Nuovo Portale

Questo portale cessa la sua funzione al 30 Dicembre 2012. Il nuovo portale può essere raggiunto al seguente indirizzo:

www.podisti.it

 da cui è possibile scegliere tra i diversi portali specializzati: Magazine (tutte le news e gli articoli), Calendario (tutte le gare del calendario podistico italiano), Foto (migliaia di foto da scaricare ogni settimana), ClassificheSondaggi

Cronache

Montecarlo (MON)- Cursa de Natale

Dal Mondo - Cronache

La “Cursa de Natale”, come si dice in dialetto monegasco, nel segno di Paula Radcliffe. A sorpresa l’atleta simbolo della maratona femminile di tutti i tempi ha preso parte alla ondulata dieci chilometri che prevede, a metà gara, un’aspra salita, chiudendo con una certa facilità in 32’06” con il nuovo record del percorso. Libera da condizionamenti, forse perché già convocata dalla sua federazione per Londra 2012, la Paula per antonomasia domenica 11 dicembre è giunta anche quarta assoluta nella gara vinta dal marocchino Omar Bachir in 31’05”. Mille i partenti, fra i quali molti italiani: segnaliamo al settimo posto il piemontese Sartor e il terzo, in campo femminile, della marocchino-saluzzese Mina El Kannoussi.

RISULTATI- Uomini: 1° Bachir (MAR) 31’05”; 2° Becker 31’34”; 3° Adli (MAR) 31’59”; 4° Caverarer (FRA) 32’29”; 4° Gauthier (FRA) 33’24”; 7° Sartor 32’44”; 8° Cavalletti 32’55”; 9° Ponti 33’05”; 14° Chiefari 34’06”.

Donne: 1^ Radcliffe (GBR) 32’06”; 2^ Kherroubi 35’14”; 3^ El Kannoussi 36’34”; 4^ Lopergolo 37’00”; 5^ Botella 37’20”.

Add a comment
 

Velenje (SLO) - 18° Campionato Europeo di C.C.

Dal Mondo - Cronache

Partita nel segno dei giovani a Velenje (Slovenia) la diciottesima edizione dei Campionati Europei di corsa campestre. Supremazia della Gran Bretagna che conquista subito tre titoli a squadre (Juniores maschile e femminile e Under 23 femminile) e due individuali grazie a Emelia Gorecka (junior) ed Emma Pallant (under 23). I due ori maschili vanno, invece, a due campioni europei su pista del 2011: quello dei 3000 siepi juniores, il russo Ilgizar Safiulin, e quello dei 1500 under 23, il francese Florian Carvalho. Proprio nella categoria under 23 la classifica per team vede il successo, per la prima volta, della formazione norvegese. In chiave italiana, il miglior risultato è l'undicesimo posto ottenuto a livello under 23 dallo specialista triestino dei 3000 siepi Patrick Nasti, mentre tra gli Juniores, l'altro giovane siepista siciliano Giuseppe Gerratana ha chiuso ventesimo e Virgina Maria Abate in trentacinquesima posizione. Nella due classifiche maschili per team, Italia undicesima con le Promesse e quindicesima con gli Under 20.

Ad inaugurare la rassegna continentale sono le Juniores con la gara più breve dell'evento (3970 metri). Subito a portarsi avanti è la rumena, due volte finalista ai Mondiali Juniores nei 1500, Ioana Doaga seguita dalla serba Amela Terzic, argento dell'edizione 2010 ed arrivata qui a caccia del terzo titolo europeo under 20 dell'anno, dopo quelli già vinti in pista su 1500 e 3000. Le due atlete prendono progressivamente il largo, duellando spalla a spalla per il vertice della corsa. Dietro, intanto, riemerge la britannica Emelia Gorecka che va a riagganciare le due battistrada. La Terzic prova a staccarsi, ma la sua fuga è breve, perche la Doaga e la Gorecka subito la raggiungono e la superano. Ed è proprio la giovane britannica, classe 1994, a giocarsi al meglio il finale e fare suo il titolo (13:13) davanti alla Doaga (13:14) e alla Terzic (13:22). La vicecampionessa italiana di categoria Virginia Maria Abate (Camelot/14:09) chiude trentacinquesima, posizione intorno alla quale si è sempre mantenuta, mentre la compagna di squadra Martina Merlo (CUS Torino) finisce 66^ (14:43). Anche il titolo per team va alla Gran Bretagna (40 punti) seguita da Russia (43) e Germania (50).

Tra gli under 20 (6070 metri) svetta l'alta figura del russo Ilgizar Safiulin, campione europeo junior e primatista nazionale dei 3000 siepi. A trainare la gara, in realtà, è un terzetto di russi composto anche da Vitaliy Moiseyev e Vladimir Nikitin. All'inizio si fa notare nelle prime file anche la maglia azzurra del siepista siciliano Giuseppe Gerratana (Lib. Running Modica), quindicesimo dopo 1500 metri, mentre Abdelmjid Ed Derraz (SS Vittorio Alfieri Asti) viaggia in trentesima posizione. Nelle retrovie gli altri due azzurrini Stefano Massimi (ASA Ascoli Piceno) e Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova). L'assetto non cambia fino a quando sul cronometro sono ormai trascorsi 14 minuti e 30 secondi ed irrompe il britannico Richard Goodman che tenta l'assalto alla cima della corsa. Non ci sta Safiulin che lo riaggancia dopo poco, seguito a ruota dal più compatto connazionale Nikitin con in scia il francese Romain Collenot-Spiret. Si va verso il traguardo che consegna l'oro, il secondo del 2011, a Safiulin (17:49). Argento al fotofinish per Goodman su Nikitin, appaiati a 17:51, un paio di secondi meglio del francese Collenot-Spiret (17:53). Gerratana conclude ventesimo in 18:29 con Ed Derraz scivolato in quarantasettesima posizione (18:53), mentre restano lontani Massimi (91°) e Pettenazzo (104°). Italia quindicesima (262 punti) a squadre nella classifica vinta dalla Gran Bretagna (30 punti) su Russia (60) e Francia (103).

Si passa alla categoria under 23. Nella prova femminile (6070 metri), vista l'assenza dell'influenzata Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), non ci sono italiane al via. Dilaga la Gran Bretagna con l'oro ad Emma Pallant (19:57) e l'argento a Naomi Taschimowitz (20:02), mentre - dopo l'infortunio che l'ha tenuta a lungo ferma nel 2011 - resta per poco fuori dal podio la tre volte campionessa europea juniores Stephanie Twell, quarta (20:03). Il bronzo va, infatti, alla tedesca Corinna Harrer (20:03). Per la Pallant è il primo successo in un grande evento internazionale dopo i bronzi vinti ai Mondiali Juniores del 2008 sui 1500 (in quell'occasione il titolo era andato proprio alla Twell) e all'EuroCross del 2010 sempre tra le under 23. Primo gradino del podio a squadre ovviamente "blindato" da parte della formazione britannica (14 punti) davanti alla Germania (41) e Portogallo (77).

Nella gara maschile (8170 metri) partenza promettente con un paio di casacche azzurre, quelle di Patrick Nasti (Fiamme Gialle) e Michele Fontana (Aeronautica), che si mettono in mostra nella fase di avvio. A fare l'andatura è, però, una coppia di russi Vyacheslav Shalamov e Roman Pozdyaykin ai quali progressivamente va ad affiancarsi la pattuglia composta dai turchi Günen, Ulus e Pak. In realtà a metà percorso la gara si presenta ancora come un lungo serpentone dalle strette maglie in mezzo al quale sembra tenere tutto sotto controllo il campione europeo under 23 dei 1500 metri, Florian Carvalho, uno dei favoriti per il successo finale. Tra i primi 10 c'è anche Nasti, mentre Fontana è lentamente indietreggiato intorno alla cinquantesima posizione, oltre la quale si trovano anche gli altri azzurri Andrea Scoleri (Aeronautica) e Riccardo Sterni (Esercito). A meno di due chilometri dal traguardo la testa della corsa appare ridisegnata. Ora comandano le operazioni il britannico James Wilkinson e il francese Carvalho, alla guida di un gruppetto di dieci atleti disposti nell'arco di appena tre secondi. Nasti resiste in undicesima posizione. Come da copione è alla fine che si rompono definitivamente gli indugi. Carvalho tira fuori le sue doti di finisseur e risolve definitivamente a suo favore (23:44) il confronto con Wilkinson (23:47), argento davanti al norvegese Sondre Nordstad Moen (23:48), quest'anno già campione europeo under 23 dei 10000. Grazie anche al nono posto (24:02) di Sindre Buraas (vincitore del titolo continentale di categoria nei 5000), la Norvegia conquista uno storico successo a squadre (59 punti), battendo Gran Bretagna (76) e Francia (94). Il finanziere triestino Nasti - allenato come Sterni dal tecnico Roberto Furlanic - dopo il quinto posto agli EuroUnder23 di Ostrava e il sesto all'Universiade di Shenzhen, completa quindi il suo 2011 con l'undicesimo (24:04) agli Europei di Cross. Così gli altri italiani: 54° Fontana (24:57), 65° Scoleri (25:11) e 72° Sterni (25:26), per un undicesimo posto finale della formazione azzurra.

Gara femminile

La coraggiosa condotta di gara di Nadia Ejjafini ha regalato all'Italia questa mattina a Velenje (Slovenia) il miglior piazzamento individuale al femminile nelle diciotto edizioni che compongono la storia del Campionato Europeo di cross. La maratoneta biellese dell'Esercito, marocchina di nascita, ha chiuso al quarto posto gli otto chilometri di percorso della prova continentale di campestre, battagliando con l'irlandese Britton, la portoghese Felix e la britannica Steel (finite nell'ordine sul podio) per quasi tutta la durata della gara. Mai un'italiana si era classificata così in alto nella rassegna continentale di campestre (il miglior risultato, ad oggi, i noni posti di Sabrina Varrone ad Oeiras '97 e Patrizia Tisi ad Edimburgo 2003). Dietro la Ejjafini, luce anche per l'altra maratoneta azzurra al via, Valeria Straneo, l'alessandrina portacolori del Runner Team 99 (allenata da Beatrice Brossa) decima al traguardo. Avvio di gara al fulmicotone per le azzurre (protagoniste nell'autunno azzurro con il minimo olimpico centrato nelle maratone di Berlino e Francoforte), subito in testa in un pacchetto di una decina di atlete. Dopo due giri, è l'irlandese Fionnuala Britton (specialista delle siepi, quarta dodici mesi fa nell'eurocross di Albufeira) a prendere l'iniziativa, allungando il gruppo. Presto rimangono in due al comando: la Britton e proprio la Ejjafini, con la Felix e la Steel (riemersa dalle retrovie) ad inseguire. Con il passare dei chilometri, però, anche a causa dell'azione della scatenata Britton, l'azione dell'azzurra diventa meno fluida, consentendo il ritorno prima della Steel, e poi della Felix (quest'ultima capace anche di risalire ulteriormente, fino all'argento). A completare il risultato di squadra delle azzurre (seste complessivamente nella graduatoria capeggiata da Gran Bretagna, Portogallo, e Germania) il 39esimo posto di Giovanna Epis (Forestale) ed il 48esimo di Valentina Costanza (Esercito).

"Mi dispiace - le parole della Ejjafini, atleta allenata da Andrea Bello - ho dato davvero tutto, ma non sono riuscita ad arrivare sul podio. Quando sono rimasta sola con la Britton, ero convinta di farcela; volevo fare la storia per l'Italia, ma alla fine non ne avevo più. No, non credo di aver esagerato con un avvio così veloce: mi mancano ancora dei lavori sui ritmi gara, la maratona che ho corso non è poi così lontana, e questo ha fatto la differenza. Correrò ancora la maratona in primavera, molto probabilmente Londra, e due diecimila, la Coppa Europa e gli Europei, cercando anche di ottenere il minimo per i Giochi Olimpici". "Forse sono partita un po' troppo veloce - le parole della Straneo - ma questo era anche l'unico modo per non rimanere imbottigliata nel gruppo. Probabilmente ho pagato nel finale, ma il piazzamento in ogni caso mi soddisfa. Nella stagione 2012 proverò ad ottenere anche il minimo olimpico dei 10000 metri, ma sogno di correre la maratona ai Giochi di Londra. In ogni caso correrò i 42 chilometri ancora in primavera, forse in una classica giapponese".

Gara maschile

Sergey Lebid non fa dieci (nel senso di vittorie individuali) e questa è la prima notizia che giunge da Velenje (Slovenia), al termine della prova maschile degli Europei di cross. La seconda, è il successo per distacco del belga di origine etiope Atelaw Bekele, in testa praticamente dal primo metro di corsa (con vero break però intorno al terzo chilometro), accumulando fino ad una ventina di secondi di margine, ridotti a cinque al traguardo. Margine sufficiente per battere lo spagnolo Lamdassem (secondo) ed il portoghese Rocha (terzo), e mettersi al collo la medaglia d'oro, che segue il bronzo Under 23 colto due anni fa. Nulla da fare per l'ucraino Lebid, che inseguiva l'incredibile traguardo di dieci vittorie nella manifestazione, costretto al ritiro dopo circa due terzi di gara. E nulla da fare anche per gli azzurri, in evidenza nella prima parte di corsa, ma scivolati più indietro nel finale, e quinti nella classifica complessiva alle spalle di Francia, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo. Gara di rimonta per gli ottimi Stefano La Rosa (Carabinieri) e Gabriele De Nard (Fiamme Gialle), finiti rispettivamente al quattordicesimo e al diciassettesimo posto, in rimonta (in casa Italia) rispetto a Kaddour Slimani, partito invece nelle prime file ma risucchiato dagli avversari (fino al 23esimo posto finale) nella parte decisiva di corsa. Bene anche la fiamma gialla Yuri Floriani, capace di tenere la posizione e chiudere al trentesimo posto (utile per il computo di squadra), mentre più a disagio è apparso sui ritmi della prova il maratoneta Ruggero Pertile, quarantaquattresimo alla fine. In sostanza, è mancato il piazzamento di vertice, quello da primi dieci posti, per trasformare in realtà le speranze azzurre di una medaglia (peraltro rese più esili dall'assenza di due uomini importanti come Andrea Lalli e Daniele Meucci).

L'Europeo di cross di Velenje si chiude senza podi per la squadra azzurra, che porta però a casa alcune buone prestazioni che lasciano ben sperare per la stagione 2012 ormai alle porte: il quarto posto di Nadia Ejjafini (il migliore di spere per una donna italiana), il decimo di Valeria Straneo, l'undicesimo nella corsa Under 23 maschile per Patrick Nasti, sono le cose migliori viste nella giornata in chiave tricolore. La manifestazione ha visto invece il dominio della Gran Bretagna, che pur non imponendosi a livello individuale assoluto, ha portato via ben dodici medaglie (sei d'oro), finendo sul podio in tutte le classifiche a squadre (quattro vittorie e due secondi posti).

Add a comment
 

Nizza (FRA) - 4^ Maratona delle Alpi Marittime

Dal Mondo - Cronache

Marchesi_Monica_Simonetta_Prin_Nizza_Cannes_Des_Alpes-Maritimes_2011Esperienza fantastica! Questo è quanto abbiamo detto all’unisono io e Simonetta quando ci siamo trovate sulla finish line della Maratona delle Alpi Marittime (Nizza – Cannes) domenica 20/11/2011.

Il sorgere di un grande sole rosso ha allietato la nostra attesa al momento della partenza. Il rumore delle onde del mare ha accompagnato il ritmo cadenzato delle scarpette degli 11.000 partecipanti. La brezza marina ha asciugato la fatica sempre grande. Il caloroso tifo ha incitato chi combatteva con i minuti, confortando chi invece si era arreso. L’organizzazione perfetta ha consentito a tutti di vivere un evento indimenticabile.

Queste sono le emozioni provate domenica in Costa Azzurra!

Percorso spettacolare e piuttosto impegnativo, soprattutto dal 25Km in poi, quando cominciano i saliscendi che ti accompagnano fino al traguardo. Se poi aggiungete che c’erano 18° di temperatura, capirete quanto sia stata una gara difficile.

Dal punto di vista cronometrico, sia per me che per Simonetta, non è stata la migliore prestazione, ma sicuramente una di quelle maratone che ricorderemo con più piacere.

Ci siamo divertite, e questo è ciò che conta di più.

Alla prossima!

P.S.: un caro saluto a Stefania di Ventimiglia che mi ha fatto compagnia dal 25° al 32° Km.

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Venerdì 25 Novembre 2011 12:44)

 

No Finish Line: bene gli italiani in gara

Dal Mondo - Cronache

Dal 12 al 20 novembre si è tenuta la manifestazione denominata No Finish Line, giunta alla sua 12esima edizione, su un circuito non omologato di circa 700 metri. Nata per aiutare l’Associazione Children & Future che aiuta i bambini, ha l’intento di portare quante più persone sul percorso di gara raccogliendo contributi da destinare alle attività dell’Associazione e voluta dai Reali di Monaco.

A latere è proprio il caso di dirlo, una gara di ultramaratona di 8 giorni e una 24 ore, l’ultimo giorno di gara. Per quanto concerne la 8 giorni, a vincere lo scozzese William Sichel con km 1002,290 mentre al femminile vince Sarah Barnett, quarta assoluta, con km 913,045. Su questa inusuale distanza Franco Chichi, de Il Giro d’Italia Run, ha chiuso con km 503,891.

Sabato 19 novembre sono entrati in scena gli atleti della 24 ore, mentre bambini, signore impellicciate, principi e quant’altro correvano, camminavano tranquillamente sul percorso di gara. In evidenza gli atleti italiani: Vincenzo Tarascio (Sanremo Runners) chiude la 24 ore al secondo posto assoluto con km 204,200 percorsi. Ma è l’azzurra Maria Ilaria Fossati (Runners Bergamo), che si è ampiamente meritato il pass per i mondiali di 24 ore in Polonia il prossimo anno, chiudendo la sua non facile prova in quarta posizione assoluta, prima donna con km 190,847. Al 13esimo posto l’altro Runners Bergamo, Luciano Micheletti, con 149,215 km e 19esimo Diego Di Toma (Sanremo Runners). Del resto come affermato dagli stessi protagonisti, negli ultimi due giorni di gara, il percorso è stato letteralmente preso d’assalto dai monegaschi e non solo, per cui risultava quasi impossibile correre.

Gli altri italiani in gara: Giancarla Agostini (ritirata alla 12esima ora), Marzia Campi, David Spinello e Danilo Abbo.

Soddisfazione in casa No Finish Line: 6.840 iscritti, 223.644 km percorsi che corrispondono a 223.644 euro raccolti per le iniziative benefiche e i progetti umanitari a favore dei bambini cui è impegnata la Children & Future.

Add a comment
 

Nizza (FRA)- 4^ Maratona delle Alpi Marittime

Dal Mondo - Cronache

In un 2011 che propone a getto continuo record anche nelle maratone meno note (con rispetto parlando) come ad esempio Lubiana o Dublino, clamorosamente la regola non è sfuggita nemmeno nella quarta Maratona delle Alpi Marittime.Globalizzazione podistica? Certo che Lukas Kanda, keniano di turno, è riuscito a chiudere i 42,195 chilometri da Nizza a Cannes in 2h08’40”. Questo dopo avere staccato i compagni di fuga Hailu Shume e Kurgat, capaci comunque di finire in 2h09’06” e 2h09’30”. Anni fa si sarebbe trattato di una prestazione fra le migliori al mondo: domenica 20 novembre, mediaticamente, a parte il record del percorso, è finita nel calderone della seconda fascia. Ormai per fare notizia ci vogliono tempi almeno da 2h05’……Fanno notizia comunque gli 11.000 partecipanti in una giornata serena; fa notizia (a mio modesto parere) 2h23’09” ( 16° posto) di Vincent Rousseau, il belga classe 1962 capace nel 1995 di correre la maratona in 2h07’20”. Trovatemi un altro ex maratoneta di classe internazionale che si sia conservato in questa forma…

RISULTATI- Uomini: 1° Kanda (Kenya) 2h08’40”; 2° Shume (Etiopia) 2h09’06”; 3° Kurgat (Kenya) 2h09’30”; 4° Feyisa (Etiopia) 2h09’54”; 5° Bakari (Algeria) 2h10’35”; 6° Abera (Etiopia) 2h11’08”; 7° Tekeste (Etiopia) 2h11’25”; 8° Dissasa (Etiopia) 2h13’30”.

Donne: 1^ Shumye (Etiopia) 2h30’53”; 2^ Fita (Marocco) 2h33’52”; 3^ Aberash (Etiopia) 2h37’13”; 4^ Camboulives 2h38’42”; 5^ Rozkaya 2h43’27”.

Add a comment
 
Altri articoli...
Ultimi 60 servizi fotografici