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Valgoglio (BG) – 3° Vertical Valgoglio

Lombardia - Primapagina

Le montagne di Valbondione, grazie all’operosità dei suoi residenti, hanno dimostrato di vincere persino la crisi economica e nel giro di pochi mesi hanno realizzato un bel tris di gare, una più bella dell’altra, e la Fisky ha elargito a questi staff organizzativi Orobici tre prove di campionato Italiano. Oggi 14 ottobre a Valgoglio sui mille metri di dislivello, dalla centrale Enel di Aviasco alla capanna Giulia Maria, si è concluso il campionato Italiano della specialità Vertical Kilometer, in precedenza si erano disputati i seguenti VK : il 2 giugno le Orobie Vertical del rifugio Coca, il 1 luglio il Val Resia VK in provincia di Udine e il 15 luglio a Ponte di Legno il Kmille vertical Mauri del Corno d’Aola in alta Valle Camonica Brescia. Il VK è una gara di corsa in montagna su 1.000 metri di dislivello in salita su terreno variabile con una pendenza molto severa, generalmente lo sviluppo varia dai due ai quattro chilometri, alcuni VK  presentano anche uno sviluppo superiore ai 4 km, ma questo fatto, penalizza il risultato cronometrico. Esistono decine di percorsi VK nell’arco alpino, ma la prova più ripida al mondo è quello di Fully in Svizzera con soli 1.92 km di lunghezza; la pendenza media di questa prova è del 52%. Il record del Fully è di 30’46’’ ed è stato stabilito nel 2011 da Manfred Reichegger e quest’anno il VK del Fully è la penultima prova del campionato mondiale ISF. Al ritrovo delle ore 08.00 nel centro di Valgoglio si sono presentati 106 corridori a ritirare il pettorale e poi, terminate le operazioni di consegna degli zaini per il ricambio nella zona d’arrivo, gli atleti si sono trasferiti nella località di Aviasco per lo start. Il tracciato di questa prova ascent di Valgoglio, oltre ad avere un percorso molto selettivo e particolare, segue una condotta Enel ed è estremamente interessante perché, essendo una prova a cronometro, il risultato è incerto fino all’arrivo dell’ultimo atleta. Sul traguardo della capanna Giulia Margherita, tra nuvole e qualche timido raggio di sole, la leggenda Italiana della corsa in montagna e dello skyrunning, il camoscio della Forestale Marco De Gasperi, ha imposto la legge del più forte e con il time di 35’49” ha timbrato il primo posto nella classifica generale e con questa performance si è laureato campione Italiano di vertical della Federazione Italiana di skyrunning diretta dal segretario generale Dario Busi. Secondo il talento del G.S. Orobie Alex Baldaccini, 36’35”, 3° il campione Italiano di skymarathon 2012 il Friulano Tadei Pivk,  U.S. Aldo Moro Paluzza time 36’46”, 4° Fabio Santus, 37’50” team Scais, 5° Sergio Bonaldi, 37’51 libero, 6° Daniele Cappelletti, ATL. Trento 38’11”, 7° Pietro Lanfranchi, 38’18” team Scais, 8° Fabio Pasini, Esercito 38’23”, 9° Daniele Compagnoni, 38’49” Esercito, 10° Vincenzo Milesi, 39’11” G.S. Orobie. Categoria master 50,1° Martino Cattaneo, team Scais 3038; categoria master 55, 1° Giuliano Zanga, IZ Sky Racing; categoria master 60, 1° il mitico Alfredo Pasini. Per la Valetudo skyrunning Italia: 45° Roberto Rolfo, 59° Giacomo Rottoli, 60° Daniele Peracchi e Antonio Baroni, con il time di 49’45”, si è classificato 3° nella categoria master 60. Nel vertical rosa Samantha Galassi, del team Recastello sky, è salita sul primo gradino del podio con il rilievo cronometrico di 46’53”, 2^ l’aquila della Valetudo skyrunning Debora Cardone a 43” dalla medaglia d’oro. La forte atleta Piemontese quest’anno ha fatto un superlativo poker di titoli tricolori, in coppia, per team, individuale di skyrace e vertical; ciliegina sulla torta il titolo di campionessa di sky-speed alle Olimpiadi Spagnole dell’alta quota. Terza e quarta due runners US. Aldo Moro Paluzza, Paola Romanin, in 49’38”, e Dimitra Theocharis, 5^ Monica Pont,  50’45” libera, 6^ l’onnipresente skyrunner della Valetudo

 
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