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27^ Maratona di Venezia: si può fare di più.

Maratona - Venezia - 27^ Venicemarathon

Cassandra ha imperversato sulla 27^ Maratona di Venezia trasformandola in un'edizione a dir poco epica.

8000 gli iscritti alla manifestazione veneta e record di presenze per quella che è una maratona dal fascino indiscutibile.

Ma inizio dai preamboli (con il rischio di essere fastidioso e scontato) per esprimere un certo disagio nell'aver toccato con mano l'inconsistenza (praticamente assoluta) del pacco gara: bella la maglietta, buoni i 2 (due) biscottini e taumaturgica la colorata  cremina, ma, il resto? Tutto qua? Forse nel valutare il pacco gara occorreva far di necessità virtù e fingere che fossero  veri  i pasticcini ritratti in uno dei tanti (troppi) depliant? Imbarazzante (...si, si,..le spese, la gestione, la crisi,.... Allora se c'è crisi l'anno prossimo iscrizione a 30 euro o niente Venicemarathon).

 Ma sono discorsi da cui non andremo mai fuori per cui...... punto e a capo.

Partenza puntuale alle 9.20 e puntuale incontro la con pioggia via via più fredda e a tratti più intensa.

Ma soprattutto, tremendo,  impatto frontale della moltitudine di podisti con una Bora  più fredda ed impetuosa man a mano che ci si avvicinava alla laguna: la descrizione non può rendere l'idea dello scenario quasi surreale calato su una manifestazione podistica che mai nelle precedenti 26 edizioni aveva conosciuto un simile (pesante) condizionamento da parte del clima.

Causa l'innalzamento del livello del mare (l'80% del centro storico di Venezia  sommerso da alcune spanne d'acqua) il tracciato di gara è stato modificato (la cosiddetta variante B omologata IAAF) e il transito su molti  ponti e  a  Piazza San Marco non è risultato possibile.

Nonostante questi "disguidi" (peraltro non inducibile a cause organizzative  se non alle bizze di Cassandra), il percorso è risultato splendido e spettacolare, vorrei dire anche scorrevole, ma sarebbe una blasfemia ripensando all'arrancare impossibile (causa Bora a non so quanti km/h) di tutti i  podisti che hanno percorso il celeberrimo Ponte della Libertà (32 – 37 km): ho vissuto e visto scene appartenenti ad un altro tempo e ad altre latitudini, quasi leggendarie, bellissime.

Mi ha commosso (ri)vedere il solito "uomo-campione-mito" Alex Zanardi aiutare e trascinare con la propria  handbike  quella del compagno di corsa che era incappata in un problema meccanico: occorre aggiungere altro?

Anche su questo lembo di terra veneta ho visto tanti splendidi volontari darsi da fare, le forze dell'ordine presenti e puntuali e la serie dei ristori ben funzionante (almeno questo è quello che ho visto di striscio io).

Forse da aggiustare alcune cosine (qualche corsa  in più dei vaporetti nei momenti di punta degli arrivi, l'equità costo iscrizione – qualità globale dei servizi forniti), ma in ogni caso  la Venicemarathon (o Maratona di Venezia) rimane come al solito un punto fermo delle maratone di casa nostra.

Alla prossima.

 
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