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Cronache

Giulio Simonelli: un podio da brividi!

Dal Mondo - Cronache

Quello che può sembrare un classico titolo di apertura, in questo caso, non lo è proprio.

Il 22 ottobre scorso, l'atleta del GP Parco Alpi Apuane, Giulio Simonelli, specialista di corse estreme, ha partecipato alla "Polar Circle Marathon", la maratona più fredda del mondo.

La gara, che si svolge in Groenlandia sulla calotta del circolo polare artico, tra ghiaccio, neve e temperature rigidissime, ha visto al via 85 atleti - provenienti da ben 19 nazioni diverse - che si sono sfidati ad una temperatura di -28 gradi con una percezione umana vicina ai -35 a causa del vento.

Simonelli, partito con la sola ambizione di sfidare il ghiaccio, si è trovato, dopo l’imbarazzo iniziale dovuto alle difficoltà ambientali, a fare una gara tutta in rimonta, che - km dopo km - l'ha portato a raggiungere e superare al 38° km, quando quindi ne mancavano 4 alla fine della gara, il rappresentante proprio della Groenlandia che, in quel momento era terzo.

L'atleta garfagnino ha così tagliato il traguardo alle spalle dei danesi Dalh e Jensen, conquistando un bronzo che vale oro, dimostrando ancora una volta che, in situazioni estreme, l'impegno, la determinazione e la forza di volontà fanno la differenza.

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Fauja Singh: Record Mondiale Over 100 in Maratona!

Dal Mondo - Cronache

Fauja_Singh_Record_Mondiale_Over_100_in_Maratona_2011Con il tempo di 8h25’16”, Fauja Singh è il nuovo primatista mondiale sulla distanza dei 42 km. Anche perchè, non per sminuire la sua impresa, crediamo sia l’unico centenario ad aver portato a termine una gara di tale lunghezza.

Il primato è stato conseguito domenica alla Toronto Waterfront Marathon. Va rimarcato che oltre all’indubbio peso dell’età, Singh corre con l’handicap d’indossare un copricapo pesante e non certo aerodinamico…

L’atleta indiano non è nuovo a queste performance, avendo conquistato il titolo mondiale over 90 ed essendo detentore di vari record. Anche il suo volto è conosciuto, in quanto è stato testimonial di un importante marchio sportivo nel 2004, insieme a D. Beckham a Muhammad Ali.

Singh, vegetariano, è un ex contadino nel Punjab, trasferitosi in Gran Bretagna negli anni sessanta. Ha iniziato a correre undici anni or sono, da quando è diventato vedovo e destina tutti i compensi ricevuti in beneficenza.

rodolfo.lollini@podisti.net

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 19 Ottobre 2011 18:09)

 

Amsterdam (NL) - 36^ Amsterdam Marathon

Dal Mondo - Cronache

Wilson Kwambai Chebet vince la 36^ Amsterdam Marathon in 2:05:53, a nove secondi dal record della corsa, stabilito nel 2010 dall'etiope Getu Feleke. Chebet, che l’anno scorso aveva debuttato sulla distanza proprio ad Amsterdam classificandosi secondo in 2:06:12, aveva, in aprile, vinto a Rotterdam in 2:05:27, tuttora terza miglior prestazione della stagione. Questi i passaggi del vincitore: 14:56 al 5° km -29:27 al 10° - 44:25 al 15° - 59:22 al 20° -1:02:38 alla mezza -1:14:08 al 25° -1:29:02 al 30° -1:44:01 al 35° -1:58:59 al 40°). L’azione decisiva del 26enne keniano  è avvenuta a 7 km dal traguardo, quando ha staccato i compagni di fuga: il debuttante connazionale Laban Korir, anch’egli 26enne, è secondo in 2:06:05 (terza prestazione più veloce della storia di un debuttante), sul quasi 19enne – pure lui keniano - Eric Ndiema, terzo in 2:06:27, inizialmente pacemaker, che realizza la miglior prestazione mondiale sulla distanza di un atleta non ancora ventenne. Ancora Kenia: Nicholas Manza Kamakya è quarto in 2:06:34 (pb) su Elijah Keitany, quinto in 2:06:53, Paul Biwott, sesto in 2:06:54, il debuttante 22enne John Kiprotich, settimo in 2:07:08. Ottavo, con record nazionale, l’eritreo Samuel Tsegay in 2:07:28. Primo europeo, quindicesimo, l’olandese Michel Butter, in 2:12:59. Primo italiano, 76°, Gianluigi Martinelli, in 2:35:02. Ritirato l’etiope esordiente Sileshi Sihine. 

In campo femminile s’impone la 24enne etiope Tiki Gelana in 2:22:08, record del tracciato (precedente 2:22:19 della keniana Gete Wami, stabilito nel 2002), quinta prestazione mondiale stagionale, in piena spinta negli ultimi chilometri. Questi i passaggi: 17:13 al 5° km- 34:01 al 10° - 50:46 al 15° -1:07:49 al 20° -1:11:34 alla mezza -1:24:41 al 25° -1:41:28 al 30° -1:58:15 al 35° - 2:14:52 al 40°). Seconda è la connazionale Eyerusalem Kuma, qui vincitrice nel 2009 in 2:27:43, seconda in 2:24:55 (pb) sull’olandese - ex-keniana - Lornah Kiplagat, terza in 2:25:52. Quarta l’etiope Genet Getaneh Wendimagegneu in 2:25:57 sulla russa Nailya Yulamanova, quinta in 2:26:39, e sulla keniana Penihah Arusei, sesta in 2:28:38. Prima italiana Giovanna Confortola in 3:05:00.

9625 i finisher. 

Nella mezza maratona successo italiano con il pugliese di Palagiano (TA) Alessandro Belotti che si afferma in 1:08:27 a precedere il britannico Steve Robinson, secondo in 1:09:12, e il francese Said Belharizi, terzo in 1:09:40.

Tra le donne successo per la nipponica Megumi Kinukawa, prima in 1:17:08 sulla spagnola Hasna Bahoum, seconda in 1:19:13, e sull’olandese Fiona Powell, terza in 1:20:12.

La manifestazione si è svolta in una giornata soleggiata, senza vento, ideale per correre.

Classifica Maschile: 1. Wilson Chebet, Ken 2:05:53; 2. Laban Korir, Ken 2:06:05; 3. Eric Ndiema, Ken 2:06:07; 4. Nicholas Manza, Ken 2:06:34; 5. Elijah Keitany, Ken 2:06:53; 6. Paul Biwott, Ken 2:06:54; 7. John Kiprotich, Ken 2:07:08; 8. Samuel Tsegay, Eri 2:07:28; 9. Joseph Biwott, Ken 2:09:40; 10. Evans Kiplagat, Ken 2:10:42.

Classifica Femminile: 1. Tiki Gelana, Eth 2:22:08; 2. Eyerusalem Kuma, Eth 2:24:55; 3. Lornah Kiplagat, Ned 2:25:52; 4. Genet Getaneh, Eth 2:25:57; 5. Nailya Yulamanova, Rus 2:26:39; 6. Peninah Arusei, Ken 2:28:38; 7. Veata Niagambo, Nam 2:32:12; 8. Natalya Volgina, Rus 2:35:10; 9. Heleen Plaatzer, Ned 2:35:23; 10. Miriam Van Reijen, Ned 2:42:05

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Istanbul (TR) - Intercontinental Eurasia Marathon

Dal Mondo - Cronache

Istanbul_Intercontinental_Eurasia_Marathon_2011Nel freddo e sotto la pioggia la Maratona di Istanbul è stata vinta per il secondo anno consecutivo dal keniano Vincent Kiplagat con il tempo di 2h10’58”.

La partenza è stata molto veloce con passaggio al 10° km in 29’52” con sei atleti in testa al gruppo; al 20° km Kiplagat e l’etiope Tariku Jifar sono rimasti soli al comando della gara e sono transitati nell’ottimo tempo di 59’56”, seguiti al terzo posto dal debuttante in maratona El Asri del Marocco in 1h’00’09”. I primi due sono rimasti insieme fino al 40° km, poi nel finale Kiplagat ha allungato andando a vincere tra due ali di folla, al secondo posto ha tagliato il traguardo l’etiope Tariku Jifar in 2h11’31”, seguito dai connazionali Tsegay Gebrselassie, terzo in 2h13’39”, e dal vincitore dell’edizione del 2009, Kasimo Adilo Roba, quarto in 2h14’20”. Al quinto posto si è classificato Abderrahim El Asri in 2h14’30”, un atleta che sto allenando da otto mesi.

La gara femminile è stata dominata dall’Etiopia con quattro atlete nei primi posti: il successo è andato a Alemitu Abera in 2h27’56”, che, dopo aver ottenuto il secondo posto nella precedente edizione, quest’anno è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, superando le connazionali Fatuma Sado, seconda in 2h28’01”, Tsega Gelaw, terza in 2h28’38” e Ashu Kasim, quarta in 2h30’37”, vincitrice nel 2010. La prima atleta dell’Europa è stata la russa Albina Mayorova quinta in 2h31’16”.

Questa di Istanbul è l’unica maratona al mondo che attraversa due continenti, parte sul lato asiatico, attraversa il ponte sul Bosforo e le zone più suggestive della capitale della Turchia, e termina nella parte europea vicino alla famosa Moschea Blu del Sultano Ahmet.

Classifica Maschile 1 Vincent Kiplagat Eth 2:10:58 2 Tariku Jifar Eth 2:11:31 3 Tsegaye Gebrselassie Eth 2:13:39 4 Kasime Adilo Roba Eth 2:14:20 5 Abderrahim El Asri Mar 2:14:30 6 Bekir Karayel Tur 2:15:48 7 Sabri Kara Tur 2:22:01 8 Murad Aladinov Kgz 2:23:25 9 Erken Kus Tur 2:23:38 10 Kedir Namo Eth 2:28:04

Classifica Femminile 1 Alemitu Abera Eth 2:27:56 2 Fatuma Sado Eth 2:28:01 3 Tsega Gelaw Eth 2:28:38 4 Ashu Kasim Eth 2:30:31 5 Albina Mayorova Rus 2:31:16 6 Natlaya Puchkova Rus 2:33:03 7 Sultan Haydar Tur 2:35:06 8 Rahar Dogan Tur 2:35:47 9 Ummu Kiraz Tur 2:36:07 10 Nilay Esen Eth 2:47:54

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Ultimo aggiornamento (Martedì 18 Ottobre 2011 23:55)

 

La mia maratona di Budapest

Dal Mondo - Cronache

Budapest_International_Maratho_2011_Leopizzi_e_moglieIl sottotitolo potrebbe essere ….un giorno di gloria tra storia ed arte lungo il Danubio Blu, perché a Budapest c’è la maratona ma anche molto altro.

Ho corso in un giorno di piena estate, eppure era già il due di Ottobre.

Sono stato  a Budapest per correre tra le strade di una città piena di storia e lungo il grande Danubio Blu, speravo anche di trovare un clima mite per fare un buon tempo cronometrico ed invece quando si parte  alle 10  la colonnina di mercurio segna già 26 gradi, all’arrivo ci ritroveremo cotti e arrostiti con 30. Forse ho sbagliato mese, in realtà sono le incertezze climatiche del centro-nord Europa.

Si parte da piazza degli Eroi, adiacente al parco Varosliget, paradiso cittadino per i runners locali. Parto in prima fila proprio sotto lo striscione, la soddisfazione di esserci è grande al pari della commozione.

I primi due chilometri si percorrono sul magnifico viale Andrassy, molto largo e favorisce il miglior deflusso degli oltre 3000 podisti, sono circa due chilometri in leggerissima discesa.

Imposto il ritmo a 4'30/km, come mi ero prefissato e devo dire che mi sembra di non fare fatica, mi sembra….vi rimando al km 35.

Riesco a guardarmi intorno per vedere la città, approfitto dei tanti e ben riforniti ristori, posizionati prima ogni 4 km e dal km 24 addirittura ogni due, un’ottima idea, fa veramente caldo; spesso mi fermo proprio, per ristorarmi meglio.

Al 6° km siamo sul Danubio, percorreremo gran parte del percorso a fianco di questo fiume , così grande che talvolta sembra un mare. L’emozione è veramente tanta, la sensazione di aver realizzato un sogno è bellissima, quella di correre lungo il fiume che scorre lentamente.

I tanti punti musicali predisposti dagli organizzatori aiutano non poco nella mia fatica e poi la festa della gente, poi quelli che corrono e condividono con te la tua stessa passione.

Intanto i chilometri passano e il caldo comincia ad avere il sopravvento, rallento al 35°, sono costretto a fermarmi al 36°, ormai sono arrostito, mi siedo sul bordo della strada per 10 minuti buoni. Con calma, molta calma, raccolgo le ultime energie rimaste e finisco con tanta fatica ma anche tanta soddisfazione questa mia maratona.

Mentre mi mettono la medaglia al collo ripenso alla mia impresa, al caldo sofferto, però sono contento di ciò che ho fatto e mi dico che ho vinto anche questa volta, non importa il tempo che ci ho messo, sono invece orgoglioso di poter dire “ io c’ero!”. E il pensiero corre alla prossima maratona.

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 12 Ottobre 2011 19:51)

 
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