Nuovo Portale

Questo portale cessa la sua funzione al 30 Dicembre 2012. Il nuovo portale può essere raggiunto al seguente indirizzo:

www.podisti.it

 da cui è possibile scegliere tra i diversi portali specializzati: Magazine (tutte le news e gli articoli), Calendario (tutte le gare del calendario podistico italiano), Foto (migliaia di foto da scaricare ogni settimana), ClassificheSondaggi

Commenti e Opinioni

Il deserto sportivo e i tartari nostrani

Rubriche - Commenti e Opinioni

Spero nel perdono di Buzzati se lo trascino nei problemi terraterra che ci toccano da vicino e per i quali ci sforziamo di trovare, ahimè senza risultati, le soluzioni. Se non altro perché anche lui fu vero sportivo (alpinista praticante) e pure giornalista (ciclismo soprattutto) in una breve parentesi del secondo dopoguerra.

Leggendo le varie teorie e vicissitudini che periodicamente montano sul web in merito ai rapporti tra i vari attori sportivi preposti ad operare sul territorio nazionale, ultima vicenda il trail di Trecate, mi viene in mente “Il deserto dei Tartari” di Buzzati e la Fortezza Bastiani, magistralmente descritta come il non luogo per eccellenza. Luogo dove non succede nulla se non la consunzione degli uomini che la abitano. Fin troppo facile immaginare che la nostra Fortezza Bastiani si sostanzia nella Federazione. E altrettanto facile immaginare che il deserto sia quello che anno dopo anno il Coni estende sullo sport nazionale. Ogni tanto, qua e là, un cespuglietto verde che secca nello spazio di un mattino.

Il nostro fenomeno sportivo viene partorito insieme alla neonata Italia e nasce dalle idee illuminate di Don Bosco che rivendicava per i suoi fanciulli un’attività motoria “ri-creativa” in contrapposizione all’attività motoria “lavorativa” che a piene mani svolgevano fin dalla più tenera età con lunghissime giornate lavorative.

Subito dopo e su scala mondiale, il Barone De Coubertin propone la rinascita dello sport olimpico in chiave aristocratico-borghese: che lo sport sia universale, veramente per tutti, purchè questi tutti appartengano ai gruppi elitari dominanti i Paesi di allora. Giustamente, questo sport ripescato nell’antichità non può non inglobare anche il “concetto di agonismo”. Concetto insieme allo stesso sport sopito per molti secoli in quanto troppo terreno, barbaro e corporale in contrapposizione alle teorie ecclesiali che guardavano in tutt’altra direzione.

Nei primi anni del ‘900 intervengono nello sport le Società di Mutuo Soccorso e altre organizzazioni operaie per invitare i lavoratori ad un’attività che facesse bene alla salute e che tenesse lontani vino e tabacco. A tener lontane le donne ci pensava la Chiesa cattolica. Non si deve poi dimenticare l’ Esercito che preparava i suoi soldati. Le sale di scherma; ed il tiro a segno, considerato sport e organizzato capillarmente su tutto il territorio nazionale.

In questo quadro ricco di attori, irrompe dopo la prima guerra mondiale il fascismo. Attraverso il Coni impone, diffonde e mette in ordine i concetti decoubertiani ad uso e consumo del Paese, in un modello che coinvolge tutti i cittadini italiani senza alcun distinguo attinente la pratica sportiva e vengono spazzate via le varie forme di proposta sportiva che faticosamente erano venute alla luce.

Nel secondo dopoguerra nascono gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).Nascono proprio per raccogliere quella fetta di praticanti che sportivamente si attivano al di fuori dei concetti del Coni, superando i suoi dettami che rimangono immutati nel passaggio tra fascismo e repubblica. Il concetto cardine che ordina tutto l’impianto della pratica sportiva interna al Coni è quello dell’agonismo: pronto, cieco ed assoluto…… E nell’arco degli anni purtroppo immutabile, in una società in continuo mutamento.

Gli EPS provano a modificare la rotta ma non ci riescono (o ci riescono solo in parte), stretti nella morsa del Coni dal quale dipendono in tutto e per tutto; un Coni che non riesce o non vuol capire che il suo concetto di “agonismo” è ancora valido ma non più egemone; che accanto al primigenio agonismo altri agonismi sono nati. Le frizioni che si susseguono periodicamente hanno origine da qui. Fintanto che non verrà sciolto questo nodo (mi sia permesso di definire culturale) non ci sarà alcun regolamento più o meno condiviso che potrà permettere ai cittadini una pratica sportiva degna di una società moderna.

Il Coni si è costruito il suo deserto e da esso non vuole uscirne. Lo presidia attraverso le sue Federazioni, chiuse nelle loro fortezze in attesa che arrivi qualcosa che giustifichi il loro stare all’erta. Un qualcosa che non arriverà mai. E quando arriva…….non è quello che ti aspetti: la guarnigione della fortezza Bastiani si aspetta l’arrivo di un esercito di guerrieri con i quali misurarsi e dare un senso alla sua inutile vita e invece chi si trova di fronte? Un drappello di militari cartografi (epperò sempre Tartari…epperciò nemici) che controllano la corrispondenza tra i reali confini e quelli trasposti sulle carte.

Per quel che ci riguarda, è ormai acclarato che i nuovi confini agonistici non corrispondono. Occorre ridisegnarli sulle carte (diciamo scartoffie), in gergo tecnico aggiornarle, altrimenti nella fortezza Bastiani/Fidal si susseguiranno ciclicamente inutili fermenti che da Bolzano a Canicattì non serviranno a nulla se non a clonare centinaia di inutili Tenenti Drogo che comanderanno altrettanto inutili guarnigioni, di cui la maggior parte dei componenti, tra l’altro, non riceve il ….soldo.

Grazie Buzzati del tuo capolavoro. Pieno di malinconica fantasia, superata da un’altrettanto malinconica realtà di tutti i giorni.

 

 

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 18 Aprile 2012 22:54)

 

Milano: Maratona nuziale per Marcella Crampton!

Rubriche - Commenti e Opinioni

Milano_Marathon_2012_fidanzati_irlandesi_foto_Roberto_MandelliLa Milano City Marathon resterà ben impressa nella mente di Marcella Crampton, podista irlandese che ieri è transitata sotto il traguardo nel buon tempo di 3h27’24”, che gli è valso un 42° posto a livello femminile ed il 6° di categoria.

Tuttavia non è questo il motivo che renderà questa gara indimenticabile, ma piuttosto l’epilogo, in quanto il suo accompagnatore Kelly Aidan, appena passato il traguardo, si è inginocchiato davanti a lei e non l’ha fatto perché le sue gambe fossero state fiaccate dallo sforzo.

Al contrario si è messo le mani in tasca, non per estrarre un ultimo gel, ma per porgerle un anello e domandarla in sposa. Insomma, ti ho accompagnato per 42 km ed ora ti domando di percorrere insieme tutta la strada della vita, o qualcosa del genere.

Nei pressi si trovava Mister “One Billion Photo”, al secolo Roberto Mandelli, che da vecchia volpe dello scatto non si è fatto cogliere impreparato ed ha ripreso tutta la sequenza.

Vi lasciamo alla visione delle immagini. Come al solito c’è chi si commuoverà, chi invidierà di non essere al posto di Marcella, ed altri che più cinicamente consideranno l’episodio come una possibile controindicazione a correre gare troppo lunghe che finiscono per annebbiare la mente.

rodolfo.lollini@podisti.net

.

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net) SERVIZIO FOTOGRAFICO

.

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 18 Aprile 2012 08:59)

 

Telecronaca da Milano: Sportitalia batte RAI e La7

Rubriche - Commenti e Opinioni

Milano_Marathon_2012_collage_1_foto_Roberto_Mandelli

Come già fatto in occasione della maratona di Roma, anche ieri, dopo la nostra corsa domenicale, siamo tornati a casa ed abbiamo seguito la cronaca televisiva di Sportitalia della gara meneghina. Ne abbiamo tratto un giudizio tutto sommato positivo e senza dubbio migliore rispetto a quanto di solito ci propinava mamma RAI, così come dell’esordio non impeccabile di La7.

Cosa ci è piaciuto

Senza dubbio il valore aggiunto fornito da Giorgio Rondelli, con cui possiamo avere degli “scambi di vedute” anche piuttosto animati su questo sito, ma al quale va riconosciuta un’indubbia competenza, così come una conoscenza dettagliata dell’atletica milanese. E’ stato bello sentirlo nominare club storici come i Road Runners o il GS Montestella, oppure raccontarci un poco della storia del campo XXV Aprile presso la montagnetta di San Siro, culla di moltissimi campioni ed ancora oggi cuore pulsante della Milano che corre.

Anche la città ha avuto una discreta presentazione, simpatica per esempio la scheda sul Vigorelli. Peccato per la pioggia che ha tenuto fermo l’elicottero e le relative riprese aeree.

Bene anche la presentazione delle classifiche finali. Sembra una banalità ma a Roma non ci hanno detto chi era arrivato terzo sia tra gli uomini che tra le donne. Avvincente la cronaca del combattuto finale a tre. Apprezzato anche il display con le medie ogni 5 km.

Cosa avremmo voluto vedere o non vedere

Di sicuro ci saremmo risparmiati l’intervista a Linus, specialmente se propinata quando i top-runner uomini erano vicini all’arrivo, facendoci perdere una delle fasi più interessanti. Poi ci piacerebbe che Linus, per coerenza, ogni tanto la corra questa maratona invece che preferirle sempre New York, altrimenti l’effetto è quello del “armiamoci e partite (Voi, non io…)”. Insopportabili anche le interviste alle “famosissime” starlette, impegnate a correre per ben 500 metri. D’accordo che c’è sempre un fine nobile dietro, ma qualche volta ci sembra che si faccia soprattutto della beneficenza alla loro stessa visibilità.

Tornando alla gara, non sarebbe stato male avere un cronometro in sovraimpressione, oppure conoscere i parziali dei chilometri, specie nell’acceso finale. Anche sulla sorte degli italiani, di Gualdi abbiamo saputo praticamente solo all’arrivo, mentre non abbiamo notizie del secondo e del terzo. Idem per le Italiane. Bravissima la Quaglia, siamo contenti anche per l’amica Gelsomino, giunta seconda. L’oblio riguardo alla terza. In ogni caso sempre meglio di Roma, dove per non sbagliare non ne hanno citato nessuno nemmeno quando venivano inquadrati all’arrivo.

Per concludere avremmo dato qualche informazione in più sulla staffetta. Rondelli ha citato solo i primi, e quasi ci sembrava si “vergognasse” nel parlarne. Però visto che ieri gli staffettisti erano il doppio dei maratoneti, forse era il caso di spendere qualche parola in più, ma questi son dettagli.

rodolfo.lollini@podisti.net

.

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO

.

 

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Lunedì 16 Aprile 2012 21:28)

 

Con la Straneo, la FIDAL farà come Tafazzi?

Rubriche - Commenti e Opinioni

Tafazzi_elab_podnetCon il record italiano di 2h23’44”, Valeria Straneo si candida prepotentemente per un posto in maratona ai giochi di Londra. Non che prima non fosse già più che meritevole, vista la lunga serie di risultati ottenuti dal cross fino alla mezza, ma ora, con questa prestazione sui 42 km, non esistono più scuse per non convocarla.

Almeno così speriamo, perché con la Federazione non si sa mai come va a finire. Il terribile dubbio è che si scelga una soluzione masochistica alla Tafazzi. Stiamo parlando del personaggio interpretato da Giacomo Poretti, del trio Aldo Giovanni e Giacomo, quello che a “Mai dire gol”, saltellava in calzamaglia nera e sospensorio bianco, godendo come un matto mentre si martellava le parti basse con una bottiglia in plastica.

Ok, d’accordo, il crono della Straneo è stato conseguito “fuori tempo massimo” rispetto alle regole stabilite dalla Fidal. E’ vero che ci sono altre atlete meritevoli, però che Valeria fosse in crescita e potesse fare questo risultato, si poteva ragionevolmente aspettarselo. Speriamo quindi che qualcuno non abbia già “promesso” una maglia azzurra ad altre tre atlete…

Noi Valeria a Londra la porteremmo di certo. Una che fa la settima prestazione mondiale stagionale la lasciamo a casa? Una che corre sempre da sola, senza lepri, aironi, sparvieri, pacemaker, pesci pilota o come li vogliamo chiamare.

E quando diciamo che la vogliamo a Londra, intendiamo in maratona, perchè non vorremmo che si arrivasse al “contentino” di chiamarla sui 10000 metri, perché sarebbe come convocare Del Piero (o il Vostro attaccante preferito) e poi farlo giocare terzino sinistro…

Insomma, speriamo bene che dalla sede federale non si senta una musichetta che fa pressappoco così: "Oh-oh-oh, oh-oh-oooh", ovvero il tormentone che fungeva da colonna sonora all’autoflagellazione di Tafazzi.

rodolfo.lollini@podisti.net

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Lunedì 16 Aprile 2012 10:29)

 

Maratona Parco del Ticino: il parere del C.R. Fidal Piemonte

Rubriche - Commenti e Opinioni

Relativamente ai precedenti articoli apparsi su questo webmagazine sul tema "Ecomaratona Parco del Ticino", al fine di chiarire la situazione e di dar voce a tutte le parti coinvolte, pubblichiamo di seguito l'intervento che il Dottor Sebastiano Scuderi ci ha inviato in qualità di Responsabile dell'applicazione dei regolamenti per il Comitato Regionale Fidal del Piemonte.

----------

Nel 1896 De Coubertin fece rinascere le Olimpiadi, si costituì il CIO a Losanna e tanti Comitati Nazionali che per ogni sport olimpico designarono una e una sola Federazione col compito fondamentale di gestire e regolamentare l'attività AGONISTICA sul proprio territorio, per l'Atletica Leggera questa prerogativa ESCLUSIVA fu assegnata e riconosciuta alla FIDAL.

Nel Novecento sorsero poi i Circoli Aziendali per l'impiego dal tempo libero e, soprattutto nel dopoguerra, sorsero gli Enti di Promozione Sportiva, dei "Coni" in sedicesimo che avevano ed hanno il compito di promuovere lo Sport NON AGONISTICO come aggregazione sociale e in tal senso e solo per questo scopo sono finanziati dal CONI.

Ho premesso tutto ciò per sgombrare un equivoco che fa comodo agli Enti poco seri, che cercano in tutti i modi di "scimmiottare" la Federazione copiandone i regolamenti e approvando manifestazioni AGONISTICHE per le quali NON HANNO TITOLO NE' RICONOSCIMENTO.

La FIDAL è fornita di autonomia tecnica, organizzativa e di gestione sotto la vigilanza del CONI. Ha sede legale in Roma. E’ associazione di diritto privato a durata illimitata, ai sensi dell’art. 18 D. Lgs 242/99, e successive modificazioni, ed è l’unica riconosciuta a disciplinare l’attività di atletica leggera in Italia.

Qualunque manifestazione AGONISTICA per legge deve essere approvata dalla FIDAL, tutte le altre sono ILLEGALI.

La Convenzione ribadisce chiaramente le due funzioni nettamente diverse e complementari della FIDAL e degli EPS.

Venendo al mio settore nelle Norme Attività 2012 è scritto chiaramente:

1.8 Copertura Assicurativa Federale

In ottemperanza alle norme previste dal Decreto Ministeriale del 16 aprile 2008, la Federazione ha stipulato l’assicurazione obbligatoria nell’interesse dei propri associati.
L’assicurazione è operativa a condizione che le attività sportive, gli allenamenti e le indispensabili azioni preliminari e finali si svolgano nelle circostanze previste dai Regolamenti e dai calendari federali o da specifici accordi stipulati dalla Federazione con Enti od Associazioni, purché definiti in data certa, antecedente all’evento che ha generato l’infortunio.
Pertanto, richiamando anche quanto previsto dall’art. 21 del Regolamento Organico, i tesserati FIDAL non sono autorizzati a partecipare a gare non approvate dalla FIDAL. Qualora ciò accada, essi si assumono la diretta e personale responsabilità in merito alle conseguenze degli eventuali infortuni accaduti e non sono tutelati dalla copertura assicurativa federale e tale inadempienza verrà inoltre segnalata agli organi di giustizia.
Ben prima dell'"affaire" Parco Ticino abbiamo emesso il seguente:


COMUNICATO DA DIFFONDERE A TUTTI I TESSERATI

Premessa:
La FIDAL è l’unica che può approvare manifestazioni podistiche aventi carattere agonistico, cioè manifestazioni che prevedono una classifica e dei premi da distribuire a seconda della propria posizione d’arrivo in classifica.
La UISP e gli altri Enti di Promozione Sportiva possono organizzare manifestazioni podistiche aventi carattere agonistico, ma devono richiederne l’approvazione alla FIDAL.
La UISP e gli altri Enti di Promozione Sportiva possono liberamente organizzare manifestazioni podistiche aventi carattere promozionale non agonistico, cioè che non prevedono una classifica e, se presenti dei premi, ne prevedano una distribuzione mediante sorteggio.
Ove la UISP e gli altri Enti di Promozione Sportiva organizzino manifestazioni podistiche aventi carattere agonistico senza richiederne l’approvazione alla FIDAL, violano le leggi e le convenzioni vigenti.

Pertanto:
I tesserati alla FIDAL non possono in alcun modo partecipare a manifestazioni podistiche di carattere agonistico indette da chicchessia se le stesse non hanno ricevuto l’approvazione della FIDAL.

Quanto sopra indipendentemente da quanto possano affermare gli organizzatori verbalmente o tramite indicazioni scritte sui volantini I tesserati alla FIDAL possono invece liberamente partecipare a tutte le manifestazioni podistiche aventi carattere promozionale non agonistico.

Inoltre:
Ai tesserati alla FIDAL è possibile eventualmente tesserarsi anche alla UISP e agli altri Enti di Promozione Sportiva ma, essendo sempre tesserati FIDAL, resta l’obbligo di osservarne le disposizioni. Quindi l’eventuale doppio tesseramento non deroga a quanto sopra affermato, cioè non autorizza la partecipazione a manifestazioni podistiche di carattere agonistico non approvate FIDAL.
Si ricorda che se qualcuno dovesse ugualmente prendere parte a manifestazioni podistiche aventi carattere agonistico non approvate FIDAL, andrebbe incontro al deferimento suo e della ns. Società da parte della FIDAL, e si assumerebbe la diretta e personale responsabilità in merito alle conseguenze degli eventuali infortuni accaduti non essendo tutelato dalla copertura assicurativa federale.

Infine allo stesso John Braga abbiamo fatto presente quanto previsto dallo Statuto Federale e della Società di cui è presidente:

1. Per far parte della FIDAL le società, le associazioni e i gruppi sportivi scolastici, costituiti nelle forme previste dalla normativa vigente, senza scopo di lucro, che - di seguito - verranno indicati come “società”, dotati di sede legale nel territorio italiano, devono presentare domanda di affiliazione, in conformità alle modalità stabilite dal Regolamento Organico e dalla vigente legislazione in materia.

Le associazioni e le società regolarmente affiliate devono prevedere nei loro statuti l’obbligo di conformarsi alle norme e alle direttive del CONI nonché allo statuto e ai regolamenti della Federazione.

Le Norme per l'organizzazione delle manifestazioni 2012 approvate dal Consiglio Federale stabiliscono quanto segue:

Art. 5 - RICHIESTE DI MANIFESTAZIONI ISTITUZIONALI

1. Ogni anno, le Società e i Comitati Regionali e Provinciali interessati ad organizzare una manifestazione istituzionale di livello nazionale (tipologia nazionale e internazionale) o territoriale, presentano la “Richiesta di Organizzazione” relativa all’anno successivo.

2. Per le manifestazioni di livello nazionale (tipologia nazionale e internazionale) le richieste, di cui al punto precedente, devono essere inoltrate alla Federazione Nazionale, entro e non oltre la data annualmente stabilita dalla Federazione ed indicata nei relativi moduli, esclusivamente tramite i Comitati Regionali di appartenenza, i quali, dopo avere esaminato la documentazione e risolto eventuali concomitanze, ne completeranno la compilazione esprimendo il parere motivato in merito.
Per le Manifestazioni di corsa e marcia su strada la richiesta deve essere corredata dalla certificazione di misurazione del percorso o dalla richiesta di misurazione (l’omologazione del percorso dovrà comunque essere effettuata almeno 90 giorni dello svolgimento della manifestazione).

3. Per le manifestazioni di livello territoriale le richieste vanno indirizzate ai Comitati Regionali di competenza, secondo le specifiche disposizioni da essi emanate.

In conclusione il Parco del Ticino NON ha alcun elemento di legalità non essendo approvato dalla FIDAL, non essendo inserito nei Calendari federali, non rientrando assolutamente nella Convenzione FIDAL EPS, con la conseguenza non indifferente che TUTTI i tesserati FIDAL NON sono coperti dalla convenzione assicurativa FIDAL - Groupama e in caso di incidente ne risponde solo ed esclusivamente il signor John Braga, questo vale più di tutte le squalifiche o ammende che si potrebbero minacciare.

Add a comment

Ultimo aggiornamento (Giovedì 12 Aprile 2012 20:18)

 
Altri articoli...
Ultimi 60 servizi fotografici