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Il banco piange alla Maratona del Riso

Piemonte - Primapagina

Colnaghi_P_Ripamonti_S_Lorenzini_M_foto_Roberto_MandelliIl momento economico non è dei migliori, la liquidità spesso una chimera ed in tutti i settori i pagamenti subiscono giocoforza dei ritardi. Fatta questa dovuta premessa, quello che sta succedendo ad alcuni atleti protagonisti alla Maratona del Riso di Vercelli riteniamo vada indubbiamente segnalato.

I fatti sono semplicissimi da raccontare, Stefano Ripamonti e Pietro Colnaghi, rispettivamente secondo e terzo classificato alla 42 chilometri in terra piemontese, stanno ancora aspettando di ricevere il giusto e meritato premio, di 500 e 350 Euro.

E vabbè, penserà qualcuno di Voi, la gara è del Maggio, siamo ad Agosto, quattro mesi, cosa volete che siano, adesso li pagheranno, quante storie fate, sempre alla ricerca della polemica ecc ecc…

Ma c’è un problema. Non stiamo parlando dell’edizione 2012, ma di quella 2011.

“Al cellulare Tommaso Gentile, l’organizzatore, non mi risponde più”, ci dice Stefano Ripamonti. “A Maggio mi aveva promesso il bonifico nel giro di due mesi, sto ancora aspettando…”. “Tramite la mia ragazza gli ho mandato non so quante e-mail, ma non ho visto nulla”, gli fa eco Pietro Colnaghi, “e so di essere in buona compagnia tra coloro che devono essere ancora saldati…”. Ed in effetti anche il nostro collega di Redazione Maurizio Lorenzini ci conferma che anche per i premi di categoria, questa manifestazione latita quando si tratta di consegnarli: “Qualche anno fa ero arrivato sul podio nella mia classe. Mi dissero che per ragioni organizzative tutti i premi venivano spediti a domicilio: mai visto nulla".

Nella logica della “par condicio” abbiamo contattato l’organizzazione per conoscere la loro opinione, ecco quanto ci ha dichiarato Tommaso Gentile: “Questa è una situazione che fa più male al sottoscritto che atleti interessati, mi creda. Nel 2011 siamo stati bidonati da diversi sponsor che non hanno mantenuto gli impegni presi. Per cominciare a coprire alcuni buchi, ho dovuto far fronte con dei soldi di famiglia, perchè come può immaginare, il motore che mi spinge ad organizzare una maratona da 500 persone è la passione e non certo il guadagno. Per cercare di recuperare, nel 2012 ulteriormente abbattuto i costi. Quando mi entreranno i soldi degli sponsor 2012, stavolta ho preteso impegni scritti, avrò un attivo ed onorerò tutti gli impegni presi. Spero di poter risolvere la vicenda in tempi brevi. Nel 2013 accenderemo la decima candelina su questa maratona e l’intenzione è quella di continuare”.

Nell’augurarci un lieto finale di questa storia, ci domandiamo se al di là del passaparola tra gli atleti, la FIDAL od organizzazioni come Maratone Italiane, nella cui assemblea siede anche Tommaso Gentile, http://www.maratoneitaliane.it/soci-assemblea.htm non ritengano opportuno intervenire in casi analoghi a questo.

rodolfo.lollini@podisti.net

 
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