e sulla keniana Viola Jelagat Kibiwot (14:59.31). Nel secondo è prima l’etiope Gelete Burka in 15:01.44 sulle keniane Vivian Jepkemoi Cheruiyot (15:01.54) e Sally Jepkosgei Kipyego (15:01.87). Si qualifica Elena Romagnolo in 15:06.38, nuovo personal best; escono Silvia Weissteiner (15:06.81) e Nadia Ejjafini (15:24.70).

Sette batterie di qualificazione anche per i 200 metri maschili: ecco, nella prima, subito Usain Bolt che vince tranquillamente in 20.39 sul brasiliano Aldemir da Silva Junior (20.53); nella seconda vince il francese Christophe Lemaitre, campione europeo e bronzo iridato, in 20.34 sul sudafricano Anaso Jobodwana (20.46); nella terza viince lo statunitense Maurice Mitchell in 20.54 sul britannico Christian Malcolm (20.59); nella quarta si afferma il giamaicano Yohan Blake, argento sui 100, in 20.38 sul brasiliano Bruno de Barros (20.52); nella quinta primeggia l’altro giamaicano Warren Weir in 20.29 su Antoine Adams (Saint Kitts/20.59); nella sesta, miglior crono della mattinata, s’impone l’ecuadoriano Alex Quinonez in 20.28 - primato nazionale – sullo statunitense Wallace Spearmon (20.47); nella settima, infine, vince l’olandese Churandy Martina in 20.58 sul giapponese Kei Takase (20.72).

Serata

La finale dell’alto maschile esalta il russo Ivan Ukhov, che dopo i trionfi indoor, vince l’oro olimpico con 2,38 con un solo errore a 2,29. E, proprio a quota 2.29, sono usciti due dei favoriti: il russo, campione olimpico uscente, Andrey Silnov, e lo statunitense - campione mondiale - Jesse Williams. L’altro statunitense, il 21enne Erik Kynard, ha colto l’argento saltando 2.33; terzi a pari merito, con tre medaglie di bronzo assegnate ex-aequo a 2,29, il qatariota Mutaz Essa Barshim, il britannico Robert Grabarz e il canadese Derek Drouin. Fuori dal podio, sempre con 2.29 ma con più salti, il terzo statunitense Jason Nieto, l'ucraino Bohadan Bondarenko e l'altro canadese Michael Mason.

Nelle qualificazioni del lungo donne, miglior salto per la britannica Shara Proctor (6,83), davanti alla statunitense Janay DeLoach (6.81) e alla turca Mey Melis (6,80). Si qualificano anche la russa Sokolova (6.71), la bielorussa Mironchyk-Ivanova (6.66), la russa Kolchanova (6.57), la statunitense Brittney Reese (6.57, all’ultimo salto dopo due nulli!), la serba Ivana Spanovic (6.41), la russa Nazarova (6.62), la francese Lesueur (6.48), la bielorussa Shutkova (6.40). Eliminate la nigeriana Okagbare, la statunitense Hayes e la campionessa olimpica uscente, la brasiliana Maggi.

Le semifinali dei 100 hs cominciano con la vittoria della statunitense Dawn Harper in 12.46 (pb) sull’austriaca Beate Schrott (12.83); nella seconda dominio incontrastato per l’australiana Sally Person in 12.39 sulla canadese Jessica Zelinka (12.66) e sulla statunitense LoLo Jones (12.71); nella terza, vince la statunitense Kellie Wills in 12.51 sulla turca Nevin Yanit (12.58/record nazionale) e sulla canadese Philicia George (12.65/pb). Sono loro le qualificate per la finale, esce invece Marzia Caravelli nella terza batteria, fermandosi alla quinta barriera, dopo aver buttato già la quarta.

Trionfo tedesco nel disco uomini: Robert Harting, dopo i due titoli mondiali e quello europeo, vince l’oro olimpico con 68,27, battendo l'iraniano Hadadi, che coglie uno storico argento con 68,18. Bronzo per l’estone Gerd Kanter con 68,03, quarto il lituano Virgilijus Alekna, con 67,38. Harting si è poi prodotto in un mega show, strappandosi la maglia come Hulk e poi producendosi in una corsa ad ostacoli.

Tre le semifinali per gli 800 metri: nella prima vince il sudanese Abubaker Kaki in 1:44.51 su Nijel Amos (BOT), secondo in 1:44.54; nella seconda domina il keniano David Rudisha in 1:44.35 sul britannico Andrew Osagie (1:44.74) e sul britannico Nick Symmonds (1:44.87); nella terza vince l’etiope Mohammed Aman in 1:44.34 sul keniano Timothy Kitum (1:44.63) e sullo statunitense Duane Solomon (1:44.93), Sono loro i qualificati per la finale, esclusi l'ex-olimpionico russo Yuriy Borzakovskiy, e i polacchi Adam Kszczot e Marcin Lewandowski.

Semifinali donne dei 200 metri: nella prima si qualificano la giamaicana Veronica Campbell-Brown (22.32), la statunitense Carmelita Jeter (22.39) e la francese Myriam Soumaré (22.56); nella seconda la statunitense Allyson Felix (22.31) sull'ivoriana Murielle Ahoure (22.49) e sulla trinidegna Hackett (2.25/record nazional); nella terza, la statunitense Sanya Richards-Ross in 22.30 sulla giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce (22.34). Sarà una gran bella finale con tutte le migliori.

Sotto la pioggia la finale dei 100 ostacoli, ma lo spettacolo non ne risente. Nonostante la fiera opposizione della statunitense Dawn Harper, oro a Pechino, la favorita australiana Sally Pearson si afferma in 12.35, nuovo record olimpico, sulla Harper, argento in 12.37 (pb) e sull’altra statunitense Kellie Wells, bronzo in 12.48 (pb). “Solo” quarta la terza statunitense Lolo Jones in 12.58, sulla turca - campionessa europea – Nevin Yanit (Turchia), quinta in 12.58, eguagliando il record nazionale appena fissato nella semifinale.

Sedici anni dopo Morceli ad Atlanta, l’oro olimpico dei 1500 torna in Algeria grazie alla perfetta gara di Taoufik Makhloufi che con gran acume tattico si afferma in 3:34.08. Argento allo statunitense Leonel Manzano, abilissimo ad uscire nel finale, e cogliere un importantissimo secondo posto in 3:34.79. Terzo il marocchino Abdallati Iguider in 3:35.13, che riesce a resistere al ritorno dell’altro statunitense Matthew Centrowitz,, quarto in 3:35.17. Quinto - migliore degli europei - il norvegese Henrik Ingebrigtsen in 3:35.43 (primato nazionale). Incredibile debacle dei keniani, che hanno sbagliato gara, lasciandosi ingabbiare anziché imporre il loro ritmo: settimo Silas Kiplagat in 3:36.19, undicesimo e penultimo Nixon Kiplimo Chepseba (3:39.04), dodicesimo e ultimo Asbel Kiprop (3:43.83).

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 08 Agosto 2012 13:48)

 
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