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Cronache

Nuovi record anche nella Eindhoven Marathon

Dal Mondo - Cronache

Nuovi primati anche nella 28^ Maratona di Eindhoven, in Olanda: il 27enne keniano Jafred Chirchir Kipchumba vince tra gli uomini in 2:05:48, primato personale e record della corsa migliorato di oltre un minuto (il precedente apparteneva a Geoffrey Mutai nel 2009 in 2:07:01), con azione decisiva intorno al 37° km che ha risolto la gara. Kipchumba, già vincitore della Milano Marathon nel 2010, ha corsa la prima metà in 1:03:13, e la seconda in 1:02:35. Secondo, al debutto sulla distanza, il connazionale Nathaniel Kipkosgei in 2:06:27 (partito come pacer) su Michael Kipyego, terzo in 2:06:47 (pb migliorato di oltre 4 minuti). Solo quarto l’etiope Tadesse Tola, favorito della vigilia, in 2:07:13.

Record femminile per la keniana Georgina Rono, prima in 2:24:35 (precedente 2:25:35 dell’etiope Atsede Habtamu nel 2010), che migliora il pb di oltre 7 minuti. Dietro di lei, ottime prestazioni anche per le etiopi Shitaye Bedaso, seconda in 2:25:09, e Feyese Tadese Boru, terza in 2:25:20. Quarta la keniana Rael Kiyara Nguriatukei in 2:25:33, sull’olandese (naturalizzata) Hilda Kibet, quinta in 2:26:36.

Classifica maschile 1. Jafred Chirchir Kipchumba, Kenia 2:05:48; 2. Nathaniel Kipkosgei, Kenia 2:06:28; 3. Mike Kipyego, Kenia 2:06:48; 4. Tadesse Tola, Etiopia 2:07:13; 5. Charles Munyeki Kiama, Kenia 2:08:04; 6. Augustine Rono, Kenia 2:08:05; 7. Deribe Robi Melka, Etiopia 2:08:40; 8. Edwin Kutto, Kenia 2:08:57; 9. Dadi Yama Gemeda, Etiopia 2:11:04; 10. Julius Arile, Kenia 2:12:33.

Classifica femminile 1. Georgina Rono, Kenia 2:24:33; 2. Shitaye Bedaso, Etiopia 2:25:09; 3. Feyse Tadese Boru, Etiopia 2:25:20; 4. Rael Kiyara Kguriatuka, Kenia 2:25:23; 5. Hilda Kibet, Olanda 2:26:36; 6. Melkaw Gizaw, Etiopia 2:26:52; 7. Joyce Kandie, Kenia 2:33:56; 8. Viola Kimeto, Kenia 2:45:16; 9. Catherine Lallemand, Belgio 2:47:20; 10. Els Rens, Belgio 2:47:22.

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Londra - 4^ London Royal Parks Half Marathon

Dal Mondo - Cronache

Sandali_Paolo_London_Royal_Parks_Half_Marathon_2011Dopo l'inaspettato successo del 2009 e la buona performance del 2010, la London Royal Parks Half Marathon è diventata per Paolo Sandali un appuntamento fisso nel proprio calendario sportivo.

La manifestazione - ha appena vinto il titolo di “Migliore gara cittadina del mondo” - è giunta alla quarta edizione e ha portato circa 12500 atleti al via provenienti da ben 30 nazioni diverse. Tutta la gara si è svolta in un percorso cittadino con moltissimo pubblico ai lati della strada, un pubblico che ha incitato tutti, dal primo all’ultimo.

Tornando al nostro atleta Sandali, quest’anno si è presentato al via con diversi dubbi, infatti, a causa di un infortunio occorso in primavera (elongazione al polpaccio), ha scelto, anche ben consigliato dal proprio allenatore Oddone Tubia, di gareggiare poco dedicando molto più tempo ad allenamenti specifici, al fine di costruire così una base importante per fare un ulteriore salto di qualità nel 2012, vista la sua ancora breve esperienza agonista nell'atletica (4 anni).

Le incognite erano nate sopratutto dalla scarsa abitudine ai ritmi gara, quindi in una mezza maratona sapeva che avrebbe dovuto subito interpretare le proprie sensazioni nei primissimi chilometri per capire il passo giusto per concludere al meglio la gara.

Purtroppo un altro inconveniente, causato probabilmente per aver mangiato qualcosa di avariato la sera prima, ha fatto sì che si aggiungessero forti dolori allo stomaco.

Arrivato ai nastri di partenza il fastidio addominale c’era, ma orami lo sparo era vicino. Era ora di pensare alla gara, succeda quello che succeda.

La partenza è stata data col classico colpo di pistola alle 9.30 da Hyde Park.

Subito si è posizionato nel quartetto di testa che ha determinato l’intera gara maschile.

Il ritmo della corsa è stato dettato da due atleti del Kenia, da un inglese e da Sandali.

Le condizioni meteo non sono state del tutto favorevoli, in quanto, dopo il piovasco che si è esaurito poco prima della gara, ha iniziato a spirare un forte vento per le vie di Londra.

Un vento che ha annullato ogni velleità cronometrica per tutti i concorrenti. Nessuno voleva mettersi davanti e cosi mentre ognuno cercava di coprirsi alla spalle dell’avversario , il keniota Abdul Farah al primo miglio si è prodotto in un allungo micidiale che gli ha consentito di prendere subito un vantaggio.

Sandali ha cercato di continuare con il suo passo ed è rimasto in compagnia dell’inglese Fraser Thompson, mentre l’altro keniota piano piano perdeva contatto.

Nonostante le raffiche di vento, a metà gara tutto si stava mettendo per il meglio per il nostro atleta che aveva staccato il britannico (poi è arrivato secondo) facendo segnare un buon 32’50” e che si stava riportando sulla testa della gara.

Purtroppo, in Hyde Park, con gli ampi spazi aperti, il vento ha giocato un brutto scherzo al nostro atleta che ha dovuto fermarsi per ben due volte a causa dei problemi allo stomaco.

A questo punto, visto i circa 2’ di sosta, la gara era compromessa, ma ha stretto i denti ed ha portato a termine la gara chiudendo al 3° posto assoluto.

La soddisfazione è stata comunque grande e subito dopo l’arrivo il “Good job, well done!” di uno dei volontari e la medaglia della manifestazione (fatta in legno) messa al collo hanno sancito la fine anche di questa gara.

Classifica: 1°) Abdul Farah (Kenia) 1:08’39”; 2°) Fraser Thompson(Inghilterra) 1:09’17”; 3°) Paolo Sandali (Italia) 1:10’04”

Adesso il prossimo obiettivo diventa il Campionato Italiano di mezza maratona di domenica prossima a Cremona e nel frattempo, siamo certi, inizierà a cercare un volo aereo per ottobre 2012 diretto a Londra dove anche questo anno l’organizzazione si è dimostrata perfetta .

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 12 Ottobre 2011 13:25)

 

Chicago Marathon: Mosop e Shobukhova al record della corsa

Dal Mondo - Cronache

Mosop_Moses_Cheruiyot_1_Foto_Roberto_Mandelli_Grandi risultati nella 34^ Chicago Marathon, malgrado il forte caldo di domenica scorsa: vince il keniano Moses Cheruiyot Mosop in 2:05:37, nuovo record del tracciato che migliora di 4 secondi il precedente del 2009 stabilito dallo scomparso Samuel Wanjiru. Mosop, virtuale primatista del mondo (ricordiamo il 2:03:06 della scorsa Boston, non omologato per le note questioni relative al particolare percorso), ha corso all’85% della sue possibilità secondo quando riferito dal suo allenatore Renato Canova a causa di un problema al tendine di Achille che l’ha costretto ad una preparazione ridotta di sole cinque settimane. Nonostante ciò, il suo incedere è stato regolare, con la prima metà corsa in 1:02:54 e la seconda in 1:02:43. Il 29enne connazionale Wesley Korir è secondo in 2:06:16, primato personale e primo podio alla quarta partecipazione, davanti all’altro keniano Bernard Kiprop Kipyego, terzo in 2:06:09, primato personale. Quarto l’etiope Bekana Daba in 2:07:59 davanti al primo statunitense, Ryan Hall, quinto in 2:08:04.

Primato della corsa anche al femminile con il successo della russa Liliya Shobukhova in 2:18:20, primato nazionale russo, quarta miglior prestazione di sempre (dopo le tre della Radcliffe), diciottesima donna a scendere sotto le due ore e venti minuti. Per la Shobukhova è il terzo successo consecutivo a Chigago, ottenuto con la prima metà corsa in 1:09:25 e la seconda in 1:08:55. Secondo posto per l’etiope Ejegayehu Dibaba, al debutto sulla distanza, in 2:22:09 (terzo miglior debutto della storia dopo la britannica Radcliffe -2:18:56 nel 2002- e la nipponica Sakamoto -2:21:51 nel 2003). Terzo posto per la giapponese Kayoko Fukushi in 2:24:38 che precede l’etiope Belaynesh Zemedkun Gebre, quarta in 2:26:17. 35670 i finisher.

Classifica Maschile: 1. Moses Mosop, Kenya, 2:05:37 2. Wesley Korir, Kenya, 2:06:15 3. Bernard Kipyego, Kenya, 2:06.29 4. Bekana Deba, Ethiopia, 2:07:59 5. Ryan Hall, USA, 2:08:04 6. Evans Cheruiyot, Kenya, 2:10.29 7. Kouji Gokaya, Japan, 2:12:15 8. Hironori Arai, Japan, 2:13:17 9. Takashi Horiguchi, Japan, 2:14:48 10. Masaki Shimoju, Japan, 2:17:49

Classifica Femminile 1. Liliya Shobukhova, Russia, 2:18:20 2. Ejegayehu Dibaba, Ethiopia, 2:22.09 3. Kayokoa Fukushi, Japan, 2:24:38 4. Belainesh Zemedku Gebre, Ethiopia, 2:26:17 5. Christelle Daunay, France, 2:26:41 6. Claire Hallissey, Great Britain, 2:29:27 7. Yue Chao, China, 2:32:57 8. Askale Tafa, Ethiopia, 2:33:35 9. Cruz Nonata da Silva, Brazil, 2:35:35 10. Jeannette Faber, USA, 2:36:58

 

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Ultimo aggiornamento (Martedì 11 Ottobre 2011 16:58)

 

Bruxelles (B) - Bruxelles Half Marathon

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Bruxelles_Half_Marathon_2011La prima (calda) mezza dei due kenioti bianchi

Lascio Fabio e Ale alla grande fontana del Parque du Cinquantenaire per accompagnare due sperduti e preoccupati partecipanti provenienti da Lilla al ritiro dei rispettivi pettorali della mezza che partirà alle 10.30. Li ritrovo poco dopo ad uno dei tanti pit-stop e iniziamo a corricchiare in scioltezza in questa inusuale e soleggiata mattinata belga, in attesa di immetterci nel serpentone dei partecipanti che già si pigiano sotto l’Arco di Trionfo. Arco che celebrava i 50 anni dell’unità del Belgio, oggi messa duramente in crisi da forti spinte autonomistiche. Proprio per questo manca un vero e proprio governo, a più di due anni dalle ultime elezioni politiche. Ma torniamo a noi.

Essendo alla loro prima esperienza sulla mezza, riprendo imperterrito a profondere loro consigli e ricordi di competitive sentendomi un po’ come il Gabriele Rosa della situazione.

Partiamo invero un po’ troppo intruppati, proprio alla fine del serpentone, ma non fa niente, lo spirito e’ quello giusto e ci vogliamo divertire. Li perdo di vista già sotto l’Arco di Trionfo e comincio la mia corsa tranquilla. Senza MP3, (lasciato purtroppo all’ultimo momento in auto), mi pare tutto più silenzioso del solito, eccetto quando attraversiamo i sottopassaggi dove tutti gridano festosi e il rimbombo da la carica a tutti.

Il percorso, molto bello e panoramico, specialmente nella parte iniziale, è piuttosto mosso con continui saliscendi e strappetti. Prudenza al massimo, corro veramente rilassato alla velocità che tenevo di solito in maratona qualche secolo fa. Il caldo inoltre comincia a farsi sentire, cerco l’ombra della parte destra del viale alberato. Io che di solito non esagero con il bere, stavolta non manco un ristoro. In discesa riprendo tutti quelli che mi avevano superato ai ristori.

Con stupore mi accorgo che a livello muscolare tutto procede e verso l’11° Km finalmente decido di mettere… in seconda. Prudentemente dopo il 15° passo… alla terza. Mi aspetta ormai l’arrivo alla magnifica Gran Place e qui, in discesa un po’ciabattando sul pavé, ingrano la….quarta. Ali di folla incitante dietro le transenne, bambini che allungano la mano per battere il cinque e tanta allegra confusione. Gli eleganti palazzi fiamminghi delle corporazioni fanno da sfondo spettacolare all’arrivo degli atleti e a tutti quelli che li attendono festosi in piazza. Tempo di qualche minuto sotto alle due ore. In effetti avrei potuto osare un po’di più. Maria Grazia non nasconde un po’di delusione per il risultato e io allargo le mani alzando le spalle (....cosi è andata...). La Vale, nostro medico personale a bordo campo, appostata da qualche ora sotto il traguardo per la foto di rito si è persa il passaggio di Fabio e il relativo scatto fotografico per via di uno sfortunato podista che stramazza al suolo proprio sotto lo striscione (niente di grave.... a suo dire).

Fabio, il keniota bianco di Segrate, si fregia di un ottimo 1.38 alla sua prima mezza, ride scomposto levandosi pure la canotta, super-contento della sua prestazione. Andrenalina e autostima a mille. Anche Ale, il nostro biker svizzero degli altipiani mendrisiensi (ma si dice cosi?), anche se un po’ dolorante è anche lui molto contento, avendomi tra l’altro preceduto al traguardo. Bravi davvero, e missione compiuta. Impatto positivo dei due kenioti bianchi, che, entusiasti dell’esperienza fatta, sono sicuro non mancheranno in futuro altri appuntamenti con le corse di lunga lena, che riservano sempre grandi emozioni a chi ha il coraggio di mettersi in gioco dopo lunghi e faticosi allenamenti.

Kiprop, il keniota DOC che ha vinto la maratona in 2.14, intervistato alla tele si è molto lamentato del caldo e del percorso ondulato, come se in Kenya si corresse sempre in piano e a 15°C. Che esagerato. Noi non l’abbiamo fatto più di tanto: scarpe rotte, (anche un cicino puzzolenti).... eppur bisogna andar !

À la prochaine. Ciao a tutti

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 05 Ottobre 2011 12:57)

 

Windsor (GB) - Windsor Half Marathon

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Windsor_Half_Marathon_2011Tra un aereo di andata ed uno di ritorno si viaggia a 1h22’47” nella mezza maratona di Windsor!

Vincenzo Cipolli, in arte Cippo, giunge 17° assoluto, primo della sua categoria, over 50, primo italiano in gara. Se l'arte dell'invecchiamento è patrimonio del vino e dell'arte in generale, bisogna riconoscere che anche l'essere umano questa volta rientra nella categoria, almeno per il tempo di una corsa podistica che Vincenzo Cipolli interpreta con l'estro di un grande pittore espressionista.

Il nostro ragazzo, atleta di 51 anni, milita nella Beriv Multisport, insieme al nostro presidente Ivan Bertocchi: siamo orgogliosamente la Beriv, un gruppo di uomini e donne che amano lo sport e l'amicizia, calcano le terre nostrane e le gare/gite europee in bici, triathlon e corsa; proprio quest'ultima, ci consente di raccontare brevemente questa piccola impresa, ricca di gioia, divertimento, passione.

Abbiamo organizzato una gita a Londra e abbiamo condito il tutto con una sana mezza maratona internazionale, http://www.runwindsor.com/.

Nel gruppo c'è fermento, ognuno di noi la vive, la prepara al proprio meglio, ognuno di noi l'aspetta. Ogni interprete se la gioca a modo suo; Cippo è con noi, motiva il gruppo, regala sprazzi di simpatia, allena e sprona chi corre piano e anche chi corre forte, compete ma aiuta sempre. Non importa l'età, non importa la gloria, non importa il luogo, Cippo corre, corre forte per se e per gli altri, regala voglia di condividere, regala scariche di adrenalina sul campo di gara.

Domenica 25 settembre, ore 11, arriviamo con giusto anticipo nella meravigliosa campagna inglese intorno al castello di Windsor e ci incamminiamo verso il campus della gara. La giornata è bella, i primi colori dell'autunno si mescolano a raggi di sole ancora estivo e, sferzati da una sana brezza inglese, assaporiamo queste sensazioni che eccitano il nostro spirito sportivo. Il gruppo scalpita fra sogno e realtà, allenamento e sudore, non è filosofia spicciola ma la corsa è uno sport che ti fa sentire protagonista sempre, ognuno con il suo tempo, le sue scarpe, con la sola voglia di correre e divertirsi, competere con un amico o con tutti e sempre con il sorriso.

Vincenzo the Cippo, sfoggia la canottiera sociale, e come lui, tutti noi. Siamo pronti per vivere questa corsa... inizia il riscaldamento con un altro cavallo di razza, il nostro ex campione italiano di triathlon, age group, Andrea Merlatti, la griglia di gara ci aspetta, altre 6.000 anime colorate, di tanti paesi diversi, attendono lo start: ore 13 parte la gara, Cippo vola, vola e scappa. Cippo vive ogni attimo, ogni passo, ogni applauso diventa voglia di accelerare, voglia di divertire e divertirsi, emozionare se stesso e tutti.

Arriva sotto il traguardo a braccia alzate ed è giusto! La gioia sarebbe stata tanta anche se fosse arrivato 100 oppure 1000, ma oggi, consentiteci di goderci davvero questo ragazzo di 51 anni che arriva 17° assoluto in una gara internazionale. E' Vincenzo Cipolli, per tutti noi il Cippo!

Cala il tramonto intorno al castello di Windsor, ma non cala certo il sipario...il gruppo è già pronto per la prossima gita, la prossima corsa. Un saluto affettuoso a tutti i podisti e insieme a tutti gli amici Beriv possiamo dire, grazie Cippo. Ci divertiremo ancora insieme...

Enjoy and thank you all!

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 30 Settembre 2011 12:05)

 
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