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Londra: sintesi della 6^ giornata

Dal Mondo - Cronache

Logo_Londra_Olimpiadi_2012Cominciamo il racconto della 6^ giornata di atletica ai Giochi Olimpici di Londra con le qualificazioni dell’asta maschile. 5.50 la misura minima da superare, il francese Renaud Lavillenie e il tedesco Raphael Holzdeppe (con un errore ciascuno nelle misure precedenti) saltano 5.65. Il greco Konstadinos Filippidis, il russo Eugeniy Lukyanenko, l’altro francese Romain Mesnil, il polacco Lukasz Michalski, lo statunitense Brad Walker, l’altro russo Dmitry Starodubtsev si qualificano con 5.60; l’australiano Steve Hooker, il britannico Steven Lewis, i tedeschi Malte Mohr e Bjorn Otto, il ceko Jan Kudlicka e lo spagnolo Igor Bychlow con 5.50. Questi i magnifici quattordici, eliminati i primi due classificati agli ultimi Mondiali di Daegu: il polacco Wojciechowski (tre nulli a 5.35) e il cubano Borges (5.50 dopo due tentativi, dopo la rottura dell’asta nel primo salto a 5.35, per fortuna senza conseguenze).

Dodici le qualificate alla finale del martello femminile, con otto che superano la quota minima di 73.00 metri: miglior salto per la polacca Anita Wlodarczyk, primatista del mondo, con 75.68, seguono la cinese Wenxiu Zhang (74.53), la tedesca Betty Heidler, la russa Tatyana Lysenko (74.43), la tedesca Martin Klaas (74.14), la cubana Yissi Moreno (73.95), la russa Mariya Bespalova (73.56), la bielorussa Aksana Mainko0va (73.10), la moldava Zalina Marghieva (72.19), la britannica Sophie Hitchon (71.98/record nazionale), la francese Spephanie Falzon (71.67), l’altra polacca Anita Wlodarczyk (70,48). Eliminata Silvia Salis, classificata ultima con 10.84, ma sostanzialmente con tre nulli.

La qualificazioni dei 5000 metri si svolgono in due batterie: nella prima c’è Daniele Meucci, in compagnia di Mo Farah, neo campione sui 10000, e del keniano Isiah Kiplangat Koech. Primi giri con gruppo compatto (2:49:96 al 1° km, 5:35.87 al 2°), poi progressivo aumento con Meucci attaccato nel gruppo di testa. La campana dell’ultimo giro lancia la volata: vince l'azero Hayle Ibrahimov in 13:25.23 su Koech (13:25.64) e Farah (13:26.00). Quarto lo statunitense Lopez Lomong (13:26.16) sull’etiope Hagos Gebrhiet , quinto sempre in 13:26.16. Meucci termina ottavo in 13:28.71 alle spalle anche del keniano Edwin Cheruiyot Soi (sesto in 13:27.06) e del tedesco Arne Gabius (settimo in 13:28.01), che lo supera nel finale. Si qualificano solo i primi cinque perché la seconda batteria si rivela molto più veloce, con il successo dell’etiope Dejen Gebremeskel (13:15.15) sul connazionale Yenew Alamirew (13:15.39), sul keniano Thomas Pkemai Longosiwa (13:15.41), sullo statunitense Bernard Lagat (13:15.45) e sul marocchino Abdallati Iguider (13:15.49). Seguono, tutti ripescati, lo statunitense Galen Rupp (13:17.56), l’ugandese Moses Ndiema Kipsiro (13:17.68), il canadese Cameron Levins (13:18.29/pb), il messicano Juan Luis Barrios (13:21.01) e il gibutiano Mumin Gala (13:21.21).

Le batterie degli 800 femminili si aprono con la vittoria della statunitense Alysia Montano in 2:00.47 sulla sudafricana Caster Semenya (2:00.71), si qualificano anche la marocchina Hachlaf (2:00.99) e la cubana Almaza (2:01.19); nella seconda vince l’iridata russa Mariya Savinova (2:01.56) sulla statunitense Alice Schmidt (2:01.65), si qualificano anche l’indiana Luka (2:01.75) e la marocchina Akkaoui (2:01.78); nella terza vince la burundiana Francine Niyonsaba (2:07.57) sulla canadese Jessica Smith (2:07.75), si qualifica anche Genzeb Shumi (Bahrain/2:07.77); nella quarta vince la keniana Pamela Jelimo (2:00.54) sulla britannica Lynsey Sharp (2:01.41), si qualificano anche la greca Filandra (2:02.29) e la statunitense Gall (2:03.85); nella quinta vince l’ucraina Natallia Lupu (2:08.35) sulla russa Elena Arzhakova (2:08.39), qualificata anche la keniana Cherono Koech (2:08.43; nella sesta vince la keniana Janeth Jepkosgei (2:01.04) sulla russa Ekaterina Poistigova (2:01.08), qualificate anche la colombiana Rosibel Garcia (2:01.30), la rumena Lavric (2:01.65), la kazaka Mukasheva (2:02.12) e la grenadina Bernard-Thomas (2:03.23).

Lo statunitense Ashton Eaton vince le due prime prove del decathlon (100 metri in 10.35 e 8.03 nel salto in lungo); con 14.66 nel peso è primo nella generale con 2848 punti sul connazionale Trey Hardee, secondo con 2743 (10.42, 7.53 e 15.28, le sue prove). Seguono l’ucraino Kasyanov (2664) e il belga Van Alphen (2639), ritirato il ceco Sebrle, vincitore ad Atene 2004.

Serata

Il ceco Vítezslav Veselý ottiene qualificazione, miglior lancio e pb nel giavellotto con la misura di 88.34 vincendo il gruppo B sul finlandese Tero Pitkämäki (83,01), sull'ucraino Oleksandr Pyatnytsya (82,72), sul giapponese Roderick Genki Dean (82.07), sul keniano Julius Yego (81.81/record nazionale), sul trinidegno Keshorn Walcott (81.75) e sul finalandese Antti Ruuskanen (81.74), tutti qualificati. Nel gruppo A primeggia il norvegese Andreas Thorkildsen (84,47), sul greco Spiridon Lebesis (82,40), sul neozelandese Stuart Farquhar (82.32), sul finlandese Ari Mannio (81.99) e sul tedesco Tino Haber (80.39), tutti qualificati. Qualificazioni storiche quindi per due paesi non abituali nella pratica del giavellotto, Kenia e Trinidad & Tobago.

Tre le semifinali dei 110 hs: nella prima vince lo statunitense Jason Richardson in 13:13 sul cubano Orlando Ortega (13:26) e sul britannico Lawrence Clarke (13:31); nella seconda vince lo statunitense Aries Merritt in 12.94 sul bardadegno Ryan Brathwaite (13.23); nella terza vince il cubano Dayron Robles in 13.10 sullo giamaicano Hansle Parchment (13.14/record nazionale) e sul sudafricano Lehann Fourie (13.28). Sono questi i magnifici otto finalisti, eliminato invece Emanuele Abate, quarto nella terza semifinale in 13.35, a soli quattro centesimi dalla qualificazione.

La prima semifinale dei 1500 donne è vinta dalla turca Asli Çakir Alptekin in 4:05.11 sulla russa Ekaterina Kostetskaya (4:05.32), sulla statunitense Morgan Uceny (4:05.34), sulla britannica Lina Dobriskey (4:05.35) e sull’altra statunitense Shannon Rowbury (4:05.47), che si qualificano. Molto più veloce la seconda, con successo dell’etiope Abeba Aregawi (4:01.03), sulla turca Gamze Bulut (4:01.18, pb), sulla russa Tatyana Tomashova (4:02.10), sulla burundiana Maryam Yusuf Jamal (4:02.18), sulla keniana Hellen Onsando Obiri (4:02.30), sulla bielorussa Natallia Kareiva (4:02.37/pb), sulla britannica Laura Weightman (4:02.99/pb) e sulla slovacca Lucia Klocova (4:02.99/record nazionale), tutte in finale.

La statunitense Brittney Reese, dopo il primo salto nullo, nel secondo vola e atterra a quota 7,12, misura che le vale l’oro nel salto in lungo. Seconda è la russa Yelena Sokolova, che al terzo salto arriva a 7,07 (pb) sull’altra statunitense Janay DeLoach, terza in 6,89. Quarta la lettone Ineta Radevica (6,88) che precede le russe Anna Nazarova e Lyudmila Kolchanova (6.77 e 6.76). Solo nona la britannica Shara Proctor (6.55).

200 uomini, semifinali, ma è già spettacolo. Nella prima vince il giamaicano Yohan Blake in 20.01, con partenza e dominio fino alla curva, per rallentare sul rettilineo finale, fino ad essere quasi preso dallo statunitense Wallace Spearmon (20.02) e da Christophe Lemaître (20.03/ripescato). La seconda è vinta da Usain Bolt che, dopo una gran partenza, rallenta sul rettilineo, e chiude in 20.18 sul sudafricano Anaso Jobodwana, secondo in 20.27, e sull’ecuadoregno Alex Quinonez, terzo in 20.37. L’olandese Churandy Martina in 20.17 vince la terza batteria sul giamaicano Warren Weir (20.28). I citati raggiungono la finale.

La russa Natalya Antyukh vince la gran bella finale dei 400 ostacoli in 52.70, ottava prestazione assoluta di sempre, a sei centesimi dal record olimpico, precedendo al termine di un incredibile duello, la statunitense Lashinda Demus, seconda in 52.77. Terza la ceca Zuzana Hejnova in 53.38. La giamaicana Kaliese Spencer è quarta in 53.66, quinta la statunitense Georganne Moline in 53.92 (pb).

Secondo oro statunitense della serata: lo conquista sui 200 metri donne Allyson Felix in 21.88, finalmente al successo olimpico dopo tre titoli mondiali e due argenti ad Atene e a Pechino. Argento per la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce in 22.09, primato personale, sull’altra statunitense Carmelita Jeter, terza in 22.14. Quarta la giamaicana Veronica Campbell-Brown, oro ad Atene e Pechino, in 22.38 sull’ennesima statunitense, Sanya Richards-Ross, quinta in 22.39.

Terzo oro a stelle e strisce della serata: sui 110 hs s’impone uno strepitoso Aries Merritt in 12.92, pb a un centesimo dal record olimpico. Argento al connazionale, iridato di Daegu Jason Richardson in 13.04 sul giamaicano Hansle Parchment in 13.12, record nazionale. Quarto il britannico Lawrence Clarke in 13.39 sul barbadegno Ryan Brathwaite, quinto in 13.40. E Robles? Il cubano si ferma dopo il quarto ostacolo infortunato, abdicando tristemente. 

La prima giornata di decathlon termina con in testa il primatista mondiale Ashton Eaton con 4661 punti sul connazionale Trey Hardee (4441) e sul canadese Damian Warner (4386). Infatti, Eaton, grazie al 2,05 nel salto in alto e al 46.90 sui 400 metri, consolida il suo primato.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 10 Agosto 2012 12:43)

 
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