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Commenti e Opinioni

Deejay Ten: il contestatore viene zittito

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Ultimo aggiornamento (Martedì 04 Ottobre 2011 11:22)

 

Deejay Ten: Abbiamo sbagliato

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Rosa_Gabriele_Foto_Roberto_MandelliCon umiltà e sincero rincrescimento chiedo scusa  a tutti i partecipanti intervenuti, ieri, alla  Deejay Ten.  Mi assumo la responsabilità del disservizio  Deposito/Ritiro  Borse e, nel contempo, riconosco che  i vincoli e la limitazione degli spazi  (Arena e Parco Sempione sono luoghi a  tutela artistica e ambientale) a cui abbiamo dovuto far fronte,  non sono comunque una giustificazione.
I tempi ristrettissimi in cui i servizi devono essere  erogati a 10.000 persone (30’) incidono sicuramente sull’adeguata organizzazione di un servizio, ma anche questa non può essere una giustificazione.
L’esperienza di ieri costituisce un grande monito perché ciò non debba più accadere.
Segnalo solo a coloro che, sfortunatamente,  sono restati senza acqua che la fornitura era stata prevista in grande quantità (ben oltre il numero dei partecipanti) e a dimostrazione di questo le molte bottiglie rimaste ai ristori.
Nonostante i disservizi  è stata celebrata  una grandissima festa della corsa  e sento il dovere di scusami con Linus e nello stesso  congratularmi perché attorno a lui si è riunito il suo popolo che è sempre più numeroso.

 

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

 

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 03 Ottobre 2011 22:11)

 

Berlino e dintorni: intervista a Massimo Magnani

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Magnani_Massimo__New_York_Foto_Roberto_MandelliNel linguaggio comune ormai l’autunno viene definito “caldo” e a questo si è adeguato anche il mondo della corsa su strada che col mese di settembre entra nel “caldo” dell’attività autunnale, ricca di molte delle maratone più importanti del Calendario Internazionale e Nazionale. Berlino costituisce solitamente la prima grande maratona di “apertura” e anche quest’anno non ha smentito la nomea di grande e veloce maratona di altissimo livello: Record del Mondo per Patrick Machau nella maratona uomini: 2h03’38”, migliore del 2h’03’59” ottenuto sulle stesse strade dal grande Gebraselassie e che a livello femminile, aldilà degli ottimi risultati della vincitrice, la keniana Florence Kiplagat, in 2h19’44” ha visto anche importanti progressi di ben tre protagoniste azzurre, che si sono migliorate , correndo tutte e tre più veloci del minimo richiesto dal CONI per poter partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. Se due sono atlete conosciute e affermate, Anna Incerti e Rosalba Console, la terza è nuova per contesti di questo genere. Settembre ha anche riservato alcune novità in campo normativo-regolamentare, la cui applicazione, in un certo senso, potrebbe cambiare anche la storia della maratona femminile degli ultimi anni, almeno dal punto di vista statistico. Come altre volte è successo, ne parliamo con Massimo Magnani, amico di Podisti.net ed esperto del settore mezzofondo e fondo, nonché rieletto membro della Commissione IAAF del Cross Country, al Congresso IAAF di Daegu e nominato Delegato Tecnico ai Mondiali di Mezza Maratone del 6 ottobre 2012.

 

Dunque, Massimo, un Settembre col botto apre la stagione delle maratone autunnali e che lascia presagire altri mesi di grandi prestazioni…, ma partiamo dalla mozione votata al Congresso IAAF, che dovrebbe regolamentare in modo diverso il conseguimento delle prestazioni cronometriche per le donne. Cosa cambia nel prossimo futuro?

 

Magnani: Per capire la ratio della mozione votata al Congresso IAAF di Daegu, bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo e riallacciarsi al momento in cui la IAAF ha deciso che anche su strada venivano riconosciuti i record del mondo, cosa che precedentemente non succedeva, perché i tempi su strada erano riconosciuti solo come “migliori prestazioni” e non come “record mondiali”. E’ chiaro che nel momento in cui si riconosce un record, bisogna anche che tutti i requisiti tecnico-organizzativi siano sullo stesso piano delle altre gare comprese nel programma ufficiale della IAAF. Di qui la necessità di precisare meglio alcune condizioni che devono uniformare ciò che avviene sulla strada, con quello che avviene in pista.

 

Ma perché tutto questo e perché solo adesso?

 

 Il Congresso su indicazione del Comitato IAAF delle Corse su strada, al cui interno ci sono personaggi come Dave Bedford, “Capo” della Maratona di Londra e Mary Writtemberg, Presidente della Maratona di New York, ha sentito il bisogno di adeguare e uniformare ciò che avviene su strada con quello che avviene in pista. Fra i motivi le condizioni di “privilegio” in cui corrono le donne nelle gare miste, che sono di netto beneficio, rispetto agli uomini e soprattutto alle altre donne che corrono in pista. Perché se è vero, com’è vero che i pacemaker esistono in tutte le gare de mezzofondo maschile e femminile, è anche vero che solo su strada i pacemaker delle donne ci hanno ormai abituato ad “accompagnamenti” veri e propri per tutta la gara, cosa che non mette appunto tutti sullo stesso piano, perché un conto sono i pacemaker “autorizzati” che fanno un determinato e concordato quantitativo di km (in strada e su pista, circa la metà/due terzi della distanza) e lo fanno per tutti o per un gruppo specifico ed identificato di atleti/e che può godere degli stessi benefici, un'altra cosa sono i pacemaker “individuali” che accompagnano l’atleta donna per tutta la durata della competizione (vedi appunto la stessa Radcliffe quando corse il primato del mondo di 2h15’13”); questo secondo caso (pacemaker individuali) rientrerebbe negli “aiuti illeciti” come da RTI (Art.144-2).


Quindi, che succederà adesso? Come cambieranno le cose?

 

Magnani: Intanto bisognerà attendere le disposizioni tecnico-organizzative specifiche della IAAF stessa, poi bisognerà che ciascuna Federazione e ciascun organizzatore ne prenda atto e ne tenga conto. Come detto, l’oggetto della discussione sono le gare miste che si corrono soprattutto su strada, quindi anche in queste discipline (10km, 15km, mezza maratona, Maratona) dovranno essere applicate le normative previste per le gare in pista, a partire dalla validità dei primati del mondo (ratificati dalla IAAF), per finire a quelli Nazionali e personali (ratificati dalle Federazioni affiliate alla IAAF). Personalmente, trovo discutibile che vengano cancellati retroattivamente certi record, vedi il Mondiale della Radcliffe, ottenuto in condizioni di sicuro aiuto, ma non vietato a quel tempo, così come sono del tutto favorevole al fatto che esistano norme che disciplinino meglio l’attuale contesto del “mondo strada”. Non c’è dubbio che la “smania recordista” di atleti ed organizzatori, ha trasformato la maratona da gara “uomo-contro-uomo”, in una prova contro il tempo, quindi, poiché vi è una categoria privilegiata, le donne nelle gare su strada, credo sia corretto puntualizzare meglio alcune norme.

 

Dettare il ritmo, cioè fare il pacemaker, può aiutare davvero?

 

Magnani: Dal mio punto di vista se certe prestazioni non sono nelle gambe dell’atleta, non c’è pacemaker che tenga, però sono anche convinto che un certo beneficio ci sia, non paragonabile a quanto avviene nel ciclismo, ma è un tipo di aiuto che serve a “deresponsabilizzare” l’atleta dall’impegno di dover fare il ritmo, di dover concentrarsi fin da subito sulla corretta andatura. Se questo “aiuto” si protrae per tutta la durata della gara, si concretizza nell’assistenza ai rifornimenti (li prende il pacemaker personale e li passa all’atleta), nella scelta delle traiettorie e nei momenti di maggiore difficoltà, è chiaro che offre vantaggi. Qualche tempo fa ha fatto sorridere il fatto che sia proibito l’utilizzo delle cuffie in gara…, sulla effettiva necessità di quel provvedimento ho moltissime perplessità, ma è stato fatto per evitare che l’atleta possa memorizzare e utilizzare incitamenti che stimolino ed incoraggino se stesso….se è ritenuto un vantaggio quello, come può non esserlo un pacemaker che ti accompagna per 42km….??

 

Adesso ci saranno graduatorie e minimi differenziati? Cosa cambia in concreto?

 

Magnani: Come dicevo, bisognerà attendere le disposizioni applicative della IAAF, ma è chiaro che se i record del mondo e i tempi ufficiali riconosciuti dalla IAAF saranno quelli ottenuti in gare di “sole donne” e poiché moltissime gare nel mondo sono “miste”, probabilmente verranno stilate due graduatorie, a meno che gli organizzatori delle gare su strada che vogliono vedere omologati gli eventuali record, non separino in modo netto e ben definito le partenze delle donne da quelle degli uomini

 

Ma le prestazioni delle nostre ragazze a Berlino saranno ritenute valide…?

 

Magnani: Dipenderà da cosa diranno le disposizioni IAAF e da quali posizioni prenderà la nostra Federazione. Da “maratoneta” auspico che i risultati del campo rimangano, anche perché so cosa ci sta alle spalle di una prestazione del genere… Da addetto ai lavori devo dire che alcune azioni che si vedono sulle strade, soprattutto quando è chiaro che sono ripetute e “premeditate”, non aiutano nessuno, ne l’immagine delle stesse ragazze, neppure la crescita della disciplina e delle atlete stesse. Personalmente, però, voglio ricordare Berlino come una giornata importante per la maratona azzurra: una gara dove tre atlete hanno corso sotto le 2h27”, cosa mai verificatasi in contemporanea, prima di allora, quindi un buon segnale in vista di Londra 2012 e credo anche uno stimolo per altre atlete come Nadia Ejjafini, Emma Quaglia e Deborah Toniolo, che nel breve e medio periodo correranno la maratona con l’obiettivo di Londra 2012. Quando si abbattono dei “muri”, succede sempre che successivamente ne cadano altri…

 

Se Incerti e Console sono atlete affermate e conosciute, Valeria Straneo è del “tutto nuova”, anche se la meno giovane delle tre. Di lei si è fatto un gran parlare in questi ultimi 2 mesi, perché a 35 anni sta ottenendo risultati importanti come il 32'35” sui 10000m in pista o il 32'07" sui 10.000 su strada di Lucca, oppure 1h10’32” sulla mezza, per finire con il 2h26'33" di Berlino, cosa ne pensi e come valuti le prestazioni di questa ragazza?

 

Magnani: Non conosco personalmente Valeria Straneo, anche se le ho parlato qualche volta al telefono negli anni scorsi; credo che quanto stia facendo sia straordinario, nel vero senso del termine, cioè fuori dal’ordinario. Non è comune, infatti, che si conseguano certe prestazioni in così poco tempo ed in modo così continuato, visto che la ragazza sta praticamente migliorando tutti i suoi record a partire da marzo scorso. Dalle parole scambiate, posso dire che Valeria ama “la corsa per la corsa” e non l’ha mai pensata con finalità diverse. Credo che per lei la corsa rappresenti una parte importante della sua vita, a prescindere dai risultati che ottiene. Credo anche sia una donna “forte”, cioè con grandi motivazioni e le motivazioni portano spesso lontano, più lontano di dove a volte si possa pensare….

 

Avrai certamente letto l'intervista a Podisti.Net nella quale l'atleta spiega come sia “esplosa” solo adesso. La ragazza ha iniziato ad allenarsi seriamente da poco e subito ha ottenuto grandi risultati, deve avere un gran motore... Cosa ne pensi?

 

Magnani: Dal punto di vista clinico, per le informazioni che ho io, la patologia che l’affliggeva è compatibile con la precedente sintomatologia (valori bassi di emoglobina ed ematocrito), così come l’asportazione della milza è compatibile con la normalizzazione dei valori ematici, anzi a volte dopo l’intervento si alzano anche sensibilmente. Dal punto di vista tecnico, come dicevo, è straordinario quello che Valeria ha fatto in un anno, ma credo che molto dipenda dalle risposte dell’organismo che penso sia molto forte, credo anche abbia una struttura idonea a correre forte e a lungo, perché è esile e leggera, quindi consuma poco e infine penso che le motivazioni abbiano fatto molto: quando un atleta vede che i miglioramenti avvengono in modo continuo e costante, acquisisce maggiore sicurezza, maggiore determinazione e maggiore voglia di tirare fuori il meglio di se. Poi, come ho detto, credo che Valeria sia una donna forte “dentro”: è madre di due figli, è abituata a lavorare e a gestire una famiglia, sono elementi che costituiscono un limite (allenamenti), ma per certi versi possono rendere più forti! Adesso per lei comincia il periodo più delicato, quello delle conferme! Fino ad oggi nessuno si è mai preoccupato di Valeria Straneo e probabilmente neppure lei ha mai avuto la preoccupazione di dover fare tempi e prestazioni che vengono analizzate e valutate in funzione di una maglia azzurra e/ o di altri obiettivi importanti. Oggi sarà molto più al centro dell’attenzione e si dovrà misurare con tensioni che fino ad oggi non ha conosciuto. Oggi per Valeria comincia l’Atletica che come ha giustamente detto lei stessa è un’altra cosa rispetto alla semplice corsa!


Fra le righe dei commenti, è inutile nasconderlo, c’è chi nutre dubbi su quanto ottenuto fino ad oggi…

 

Magnani: Non so quanti e quali controlli antidoping Valeria abbia fatto, quindi non posso e non ho alcun commento da fare, però, posso dire che per informazioni che mi sono arrivate, Valeria si è messa a disposizione della struttura sanitaria Federale per qualsiasi tipo di controllo medico. Questo mi sembra un punto di partenza molto buono, che le fa molto onore!

 

La maratona di Berlino è stata un'iniezione di fiducia per il movimento della corsa di durata in Italia, almeno per quanto riguarda le donne, se in campo femminile sembra che le cose si mettano bene e alle Olimpiadi potremo presentare un buon terzetto, come mai la stessa cosa non la possiamo dire per gli uomini? Oltre a Pertile, che rappresenta il presente, in prospettiva vediamo solo Meucci…, ma non c'era un gruppo di giovani che si stavano preparando ad esordire? Dove sono finiti?

 

Magnani: Pertile rappresenta sicuramente il presente e Londra è nella sua testa da tempo; Ruggero ha acquisito una certa maturità che gli consente di guardare con una certo ottimismo a Londra 2012; confermarsi fra i finalisti come a Daegu (primi 8 ndr) sarebbe una prestazione di alto livello. In prospettiva Meucci potrebbe essere un atleta che può inserirsi nella fascia alta dei maratoneti a livello mondiale, prima va però completato il progetto di qualificazione sulle distanze del mezzofondo-fondo (5000/10000), poi bisognerà capire quanto la maratona è nella sua testa e nelle sue gambe (una prima tappa potrebbero proprio essere i Mondiali di Mezza maratona del 2012). Di certo ci sono diversi segnali che mi fanno ben pensare e sperare. Dopo Londra, cominceremo qualche valutazione più specifica e, insieme al gruppo di lavoro che abbiamo costituito, cercheremo di lavorare di conseguenza, per impostare un nuovo quadriennio olimpico che lo porti a concentrarsi sulle discipline nelle quali può giocare un ruolo da protagonista.
Per quanto riguarda “nuovi giovani”, beh, si erano fatti dei nomi, ma di fondo, credo mancasse un progettualità vera; per costruire un corridore in genere, servono anni di lavoro, serve un progetto preciso che dovrebbe coinvolgere atleti, società, federazione, un calendario organico e un percorso formativo-educativo dei giovani corridori. Si è visto solo l’elenco dei nomi, ma neppure un accenno al resto, quindi credo sia stata una dichiarazione di buona volontà, ma purtroppo nulla più.

 

Ci sono speranze che si possa rinverdire la tradizione italiana della corsa in genere?

 

Magnani: A livello femminile, come abbiamo visto abbiamo un buon presente e per quanto riguarda le mie conoscenze, posso dire che in una prospettiva lunga ci sono almeno un paio di ragazze molto interessanti. Poi c’è una cadetta che ha grandissime qualità. Per quanto riguarda i maschi, il panorama è meno confortante, anche se alcuni elementi su cui poter lavorare ci sono, ma molto dipende dalla capacità di guardare lontano dei ragazzi stessi e dei loro allenatori e del contesto dove stanno crescendo. Più in generale serve però rimettere in moto un processo e un percorso nuovo, che ha fondamenta e radici nella nostra stessa storia (del mezzofondo e della maratona). Mi permetto di dire che in Italia ci sono competenze adeguate per far ripartire il sistema, servirebbe una visione un po’ più ampia del contesto, il riapprofondimento di alcuni concetti tecnici che da troppo tempo vengono dati per assodati, ma che così non è più, il superamento di certe forme di provincialismo e una forte volontà di tutti gli attori del sistema, che fino ad oggi sembra essersi assopita profondamente.

Grazie e buon lavoro

Anche a voi

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Ultimo aggiornamento (Sabato 01 Ottobre 2011 21:21)

 

La straneo vince la maratona di Berlino!!!!!!!!!!!!!

Rubriche - Commenti e Opinioni

Ticali_Tommaso_ST10_250x333_foto_Roberto_MandelliPubblichiamo con piacere la lettera del Prof. Ticali allenatore di Anna Incerti senza permetterci di toccare una virgola del suo intervento.
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Gli organizzatori della maratona di Berlino visto la segnalazione sul sito podisti.net del signor Stefano Morselli, hanno annulato i risultati cronometrici delle atlete che hanno corso con l’aiuto delle lepri,dopo avere visionato i video delle atlete classificate hanno annullato il risultato della keniana campionessa mondiale di mezza maratona kiplagat,delle Mikitenco,della primatista mondiale Radcliffe,dell’etiope Habtamu ,della Russa Petrova di Anna Incerti e Rosalba Console,ed hanno costatato che la sola Valeria Straneo non ha avuto l’aiuto delle lepri ufficiali, decretando la vittoria a tavolino e porgeranno all’atleta Alessandrina le scuse di tutta l’organizzazione,alla riunione tecnica gli organizzatori hanno detto alla Straneo guarda che Anna Incerti e Rosalba Console correranno a 3’26”-3’27” a km con l’aiuto delle lepri , tu non stare con loro altrimenti sarai squalificata , quindi la straneo per i primi tre km è stata attaccata al gruppone di Scaini e Curzi,poi si è ricordata che se usufruiva delle lepri delle due azzurre veniva squalificata e si è posizionata ad appena sette-dieci secondi in un altro guppo di atleti di solo maschi ma forse non erano lepri ufficiali.Complimenti per la vittoria !!!!!!!!Signor Morselli ma la smetta di proporre cavolate e infangare delle atlete che hanno dato e continuano a dare lustro alla nostra nazione!

Signor Morselli,per i rifornimenti vedi i video come avvenivano ogni 5 km e non sparare piu’ cazzate gratuite!!!!!!!!!!(Ogni top runner aveva un addetto messo a disposizione dall’organizzazione che porgeva la borraccia personalizzata !)Sono sicuro che lei non ha mai corso! Penso,anzi sono sicuro che lei non ha mai partecipato nemmeno al giro del suo palazzo!!Curzi e Scaini erano lepri a disposizione di tutti i concorrenti maschi o femmine   che dovevano correre la maratona in 2ore 25”-2 ore 26” .Prima di infangare e denigrare il nome delle nostre atlete azzurre come fai di solito, documentati,Anna incerti le ultime due maratone a cui ha partecipato sono:Barcellona solo femminile ,MEDAGLIA D’ARGENTO(VICE CAMPIONESSA EUROPEA) E LA MARATONA FEMMINILE DI OSAKA GENNAIO 2011 CORSA DA SOLA ,CON DUE GRADI DI TEMPERATURA E IL VENTO IN FACCIA PER 42 KM,SIGLANDO L’ECCEZIONALE TEMPO (PER LE CONDIZIONI CLIMATICHE)DI 2 ORE E 27’32”).ANNA INCERTI QUEST’ANNO è LA NUMERO UNO IN ITALIA DAI 5000METRI 15’15”5 ALLA MARATONA!!!!!!TI RICORDO CHE DETIENE ANCHE LA SECONDA PRESTAZIONE EUROPEA STAGIONALE NELLA MEZZA MARATONA

1 ORA 09’06”!!!!!!QUINDI UN PO’ DI RISPETTO E QUANDO PARLI DELLA CONSOLE E DELLA INCERTI PRIMA SCIACQUATI LA BOCCA.SEI LIBERO DI ESALTARE LE PRESTAZIONI ATLETICHE DELLA STRANEO,NESSUNO TE LO VIETA, ANZI FAI BENE PERCHè HA FATTO DEI PROGRESSI NOTEVOLI MA NON TI DEVI PIU’ PERMETTERE DI DIFFAMARE L’IMMAGINE DELLA INCERTI E DELLA CONSOLE   CHE DA 15 ANNI FANNO SACRIFICI ENORMI PER OTTENERI RISULTATI DI LIVELLO INTERNAZIONE.

TI CONSIGLIO DI CAMBIA MESTIERE,OPPURE CONTINUA AD OCCUPARTI DELLE PRESTAZIONI DI RETRO-RUNNIG ,PERCHè NON HAI LA COMPETENZA DI DARE GIUDIZI SU ATLETI DI LIVELLO INTERNAZIONE CHE NON CONOSCI .SAPPI CHE LA INCERTI SE PARTECIPAVA AI MONDIALI IN COREA ,LA FEDERAZIONE AVREBBE TATO IL TRIPLO DI QUELLO GUADAGNATO A BERLINO!

BERLINO è STATA ESCLUSIVAMENTE UNA SCELTA TECNICA!!!!!!! !!!!!!!) Sonoil professore Tommaso Ticali, Ho seguito in bici fuori dal percorso la maratona femminile di Berlino,siccome i marciapiedi erano intasati di spettatori spesso restavo indietro,quindi ho avuto modo di seguire tutta la gare delle nostre tre atlete italiane.

 

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 30 Settembre 2011 20:26)

 

Ma quanto aiuta stare a scia?

Rubriche - Commenti e Opinioni

Prendiamo spunto dall’articolo di Stefano Morselli sull’assistenza di cui hanno goduto alcune nostre maratonetea Berlino. Con questo pezzo non vogliamo proseguire la discussione sul caso in particolare per stabilire la “liceità” del comportamento o quantificare l’aiuto psicologico e materiale che arriva dai pacemaker personalizzati a livello di costanza di ritmo, motivazioni, assistenza ai rifornimenti o quant’altro.Quello che vorremmo valutare è solo quale vantaggio guadagna chi corre in scia. Sia essa una donna con il suo trainer maschio o un semplice partecipante ad una gara a cui molti lettori partecipano. 

Se quando si parla di ciclismo i pareri sono unanimi e c’è chi si spinge a valutare il vantaggio in termini percentuali piuttosto alti, anche il 20 o 30%. Ma quanto si guadagna a “succhiare la ruota” del runner che ci precede? D’accordo che in bici si può andare a 40-50 km orari, ma un maratoneta è comunque vicino ai 20 km/h. Ed anche per molti amatori, velocità superiori ai 15 km/h non sono inusuali su gare fino ai 10000 metri. Non va poi dimenticato il fattore atmosferico. Con vento contrario stare coperti è sicuramente preferibile.

Cercando sul web non abbiamo trovato molto, idem dicasi facendo riferimento alle nostre letture di libri e riviste specializzate. Di certo conosciamo solo una piccola parte di quanto pubblicato in proposito. Possiamo quindi fare solo riferimento ad un paio di episodi personali. Per “misurare” lo stato di forma, il coach ci ha fatto correre al 90% dei nostri battiti massimi per diversi km. Esperimento fatto insieme ad altri compagni che ci accompagnavano. Occhi quindi sempre puntati sul cardio frequenzimentro. Ebbene, ci bastava stare dietro al gruppetto invece che in prima fila per perdere un paio di pulsazioni a velocità costante!

Voi cosa ne pensate?

rodolfo.lollini@podisti.net

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