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Cronache

Zurigo (CH) - Weltklasse Meeting

Dal Mondo - Cronache

La prima delle due finali della Diamond League 2011 è andata in scena ieri sera sulla pista del Letzigrund Stadium di Zurigo nel tradizionale meeting “Weltklasse”.

Programma inaugurato mercoledì con le gare di getto del peso svoltesi eccezionalmente all’interno della stazione ferroviaria centrale, che vedono affermarsi il canadese Dylan Armstrong con 21.63 sullo statunitense Ryan Whiting, secondo con 21.52. L’altro statunitense Reese Hoffa, a lungo primo con 21.39, è superato all’ultimo lancio, chiudendo in terza posizione. Quarto il polacco Tomasz Majewski con 21.38 davanti al neo-campione mondiale, il tedesco David Storl, solo quinto con 21.23. Vittoria femminile per la neozelandese, fresca iridata, Valerie Adams con 20.51 sulla bielorussa Nadezhda Ostapchuk, seconda con 20.48, e sulla statunitense Jillian Camarena, terza con 19.34.

Le gare in pista si sono aperte tradizionalmente con il disco maschile, vinto dal tedesco Robert Harting con 67.07 sul lituano Virgilijus Alekna, secondo con 66.69, e sull’ungherese Zoltan Kovago, terzo con 65.58.

Nel giavellotto femminile si registra l’ennesima affermazione della tedesca Christina Obergfoll con 69.57, nuovo record del meeting. Seconda la sudafricana Sunette Viljoen con 67.46, sulla neocampionessa mondiale, la russa Mariya Abakumova con 64.48.

La statunitense Jennifer Suhr vince l’asta donne con 4.72, sulla tedesca Silge Spiegelburg, seconda con la stessa misura ed un errore in più, e sulla russa Yelena Isinbayeva, terza con 4.62, ancora sconfitta. Quarta l’iridata Murer con 4.62.

Sui 400 hs femminili dominio delle giamaicane con vittoria di Kaliese Spencer in 53.36 su Melaine Walker, seconda in 53.43, e sulla neo iridata statunitense Lashinda Demus, terza in 54.04.

Deludente la gara del lungo maschile: vince Ngonidzashe Makusha (ZIM) con 8.00 sul russo Aleksandr Menkov (7.94) e sul portoghese Marcos Chuva (7.88); solo quarto Dwight Phillips con 7.87 mentre l'australiano Mitchell Watt si ferma dopo soli tre salti (6.97).

Stesso discorso per la gara donne, con successo della statunitense Brittany Reese con 6.72 sulla bielorussa Ivanova Mironchik, seconda con 6.67, e sulla lettone Ineta Radevica, terza con 6.61.

Il greco Dimitrios Chondrokoukis vince l’alto maschile con 2.32 (pb) sul bahamense Trevor Barry (2.30) e sul russo Ivan Ukhov, terzo con 2.28.

La keniana Vivian Cheruiyot ottiene il record della manifestazione sui 5000 donne in 14:30.10, davanti alle connazionali Sally Kipyego, seconda in 14:30.42 (pb) e Linet Masai, terza in 14:35.11.

Torna al successo sui 110 hs il cubano Dayron Robles in 13.01, primato stagionale personale, sull’iridato statunitense Jason Richardson, secondo in 13.10. Terzo l’altro statunitense David Oliver in 13.26.

Continua il gran momento del 19enne grenadino Kirani James che vince i 400 in 44.36, pb e record nazionale, sullo statunitense Lashwan Merritt, secondo in 44.67, e sul giamaicano Jermaine Gonzales, terzo in 45.39.

La russa Mariya Savinova vince gli 800 in 1:58.27 sulla statunitense Alysia Montano (1:58.41) e sulla britannica Jennifer Meadows (1:58.92). Solo quinta la Semenya in 1:59.77.

Nuovo successo sui 100 in 9.82 per il neo campione mondiale, il giamaicano Johan Blake, che ottiene anche il pb, sul connazionale – al rientro - Asafa Powell, secondo in 9.95, e sullo statunitense Walter Dix, terzo in 10.04.

Sui 1500 maschili vittoria del keniano Nixon Chepseba in 3:32.74 sui connazionali Silas Kiplagat, secondo in 3:33.56, e Haron Keitany, terzo in 3:34.37. Solo settimo il campione del mondo Asbel Kiprop in 3:34.89.

L’australiana Sally Pearson continua a dominare i 100hs femminili vincendo in 12.52 sulla statunitense Dawn Harper (12.81) e sulla canadese Phylicia George (12.84).

Sui 200 metri donne, vince la statunitense Carmelita Jeter con 22.27 sulla connazionale Allyson Felix, seconda in 22.40, e sulla giamaicana Shelly-Ann Fraser, terza in 22.59.

Il keniano Ezekiel Kemboi vince i 3000 siepi in 8.07.72 sul connazionale Paul Kipsiele Koech, secondo in 8:07.89, e sull’ugandese Benjamin Kiplagat, terzo in 8:12.08.

La Giamaica (Clarke, Carter, Waugh e Frater) vince la 4x100 maschile in 38.31 con la rimonta in ultima frazione di Frater che permette di superare la Gran Bretagna, seconda in 38.35. Terza la Svizzera in 38.62, record nazionale; settima l’Italia (Tumi-Galvan-Di Gregorio-Cerutti) in 39.44.

 

I vincitori della Diamond League dopo la finale di Zurigo:

Uomini

peso: Dylan Armstrong (CAN)

disco: Virgilijus Alekna (LTU)

lungo: Mitchell Watt (AUS)

110 hs: Dayron Robles (CUB)

400: Kirani James (GRN)

100: Asafa Powell (JAM)

3000 siepi: Paul Kipsiele Koech (KEN)

alto: Jesse Williams (USA)

Donne

400hs: Kaliese Spencer (JAM)

5000: Vivian Jepkemoi Cheruiyot (KEN)

800: Jennifer Meadows (GBR)

200: Carmelita Jeter (USA)

asta: Silke Spiegelburg (GER)

giavellotto: Christina Obergföll (GER)

lungo: Brittney Reese (USA).

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 09 Settembre 2011 11:51)

 

Daegu: le medaglie della nona (e ultima) giornata

Dal Mondo - Cronache

Daegu2011Logo_IAAF_World_Championships_182x255La nona e ultima giornata della 13^ edizione dei Campionati mondiali di Daegu si apre con la maratona maschile. Già ampiamente descritta nel pezzo ripreso dal sito della Fidal, riportiamo il solo podio: vince il keniano Abel Kirui, campione uscente, in 2h07:38, sul connazionale Vincent Kipruto, secondo in 2h10:06, e sull’etiope Feyisa Lilesa, terzo in 2h10:32. Ottavo il nostro Ruggero Pertile in 2h11:57. Nella classifica a squadre di Coppa del mondo, vittoria del Kenia su Giappone e Marocco.

Nel lancio del martello femminile s’impone la russa Tatyana Lysenko con 77.13 sulla tedesca (detentrice del record del mondo con 79.42) Betty Heidler, seconda con 76.06, e sulla cinese Wenxiu Zhang, terza con 75,03. Quarta la cubana Yipsi Moreno (74.48) e quinta la polacca, campionessa uscente, Anita Wlodarczyk (73.56). Nona l’azzurra Silvia Salis con 69.88.

Gran bella gara il triplo uomini con vittoria, un po’ a sorpresa, del 21enne statunitense Christian Taylor con 17.96 (+0.1) sul campione mondiale, il britannico Phillips Idowu, secondo con 17.77 (0.0), e sul connazionale 20enne Will Claye, terzo con 17,50 (0.1), pb. Quarto il cubano Alexis Copello con 17.47 sul portoghese Nelson Evora (17.35). Solo decimo Fabrizio Donato con 16,77 (+0.1), ottenuto nel salto di apertura.

Stesso discorso della maratona per il 5000 maschile: rimandiamo al pezzo di Stefano Morselli, riportando il podio. Vince il britannico Mo Farah in 13:23.36 sullo statunitense Bernard Lagat, secondo in 13:23.64, e sull’etiope Imane Merga, subito però squalificato per aver corso all'interno del cordolo all'inizio dell'ultimo giro. Terzo, allora, l’altro etiope Dejen Gebremeskel in 13:23.92. Decimo l'azzurro Daniele Meucci in 13:29.11.

Altra bella gara gli 800 femminili con successo in rimonta sul rettilineo finale della russa Mariya Savinova in 1:55.87, primato stagionale, sulla sudafricana Caster Semenya, campionessa uscente, seconda in 1:56.35. Solo terza la keniana Janeth Jepkosgei in 1:57.42 sulla statunitense Alysia Montano (1:57.48).

La 4x100 donne registra il successo degli Stati Uniti (Bianca Knight, Allyson Felix, Marshevet Myers e Carmelita Jeter) in 41.56 sulle campionesse uscenti della Giamaica (Shelly-Ann Fraser, Kerron Stewart, Sherone Simpson e Veronica Campbell-Brown), seconde in 41.70, nuovo primato nazionale. Terza l’Ucraina in 42.51 in rimonta su Trinidad e Tobago (42.58). Quinta la Francia in 42.70.

Infine, nella 4x100 maschile, vittoria e record del mondo per il quartetto giamaicano (Nesta Carter, Michael Frater, Yohan Blake e Usain Bolt) in 37.04 (precedente record sempre della Giamaica in 37.10 alle Olimpiadi di Pechino). Argento per la Francia (Tinmar, Lemaitre, Lesourd, Vicaut) con 38.20 sulla sorprendente Saint Kitts e Nevis (Rogers, Collins, Adams e Lawrence), terza in 38.49. E gli Usa? Il terzo cambio esclude dalla disfida statunitensi e britannici con il contatto tra il terzo frazionista USA (Patton) e il quarto britannico (Aikines). Quinta l’Italia (Michael Tumi, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Fabio Cerutti) in 38.96 dietro alla Polonia (38.50). Inutile descrivere i festeggiamenti di Bolt e compagni…

Nel medagliere finale, Usa in testa con 25 medaglie (12 ori, 8 argenti e 5 bronzi) sulla Russia, con 19 (9/4/6) e sul Kenia con 17 (7/6/4).

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Settembre 2011 08:41)

 

Daegu: sui 5000 Farah vince, Meucci convince

Dal Mondo - Cronache
Mohamed Farah d'oro davanti a Bernard Lagat e Imane Merga, decimo un ottimo Daniele Meucci alla terza fatica in 8 giorni.
Il britannico Mohamed Farah ha vendicato la mancata vittoria sui 10.000 con un meraviglioso ultimo giro che gli ha permesso di chiudere vittorioso i 5.000 in 13'23''36, alle sue spalle il keniano naturalizzato statunitense Bernard Lagat, medaglia d'argento in 13'23''64 e l'etiope Imane Merga, bronzo in 13'23''78.
L'azzurro Daniele Meucci si è classificato decimo in 13'29''11, staccandosi dai migliori solo all'ultimo giro confermando la sua accresciuta maturità agonistica.
Meucci, partito con il personal best peggiore del campo dei partenti, ha sapientemente gestito la gara correndo in mezzo al gruppo, in alcuni casi ha dovuto allargarsi in seconda corsia andando a correre qualche metro in piu' per evitare di rimanere imbottigliato in caso di accelerazioni.
E' rimasto sin che ha potuto con i migliori e solo all'ultimo giro, quando i favoriti hanno lanciato la loro progressione, ha perso il treno andando a chiudere, comunque in buona spinta, in 13'29", migliorando il tempo della semifinale di 10 secondi ed arrivando a 5 secondi dal personale.
Una prova di carattere ed un'esperienza che dara' i suoi frutti, ci aspettiamo ora l'attacco al primato personale di 13'24" ottenuto a Rovereto nel 2010, dopo il personale di 27'44" sui 10.000 ottenuto in luglio (prec. 28'05") deve chiudere la stagione su pista puntando a scendere sotto i 13'20" sui 5000.
Con il risultato di Meucci festeggia anche il suo allenatore Massimo Magnani
che chiude la giornata in modo molto positivo dopo averla iniziata con la bella prova dell'altro suo atleta Ruggero Pertile giunto ottavo nella maratona.

 

Ordine d'arrivo:

1 439 Mohamed Farah

GBR 13:23.36
2 1093 Bernard Lagat

USA 13:23.64
3 372 Dejen Gebremeskel

ETH 13:23.92
4 655 Isiah Kiplangat Koech

KEN 13:24.95
5 374 Abera Kuma

ETH 13:25.50
6 658 Thomas Pkemei Longosiwa

KEN 13:26.73
7 644 Eliud Kipchoge

KEN 13:27.27
8 208 Bilisuma Shugi

BRN 13:27.67
9 1120 Galen Rupp

USA 13:28.64
10 574 Daniele Meucci

ITA 13:29.11
11 322 Amanuel Mesel

ERI 13:33.99
12 332 Jesús España

ESP 13:33.99
13 709 Hussain Jamaan Alhamdah

KSA 13:34.83
14 554 Alistair Ian Cragg

IRL 13:45.33
15 809 Jake Robertson

NZL 14:03.09
377 Imane Merga

ETH DQ

 

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Settembre 2011 08:39)

 

Maratona dei Mondiali: Vince Kirui, Pertile ottavo

Dal Mondo - Cronache
Sulle strade di Daegu (Corea del Sud) si chiude come si era cominciato. La maratona, dopo la tripletta femminile della prima giornata dei XIII Campionati del Mondo, anche al maschile è il regno del Kenya. A confermarsi sul trono iridato è il campione uscente Abel Kirui, trascinatore e poi protagonista solitario della corsa, al traguardo in 2h07:38, a 44 centesimi dal record della rassegna (2h06:54) da lui stesso stabilito nel 2009 a Berlino. E' il terzo uomo a centrare la doppietta mondiale sui 42,195km dopo lo spagnolo Antón (1997-1999) e il marocchino Gharib (2003-2005). Alle sue spalle il connazionale Vincent Kipruto (2h10:06), mentre l'Etiopia riesce stavolta a salire sul podio grazie al 21enne Feyisa Lilesa, bronzo in 2h10:32. Bravo l'azzurro Ruggero Pertile, interprete di una gara in progressione grazie a cui, nella seconda metà, riesce a risalire fino all'ottava posizione (2h11:57). Il 37enne veneto, portacolori dell'Assindustria Sport Padova, è anche il primo degli atleti europei al traguardo. Nella classifica a squadre di Coppa del mondo, vittoria - la seconda consecutiva - al Kenya davanti a Giappone e Marocco.

LA CRONACA - Cielo coperto su Daegu. Anche oggi le condizioni climatiche (24°/65% di umidità) sembrano meno proibitive di quanto inizialmente ipotizzate. Sono 67 gli uomini schierati sulla linea di partenza. Per l'Italia c'è Ruggero Pertile che si presenta all'evento iridato dopo il quarto posto europeo di Barcellona 2010. Una colonna di una quarantina di atleti, pilotata, come prevedibile, da una nutrita pattuglia africana, si snoda lungo il percorso passando in 31:21 al 10° km e in 46:28 al 15°. Pertile vi si mantiene in coda, ad una decina di secondi dai battistrada. Intanto, alza bandiera bianca l’etiope, vincitore a New York nel 2010, Gebremariam. Gli altri viaggiano ormai verso il giro di boa e il ritmo sale fomentato prima dal quintetto marocchino e poi dalla compagine keniana con in testa il campione in carica Abel Kirui. E' proprio lui ad impossessarsi da qui della testa della corsa e a metà gara per lui il crono segna 1h05:07. Lo seguono a ruota i compagni di squadra Tumo, Kipruto e Kiptanui e il giovane etiope Lilesa. L'azzurro, invece, ai 21,097 km transita in 1h05:29 (27°), ma è nei successivi 5000 metri che il maratoneta dell'Assindustria Sport Padova intraprende le operazioni di risalita. Al 25° km, infatti, ha già rimontato 11 posizioni (1h17:20), mentre davanti si sono staccati Kirui, Kipruto, Kiptanui, Lilesa e il marocchino Bouramdane. Veloce il loro passaggio: 1h16:25. Dieci minuti dopo è di nuovo Kirui ad imprimere l'ennesima sferzata all'andatura. Il campione del mondo inizia la sua fuga e quando giunge al 30° km (1h30:43) ha già 11 secondi di vantaggio su Kiptanui e Lilesa. In altre parole, ha corso questi ultimi 5000 metri in 14:17! Ancora progressi per Pertile approdato ora all'undicesimo posto (1h32:57). Al successivo rilevamento cronometrico, quello dei 35Km, il margine di Kirui (1h45:23) è aumentato e i suoi diretti inseguitori sono ormai ad 1'14"; 3'43", invece, il distacco di Pertile, ormai portatosi tra i primi dieci. Nel tratto finale le cose non cambiano. Kirui corre a prendersi il suo secondo titolo mondiale di seguito in 2h07:38, una doppietta finora riuscita solo allo spagnolo Abel Antón (1997-1999) e al marocchino Jaouad Gharib (2003-2005). Sono, ormai, sei edizioni di fila che l'oro iridato va ad un atleta africano. Dietro di lui è il connazionale Kipruto a spuntarla per la medaglia d'argento che si mette al collo in 2h10:06, scrollandosi di dosso, nell'ultimo chilometro, l'etiope Lilesa, bronzo (2h10:32). Sfilano così al traguardo il marocchino Bouramdane (2h10:55), gli altri due keniani Tumo (2h11:39) e Kiptanui (2h11:50) e il giapponese Horibata (2h11:52). Subito dopo è la volta proprio di Ruggero Pertile che sprinta con tutte le energie rimaste in corpo fino alla linea d'arrivo. E' ottavo in 2h11:57 e nettamente il primo degli atleti europei in classifica.

LE PAROLE - "Ho fatto una gara con la testa - racconta il 37enne veneto di Camposampiero (PD) seguito dal tecnico Massimo Magnani e che nell'ultimo anno si allenato a lungo in Kenya al fianco dei campioni africani - perchè al primo giro mi sono reso conto che quella di chi stava davanti era un'azione che io non avrei potuto reggere a lungo. Nei primi 10km ho sudato tanto, poi per fortuna ho trovato il mio passo e ho potuto chiudere forte in progressione come volevo. Puntavo ad arrivare tra i primi sei, ma essere comunque finalista ad un Mondiale di fronte a questi campioni mi rende felice. Adesso è importaante guardare avanti. Sono fiducioso per Londra. All'Olimpiade sarà un'altra gara ed è lì che mi piacerebbe fare il mio primato, un tempo in torno alle 2 ore e 8 minuti sarebbe un sogno, il tassello che ancora mi manca per coronare tanti anni di carriera. Oggi ce l'ho messa tutta, volevo fare un bel regalo di compleanno a mia figlia Alice che a casa e spero di esserci riuscito. E' vero, forse mi è mancata un po' di fortuna in questi anni, ma alle mie spalle ho sempre avuto la mia famiglia, la mia squadra e tanti amici che non hanno mai smesso di sostenermi. Dico grazie anche a loro per questo risultato".

Nella foto Ruggero Pertile con il suo allenatore Massimo Magnani - Foto Ciancarlo Colombo per Fidal.

Classifica completa:
1 651 Abel Kirui KEN 2:07:38 (SB)
2 648 Vincent Kipruto KEN 2:10:06
3 375 Feyisa Lilesa ETH 2:10:32 (SB)
4 742 Abderrahime Bouramdane MAR 2:10:55
5 666 David Barmasai Tumo KEN 2:11:39
6 649 Eliud Kiptanui KEN 2:11:50
7 615 Hiroyuki Horibata JPN 2:11:52
8 576 Ruggero Pertile ITA 2:11:57
9 1036 Stephen Kiprotich UGA 2:12:57
10 627 Kentaro Nakamoto JPN 2:13:10
11 749 Rachid Kisri MAR 2:13:24
12 381 Eshetu Wendimu ETH 2:13:37
13 875 Marius Ionescu ROU 2:15:32 (PB)
14 238 Guojian Dong CHN 2:15:45 (SB)
15 464 David Webb GBR 2:15:48 (SB)
16 1148 Cuthbert Nyasango ZIM 2:15:56 (SB)
17 317 Beraki Beyene ERI 2:16:03 (SB)
18 620 Yuki Kawauchi JPN 2:16:11
19 928 Aleksey Sokolov RUS 2:16:23
20 766 Ser-Od Bat-Ochir MGL 2:16:41
21 929 Aleksey Sokolov RUS 2:16:48
22 449 Lee Merrien GBR 2:16:59
23 678 Jin-hyeok Jeong KOR 2:17:04
24 244 Zicheng Li CHN 2:17:35
25 341 José Manuel Martínez ESP 2:17:44
26 337 Rafael Iglesias ESP 2:17:45 (SB)
27 740 Ahmed Baday MAR 2:17:59
28 691 Myongseung Lee KOR 2:18:05
29 628 Yoshinori Oda JPN 2:18:05
30 354 Pablo Villalobos ESP 2:18:12
31 1102 Mike Morgan USA 2:18:30 (SB)
32 796 Urige Buta NOR 2:20:16
33 254 Shiwei Wu CHN 2:21:12
34 300 Jesper Faurschou DEN 2:21:15
35 675 Junhyeon Hwang KOR 2:21:54 (SB)
36 754 Mike Tebulo MAW 2:22:45 (SB)
37 1121 Mike Sayenko USA 2:22:49 (SB)
38 622 Yukihiro Kitaoka JPN 2:23:11 (SB)
39 1076 Jeff Eggleston USA 2:23:33
40 676 Jun-Suk Hwang KOR 2:23:47
41 1060 Nicholas Arciniaga USA 2:24:06
42 947 Anton Kosmac SLO 2:24:16
43 318 Samuel Goitom ERI 2:25:42 (SB)
44 688 Min Kim KOR 2:27:20 (SB)
45 1113 Sergio Reyes USA 2:29:15 (SB)
46 894 Coolboy Ngamole RSA 2:30:01
47 1025 Bekir Karayel TUR 2:33:20 (SB)
48 270 Ruben Sanca CPV 2:34:40
49 817 Jhon Lennon Casallo PER 2:36:43
50 888 Modike Lucky Mohale RSA 2:38:22 (SB)
51 180 Sangay Wangchuk BHU 2:38:33 (NR)
135 Jeff Hunt AUS DNF
210 Khalid Kamal Yaseen BRN DNF
316 Yared Asmerom ERI DNF
320 Yonas Kifle ERI DNF
324 Michael Tesfay ERI DNF
367 Chala Dechase ETH DNF
370 Gebregziabher Gebremariam ETH DNF
382 Bazu Worku ETH DNF
563 Zohar Zemiro ISR DNF
650 Benjamin Kolum Kiptoo KEN DNF
727 Ali Mabrouk El Zaidi LBA DNF
744 Adil Ennani MAR DNF
746 Abderrahim Goumri MAR DNF
893 David Ngakane RSA DNF
1031 Daniel Kipkorir Chepyegon UGA DNF
1035 Nicholas Kiprono DNF
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Ultimo aggiornamento (Domenica 04 Settembre 2011 10:13)

 

Daegu: le medaglie dell'ottava giornata

Dal Mondo - Cronache

Daegu2011Logo_IAAF_World_Championships_182x255L’ottava giornata della 13^ edizione dei Campionati Mondiali di Daegu comincia con la 50 km di marcia. E come nelle due precedenti prove, la 20 km maschile e femminile, ad affermarsi è un atleta russo. Vince, infatti, Sergey Bakulin in 3h41:24 davanti al connazionale, primatista del mondo, Denis Nizhegorodov, secondo in 3h42:45. Terzo l’australiano, secondo alle ultime Olimpiadi, Jared Tallent in 3h43:36 sul cinese Tianfeng Si (3h44:40) . Marco De Luca è 12° in 3h49:40, l'altro italiano, Jean-Jacques Nkouloukidi, è 16° in 3h52:35 (pb). La gara si è disputata con condizioni più accettabili, meno caldo con 23° e il tasso d’umidità del 73%. Da segnalare che il francese Yohan Diniz è stato squalificato dopo circa un'ora e 13 minuti quand’era in testa.

La finale più attesa dagli italiani è quella del salto in alto femminile, nella speranza che Antonietta di Martino faccia il miracolo. E Antonietta, lo fa regalando all’Italia il bronzo, fermata da due autentici mostri di bravura e di altezza. Vince la russa Anna Chicherova, leader stagionale, con 2.03 sulla croata Blanka Vlasic, stessa misura ma un errore in più. Terza, come detto, Di Martino con 2.00. La grande scrematura è avvenuta a quota 1.97, quando sono rimaste in cinque, Di Martino, Chicherova, Vlasic e Slesarenko (al primo salto) e Shkolina (al terzo). Ai due metri sono andate fuori le altre due russe, lasciando in gara le tre atlete che hanno conquistato le medaglie.

Il tedesco di origini italiane, Matthias de Zordo, vince l’oro del giavellotto maschile con 86.27 al primo lancio, davanti al favorito della vigilia, il norvegese Andreas Thorkildsen, secondo con 84.78 e al cubano Guillermo Martinez, terzo con 84.30. Quarto il ceko Veselý con 84.11.

Storica doppietta per il Kenia sui 1500 maschili: vince il campione olimpico Asbel Kiprop in 3:35.69 su Silas Kiplagat, argento in 3:35:92. Terzo in volata lo statunitense Matt Centrowitz, figlio d'arte, in 3:36.08. Quarto lo spagnolo Manuel Olmedo in 3:36.33 sul marocchino Abdalaati Iguider, quinto in 3:36.56. Incredibilmente 12° il neozelandese Willis, a lungo in testa, prima dell’azione decisiva dei due keniani.

Dominio assoluto del quartetto statunitense nella 4x400 femminile (Sanya Richard-Ross, Allyson Felix, Jessica Beard e Francena McCorory) in 3:18.09 davanti alla Giamaica (Rosemarie Whyte, Davita Prendergast, Novlene Williams-Mills e Shericka Williams), seconda in 3:18.71 alla deludente Russia (Antonina Krivoshapka, Natalya Antyukh, Lyudmila Litvinova e Anastasiya Kapachinskaya), terza in 3:19.36. Quarta la Gran Bretagna in 3:23.63.

Grandissima prestazione dell’australiana Sally Pearson, leader stagionale, sui 100 hs: vince in 12.28 ottenendo l’oro, il record dei campionati, il record nazionale e dell’Oceania, quarta prestazione di sempre a soli sette centesimi dal vecchio primato del mondo della bulgara Donkova. Dietro di lei, le statunitensi Danielle Carruthers, argento, e la campionessa olimpica Dawn Harper, bronzo, entrambe in 12.47, pb. Quarta la britannica Tiffany Porter-Ofili in 12.63. Ritirata la Wells.

E’ tornato Usain Bolt: dopo lo show pre-gara e una reazione ragionata allo start (0.193), corre i 200 metri come un fulmine e chiude in 19.40 (+1.1), quarta prestazione di sempre. Lo statunitense Walter Dix è secondo in 19.70 sul francese Christophe Lemaître, terzo in 19.80, record nazionale. Quarto il norvegese (ex-gambiano) Jaysuma Saidy Ndure, in 19.95 sull’altro giamaicano Nickel Ashmeade, quinto in 20.29, sul brasiliano Bruno de Barros, sesto in 20.31 e sul trinidegno Rondel Sorrillo, settimo in 20.34. Ritirato il panamense Alonso Edward per stiramento.

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Ultimo aggiornamento (Sabato 03 Settembre 2011 23:04)

 
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