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Da Cesano a Milano: come correre la Corrincesano by night e la Innovation Running.

Lombardia - Primapagina
Porro_Daniele_Cesano_Milano_Arena_2012È un ritorno a casa, in pianura, nei luoghi dove abitualmente viviamo, lavoriamo, ci divertiamo e ci alleniamo. Finita la bella stagione e con essa i ricordi delle corse in montagna, che definirei “turistiche”, arriva l’autunno. Si respira meglio e la fatica è più sopportabile. La programmazione delle gare competitive è sempre più complicata, il calendario offre innumerevoli possibilità e la scelta è sempre più ardua (e anche costosa). I parametri di scelta sono tanti e ognuno segue i propri “istinti di corsa”. Riprendere la corsa dopo le vacanze è sempre un po’ malinconico, non so spiegarlo, amo l’autunno e l’inverno e quindi dovrei essere ben contento dell’avvicinarsi di queste
stagioni, ma così vivo l’avvicendarsi di agosto e settembre. Dopo una settimana di riposo decido di riprendere con una gara Fidal in pianura: a Oriolo si corre il trofeo del 45° parallelo, è il 9 settembre, 7,5 km nella operosa campagna pavese. La partenza è alle 9.00 ed io arrivo cinque minuti prima. Non riesco a iscrivermi ma decido di correre lo stesso. Inseguo i partecipanti e raggiungo gli ultimi dopo circa 2 km, proseguo con un’andatura appena sotto i 4’ e completato il giro decido di farne un altro, persa la gara almeno rimane il ricordo di un buon allenamento.
Tornato a casa devo riconoscere di esserci rimasto un po’ male per non aver gareggiato, l’essere arrivato tardi senza motivi mi aveva lasciato l’amaro in bocca. Forse per questo decido di concentrarmi sulla Corrincesano by night e la Innovation Running, lo faccio senza pensare ad altre gare, solo allenamenti e 2 non competitive ad Arese, la Stracada degli Alpini e l’Arese night run, corte, belle e veloci gare nel paese dove abitualmente vivo e mi alleno. La Corrincesano by night è molto bella, è anche una gara di società per Euroatletica 2002, i miei compagni Euroatleti iscritti sono quasi novanta, non è il nostro record ma è pur sempre un bel numero di partecipanti. Lo scenario notturno e festoso di Cesano Maderno è molto attraente e coinvolge tutti. Questa è una gara da non perdere, sicuramente grazie alla magnificenza del Palazzo Arese Borromeo, il cui parco e cortile interno sono ormai tracciato fisso della gara. Un gioco di luci e ombre accompagna chi decide di gareggiare. Io ci sono, insieme con altri 500 atleti iscritti. Partenza un po’ stretta, è
faticoso prendere il ritmo giusto, ma dopo le prime curve il serpentone di atleti si delinea, ognuno con la sua andatura. Corro bene, forse troppo mi dico, finisco il primo giro intorno ai 20’, stranamente davanti ad euroatleti Top Runner (stavano facendo un lento). Nel secondo giro accuso il ritmo allegro del primo, e prima Roberto, poi Massimo ed infine Martino mi precedono all’arrivo.
Sono ultra soddisfatto, un po’ di chiacchiere con gli amici di corsa e poi il pensiero corre all’Innovation running della mattina seguente. Sono le 22.30 e alle 10 del mattino successivo sarò di nuovo ad una partenza Fidal. Milano è la mia città, nel senso che ci sono nato e cresciuto, faccio fatica a sopportare la sua caoticità lo ammetto, ma quando ci sono queste gare, il richiamo ancestrale è incontrollabile. Non ho alcun timore nell’affrontare un’altra 10 K nell’arco di 12 ore, sono motivato e l’Arena accoglie sempre tutti gli atleti in un caldo e affettuoso abbraccio.
L’organizzazione è impeccabile, la conosciamo tutti, non manca proprio nulla. Gli atleti sono veramente tanti e la giornata è ideale, nuvolosa e fresca. Alle dieci si parte e dopo i primi 2 k sento la gara di Cesano, stringo i denti e resisto con un gruppo nutrito di atleti. Ben presto mi accorgo che il tracciato si allontana dal centro e non è quello indicato sul sito e sul volantino. Transitiamo da viale Berengario fino a viale Scarampo e per un attimo ho pensato ci facessero prendere l’autostrada!!! Scherzi a parte, la colonna di auto ferme o in lento movimento sulla corsia opposta non hanno certo facilitato le nostre frequenti boccate di ossigeno, così come le strombazzate nervose di automobilisti maleducati a cui va il mio invito a darsi alla corsa per viver più sereni.
Transitiamo da via Colleoni, verso corso Sempione, che percorreremo per intero. Ci si riavvicina al centro e l’Arena è pronta ad accogliere il trionfo di ogni partecipante. Già perché questo è quello che penso, ogni atleta che conclude una gara ottiene un trionfo, dal primo all’ultimo senza distinzioni e se poi è l’Arena di Milano a far da cornice, beh allora il brivido o la lacrimuccia sono assicurati!!! Arrivo, sono stanco ma felice, due trionfi in poco più di 12 ore sono proprio una bella soddisfazione. Complimenti a tutto il mondo delle corse podistiche. Ovviamente grazie Cesano Maderno e grazie Milano.

Ultimo aggiornamento (Martedì 25 Settembre 2012 23:10)

 
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