Perchè i nostri Parlamentari non corrono le maratone italiane?
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Passano gli anni e il movimento italiano delle maratone non riesce proprio ad attrarre i Parlamentari Italiani a correre le 42 km di casa.
Forse le gare del nostro Paese non sono ritenute adeguate o forse non sono organizzate bene oppure semplicemente non permettono di stupire così tanto gli amici al momento del ritorno?
Mistero. E pensare che già correre una maratona dovrebbe permettere di vivere un momento di gloria e proprio non si capisce perché, soprattutto in un momento di congiuntura economica non così favorevole, si continui a dare un dubbio segnale.
Correre a New York costa quattro volte tanto rispetto a quello che costa correre in Italia per non parlare del viaggio e della permanenza, che nel nostro Paese non raggiungono certamente le quote newyorchesi.
E allora perché andare a New York?
Negli altri Paesi, partecipare alle gare nazionali è un orgoglio. Solo nel Bel Paese questo non ha lo stesso significato e allora ecco le conferenze stampa celebrative di un fatto che ha delle incongruenze con il momento che stiamo vivendo.
Invitiamo quindi i Parlamentari-podisti a valutare una loro partecipazione alle maratone italiane e in particolare alla Turin Marathon Gran Premio La Stampa del 18 novembre.