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Arezzo - 4° Memorial Randellini

Toscana - Primapagina

Per Filippo Occhiolini, casentinese che veste i colori dell’Atletica Castello di Firenze, non c’è modo migliore che festeggiare la nascita della propria primogenita, Viola, in una manifestazione sportiva che, da “Corsa del Quartiere”, è ormai uscita dai confini provinciali assurgendosi, in una calda serata d’estate, a manifestazione a carattere quasi nazionale, vista la presenza, fra i più di 300 atleti, competitivi e non, di canotte laziali, campane, umbre, e qualcuno anche dal nord.

Parliamo del 4° Memorial Randellini, corsa podistica di km 8,500 tutta all’interno dei “confini territoriali”del Quartiere Porta Santo Spirito, promotore dell’iniziati, con in testa il rettore Ezio Gori, il Presidente vicario Lorenzo Alberti, ideatore, oltre che atleta e amico di Lorenzo Randellini, morto troppo giovane per quel male che spesso non perdona, al quale è intitolata la manifestazione e con la fattiva collaborazione della Podistica Amatori Arezzo . Una serata perfetta, nonostante la memoria meteorologica degli ultimi anni la registri come una delle più calde; mamme con il passeggino, bimbi che scorrazzavano felici con il cartellino attaccato alla maglietta, famiglie accorse per godersi appieno una serata in una delle Piazze più belle d’Arezzo, Piazza S. Jacopo, acqua e soprattutto frutta a volontà, grazie ad un atleta della società organizzatrice che ha messo il suo lavoro gratuitamente a servizio della collettività, il Circolo del Ghibellini con panini e porchetta nel dopo gara.

Partenza da Corso Italia alle ore 21 e un piccolo fiume di corridori e camminatori al seguito si riversano festanti sulle strade del Quartiere giallo/blu. Sin dalle prime battute, in testa gli aretini Occhiolini e Annetti (quest’ultimo già vincitore di ben due edizioni della corsa), inseguiti da Daniele Neri e Cristian Taras e dal giovane fiorentino Davide Bacciarelli, mentre al femminile, assente l’ultratrailer Maria Chiara Parigi, stella di punta della Società Amatori Arezzo, spazio e visibilità per le altre atlete della provincia, in particolare Lucia Boncompagni, Policiano e la castiglionese della Podistica Il Campino, Francesca Barneschi.

Le due arriveranno cosi anche nella classifica finale; terza sul podio Daniela Romanelli, che ha preceduto la sorella Katia, entrambe del Subbiano Marathon; a seguire, Veronica Nocentini, Policiano, Federica Mencarelli, AVIS Foiano, Nicoletta Sanarelli (Il Campino), Antonella Bove (Il Campino), Alessandra Gorini (Subbiano Marathon), Francesca Santini (Il Campino).

Al maschile, completano il podio, oltra a Occhiolini (l’unico a scendere sotto i 28 minuti di gara) e Annetti, Daniele Neri (Policiano), seguito da Christian Taras (Rinascita Montevarchi), Emanuele Graziani (Policiano), Davide Baccierelli (Firenze Marathon), Alfredo Bassi (Atletica Sestini), Mirko Refi e Tiziano Cetarini (entrambi Pod. Il Campino), Simone Alboni (Atl. Sestini), Lorenzo Alberti (Pod. Amatori Arezzo), Filippo Lelli (atl.Futura Figline), Daniele Brezzi (GS Poppi).

Al 14esimo posto su 200 classificati competitivi si è classificato il primo veterano, Paolo Zanchi (Sansepolcro), mentre il primo della categoria argento è stato Moreno Sinatti (Policiano).

Dopo l’arrivo degli ultimi, nello specifico ben quattro donne, si è proceduto alla premiazione degli atleti, in una piazza sempre più animata per questa parte agostana.

Il circolo Ghibellini di Porta S.Spirito è stato preso d’assalto per la porchetta distribuita. Premio per tutti una bottiglia di vino del Quartiere, coppa e salame alla società più numerosa, la Podistica Il Campino e tanta soddisfazione da parte di tutti.

Ringraziamenti alle società intervenute anche dalle altre province, ai volontari del Circolo dei Ghibellini, e alla Polizia Municipale che ha presidiato alcuni punti “critici” per la buona riuscita della manifestazione.

“Il Bamba”, com’era affettuosamente chiamato Lorenzo Randellini, continua a vivere nel cuore e negli occhi non solo di chi l’ha conosciuto, ma anche nella memoria storica di una manifestazione sportiva che incontra sempre più l’entusiasmo degli aretini e degli appassionati in genere, oltre che rappresentare, nelle idee di chi l’ha creata, un vero memorial all’amicizia, al rispetto, all’unità fra gruppi sportivi e non solo.

 
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