Nuovo Portale

Questo portale cessa la sua funzione al 30 Dicembre 2012. Il nuovo portale può essere raggiunto al seguente indirizzo:

www.podisti.it

 da cui è possibile scegliere tra i diversi portali specializzati: Magazine (tutte le news e gli articoli), Calendario (tutte le gare del calendario podistico italiano), Foto (migliaia di foto da scaricare ogni settimana), ClassificheSondaggi

Ancora sulla New York City Marathon...

Maratona - New York - ING New York City Marathon 2012

Nell'articolo del 3 novembre u.s. "La caduta degli Dei" apparso sul sito www.clubsupermarathon.it, Michele Rizzitelli ha esposto il suo punto di vista sulle oggettive responsabilità delle autorità newyorkesi e sulla beffa subita dai 45.000 runners che, confidando nei comunicati stampa, hanno raggiunto New York convinti di potere correre la maratona nonostante Sandy. Per comprendere meglio fatti e misfatti dell'edizione 2012, è utile riassumere la vicenda. Ecco in sintesi la cronaca degli avvenimenti che hanno provocato l'annullamento della maratona più celebrata al mondo. Scelta, a mio parere, giusta se pur tardiva. 

Lunedì 29 ottobre

L'uragano Sandy dopo aver causato la morte di almeno una quarantina di persone e creato danni per milioni di dollari a Cuba, Haiti e Giamaica ora spaventa gli Stati Uniti. Potrebbe unirsi a una perturbazione in arrivo da ovest e con i venti polari da nord, diventare ancor più devastante. Sandy arriva sulle coste del Maryland. In Virginia strade allagate e blackout. L'uragano si avvicina al New Jersey e punta a Nord, acquisendo potenza. Obama: "Sarà un uragano forte e potente". Il presidente americano sospende la campagna elettorale e torna a Washington per supervisionare la risposta all'emergenza. "Se vi dicono di evacuare non esitate - dice - non sono preoccupato dell'impatto che Sandy avrà sulle elezioni, ma sui rischi che corrono famiglie, soccorritori, economia e trasporti". Preceduta dalle brutte notizie provenienti dagli Stati vicini, Sandy sta arrivando a New York. Il sindaco Michael Bloomberg non minimizza: "Tempesta pericolosa". Scuole, trasporti pubblici e metropolitane chiusi, voli annullati, parchi e giardini pubblici interdetti, 375.000 persone evacuate da alcune zone della città. Previste onde di sei metri a Long Island. In serata sono attesi venti e piogge torrenziali. Prime mareggiate sulla costa. Come è noto Manhattan è una penisola: l'East River a Est ha iniziato a tracimare mentre l'Hudson River a Ovest non promette niente di buono. 

Martedì 30 ottobre

Preceduta da pioggia e vento a raffiche, arriva Sandy ed è subito devastazione. New York tenta di rialzarsi, ma mezza città è al buio: linee telefoniche interrotte, metropolitana chiusa, tunnel che collegano Manhattan agli altri distretti di New York allagati. Il Queens brucia: i vigili del fuoco lavorano per domare le fiamme nel quartiere, 50 case sono distrutte. Il caos totale regna nella Grande Mela. Allagata la zona di Battery Park di fronte alla Statua della Libertà. La furia di Sandy sbriciola una palazzina. Bloomberg avverte: "Non c'è più tempo per scappare" "Le condizioni in città sono pericolose e peggioreranno nelle prossime ore". Crolla la facciata di un edificio. Ci sono vittime. Podisti.Net, che accompagna un gruppo di maratoneti a NY, pubblica meritoriamente la cronaca minuto per minuto degli avvenimenti. Segnala che l'alta marea ed i venti spingono onde alte tre metri e Downtown, la zona sud di Manhattan, è sott'acqua. Informa sul numero di vittime e gli ingenti danni. Tranquillizza i runners con alcune buone notizie e raccomandazioni: "Oltre la 29^ strada, ove sono ubicati gli alberghi dei maratoneti, non dovrebbero esserci danni". "Gli aeroporti della città sono chiusi perchè le maggiori compagnie aeree hanno cancellato i voli.........SI RACCOMANDA DI PRESENTARSI IN AEROPORTO IN OGNI CASO anche se il volo risulta cancellato perché le compagnie prevedono la possibilità di essere ricollocati su altri aerei per consentire il proseguimento del viaggio". "La perturbazione è in veloce movimento, nella giornata odierna le condizioni dovrebbero via via migliorare". I Tour Operators diffondono altre buone notizie ad uso e consumo di coloro che si stanno apprestando a partire per NY. "Il tifone è passato e si sposta verso l'interno". "Lo svolgimento della maratona è confermato". "È molto importante recarsi in aeroporto ed effettuare le normali procedure d'imbarco". Da NY, gli organizzatori New York Road Runners manifestano l'intenzione di "favorire in tutti modi i 20.000 maratoneti che stanno giungendo dall'estero. Chi fosse impossibilitato ad arrivare sarà iscritto per l'edizione 2013; ma in nessun caso - avvertono - sarà restituita la quota d'iscrizione 2012". 

Mercoledì 31 ottobre

Un filmato mostra il salvataggio di un abitante di Staten Island sul tetto di una casa. La potenza di Sandy sradica un albero in pochi secondi. Una gru collassa a Manhattan. La metropolitana è allagata. Nonostante 22 morti, New York tenta faticosamente di tornare alla normalità. Posticipata per la prima volta dopo 39 anni la parata di Halloween nel Greenwich Village. Forze di polizia sono impiegate per fronteggiare problemi di ordine pubblico. Numerosi gli arresti per furti e sciacallaggio nelle case evacuate. Bloomberg mette in guardia dai rischi igienico-sanitari, soprattutto sulla potabilità dell'acqua. Evacuati oltre 500 pazienti da un ospedale di Manhattan, dove sin da lunedì notte si opera solo con generatori di corrente. Il sindaco annuncia la parziale riapertura dei tunnel di accesso a Manhattan, ma solo per le auto che trasportano un minimo di tre persone. Wall Street riapre alla luce di un generatore e proprio Bloomberg suona la campanella. Riaperto anche l'aeroporto JFK. Resta l'ordine di stare lontani dalle case evacuate almeno finché non saranno ultimate le verifiche di stabilità. Bloomberg assicura che la maratona si correrà. "Abbiamo deciso che la maratona andrà avanti - dichiara - perché ci sono decine di migliaia di persone che vengono da tutto il mondo". Gli organizzatori NYRR lavorano per valutare i danni e capire se la corsa potrà subire ripercussioni. Affermano che la maratona potrà essere "fonte di ispirazione" per la città così duramente provata. Podisti.Net pubblica un bellissimo arcobaleno su NY e scrive: "Il secondo gruppo di Podisti.Net è atterrato e questa è la conferma che le cose stanno girando per il verso giusto". "La maratona si correrà regolarmente". 

Giovedì 1 novembre 2012

Riaprono anche gli altri aeroporti e parzialmente la metropolitana. I disagi tuttavia non mancano: il traffico è semiparalizzato. Ma la parola d'ordine è che la Grande Mela deve ripartire: la maratona si farà. "La maratona è un grande evento per New York" - sostiene il sindaco - sottolineando che "Molte piccole aziende dipendono da questa manifestazione". "Anche le vittime avrebbero voluto che si corresse per rafforzare l'economia e per far andare avanti la città". Nel sito della maratona si leggono allarmanti notizie sulla situazione dei trasporti. Cancellazione di traghetti, linee della metropolitana, bus, ecc. Gli organizzatori invitano a seguire l'evolversi della situazione sui siti web e a controllare la propria email. Le notizie sono contraddittorie e il caos regna sovrano. 

Venerdì 2 novembre 2012

Aprendo il sito www.ingnycmarathon.org campeggia un'immagine desolata accompagnata da poche frasi di circostanza. "THE 2012 ING NEW YORK CITY MARATHON HAS BEEN CANCELED". La città di New York e i NYRR annunciano la cancellazione della maratona. Dopo il perentorio Avanti-Marsch di martedì e mercoledì e la flebile conferma di giovedì mal puntellata da frasi retoriche, venerdì l'imbarazzante dietrofront! Travolto da un diluvio di critiche e da un mare di polemiche, Michael Bloomberg si arrende e annuncia la cancellazione della maratona. "La maratona - sostiene - distoglierebbe forze ed energia alle operazioni di soccorso. Sarebbe un errore consentirla dopo tutti questi morti, mentre diverse zone della città sono ancora senza elettricità e con i trasporti a singhiozzo. Si sottrarrebbero risorse ed energie all'emergenza. La maratona ha sempre unito la città. Non vogliamo siano gettate ombre sull'evento e sui suoi partecipanti e per questo abbiamo deciso di cancellarla". "È una delle decisioni più difficili che abbiamo mai preso - affermano i New York Road Runners - ma pensiamo che sia la scelta giusta". "Anche molti di coloro che si sono iscritti alla gara - commenta il New York Times - ritengono sia di cattivo gusto correre lungo un percorso che, snodandosi nei cinque distretti della città, passerebbe accanto a migliaia di persone che soffrono per le distruzioni inflitte dalla forza della natura". Gli atleti sono divisi. Il vincitore dell'edizione 2009, afferma che la gara sarebbe "un evento positivo". Il campione del mondo di Stoccarda 1993 invece dice: "Abbiamo visto gente che ha perso tutto e in questo momento la città deve dedicarsi a chi ha bisogno di aiuto invece di usare per la corsa servizi essenziali". 

Sabato 3 novembre 2012

Passate le devastazioni, aumentano i disagi per le popolazioni colpite. Più della metà delle stazioni di benzina sono chiuse e quelle aperte sono prese d'assalto. Code di centinaia di persone con la tanica in mano aspettano il loro turno. Sui vari blog sportivi monta la polemica; sul povero Bloomberg e sui New York Road Runners piovono insulti. 

Domenica 4 novembre

Run anyway NYC Marathon (corri in ogni modo la maratona): nonostante la cocente delusione, un folla festante di runners di tutte le nazionalità si ritrova a Central Park per una sgambatina sostitutiva. 

Lunedì 5 novembre

New York è una città ferita dal passaggio dell'uragano e a peggiorare la situazione arriva il freddo. In migliaia sono senza casa. La città è spaccata in due: una parte illuminata, viva e vibrante; l'altra al buio, un paese del terzo mondo dove manca tutto. 

Martedì 6 novembre

Le compagnie elettriche sono lente nel ripristinare la corrente; mentre a Manhattan la fornitura di elettricità è quasi completamente ristabilita, nel Queens e Staten Island decine di migliaia di utenti sono ancora al buio. Il gruppo di Podisti.Net è sulla via del ritorno. La delusione è forte e ci vorrà un po' di tempo per smaltirla. 

Mercoledì 7 novembre

Si pompa ancora l'acqua da DownTown. Tutti i maratoneti hanno fatto ritorno a casa.

È facile giudicare col senno di poi. Oggi molti affermano che la cancellazione della maratona era facilmente prevedibile fin dall'inizio. Il sindaco Bloomberg, che aveva avvertito con tempestività i suoi cittadini del pericolo Sandy e adottato durante le fasi acute dell'uragano le misure necessarie per limitare i danni a persone e cose, si è dimostrato incapace di gestire il seguito dell'emergenza. Con i suoi proclami forzatamente ottimistici, all'insegna del mito "La Speranza ultima Dea", ha "costretto" 20.000 maratoneti ad arrivare in condizioni precarie nella Grande Mela e sempre in condizioni precarie soggiornare e ripartire, spendendo un fiume di danaro per nulla. Mercoledì 31 ottobre solo una parte dei quattrini che l'evento porta a NY era arrivata. I pettorali erano già stati già acquistati, ma il conto dei costosi pacchetti dei Tour Operators non ancora saldato. Perché annullare tutto? Da giovedì 1 novembre sarebbe tornato il sole. The show must go on. Questo sperava il sindaco sottovalutando la potenza distruttrice di Sandy. Giovedì i danni erano sotto gli occhi di tutti. I distretti di Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan erano disastrati. Venerdì 2 novembre il balbettante Bloomberg, anche per la paura dei forconi di chi aveva subito morte e distruzione, ha dovuto cancellare la maratona.

Bloomberg è il primo responsabile ma non l'unico. La sottovalutazione di Sandy è stata pilotata dai mezzi di comunicazione che avevano l'interesse a far arrivare in loco tutti i runners. Scadimento dell'immagine a parte, i ricchi organizzatori NYRR rischiavano poco: solo il prezzo del pettorale a chi avrebbe corso la maratona anche l'anno successivo. Grandi alberghi, compagnie aeree, assicurazioni e Tour Operators avrebbero perso molto di più: prenotazioni e pacchetti annullati causa forza maggiore! Born to Run, Ovunque Running, Terramia garantiscono (bontà loro!) a tutti coloro che hanno acquistato il pettorale 2012 la validità per i prossimi 5 anni. Dimenticando di aver incoraggiato la partenza dei maratoneti nonostante le difficoltà via via crescenti e sempre più evidenti. Ad alcuni tapini, imbarcati solo venerdì mattina 2 novembre a suon di euro supplementari, hanno comunicato la cancellazione della maratona appena atterrati. Immagino il loro umore! Anche gli amici di Podisti.Net hanno qualche responsabilità. Si sono ben guardati dallo scrivere: "Attenzione!!! Chi non è ancora partito resti a casa!"

Rielaborato in parte da me, riporto il punto di vista di un maratoneta "bidonato" pubblicato su Podisti.Net, che ben esprime lo stato d'animo e il disagio dei 20.000 runners piovuti a NY da ogni parte del mondo: "....Non voglio essere frainteso, è giusto dedicare tutte le energie per aiutare i cittadini newyorkesi in difficoltà. Mentre Bloomberg assicurava che la maratona si sarebbe corsa, migliaia di corridori stranieri, tra voli cancellati e riprogrammati, deviazioni su altri aeroporti e mille altre difficoltà, raggiungevano la Grande Mela. Le autorità newyorkesi avrebbero dovuto avere più rispetto per questi runners (spesso con famiglia al seguito) che arrivando dall'estero con un impegno economico non indifferente si sono trovati in una città dove non era possibile nemmeno fare i turisti, viste le criticità del momento. Potrebbero presto essere inoltrate importanti richieste di risarcimento danni tramite class actions fondate sulle normative in materia di diritto internazionale turistico/sportivo...."

Obama è stato riconfermato Presidente degli Stati Uniti d'America per altri quattro anni. Un dubbio amletico mi assale: se a fianco di Bloomberg invece dello "statalista" Obama ci fosse stato il "liberal" Romney, la maratona sarebbe stata ugualmente cancellata?

Concludo con una nota personale. New York è superba e la sua maratona unica al mondo: i primi chilometri sul Ponte di Verrazzano sono uno spettacolo; l'arrivo a Central Park sublime; il tratto intermedio, anche se non particolarmente eccelso, lo diventa sospinto dal tifo multietnico che ti resta nel cuore. Ho corso la ING New York City Marathon due volte e, dopo tre anni consecutivi di lotteria andata buca, nel 2013 avrò diritto al pettorale. Pagherò in dollari direttamente alla fonte, senza sovrapprezzi e senza acquistare costosi pacchetti dai Tour Operators. Non ho dubbi che l'anno prossimo New York sarà più bella di prima.

 
Ultimi 60 servizi fotografici