Circa 1200 persone si sono ritrovate domenica 14 ottobre a Cavaria per correre i 15,6 km del Cross Country dei 7 Campanili.
Questa è una gara che facilmente entra nel cuore di chi la fa per la prima volta sia per la varietà del percorso che per l’elevato numero di partecipanti. Il nome “Cross Country” risale al 1914 quando, alla prima edizione, il percorso era interamente su fondo sterrato; oggi, invece, la gran parte dei chilometri è in asfalto a causa all’espandersi dei centri abitati, e lo sterrato si incontra solo per qualche chilometro nella parte centrale della gara, quando si corre nel bosco. Per quanto riguarda il nome “7 Campanili”, sono quelli delle chiese dei paesi che vengono attraversati dalla gara: Cavaria, S. Stefano, Oggiona, Orago, Ierago, Premezzo, Cajello. Ulteriore caratteristica della competizione sono le due scalette (quella di S. Stefano poco dopo il secondo chilometro, quella di Orago al sesto) con pendenze tra il 20% e il 32% che costringono i numerosi partecipanti a concentrarsi in pochi metri di larghezza e a salire pian piano i gradini.
Il percorso è molto vario, con salite più o meno ripide, discese, tratti asfaltati, porfido, sterrato: proprio questa varietà rende la gara veloce e piacevole, nonostante sia abbastanza impegnativa a livello fisico.
Passando all’aspetto competitivo, nelle classifiche vengono nominati solo gli iscritti al Piede d’Oro, tralasciando gli altri numerosi partecipanti. Come da diversi anni a questa parte, il vincitore è stato il marocchino Lhoussain Oukrid (Pro Patria) che ha corso in 51’59’’, seguito da Paolo Finesso della Ginnastica Comense (52.03) e Corrado Mortillaro (Atl. Palzola) che ha terminato in 52’45’’. Anche per le donne la vincitrice è stata la stessa dell’anno scorso, ovvero Cristina Clerici (Ginnastica Comense) che ha finito la gara in 1h03’12’’; al secondo posto si è piazzata Elisa Masciocchi dell’Atletica Palzola (1h05’59’’), seguita da Barbara Benatti dell’Atletica Casorate (1h06’41’’).