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Vertical Running: 2.100 atleti in gara a Singapore

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Con 2.116 atleti al via, gli australiani Darren James Wilson e Suzy Walsham hanno vinto la Swissotel Vertical Marathon a Singapore, settima e penultima tappa del Vertical World Circuit 2012. La sfida ha avuto luogo in uno dei più belli e alti hotel dell’Estremo Oriente, una spettacolare torre di 226 metri che ha impegnato i “corridori del cielo” lungo 73 piani e 1.336 gradini.
Wilson ha fatto segnare il tempo di 7’13"; secondo classificato il belga Omar Bekkali con il tempo di 7'37" e terzo il portoghese Pedro Ribeiro con il tempo di 8'02".
Suzy Walsham, australiana di nascita, ma residente a Singapore, già quattro volte vincitrice della Swissotel Vertical Marathon e tre volte prima anche a New York nell’Empire State Building Run-Up, era in grande forma e ha ottenuto il record della gara con il tempo di 7'51".  Al secondo posto la neozelandese Briget Ella Robertson (9'16") e terza l'atleta di Singapore Poh Suan Puah (10'57").
Thomas Dold, campione Vertical World Circuit 2011, guida anche quest’anno la classifica generale del Mondiale davanti a Omar Bekkali e all’italiano Fabio Ruga.  Leadership assoluta in campo femminile per Susy Walsham, ormai irraggiungibile, davanti a Cristina Bonacina e alla statunitense Kristin Frey. Ogni informazione sul sito www.verticalrunning.org
Proprio in questi giorni è stato confermato che il Vertical Word Circuit vedrà la sua spettacolare conclusione in Brasile venerdì 25 gennaio a San Paolo. La gara è stata posticipata rispetto al calendario originale per consentire la realizzazione di uno speciale "Brazil Vertical Day", promosso dalle autorità locali per celebrare, con eventi di sport, salute e benessere, l'anniversario della fondazione della città.
Il Vertical World Circuit, il Campionato del Mondo di corsa nei grattacieli - regolato da ISF (International Skyrunning Federation) in collaborazione con Vista Comunicazione - ha avuto luogo quest'anno con successo, oltre a Singapore e San Paolo del Brasile, anche a New York, Basilea, Londra, Taipei, Berlino e Hanoi. Purtroppo l'unica tappa annullata è stata quella di Milano (Vertical Sprint Regione Lombardia) dove per problemi finanziari è stato necessario rinunciare, a stagione in corso, a questo avvenimento internazionale nel nuovo e prestigioso Palazzo Lombardia. Gli organizzatori sono al lavoro per cercare di confermare la gara nel 2013 in Italia in un grattacielo più alto e altrettanto bello.
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Tutto pronto il Brianzolo 2013!

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Carate Brianza Camp Brianzolo 2012 collage foto Roberto MandelliRitorna il Campionato Brianzolo di Corsa Campestre, giunto alla sua 27^Edizione.
Iniziato nel lontano 1987 con l'organizzazione di sette Società podistiche Brianzole che avevano trovato l'accordo per disputare le gare sui terreni dei loro paesi di origine, l'esito fu subito positivo con una larga partecipazione di giovani e adulti che avevano trovato il modo di poter sfogare il loro impegno sportivo anche al sabato pomeriggio, su dei percorsi veramente selettivi e ben organizzati.
Dalle cinque gare iniziali oggi si è passati a ben undici gare, compresse tra le 14.30 e le 17.00, anche perché, con l'introduzione del chip, tutte le prove si possono disputare a "tamburo battente", senza pausa tra una gara e l'altra. Da quasi una decina d'anni anche la nostra manifestazione è passata sotto l'egida della FIDAL, pertanto per poter partecipare è necessario aver rinnovato la tessera federale per il 2013 subito dalla prima prova: non saranno ammesse deroghe.
Le regole sono identiche a quelle dello scorso con le pre-iscrizioni via e-mail o via fax entro le ore 24.00 del giovedì antecedente la gara alla società OTC, che gestirà, come al solito, la segreteria e il cronometraggio; oppure alla segreteria organizzativa dei Marciacaratesi.
Le Società organizzatrici delle prove 2013 sono le stesse della passata edizione: ASD Canturina Polisportiva S.Marco, Amici dello Sport di Briosco, Atletica VIS Nova Giussano, Gruppo Sportivo AVIS Oggiono, Gruppo Podistico Villasantese e ASD Marciacaratesi, con gli stessi campi di gara.
Per il 2013 è stata regolarizzata la gara anche per gli Esordienti C (6/7 anni), che comunque non pagheranno alcuna quota di iscrizione.
Tutti gli atleti saranno dotati di chip, mentre partendo dalle categorie Allievi Maschili e Juniores Femminili, avranno anche il pettorale gara. Gli atleti delle categorie giovanili pagheranno una quota fissa di 1 Euro per gara, mentre gli adulti pagheranno Euro 5 per gara più la cauzione chip che seguirà le regole sotto indicate; il chip comunque verrà attivato ad ogni gara solo con il pagamento della quota di partecipazione.
1 - Nel caso di partecipazione ad una sola gara l'atleta pagherà Euro 10 di cauzione ed il chip dovrà essere restituito al termine della prova con il recupero dell'intera cauzione;
2 - Chi possiede già il chip personale OTC per il 2012 e intende trattenerlo anche per tutto il 2013, dovrà pagare Euro 5, con la conseguente attivazione annuale;
3 - Chi desidera il chip da utilizzare solo per il Campionato Brianzolo, pagherà Euro 10 di cauzione avrà in restituzione, al termine dello stesso, Euro 5;
4 - Chi al termine del Brianzolo vorrà trattenere il Chip per tutto il 2013, avendo già versato Euro 10 di cauzione, dovrà pagarne ancora 5.
Per l'edizione 27 del Brianzolo, le Società Organizzatrici intendono valorizzare ancora di più le premiazioni delle categorie giovanili per incentivarne la partecipazione.
Le premiazioni gara saliranno a 24, così come le categorie che saranno ben 38, tutte riccamente premiate nella serata di Giovedì 7 marzo al Palatenda di Giussano, come tradizione del nostro circuito.
Vi aspettiamo con la prima prova di Cantù, che inaugurerà la nuova stagione del Brianzolo.
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 (Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  VOLANTINO/PROGRAMMA
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 06 Dicembre 2012 13:12)

 

Un 2013 con le ragazze di Novate per regalare un sorriso!

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Calendario 2013 Polisportiva Novate x Moebius
“Un Calendario per un sorriso” è nato dall’idea di un gruppo di ragazze unite da una grande passione per la corsa. Uno sport meraviglioso che contribuisce a unire le forze e fa capire quanto sia importante lottare, faticare, a volte anche soffrire. 
Il progetto è a sostegno dell’ Associazione Italiana Sindrome di Moebius - O.n.l.u.s. (www.moebius-italia.it). Il Presidente dell’Associazione è un amico podista, la cui figlia, Giulia è affetta da questa rarissima malattia. Difficilmente riconoscibile, la Sindrome di Moebius, si presenta fin dalla nascita ed è una malattia la cui caratteristica principale è la paralisi facciale permanente causata dalla mancata o ridotta formazione dei nervi cranici, il 6 e il 7. Le persone colpite da questa malattia non hanno quindi espressioni facciali, non possono sorridere, fare smorfie, chiudere o muovere gli occhi lateralmente. A volte possono essere colpite anche altre parti del corpo, come gli arti, che spesso limitano i movimenti. Il cervello non è intaccato da questa malattia: capiscono tutto.
In Italia sono affetti “solo” 179 bambini e ne viene colpito circa 1 ogni 100.000 nuovi nati. Per correggere le malformazioni del viso e degli arti e per aiutarli a sorridere, molto spesso si ricorre alla chirurgia (Smile Surgery - chirurgia di rianimazione facciale o chirurgia del sorriso). Dal 2003 questa tecnica viene applicata dalla struttura complessa Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretta da Enrico Sesenna,  sede delle principali specializzazioni dedicate al trattamento completo della Sindrome di Moebius.
 Dal 2004 a oggi, grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Italiana Sindrome di Moebius, più di 150 pazienti provenienti da tutta Italia e dall’estero si sono rivolti presso gli ambulatori dell’unità operativa chirurgica dell’Ospedale Maggiore di Parma per la diagnosi o il trattamento della paralisi facciale in Sindrome di Moebius. Tra questi 40 pazienti sono già stati sottoposti a Smile Surgery per un totale di 52 trapianti microvascolari.
Il ricavato della vendita di questi calendari sarà consegnato direttamente all’Associazione e a Giulia, la nostra “mascotte”, che ritirerà l’incasso a nome di tutti i bambini bisognosi di aiuto come lei.
 Per chi fosse interessato a contattare direttamente l’associazione: info@moebius-italia.it - www.moebius-italia.it
 È importante sottolineare che la realizzazione di questo progetto di solidarietà non sarebbe stato possibile se tanti amici non avessero dato un aiuto concreto mettendo a disposizione il loro prezioso tempo in modo del tutto gratuito.
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A tale proposito si ringrazia:
Podisti.net, che ha contribuito alla parte fondamentale del lavoro concedendo di avere come fotografo il bravissimo Roberto Mandelli; un grazie va naturalmente anche alla redazione per la loro preziosa disponibilità nel voler pubblicare la notizia
Stefania Tavazzi, la art director che ha curato la parte grafica, altra parte molto importante del lavoro
Viappiani Printing S.r.l., che ha contribuito mettendo su carta il sogno di questa iniziativa e dando così vita al calendario
Polisportiva Novate, che ha messo a disposizione location e sport models
Elisa Uboldi e Monica Gelmini, le truccatrici che hanno dato quel tocco in più alle modelle
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 22 Novembre 2012 01:10)

 

Valeria Straneo chiude il 2012 con il terzo posto a Torino

Rubriche - Notizie

Si chiude con un bel terzo posto in 2h27'04'' conseguito alla maratona di Torino di domenica 18 novembre la stagione agonistica di Valeria Straneo. Una gara disputata con passaggio a metà percorso forse un po' troppo veloce, in 1h12'40'', e una parte finale dove le sono probabilmente  mancate un po' di energie.

Domenica Valeria ci ha emozionato non solo per la sua prestazione sportiva, ma anche per il suo modo solare e umano di affrontare la competizione, come se fosse una delle tante atlete partecipanti alla 42 km. Già sorridente prima della partenza, l'abbiamo vista durante la gara salutare il pubblico presente lungo il percorso e attendere con un grande abbraccio l'arrivo dell'altra maratoneta italiana Emma Quaglia, anche lei protagonista della giornata con il proprio personale in 2h28'15". Ad aspettare Valeria al traguardo i suoi due figli, che ci hanno regalato una bella immagine di donna mamma e maratoneta al tempo stesso.

Dopo l'annullamento di New York, la stessa Valeria aveva dichiarato che avrebbe voluto correre in Italia e in particolare a Torino, dove aveva compiuto i suoi studi universitari, per completare nel migliore dei modi il suo 2012 con la quarta maratona in attivo.

La sua parabola ascendente era iniziata il 25 settembre 2011 alla maratona di Berlino dove, un po' a sorpresa, aveva chiuso in 2h26'33'', migliorando ampiamente il suo primato personale. Per lei i primi applausi, le prime convocazioni ai raduni della Nazionale, ma anche lo stupore e le perplessità di quanti vedevano con sospetto questo netto miglioramento. Ma Valeria non si è fatta intimidire, insieme alla sua allenatrice Beatrice Brossa e al resto del suo staff, ha continuato a lavorare con impegno e determinazione. Le sue doti sono state premiate con la prima maglia azzurra conseguita agli Europei di Cross del dicembre 2011.

L'obiettivo del 2012 diventa così quello di entrare a far parte della squadra azzurra nella maratona olimpica di Londra. Si distingue per gli ottimi piazzamenti in alcune mezze maratone, Roma-Ostia e StraMilano dove corre rispettivamente 1h07'46'' (miglior tempo 2012 in Europa) e 1h08'48'' migliorando ampiamente il suo primato personale. Ma per la convocazione di Londra manca ancora qualcosa e la chiave di volta potrebbe essere la maratona di Rotterdam. È il 15 aprile, forse il vero giorno-capolavoro di Valeria quando, al picco della forma fisica, corre conquistando il secondo posto in 2h23'44'', nuovo primato personale, ma soprattutto nuovo primato italiano sulla maratona femminile e, ancora oggi, quarto tempo europeo del 2012. A questo punto per Londra non ci sono più dubbi: la maglia è sua, conquistata a dura fatica. Preparazione in altura a St. Moritz con il resto della squadra olimpica e, il 5 di agosto, eccola al via della maratona a cinque cerchi: un sogno per una ragazza come Valeria, che solo fino a qualche anno prima correva quasi a livello amatoriale, ritagliando gli allenamenti tra i suoi impegni di lavoro e di mamma. Chiude la maratona olimpica all'ottavo posto con un tempo di tutto rispetto, 2h25'27'', soddisfatta e felice di aver vissuto un'esperienza a dir poco unica.

Adesso, a conclusione di un anno così impegnativo, si prenderà un periodo di riposo di un paio di mesi e tornerà alle competizioni nel 2013, con un 10.000 mt o qualche mezza maratona. Deciderà più avanti quando ripresentarsi al via di una maratona, per aggiungere un nuovo tassello alla sua sfolgorante carriera.

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 22 Novembre 2012 01:08)

 

Quella volta che... Shizo Kanakuri finì la sua maratona dopo 55 anni

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Lo sport è fatto di gesti, di emozioni, ma anche di tantissime storie al limite dell'incredibile e proprio per questo ancora più affascinanti e spesso commoventi come quella del giapponese Shizo Kanakuri che detiene, indubbiamente, uno dei record più 'strani': ha corso la maratona con il tempo di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi.  Olimpiadi di Stoccolma 1912,  l'atleta giapponese era il favorito nella maratona, ma qualcosa andò storto. Kanakuri non tagliò mai il traguardo, anzi scomparve e nessuno ne seppe più nulla, fino al 1962 quando fu rintracciato da un giornalista svedese. Nel 1967 torna a Stoccolma e può finire la sua maratona, 55 anni dopo.

Nel 1912 a Stoccolma, il Giappone era presente con.. due atleti e uno di loro è il giovane Shizo Kanakuri, che in patria è considerato un eroe, tanto positivi sono i risultati da lui ottenuti sulla distanza dei 42,195 km. Grazie ad una mobilitazione popolare viene raccolta una somma per consentire all'atleta di gareggiare nella prova 'regina' delle Olimpiadi e Kanakuri parte così per Stoccolma.  La maratona è in programma il 14 luglio e gli atleti in grado di puntare all'oro sono tre, oltre al giapponese, ci sono due sudafricani, McArthur e Gitsham.

Quel giorno le condizioni meteo sono molto 'strane' per essere in Svezia, fa molto caldo e gli atleti non possono, per regolamento, assolutamente rifocillarsi. Kanakuri parte e prende subito il comando, tallonato da MacArthur, ma al trentesimo chilometro Kanakuri 'scompare' e nessuno lo trova più e dopo giorni di ricerche, viene iscritto nel registro delle persone  scomparse in Svezia.

50 anni dopo quel giorno d'estate, un giornalista svedese si interessa alla storia di questo atleta giapponese e dopo una lunga ricerca scopre che Shizo Kanakuri è vivo ed è in Giappone.  Dopo tutto questo tempo l'ex maratoneta si sente di raccontare la sua storia: arrivato al 30° chilometro era stremato e accettò da bere da una signora e  poi...si addormentò, per dieci ore!.  Svegliatosi, per la vergogna, rientrò in incognito nel suo paese.  Nel 1967 a Stoccolma si festeggia il 55° anniversario di quelle Olimpiadi e il comitato invita Shizo, ormai settantaseienne, a concludere la sua maratona, ricominciando dal punto nel quale era crollato in un sonno profondo. Era sempre estate, come nel 1912, e il cronometro finalmente poté registrare il tempo di Kanakuri : 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi.

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