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Green Race: facile, vicina, bellissima. L'Ecorunning torna al Parco delle Cave

Rubriche - Notizie

Milano_Green_Race_2012_locandina

Domenica 21 ottobre si ripete a Milano l'originale e tradizionale giornata all'insegna dello sport e del rispetto per l'ambiente.  Da 6 anni Green Race è un appuntamento atteso e gradito da molti atleti amanti della corsa ma anche da molte famiglie e bambini che celebrano il movimento e l'ecologia.
Bellissimo palcoscenico dell'avvenimento è il Parco delle Cave, in zona Baggio/Forze Armate, nella parte ovest della città; qui è allestito un percorso agonistico di 10 km e un più breve percorso "ambientale" di 2 km.  Entrambe le possibilità garantiscono l'esperienza "Ecorunning" cioè correre o camminare in scenari particolarmente belli dal punto di vista paesaggistico: stradine sterrate, argini dei laghetti, prati, boschi e antiche cascine. Un suggestivo angolo di Trentino o di Valle d'Aosta a 10 minuti di auto dal centro della città…!
Queste le chiavi del successo di un evento che anno dopo anno ha accresciuto interesse, partecipazione e notorietà. Per gli atleti una prova tecnica del calendario Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) con misurazione ufficiale, cronometraggio con microchip, premi e classifiche;   per le famiglie, i bambini, le scuole e gli appassionati un'occasione unica per una passeggiata di festa per scoprire animali, profumi, piante e inattesi scorci naturali.
Quindi "Green Race: facile, vicina, bellissima!" come recita lo slogan che accompagna questo appuntamento promosso dal Comune di Milano e da Amsa. Il Comune nel desiderio di promuovere lo sport, il movimento, le periferie e la fruizione dei parchi e delle zone verdi.  Amsa con l'obbiettivo di sostenere un evento cittadino che coniuga sport, educazione e rispetto ambientale.
Dal 2010 Green Race, Milano e il Parco delle Cave sono gemellati per i temi Ecorunning con il celebre Central Park di New York;  due bellissimi parchi cittadini da amare e salvaguardare.
Il sito ufficiale www.greenrace.it  illustra tutte le caratteristiche dell'avvenimento; le iscrizioni alla gara agonistica (5 euro) sono possibili da oggi fino al 17 ottobre proprio sul sito ufficiale oppure telefonando allo 02.72093731.
Per la corsa/passeggiata ecologica le iscrizioni sono gratuite e possibili dal 6 ottobre in numerosi negozi e da Decathlon in Largo Cairoli.


 

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 28 Settembre 2012 19:14)

 

Deferito al Tribunale Antidoping il podista Nicola Martini

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La Procura Antidoping del CONI ha disposto il deferimento, al Tribunala Nazionale Antidoping, dell’atleta Nicola Martini (tesserato FIDAL) al competente Organismo giudicante della FIDAL per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell’art. 2.1. del Codice WADA in relazione alla positività per presenza di Indapamide, in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine della gara “12° Edizione Cronoscalata San Giacomo Altissimo”, svoltasi a Brentonico in data 22 luglio 2012 con richiesta di 2 mesi di squalifica. Add a comment
 

Colnaghi: arrivata la squalifica definitiva

Rubriche - Notizie
Lo scorso 20 settembre sul sito del CONI è apparsa la notizia della condanna definitiva, stabilita dal Tribunale Nazionale Antipoding, a Pietro Colnaghi che nel frattempo aveva gia' scontato l'intera squalifica.

Comunicato CONI

Nel procedimento disciplinare a carico di Pietro Colnaghi (Atletica), visti gli artt. 2.1 e 10.4 del Codice WADA, dichiara il medesimo responsabile dell’addebito ascrittogli e lo condanna alla sanzione della squalifica per 2 mesi con decorrenza dal 13/06/2012 e scadenza al 12/08/2012. Condanna altresì l’atleta al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 500,00. Dispone che la presente decisione sia comunicata all’interessato, all’UPA, alla WADA, alla Federazione Internazionale, alla F.I.D.A.L., alla Società di appartenenza all’epoca dei fatti. Add a comment
 

Disarmato

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Jutta sorrideva sempre…

A volte faceva il muso del topo e arricciava il naso come per sberleffo. Altre soffiava come un gatto, poi rideva a crepapelle e finiva incrociando gli occhi. Ma Jutta correva anche, e lo faceva per 6 giorni di fila. Aveva 44 anni, ne avrebbe compiuti 45 se il cancro non se la fosse presa. Lo dico così, perché non trovo appigli a un dolore improvviso.

C’è e basta e bisogna chiamarlo con il suo nome. Jutta era di Essen, un posto lontano, che se provi a fare l’itinerario su Guida Michelin, da Crevalcore ti passa la voglia. Costa una cifra perfino il volo, che poi ti lascia a Brema o Colonia e di lì te la devi fare in treno o in autonoleggio. Comunque Jutta l’ho conosciuta in Ungheria, alla 6 giorni sul lago Balaton nel 2011. Pareva in vacanza Smile (come l’avevo ribattezzata). Io sfangavo chilometri di sudore e madonne, mentre lei candida come la neve di Natale, se ne stava a sciogliersi sul prato con una birra ghiacciata a portata di mano. Poi, quando noi comuni mortali si cedeva alle grinfie della notte e al dolore dei tendini dopo qualche centinaio di chilometri, lei si buttava nella mischia e carezzava le nostre afflizioni con i suoi sorrisi buoni.

Non le fregava per niente del risultato, ma si godeva l’ambiente e dispensava buon umore a iosa. Mi ha perfino curato, tentando un estremo bendaggio (era fisioterapista o giù di lì…) quando il mio periosteo aveva deciso di farmi urlare. Poi, quando le cose si sono messe al peggio per me (frattura della tibia) e bye bye risultato, lei mi ha accompagnato più volte nelle notti gelide magiare, dispensandomi parole di assurda simpatia unite a coccole materne. Tant’è che quando la mia mente malata ha deciso di ritentare l’avventura “6 Giorni” anche nel 2012, scorrendo la lista degli iscritti mi sono augurato di vedere nuovamente quel nome tra i partecipanti. E c’era. Ricordo che mi si è infiammato il cuore, memore dell’anno precedente e mi sono chiesto se non fosse un caso che anche lei tornasse proprio dove io cercavo un sogno, e magari il suo, poteva essere quello di chi si diverte a spingere quello altrui.

Ma poi cercando su internet ho scoperto che Jutta aveva un passato di atleta, di ultramaratoneta con i fiocchi. 66 gare internazionali ufficiali, dal 1998 ad oggi. Due presenze con la maglia della Nazionale tedesca: una ai Campionati Europei della 24 ore ad Apeldoorn (Olanda) nel 2001, dove si era classificata 12^ donna e 2^ di categoria e l’altra sempre ai Campionati Europei della 24 ore nel 2002 a Gravigny (Francia), dove aveva ottenuto la 14^ piazza femminile assoluta e la 4^ di categoria. Poi un’infinità di chilometri (7671,122 in gare ufficiali) in 15 anni di magnifica passione. Una delle poche atlete al mondo ad aver partecipato (e concluso) 5 gare ufficiali sulla distanza dei 6 Giorni. Ma questi sono solo numeri e rivestono la permeabilità dell’essere umano, cosi come la statistica ne definisce i contorni. E’ l’essenza che da il colore ai giorni. E quelli di Jutta erano fatti di amore, quel tipo di cura che dipinge ogni cosa con l’allegria del vivere, senza domandare nulla in cambio. Ho visto mettere chili di bene nei sorrisi di questa donna e mi si sono posati sulla pelle come una brezza forestiera che scalda all’alba di un giorno d’inverno. Aveva il bene tatuato nel sangue, e questo, questo, mi ha disarmato. Sì perché nel mio egoistico vivere, non riesco ancora ad aprire la porta ad un così alto sentimento. Jutta era malata da un anno e conosceva la sua scadenza. Sapeva che era a breve.

Ha chiesto un permesso speciale agli organizzatori della 6 Giorni del Balaton, per potervi partecipare anche quest’anno, con un’unica motivazione: “voglio trascorrere le ultime ore della mia vita, là dove ho trascorso le più belle. In mezzo agli amici del sudore, e vedere per un’ultima volta la loro gioia, così che possa essere in parte anche la mia”. Aveva chiesto che nulla sapessimo. Voleva solo regalare un alito della sua vita, senza rumore, senza compassione, solo con amore. Anche quella el 2012 per il sottoscritto è stata un’edizione sofferta, in tema di 6 giorni. Ma quest’anno ho raggiunto il mio obiettivo, e quando questo è successo erano circa le 2 del mattino dell’ultimo giorno. Il circuito di Balatonfured era semideserto e la stanchezza finale aveva vinto buona parte dei concorrenti, mentre io imboccavo l’ultimo rettilineo che mi separava dai quei fatidici chilometri che avevo sognato per 2 anni. Lei era là, seduta accanto al paletto piantato dall’organizzazione, come effigie delle mie fatiche. Ricordo che il mio pianto ha intasato gli occhi e la sua immagine si è fatta nebbia. Ma sorrideva. Smile mi ha abbracciato e mi ha regalato le parole. Le sue, quelle di un qualcuno qualsiasi che si stringe alla gioia di qualcun altro, solo per donare un attimo di amore, mentre tu voli sulla nuvola più alta e sogni ad occhi aperti. “Sei felice, adesso… E io lo sono per te…”

Si può ricevere qualcosa di più grande in una piccola vita…? Io sono disarmato per questo dono e non riesco a trovare il dolore nel mio cuore, per la sua perdita, tant’è immenso il senso di quello che mi ha dato. Ho tatuato sulla mia pelle, al rientro in Italia, quel risultato. Perché le cose vere, quelle che mi hanno fatto crescere, le ho sempre volute incidere sulla pelle. Poi s’era detto che la sofferenza (perché è tanta in 6 giorni), avrebbe lasciato il posto alla gioia della conquista e nessuna replica in futuro, ma solo quel tatuaggio a ricordo di tutto.

Jutta sorrideva sempre. Pardon… Jutta ride sempre, ma corre anche, e lo sa fare per 6 giorni di fila…

La prossima edizione della 6 Giorni di Balatonfured (HU), in programma a Maggio 2013, sarà dedicata alla memoria di Jutta Johring… Ci vediamo là, Smile…

 

 

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Vuoi correre la Maratona di Venezia? C'e' chi puo' cederti il pettorale

Rubriche - Notizie

Venezia e' sold out da molto tempo ma c'e' sempre qualcuno che per i più svariati motivi non potrà correre.
Alcuni di questi atleti si sono rivolti a noi per evidenziare la loro disponibilit' a cedere il pettorale, naturalmente in modo regolare e nel rispetto di quanto prescritto dal regolamento.

Chiunque fosse interessato ad acquistare il pettorale, puoi scrivere a redazione@podisti.net non prima di aver visionato la cheda riepilogativa qui di seguito scaricabile sulla quale potrete verificare i costi di segreteria da aggiungere al costo del pettorale.
http://www.venicemarathon.it/downloads/registration_form_2012_IT_transfer.pdf

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