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Senago (MI) - 3^ Mezza della Groane

Lombardia - Primapagina

Senago Mezza Groane 2012 Lollini Lorenzini

Spostamento di data e raddoppio! Ma non è solo per questo.

Questo articolo è scritto a quattro mani, inizia Rodolfo Lollini.

In un contesto economico di recessione, a cui le gare podistiche non fanno certo eccezione, fa molto piacere vedere delle manifestazioni che vanno in controtendenza. A Senago Fabio Burattin ed i suoi ci sanno fare ed infatti quasi raddoppiano il numero dei finisher, passando da 252 a 471.

Il buongiorno si vede dal mattino ed il mare di cartelli che indicano il campo sportivo sono un buon indice, così come il comodo parcheggione che ci accoglie di fronte all’ingresso. Le operazioni di ritiro chip e consegna borse si svolgono in un attimo. Nel dopo gara ce la restituiranno senza neanche bisogno di fiatare, vedendo il numero di pettorale mentre arriviamo.

Il percorso è bello, per una buona parte all’interno del Parco che da il nome alla mezza, un ampio polmone verde a pochi chilometri da Milano. Ci scappano anche due passaggi dentro i giardini della Villa Borromeo, un complesso che meriterebbe una visita.

Tracciato misto asfalto e ghiaia, ma ben tenuto anche sullo sterrato. Non ci sono segni delle recenti piogge. Di certo sei sempre in saliscendi: molto allenante.  Arrivo sempre al centro sportivo con spogliatoi e docce calde anche per coloro, come chi Vi scrive, che non arrivano proprio tra i primi.

La maglia tecnica è griffata, ed il pacco gara regala anche altro. Ristoro ok e c’è pure uno stand che offre il risotto. Ci sarebbe molto altro da dire, come ad esempio menzionare i vincitori, ma lascio il testimone a Maurizio, altrimenti non gli resta nulla da scrivere. Da parte mia lo ringrazio per avermi pazientemente seguito, o meglio aspettato per 15 km. Poi ha innestato il turbo. Per ingannare l’attesa, mentre camminava a 4e40 al km, ha anche “attaccato bottone” con una bella partecipante. A furia di guardarla stava per fare un frontale con un ciclista che arrivava nel senso opposto. Ma come capita in tutti i processi che si rispettino, per ultima parlerà la difesa, a cui cediamo la parola...

Raccolgo il testimone del collega Lollini, ma prima diamo notizie sull’esito della gara.

Al maschile vince Daniele Pagani in 1h12’57 davanti all’eterno Orazio Bottura e Raimondo Emanuele. Tra le donne felice ritorno di Noemi Gizzi, che dopo un tot di disavventure si ripresenta alle gara agonistiche regolando in 1h24’49, nell’ordine, Antonella Iannicelli e Simona Baracetti. Noemi mi ha raccontato che dopo tanta ultramaratona per un po’ si dedicherà alle corte, ovvero….la maratona.

L’armata dell’Euroatletica 2002 si è presentata in forze, difatti si sono classificati in 67; tra le tante motivazioni per esserci anche quella della combinata delle Groane, ovvero la somma delle prestazioni per società tra Running for (gara dello scorso Giugno) e la gara odierna. Non ho notizie sull’esito finale di questa classifica ma credo proprio non vi siano dubbi su chi ha vinto. Mi piace notare il personale realizzato da Daniela Mariani, su un percorso tutt’altro che veloce ( se poi riuscisse a partire più tranquilla farebbe ancora meglio).

La mia gara è stata in realtà la “nostra” gara, difatti ho avuto piacere di condividerla per gran parte col collega Lollini, facendo caso a molte delle cose di cui non ci si cura quasi mai.

Nonostante la sua pratica del podismo si sia ridotta ( si è infatti dato al ciclismo…vietato ironizzare..) si difende bene, magari proprio perché le lunghe uscite in bicicletta gli hanno dato un buon “fondo”, anche se inevitabilmente viene a scadere la velocità di base. Da un po’ non correvamo insieme, per cui ce la siamo raccontata, distraendoci spesso e volentieri. Come ad esempio quando abbiamo intravisto 100 metri davanti a noi una runner dall’andatura tipica di chi corre il mezzofondo; con una certa fatica l’abbiamo rimontata e visto anche il lato A. Alice, del gruppo Osa Saronno, in effetti corre 800 e 1500, i suoi tempi sono già buoni ma destinati a migliorare perché corre da soli tre anni. Abbiamo corso insieme fino a metà gara, ho rischiato un frontale con un ciclista che proveniva in senso opposto, forse io ero un po’ distratto, certamente lui era maldestro. La compagnia di Alice è sostanzialmente terminata a metà gara, quando si è materializzato Alessio, suo amico o compagno o semplicemente pacer, che ha (ri)preso il controllo della situazione. Vabbè, pazienza. Forza Alice, facci sapere le tue prossime escalation sportive.

In effetti negli ultimi chilometri ho aumentato la velocità, volevo capire quale fosse il mio attuale “ritmo di cottura”. Confesso che mi è un po’ spiaciuto lasciare da solo il Lollini, eppure lui non si meriterebbe tanti riguardi….

La manifestazione nel suo complesso è molto ben riuscita, come già detto nell’introduzione. Lo spostamento di data, peraltro entrando in un periodo di intasamento del calendario podistico,  non ha avuto alcune effetto negativo, tutt’altro. Raddoppiare i numeri di questi tempi sembra una mission impossibile eppure qui ci sono riusciti. La ricetta? Al solito non c’è mai una sola ragione , certamente il costo di iscrizione era competitivo, 18 euro, quindi più basso della media. Il pacco gara adeguato così come i servizi , già sperimentati con successo nella scorsa edizione. Il percorso a mio parere molto bello, sia pure più impegnativo delle classiche mezze che siamo abituati a correre. Anche l’idea della “combinata delle Groane” ha portato diverse società a orientarsi sulla doppia partecipazione, un’idea interessante che andrebbe sviluppata anche da altri organizzatori.

Qualcosa da migliorare c’è sempre, forse da rivedere la questione della concomitanza con la non competitiva “Groanissima”, variando gli orari, se non le date; non ho notato alcuna problematica lungo il percorso, che peraltro era diverso, magari solo un po’ di ressa in zona partenza, anche se ritrovo e iscrizione erano ben separati (ma qualche cartello in più non ci stava male). Ma forse si tratta proprio di due diverse tipologie di podisti, competitivi e non, che possono rendere la convivenza un tantino complessa.

Il presidio lungo il percorso mi è parso perfetto, così come i ristori, solo un tratto critico di un paio di chilometri, dove siamo stati “gasati” dalle macchine in coda che si trovavano lì a causa dei lavori sulla Statale Comasina.

Infine un’ultima nota sullo speaker Matteo Ghezzi, ottimo nella scelta dei brani musicali. Chissà perché. Stavo per dimenticare….deposito borse? Servizio impeccabile, a cura di Oscar Alzati e un efficiente team.

SERVIZIO FOTOGRAFICO

rodolfo.lollini@podisti.net

maurizio.lorenzini@podisti.net

Ultimo aggiornamento (Domenica 21 Ottobre 2012 14:49)

 
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