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News Flash

Tor des Géants 2011: le donne sfidano i giganti

Rubriche - News Flash

Tra le concorrenti della seconda edizione ci sarà Annemarie Gross, arrivata prima tra le donne e quarta nella categoria assoluta al Tor des Géants 2010, uno tra gli endurance trail più duri al mondo, che percorre in un’unica tappa l’intera Valle d’Aosta. Con lei, dall’11 al 18 settembre, altre 52 ultra-trailers provenienti da tutto il mondo. Un’unica parola d’ordine: batterla.

E’ la donna da battere. E non solo per le 52 trailers che correranno al Tor des Géants dall’11 al 18 settembre, ma anche per molti dei restanti 448 uomini in gara. Infatti al primo Tor des Géants, il Giro dei Giganti in patois (il dialetto valdostano), Annemarie Gross lasciò alle sue spalle tutte le donne e arrivò quarta nella categoria assoluta dell’endurance trail più duro al mondo.

Il Tor des Géants è organizzato dall’Assessorato turismo sport commercio e trasporti della Regione Autonoma Valle d’Aosta con la collaborazione tecnica della società Valle d’Aosta Trailers, e si svolge sui sentieri alpini delle due Alte Vie che, insieme, compongono l’intero perimetro della più piccola regione d’Italia.

Nel 2010 avanti di due concorrenti rispetto ad Annemarie c’era lui, suo fratello: Urlich Gross, il vincitore del Tor des Géants. Niente male per la ragazza altoatesina (è originaria della Val Sarentino) che già a nove anni si allenava a correre su e giù per i monti.

Perché Tor des Géants è tutto meno che uno scherzo: 330 chilometri di sentieri alpini per 24.000 metri di dislivello positivo, le cime più alte quali Monte Bianco, Rutor, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino (i cinque giganti appunto) da affrontare, per un tempo massimo di percorrenza di 150 ore. Annemarie nell’edizione 2010 impiegò “solo” 90 ore, 10 più del fratello, dormendo circa 4 ore al giorno. Numeri che spiegano quanto questa donna da corpo e viso affilati, capelli scuri e ricci, non scherzi affatto quando si tratta di affrontare quelle che lei stessa definisce “grandi avventure”, ovvero gli ultra trail. Stesso dicasi per le ultramaratone, altra specialità in cui Annemarie Gross e suo fratello Urlich sono campioni.

Con lei al Tor des Géants ci saranno altre 52 ultra-trailers da tutto il mondo a sfidare Annemarie: 17 Italiane, 10 francesi, 5 concorrenti rispettivamente da Canada, Spagna e Stati Uniti. Belgio, Germania e Giappone saranno in gara con due rappresentanti del gentil sesso a testa. Con loro anche una portoghese, una svizzera e un’ungherese.

Quarantadue anni, residente a Egna (Bolzano) dove fa l’assistente socio sanitaria, Annemarie parla con semplicità delle imprese epiche compiute con scarpe da corsa e tanto fiato. “Ho cominciato da bambina con mio fratello, seguendo l’esempio di nostro padre”. Corsette brevi, secondo lei, che potevano toccare anche i 50 chilometri tra i monti altoatesini. “Poi ho smesso per circa 10 anni, infine ho ripreso”. Ed è diventata una delle ultramaratonete più forti al mondo, forse la più forte in Italia. “Non lo so, non guardo mai le classifiche, non so nemmeno se ci sono, mio fratello forse è più informato, bisognerebbe chiedere a lui in che posizione siamo”.

L’unica certezza è che nel 2010 ha corso Il Mondiale di ultramaratona, specialità 24 ore, di Brive, in Francia, ben un giorno di corsa ininterrotta su un circuito ad anello lungo 1200 metri. “Ti abitui a non dormire, è utile per gli altri trail”. Spiega come se parlasse di un allenamento qualsiasi. “Arrivai quarta tra le donne, mentre mio fratello si qualificò sesto, nel 2011 non si è potuto ripetere il mondiale per problemi organizzativi”.

Uno sport, uno stile di vita, che non si sceglie per diventare ricchi e famosi. Non ci sono grandi sponsor o premi in denaro. Ogni ultramaratoneta ha un lavoro che deve associare con almeno 2 o 3 ore di corsa al giorno. Solo nel fine settimana si fanno “le lunghe”, come le chiama Annemarie, corse oltre i 50 chilometri. Giusto per non perdere il fiato.

Quando Annamarie Gross parla dell’ultratrail e del perché un essere umano, uomo o donna, decida di praticarlo, usa due parole: passione e pazienza. Ci vuole passione per capire la grande avventura che è un’ultramaratona, per entrare in quello che gli ultramaratoneti, spiega Annemarie, chiamano tunnel. “Sei talmente concentrato che pensi solo alla gara. Fatica, sonno e altro passano in secondo piano. Tiri fuori la grinta. Poi quando hai finito ti chiedi: ma come ho fatto?”. La pazienza è verso se stessi, perché tunnel o non tunnel, si soffre. “Ci sono sempre dei momenti critici, dove senti dolore fisico, magari hai i crampi, hai sonno, bene… non puoi fare che una cosa: pazientare. Passerà. Tu devi andare avanti. Alla fine avrai l’orgoglio di aver superato un tuo limite, avrai fatto la tua corsa, il tuo risultato, non importa come ti classifichi”.

Chi corre il Tor non è un mistico che compie imprese impossibili. Tutt’altro. Bisogna tenere i piedi ben ancorati a terra (possibilmente in movimento) e soprattutto la testa allenata. “Il Tor è un’avventura, non puoi mai sapere come andrà a finire, come sarà per te, quello che ti succederà, è il bello della corsa”.

Studiare il terreno, le sue difficoltà, il dispendio di energie che ogni tratto richiede fa parte della preparazione. E le donne sono più “tattiche” degli uomini. “Risparmiamo meglio le forze, stiamo più attente, spesso gli uomini affrontano le salite di scatto, mentre noi manteniamo un’andatura costante. A volte capita che un uomo ti superi poi rimanga indietro, ti superi e rimanga ancora indietro e tu pensi: “Se andasse regolare risparmierebbe molte energie”. La forza della donna è il cervello”.

Le emozioni per questo secondo Tor des Géants ci sono tutte. “La prima edizione è stata una sorpresa in ogni senso, non sapevamo cosa ci aspettava”. Ora Annemarie e suo fratello Urlich sono più preparati sul tipo di tracciato, ma c’è un’altra incognita: i partecipanti. “Il Tor des Géants è diventato famosissimo, ha attirato atleti da tutto il mondo, il livello sarà sicuramente più alto”, commenta. Tuttavia vuole vivere di sorprese. “Non voglio sapere chi saranno le altre atlete, non ho nemmeno guardato la lista dei partecipanti, lo scoprirò quando sarò là, anche questo fa parte dell’avventura”.

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Ultimo aggiornamento (Martedì 06 Settembre 2011 21:59)

 

Il 2 ottobre si corre la Cherasco Ecofutura for Running

Rubriche - News Flash

Un evento del tutto speciale anticiperà l’edizione 2011 di Cherasco Ecofutura, la manifestazione dedicata all’ambiente che si terrà il secondo week-end di ottobre nella Città delle Paci.

Domenica 2 ottobre avrà infatti luogo “Cherasco Ecofutura for Running”, la corsa podistica non competitiva approvata Fidal che si sonoderà per circa 9.5 km attraverso le vie del centro.

Alla partenza, prevista per le ore 10.00 presso l’arco di Porta Narzole, i corridori saranno accompagnati dalla Fanfara dei Bersaglieri “R.Lavazzeri” di Asti a ricordo di Giuseppe Vayra, cittadino cheraschese e primo bersagliere italiano.

Il percorso, interamente pianeggiante e chiuso al traffico, si snoderà tra le vie del centro storico, i bastioni e i viali napoleonici. Gli atleti più allenati ripeteranno il percorso per due volte, mentre chi lo desidera potrà fermarsi al primo giro e partecipare in questo modo a “Doi pass per Cherasc”, una camminata di circa 4,5 km aperta a tutti coloro che preferiscono passeggiare che corrisponderà appunto a circa metà del tragitto podistico.

A tutti gli iscritti sarà consegnato prima della partenza un “pacco corsa”, mentre all’arrivo il Gruppo Alpini della città preparerà un grande ristoro e un Nutella party offerto dagli sponsor.

E’ possibile iscriversi entro il 29 settembre a Cherasco presso FotoBruno, Athena Club, Avis Cherasco e a Roreto di Cherasco presso Garesio Sport e Idea Bici, nonché presso il personale autorizzato dall’organizzazione.

L’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza.

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Gabriele Abete alfiere azzurro della Nazionale di corsa in montagna

Rubriche - News Flash

E’ stata ufficializzata la squadra azzurra che prenderà parte alla 27^ Edizione dei Campionati Mondiali di corsa in montagna che si svolgeranno a Tirana (Albania) l’11 settembre prossimo.

Dopo la straordinaria prestazione che ha regalato all’Italia la medaglia d’oro a squadre ai Campionati Europei di Corsa in Montagna disputati domenica 10 luglio a Bursa in Turchia, sul monte Uludağ , e la conquista della medaglia d’argento individuale, a soli 32 secondi dal campione Europeo, idolo di casa, Ahmet Arslan (tempo 58:08), Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana), riconfermatissimo alfiere azzurro, difenderà i colori dell’Italia in terra d’ Albania assieme a Alex Baldaccini del G.S. Orobie, Marco De Gasperi ed Emanuele Manzi del G.S. Forestale, i fratelli Martin e Bernard Dematteis del C.S. Esercito/ Podistica Valle Varaita.

Grande soddisfazione in casa Orecchiella per questo ennesimo riconoscimento del grande valore e della indiscussa professionalità dei suoi atleti.

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Grand Prix Strade d'Italia: gran finale a Pordenone

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Il Grand Prix Strade d’Italia prepara l’ultima volata. Domenica 11 settembre, a Pordenone, in occasione del Giro Podistico Internazionale che quest’anno festeggia la trentesima edizione, andrà in scena l’ottava e ultima tappa della prestigiosa rassegna di corsa su strada, iniziata in primavera. In riva al Noncello, in una manifestazione tra le più classiche del calendario triveneto su strada, assumeranno fisionomia definitiva le 17 classifiche individuali di categoria (nove maschili e otto femminili). Non sono escluse sorprese: la lotta per le posizioni di vertice appare infatti ancora incerta in diverse fasce d’età. Nella classifica di società prosegue invece la supremazia del Venicemarathon Club, che precede i trevigiani dell’Atletica Valdobbiadene e i veneziani dell’Atletica San Rocco. Pordenone è l’ottava e ultima prova dell’edizione 2011 del Grand Prix Strade d’Italia, ma la prestigiosa rassegna podistica non finirà qui. Alla gara friulana seguirà infatti, in veste di gara ospite (previsto un bonus di partecipazione per le società), la 34a “In Sla Rota ad Po”, in programma a Santa Maria Maddalena (Rovigo) il 18 settembre. Queste le classifiche del Grand Prix Strade d’Italia dopo la maratonina Riviera dei Dogi del 10 aprile (che porta punteggio solo se l’atleta non ha partecipato ad una delle prove cittadine) e dopo le prove in circuito di Oderzo (1 maggio), Treviso (22 maggio), Tonadico (19 giugno), Mestre (24 giugno), Agordo (30 luglio) e Feltre (20 agosto). UOMINI. Amatori: 1. Francesco Corrocher (Villanova Sernaglia) 595, 2. Andrea Frezza (Valdobbiadene) 559, 3. Alvaro Zanoni (Atl. Vittorio Veneto) 558, 4. Lorenzo Donati (Atl. S. Rocco) 518, 5. Gabriele Gallo (Venicemarathon Club) 509, 6. Cristian Andreatta (Valdobbiadene) 483. MM35: 1. Alessandro Ipino (Bassano Running Store) 569, 2. Matteo Gobbo (Atl. S. Rocco) 558, 3. Mauro Fontana (Valdobbiadene) 501, 4. Luca Carniello (Lib. 25 Aprile Sacile) 464, 5. Daniele Bordignon (Bassano Running Store) 460, 6. Denis Ganz (Agordina Ottica Mottes) 444. MM40: 1. Claudio Saviane 580, 2. Ivan Geronazzo (Atl. S. Rocco) 512, 3. Alessandro Buratto (Valdobbiadene) 501, 4. Fabio Zordan (Pol. Valdagno) 466, 5. Ignazio Campigotto (Tre Comuni) 460, 6. Moris Aliprandi (Tre Comuni) 445. MM45: 1. Ivano Marcon (Atl. Agordina Ottica Mottes) 566, 2. Michele Baldo (Santarossa Brugnera) 525, 3. Giuseppe Dallo (Valdobbiadene) 515, 4. Daris Citron (Tre Comuni) 511, 5. Giuseppe Busetti (Valdobbiadene) 469, 6. Carlino Baccioli (Olimpicaorle) 459. MM50: 1. Pietro Balbo (Bassano Running Store) 539, 2. Luciano Gagno (Gagno Ponzano) 531, 3. Marco Savio (Agordina) 512, 4. Mariano Guadagnini (Valdobbiadene) 505, 5. Amorino Traverso (Tre Comuni) 492, 6. Andrea Milan (Pol. Valdagno) 449. MM55: 1. Virginio Trentin (Idealdoor Lib. S. Biagio) 595, 2. Costante Rado (Gruppo Santarossa) 575, 3. Rinaldo Toscan (Valdobbiadene) 531, 4. Mariano Toscan (Valdobbiadene) 520, 5. Giampaolo Pradal (Valdobbiadene) 519, 6. Antonio Zamai (Valdobbiadene) 475. MM60: 1. Gianfranco Zeni (Primiero S. Martino) 590, 2. Salvatore Puglisi (Athletic Club Bl) 567, 3. Giuliano Barizza (Carive) 533, 4. Severino Bortolini (Valdobbiadene) 505, 5. Stefano Schiavo (Valdobbiadene) 485, 6. Luciano Dario (Venicemarathon Club) 474. MM65: 1. Alfio Trevisanato (Venicemarathon Club) 538, 2. Gianpaolo Zanatta (Pro Loco Trichiana) 516, 3. Giorgio Marchesano (Team Italia Road Runners) 509, 4. Dino Contavalli (Tre Comuni) 485. MM70 e oltre: 1. Benvenuto Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 590, 2. Giovanni Visentin (Mastella Quinto) 537. DONNE. Amatori: 1. Lara Comiotto (Pro Loco Trichiana) 590, 2. Fabia Gallina (Atl. S. Rocco) 537, 3. Alessandra Gardan (Atl. S. Rocco) 500. MF35: 1. Silvia Pasqualini (Idealdoor Lib. S. Biagio) 600, 2. Giovanna Pizzato (Atl. S. Rocco) 553, 3. Lucilla Aureto (Pol. Biancazzurra Pettinelli) 544. MF40: 1. Monica Partis (Atl. S. Rocco) 549, 2. Lucia Candiotto (Atl. S. Rocco) 514, 3. Isabella Lazzarini (Venicemarathon Club) 510, 4. Laura Ertani (Vicentina) 509, 5. Raffaella Rizzetto (Venezia Runners Murano) 468, 5. Stefania Pellizzato (Venicemarathon Club) 468. MF45: 1. Marcella Molin (Trevisatletica) 579, 2. Francesca Lotto (Venezia Runners Murano) 531, 3. Gabriella Tarozzo (Atl. Mogliano) 530, 4. Susi Zorzetto (Atl. S. Rocco) 510, 5. Ines Dal Magro (Pro Loco Trichiana) 504, 6. Lorenza De Franceschi (San Rocco) 487. MF50: 1. Maria Urbani (Pol. Valdagno) 587, 2. Daniela Menni (Valdobbiadene) 535, 3. Elena Dorigo (Olimpicaorle) 515. MF55: 1. Ida Maria Piva (AAA Malo) 577, 2 Maria Rita Fregolent (Valdobbiadene) 566, 3. Paola De Bei (Venicemarathon Club) 518. MF60: 1. Regina Bortolozzo (Venicemarathon Club) 580. MF65 e oltre: 1. Fiorenza Simion (Primiero S. Martino) 600. SOCIETA’: 1. Venicemarathon Club 660, 2. Valdobbiadene 620, 3. Atl. S. Rocco 595, 4. Biancazzurra Pettinelli 545, 5. Nuova Atl. Tre Comuni 450, 6. Villanova Sernaglia 340.

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La 5^ Lake Garda Marathon al via il prossimo 9 ottobre

Rubriche - News Flash

7.500 maratoneti provenienti da ben 52 Paesi l’hanno già percorsa partecipando alle scorse quattro edizioni, apprezzandone il suggestivo tracciato e l’originale binomio tra sport e ambiente. E c’è da scommettere che, viste le numerose iscrizioni pervenute sino ad oggi e le novità in calendario durante il weekend di gara, anche la quinta edizione dell’International Lake Garda Marathon, in programma domenica 9 ottobre lungo le sponde del Lago di Garda, sarà un successo di presenze e di pubblico.

Decima nella classifica delle 32 maratone italiane secondo la rivista “Correre”, l’International Lake Garda Marathon si correrà sulla classica distanza olimpica di 42,195 chilometri, con partenza da Limone sul Garda – dalla sponda gardesana occidentale – sino al traguardo di Malcesine, al cospetto del Castello Scaligero che domina la sponda orientale del lago. Il percorso della maratona attraverserà le località turistiche trentine di Riva del Garda, Arco e Torbole sul Garda, in uno scenario che unisce il fascino del lago alla suggestione delle montagne, lungo un tracciato disegnato quasi per intero “sulle acque” del Lago di Garda.

La grande novità di quest’anno si chiama “Lake Garda Run 15 km”, una versione “corta” e non-competitiva della gara - con partenza da Torbole sul Garda ed arrivo a Malcesine sul medesimo traguardo della competizione classica - aperta a tutti coloro che desiderano trascorrere una giornata all’insegna dello sport e del benessere nella splendida cornice del Lago di Garda, per l’occasione eccezionalmente chiuso al traffico.

Domenica 9 ottobre il programma prevede alle ore 9.15 il via della Diversamente Maratona, competizione riservata ad atleti diversamente abili, organizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale disabili motori; alle 9.30 il tradizionale “sparo” del sindaco di Limone sul Garda darà il via alla quinta edizione dell’International Lake Garda Marathon, con duemila concorrenti attesi ai nastri di partenza. La Lake Garda Run partirà invece alle 9.30 da Torbole sul Garda.

E proprio in questi giorni è giunto dal Quirinale il prestigioso “Premio di rappresentanza” conferito alla maratona dal Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. La preziosa medaglia – consegnata a Stefano Chelodi, presidente del Comitato Organizzatore – riconosce e premia l’impegno profuso nel promuovere attraverso la maratona il Lago di Garda come un “unicum” la cui identità è proiettata ben oltre i confini amministrativi delle tre Regioni attraversate, il Trentino, la Lombardia ed il Veneto. Il “Premio di rappresentanza” segue il riconoscimento assegnato nel 2008 all’Associazione Lake Garda Marathon dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “per la volontà dichiarata di mettere insieme “i tre territori” bagnati dal grande lago”.

“La maratona è nata come strumento di promozione del territorio e delle sue eccellenze – ha dichiarato Stefano Chelodi, patron della manifestazione – con l’obiettivo di essere patrimonio del sistema turistico gardesano; i rapporti sviluppati sino ad ora con i comuni di Limone sul Garda, Malcesine e con la Provincia Autonoma di Trento sono maturati negli anni in tal senso e il nostro obiettivo per le prossime edizioni è proprio quello di favorire sempre più il legame tra le realtà istituzionali, e non solo, che operano sull’Alto Garda”.

Numerosi sono, inoltre, gli eventi collaterali in programma durante il fine settimana dell’International Lake Garda Marathon, appuntamenti che intendono mettere in risalto i valori ed i messaggi che la Maratona promuove, primi fra tutti lo sport, la salute e la sana alimentazione, in un contesto territoriale ove è forte il connubio tra ambiente, benessere, sport ed enogastronomia.

Nel pomeriggio di sabato 8 ottobre esperti dietisti, medici e sportivi si confronteranno in un convegno specialistico organizzato nella splendida cornice di Palazzo dei Capitani a Malcesine e dedicato all’analisi delle proprietà del riso e allo studio dei suoi benefici nella dieta dell'atleta e più in generale nell’alimentazione quotidiana. Grazie alla partnership instaurata da Malcesine Più, ente di promozione turistica del Comune di Malcesine, con l'Ente Fiera di Isola della Scala, a Malcesine sarà il riso – prodotto IGP del Veneto – della “Fiera del Riso” a farla da padrone, con degustazioni, piatti tipici e dimostrazioni culinarie. “Durante questa edizione della Fiera del Riso organizzeremo o accoglieremo ad Isola della Scala ben 15 eventi sportivi, ai quali va sommato il meeting nazionale di ciclismo per giovanissimi che si è appena concluso e che abbiamo ospitato nelle nostre strutture – spiega il presidente dell’Ente Fiera di Isola della Scala, dott. Massimo Gazzani – per noi infatti attività fisica e cibo sano sono tasselli fondamentali del benessere di ogni cittadino. Questo accordo con la Lake Garda Marathon vuole essere quindi un gemellaggio tra due territori veronesi che propongono e promuovono stili di vita virtuosi. Il convegno sarà dunque l’occasione anche di mettere a confronto due sistemi diversi ma altrettanto efficaci nell’attirare ogni anno nel territorio veronese centinaia di migliaia di visitatori. E da questo confronto ritengo che tutti possano scoprire nuovi margini di crescita”.

Per conoscere le modalità ed i requisiti per l’iscrizione alla quinta edizione dell'International Lake Garda Marathon è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento all’indirizzo www.lakegardamarathon.com. La Lake Garda Run 15 km è aperta a tutti i podisti, anche non tesserati, di età superiore ai 16 anni.

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