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Medicina e Alimentazione

Corsa e idratazione

Rubriche - Medicina e Alimentazione

Prima di introdurre l’argomento specifico di oggi, vorrei evidenziare un concetto che spesso dimentichiamo, nonostante svolgiamo attività fisica quotidiana e regolare. Il nostro obiettivo finale sarà quello di raggiungere uno stato di benessere generale. Tale stato viene definito come “ stato di salute psicofisico raggiungibile tramite una corretta alimentazione, attività fisica quotidiana, e relax” che porti al miglioramento della qualità della Vita.
Per raggiungere questo stato di benessere generale non è solo importante allenarsi, ma curare anche altri aspetti inerenti a una corretta assunzione di sostanze presenti negli alimenti e nelle bevande che apportano equilibrio e salute nel nostro organismo. Ci sono delle sostanze che non fanno parte dei più comuni e conosciuti macronutrienti, come i carboidrati, le proteine e i grassi, ma che comunque sono indispensabile per la salute del nostro organismo. Di seguito ne specifichiamo alcune categorie come:

 

VITAMINE

  1. le vitamine non sono sintetizzate dal nostro organismo: si devono necessariamente assumere con gli alimenti,
  2. Le vitamine idrosolubili, si sciolgono nell'acqua , è difficile che si arrivi ad un iperdosaggio, vitamine del gruppo B, la vitamina C, l'Acido Folico e la vitamina H.
  3. Le vitamine liposolubili si sciolgono nei grassi dai quali sono veicolate; a differenza di quelle idrosolubili, possono essere immagazzinate nel fegato e del tessuto adiposo. è possibile incorrere in una intossicazione, vitamine liposolubili la vitamina A, la D, la E, la F e la vitamina K.

In questo articolo mi vorrei soffermare su elementi che sono indispensabili per un buon funzionamento del nostro organismo, che non forniscono energie come i carboidrati o grassi, ma subentrano in moltissime funzioni vitali del nostro organismo, questi sono i Sali Minerali. L’argomento del giorno sull’idratazione per l’attività fisica sarà concentrato prevalentemente sul capire quali sono le loro funzioni, perché non devono mancare nella nostra alimentazione e integrazione, quali sono i rischi che si incorrono in una non giusta ed equilibrata assunzione di questi macro e micro-elementi.


I SALI MINERALI

FUNZIONI

  1. non forniscono energia
  2. partecipano reazioni che liberano l'energia indispensabile per la vita.
  3. la formazione delle ossa e dei denti,
  4. regolano l'equilibrio idrosalino e gli scambi fra le cellule e i liquidi interstiziali (l'ambiente che circonda le cellule e nel quale esse sono immerse)
  5. sono basilari per la formazione di tessuti ed organi
  6. presiedono all'attività nervosa e muscolare

CLASSIFICAZIONE

  1. I macroelementi Calcio, Cloro, Fosforo, Magnesio, Potassio, Sodio, Zolfo
  2. I microelementi Ferro, Rame, Zinco, Fluoro, Iodio, Selenio, Cromo, Cobalto.


I Minerali vengono considerate sostanze inorganiche che sono distribuite negli alimenti in diversa misura, i quali partecipano a diverse funzioni vitali del nostro organismo, che riguardano processi biochimici e fisiologici indispensabili per la crescita , il mantenimento e la salute dei tessuti organici. Vengono definite Minerali quelle sostanze la cui utilità e fabbisogno oscilla intorno a 100 milligrammi al giorno. Come abbiamo menzionato pocanzi, sono considerati tali Calcio, Fosforo, Magnesio, Potassio,
Sodio, Cloro. Mentre se la richiesta organica è inferiore al quantitativo menzionato di 100milligrammi al giorno, allora si parla di Microelmenti o Oligoelmenti , come accennato sono Ferro, Rame, Zinco, Fluoro, Iodio, Cobalto, Cromo etc. I Sali Minerali la maggior parte di noi sportivi, li conosce come Elettroliti. Vengono definiti tali, in quanto nel momento in cui tali Sali Minerali sono disciolti nei liquidi come avviene nel nostro corpo, prendono il nome di Elettroliti. Come abbiamo visto nelle funzioni fondamentali dei Minerali, quella che si può ritenere più importante per la nostra vita quotidiana, e per la nostra pratica attività fisica, è la distribuzione e l’equilibrio dell’acqua nel nostro organismo. A tale funzione come ben sappiamo sono chiamati
in causa, il Sodio, Potassio, Magnesio e Cloro. Prima di capire se e come integrare con i Sali Minerali, vediamo cosa può accadere al nostro organismo quando si trova in uno stato di Disidratazione.


SINTOMI DISIDRATAZIONE

Come ben sappiamo, il nostro organismo è formato principalmente da acqua , quindi quotidianamente si necessita assolutamente di bere la giusta dose di acqua durante l’arco della giornata, e ancor più se si è svolge attività fisica in condizioni meteo proibitive: caldo e umido. Se non riusciamo a ristabilire questo equilibrio omeostatico, si potrebbe incorrere a una condizione di Disidratazione , che può portare ai seguenti Sintomi facilmente verificabili:

  1. è la secchezza della bocca
  2. Sia la pelle sia le mucose diventano secche e asciutte
  3. senso di affaticamento,
  4. mal di testa,
  5. arrossamento della pelle,
  6. crampi muscolari,
  7. perdita di appetito,
  8. intolleranza al calore,
  9. apatia.
  10. CONSEGUENZE DELLA DISIDRATAZIONE

  • Disidratazione dell'1% del peso corporeo si ripercuote sull'attività e sulle performances fisiche del nostro organismo.
  • 2% vengono alterati la termoregolazione e il volume plasmatico e comincia a manifestarsi il senso di sete
  • 5% compaiono crampi, debolezza, maggiore irritabilità,
  • 7% si possono avere malessere generale, profonda debolezza e perfino allucinazioni
  • 10% vi è un concreto rischio di insorgenza del colpo di calore

SE E COME INTEGRARE (azioni da attuare)

SODIO: Come si può verificare dalle etichette dei prodotti e da innumerevoli alimenti, il sodio è presente in notevole quantità nell’alimentazione quotidiana, anzi a volte si necessita di fare molta attenzione per non incorrere in un surplus di assunzione di questo Minerale con conseguenze anche per la salute. In virtù di queste considerazioni ritengo inopportuno una integrazione ulteriore di questo minerale.

CLORO: Stesso concetto è da fare per quanto concerne quest’altro minerale , il quale è presente nella nostra alimentazione quotidiana in combinazione con il Sodio , che formano il Cloruro di Sodio nel classico sale da cucina. Quindi anche per questo non si necessita particolare attenzione in fase di integrazione alimentare.

MAGNESIO: Fondamentale per il nostro organismo in quanto subentra in importanti funzioni vitali, inoltre lavora in tretta correlazione con il Potassio , in quanto agevola il suo ingresso nelle cellule. Quindi Magnesio = ingresso del Potassio nelle cellule. Inoltre, fondamentale il Magnesio per la contrazione muscolare funzionale indispensabile se vogliamo che il nostro corpo e organismo funzionano al meglio durante l’attività fisica prolungata e in condizioni di caldo e umido.

CONCLUSIONE: Alla stato di quanto abbiamo detto è da sottolineare che una giusta ed equilibrata integrazioni di Sali Minerali sarà efficace solo con un prodotto che sia costituito da una adeguata composizioni di questi Elettroliti e da elementi indispensabili per la contrazione muscolare e per mantenere la giusta condizione di idratazione corporea. Quindi una buona bevanda che permetta di mantenere uno stato di Idratazione ed energia del nostro organismo durante la corsa, deve contenere in primis:

  1. Acqua che come abbiamo visto è un elemento fondamentale,
  2. Elettroliti, Magnesio , Potassio in primis nella giusta dose e mix tra i due Sali
  3. Carboidrati, ulteriori studi hanno confermato della capacità dei carboidrati di ridurre l’accumulo dell’ammoniaca che viene prodotta dall’attività fisica e che condiziona diversi processi cerebrali. Quindi con assunzione anche di carboidrati migliorerebbe il rendimento del nostro organismo.
  4. Glutammina, secondo alcuni studi, come abbiamo visto in altri articoli, questo aminoacido è un potente antiossidante e insieme agli aminoacidi ramificati (BCAA) eviterebbero lo stato di catabolismo (distruzione) della nostra massa muscolare e permetterebbero un miglioramento del rendimento atletico.

Da questa dissertazione si capisce come sia necessario per il nostro stato di salute in generale, e per la nostra performance atletica, che si necessita il più possibile di mantenere questo equilibrio idro-salino ed energetico durante la corsa, soprattutto per prestazioni di lunga durata.
Facendo molta attenzione nel momento in cui decidiamo di utilizzare dei prodotti di integrazioni, di leggere (come si dovrebbe fare per gli alimenti comuni) le etichette per controllare quantità e mix delle sostanze menzionate, e la presenza o meno di conservanti e coloranti dannosi al nostro organismo.
Come tutte le proposte e consigli menzionati è opportuno che proviate sulla vostra pelle tutto quello che possa essere utile e assimilato dal vostro organismo.

PROTOCOLLO ASSUNZIONE BEVANDA IDROSALINA ED ENERGETICA

PRIMA

Da 2 – 1ora prima della corsa prolungata assumere una borraccia di 500mt di bevanda idrosalina ed energetica (già testata in precedenza) da bere non in un’unica soluzione, ma in microassunzioni di 20/25’ fino max a 30’ minuti prima dell’evento.

DURANTE

Bere regolarmente ogni 5km o 30’00 circa a piccoli sorsi, acqua ed eventualmente Sali minerali come siete abituati a fare

DOPO

Assumere sempre a piccoli sorsi , la regola vuole che si integrano liquidi nel seguente modo: per ogni km di peso perduto si deve bere 1litro di bevanda per integrare i liquidi persi.

Buona corsa!
Ignazio Antonacci - ignazioantonacci@runningzen.it

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Ultimo aggiornamento (Domenica 29 Aprile 2012 13:23)

 

Le articolazioni ed il freddo

Rubriche - Medicina e Alimentazione

I nostro lettore Atorchia ci scrive:
Buongiorno se possibile volevo un chiarimento per quanto riguarda il comportamento delle articolazioni con il freddo.

Io corro sempre con i pantaloncini corti, anche con le temperature di questi ultimi giorni e non percepisco la sensazione del freddo (alle gambe).
Mi è stato detto però che anche senza sentire freddo le articolazioni ne risentono. Insomma, le basse temperature non giovano alle ginocchia.
E' vera questa cosa? Se si in che maniera il freddo (e da che temperatura) sollecita/deteriora le articolazioni?

Saluti.


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Risponde il Dottor Marco Ferraresi - Specialista in ortopedia e traumatologia
- Patologia Spalla e Ginocchio - Chirurgia Protesica Articolare - - Traumatologia Sportiva

Le basse temperature e, specialmente gli sbalzi termici, non fanno bene alle articolazioni come non fanno bene all'organismo in generale se vengono ripetuti e se avvengono senza controllo.
Il freddo causa vasocostrizione periferica con riduzione dell'apporto circolatorio alla cute e ai muscoli e facilita contratture muscolari e strappi.
Il nostro apparato muscolare e articolare funziona al meglio se i tessuti vengono ben irrorati dal sangue e quindi quando sono bene ossigenati.
Anche il liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni può subire modifiche della viscosità se esposto a freddo eccessivo.

E' bene evitare di vestirsi troppo perchè dobbiamo anche facilitare la perdita di calore che si crea con la corsa ma è sbagliato non coprirsi per niente con le basse temperature.
Il buon senso è sempre prezioso.

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 09 Marzo 2012 23:18)

 

Artrosi sacro-illiaca bilaterale? Meglio farsi vedere da un buon fisiatra

Rubriche - Medicina e Alimentazione

La nostra lettrice Sara ci scrive:
Buongiorno,
da 5 anni pratico Corsa in maniera agonistica, mezze maratone e un paio di maratone all'anno, senza aver mai avuto problemi ma da sei mesi soffro di un grosso mal di schiena che non mi permette più di correre come prima, ho sentito alcuni specialisti e fatto una radiografia che ha dato "Iniziali segni di artrosi sacro-illiaca bilaterale" di seguito riporto tutto il referto:

RX COLONNA LOMBOSACRALE PROVE DINAMICHE
-RX COLONNA LOMBOSACRALE
Modesti segni di sondilosi lombare senza significative alterazioni in ampiezza a carico degli spazi discali lombari Iniziali segni di artrosi interapofisiologica posteriore lombare.
Accentuazione della lordosi fisiologica del tratto in esame Lieve rotazione in senso antiorario dei corpi vertebrali lombari.

-RX BACINO
Aspetto lievemente sclerotico delle volte acetabolari senza significative alterazioni in ampiezza a carico degli spazi articolari coxo-femorali corrispondenti.
Microcalcificazioni a livello delle parti molli in prossimita del ciglio acetabolare superiore DX.
Iniziali segni di artrosi sacro-illiaca bilaterale.

Riuscireste ad indicarmi se con alcuni rimedi (esclusi gli antinfiammatori tipo Brufen che già prendo anche troppo spesso ma senza risolvere in maniera duratura) come particolari esercizi fisici, streatching o altro posso migliorare la mia situazione?
Volevo cercare una soluzione prima di abbandonare l'attività agonistica.

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Risponde il Dottor Marco Ferraresi - Specialista in ortopedia e traumatologia
- Patologia Spalla e Ginocchio - Chirurgia Protesica Articolare - - Traumatologia Sportiva

Gent. ma Sara purtroppo non mi dici che età hai. So che generalmente non si chiede alla signore ma i medici fanno eccezione...!
Sarei curioso di vederle queste radiografie... A volte "iniziali segni di artrosi..." non vuol dire un bel niente... è una mera descrizione radiologica che spesso NON ha alcuna correlazione con la clinica.
Potrebbe, in pratica, trattarsi di tutt'altro! Io credo che tu debba rivolgerti ad un bravo Medico Fisiatra che ti faccia un Programma di tipo riabilitativo per il rinforzo dei mm. addominali e dei mm. dorsali. Stretching, McKenzie, ecc, ecc.
Io proverei anche con Pilates.
Prenditi un bel periodo da dedicare alla colonna e poi si vedrà.

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Psicoeducazione per guadagnare salute con l’attività fisica, sapere e saper fare per star meglio

Rubriche - Medicina e Alimentazione

“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata.”
Pier de Coubertin


Secondo la definizione adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attività fisica è: “…qualsiasi forma di lavoro prodotta dalla muscolatura scheletrica che determini un dispendio energetico superiore a quello a riposo”.
La COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE con la presentazione del LIBRO BIANCO SULLO SPORT in data 11.7.2007 mette in risalto il ruolo sociale dello sport considerato una sfera dell’attività umana che interessa in modo particolare i cittadini dell’Unione Europea ed ha un potenziale enorme di riunire e raggiungere tutti, indipendentemente dall’età o dall’origine sociale.
L’OMS raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini.
Nell’infanzia e nell’adolescenza (5-17 anni) è indicato praticare non meno di un’ora di esercizio fisico moderato al giorno e come minimo 3 sedute la settimana di attività aerobica che sollecitino l’apparato muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e migliorare forza muscolare ed elasticità. (1)
C’è consenso sul fatto che per ottenere benefici sulla salute degli adulti l’attività fisica di intensità moderata venga praticata per almeno 30-45 minuti, 4-5 giorni della settimana, per tutta la vita (at least five a week). Questi livelli sono sufficienti per ridurre il rischio cardiovascolare, di diabete e di cancro e a garantire la funzionalità neuromuscolare con l’avanzare dell’eta.-
Agli anziani vanno prescritti programmi di attività fisica quotidiana a livelli moderati. Risponde ad alcuni di questi requisiti per esempio il walk and talk model, che prevede di camminare a un’intensità tale in cui si riesca a parlare bene. Questa procedura è utile anche negli anziani cardiopatici. (2)
Per sedentarietà si definisce invece la pratica di un’attività fisica per un tempo uguale o inferiore a 3,5 ore la settimana.

Il progetto Cuore (dedicato alla prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari e coordinato dall’Istituto superiore di sanità) comprende la sedentarietà fra i fattori di rischio cardiovascolare e stima che in Italia, in media il 34% degli uomini e il 46% delle donne, non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero. (3)
La mancanza di tempo libero da dedicare all’attività fisica è spesso più percepita che reale, essendo spesso frutto di un orientamento a scelte meno salutari e sedentarie, prima fra tutte la televisione.
L’attivita sportiva, specie all’aperto, e stata progressivamente sostituita da ore trascorse di fronte allo schermo di un computer o di un televisore, con una riduzione della spesa energetica quotidiana di circa 600 kcal rispetto ai coetanei di 50 anni.
La mancanza d’attività fisica aumenta la frequenza dei casi di sovrappeso e obesità e di una serie di disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, mettono a rischio la vita delle persone e rappresentano un onere per i bilanci sanitari e per l’economia.
La diffusione crescente del sovrappeso e dell’obesità nel mondo rende ragione del termine globesity, coniato per indicare una “globale e crescente epidemia di sovrappeso e obesità” che minaccia la salute della popolazione mondiale e le economie sanitarie internazinoali, rappresentando pertanto un rilevante problema di salute e di sanità pubblica.
Accanto all’incremento dell’attività fisica si è osservata una diminuzione dell’indice di massa corporea e della pressione arteriosa.
Fin qui possiamo intravedere già un duplice aspetto positivo relativamente allo sport, dal punto di vista puramente organico-corporeo, vi è un beneficio a livello anatomo-fisiologico, mentre dal punto di vista mentale vi è un beneficio a livello sociale-relazionale.
Ma nonostante ciò, I due terzi della popolazione europea sopra i 15 anni di età non raggiungono livelli adeguati di attività fisica; 1 cittadino europeo su 5 si può definire sedentario, con maggiore prevalenza nell’Europa orientale.
Per quanto riguarda l’Italia, dalle interviste dell’indagine Multiscopo dell’Istat sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” condotta tramite un’intervista diretta (anno di riferimento 2009), emerge che il 21,5% degli italiani pratica attivita sportiva in modo continuativo, il 9,6% saltuaria, mentre il 40,6% non svolge alcuna attivita sportiva.
Anche il sistema di sorveglianza Okkio alla Salute (che indaga sulle abitudini alimentari e sull’attivita fisica dei bambini di 6-10 anni delle scuole primarie), riferisce dati poco confortanti: nell’indagine 2010 si registra che il 22% dei bambini pratica sport per non piu di un’ora a settimana e il 18% non ha fatto attivita fisica il giorno precedente l’intervista. Inoltre, la meta circa dei bambini ha la TV in camera, il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o piu ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

II primo Congresso Internazionale sulla Promozione della salute, riunitosi a Ottava il 21 novembre 1986, ha presentato
La Carta di Ottawa per la promozione della salute”, questa CARTA propositiva per il conseguimento della Strategia della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre ha definito il concetto di “promozione della salute” come il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla.


Una giusta ed efficace informazione è importante per indurre le persone ad essere più attente a se stessi, innanzitutto sarebbe importante agganciare le persone senza pregiudizi ma con interesse, nel senso che criticando lo stile di vita non si ottiene l’ascolto delle persone, è importante allearsi, incontare le persone per comprendere le loro motivazioni, bisogni, esigenze, e cercare di proporre qualcosa di diverso, di alternativo ad iniziare dall’informazione, comunicazione semplice, come l’informare che per lo smaltimento di un cornetto semplice (40g) con un valore energetico di 164 kcal è necessario una camminata di 55 minuti o l’andare in bicicletta per 15’ o lo stare in piedi inattivo per 149’ o stirare per 42’, quindi si può scegliere quello che si vuole mangiare con l’obiettivo di soddisfare un proprio bisogno ma si può considerare anche cosa e come fare per continuare a stare in uno stato di benessere.


Quattro sono gli elementi necessari per il cambiamento ad esempio dello stile di vita più consono ad un benessere psico-fisico:

- Il bisogno che è dato dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni;

- Le ragioni che sono date dalle informaioni sugli effetti del proprio comportamento e dalla consapevolezza del problema;

- Desiderio che è dato dai valori personali, obiettivi, mete, scopi;

- Capacità che è data dall’autoefficacia e dall’ottimismo.


Un’informazione importante, per esempio, rivolta agli operatori sanitari è il progetto “Guadagnare Salute” dell’Istituto Superiore della Sanità che consiste in un modulo di formazione a distanza on line composto da quattro corsi, dedicati rispettivamente a fumo, attività fisica, alimentazione e alcol, che forniscono un inquadramento complessivo e aggiornato sull’impatto per la salute dei comportamenti e degli stili di vita legati ai quattro fattori di rischio, insieme alla presentazione delle principali iniziative di promozione della salute e di contrasto ai comportamenti a rischio. Il completamento dei quattro percorsi consente l’erogazione di 8 crediti Ecm in aggiunta ad altri tre ulteriori moduli formativi: uno sul counseling e due sulla comunicazione come strumenti di promozione della salute. Per maggiori informazioni visita la
piattaforma Goal.

(1) World Health Organization, Global recommendations on physical activity for health. 2010 http://www.who.int/dietphysicalactivity/global-PA-recs-2010.pdf

 

(2) Health education authority (Hea), Promoting physical activity with older people: guidelines http://www.epicentro.iss.it/problemi/attivita_fisica/pdf/actlifeolder.pdf 

 

(3) Progetto Cuore. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari. Istituto superiore di sanità. http://www.cuore.iss.it/fattori/sedentarieta.asp; 


--------------

Dott. Matteo SIMONE 

Psicologo clinico e dello sport, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

380-4337230 - 21163@tiscali.it

http://www.psicologiadellosport.net/eventi.htm

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 09 Marzo 2012 00:32)

 

Psicoeducazione per Guadagnare salute con l’attività fisica

Rubriche - Medicina e Alimentazione

“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata.”
Pier de Coubertin

Secondo la definizione adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attività fisica è: “…qualsiasi forma di lavoro prodotta dalla muscolatura scheletrica che determini un dispendio energetico superiore a quello a riposo”.
La COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE con la presentazione del LIBRO BIANCO SULLO SPORT in data 11.7.2007 mette in risalto il ruolo sociale dello sport considerato una sfera dell’attività umana che interessa in modo particolare i cittadini dell’Unione Europea ed ha un potenziale enorme di riunire e raggiungere tutti, indipendentemente dall’età o dall’origine sociale.
L’OMS raccomanda un minimo di 30 minuti di attività fisica moderata (che include ma non si limita allo sport) al giorno per gli adulti e di 60 minuti per i bambini.
Nell’infanzia e nell’adolescenza (5-17 anni) e indicato praticare non meno di un’ora di esercizio fisico moderato al giorno e come minimo 3 sedute la settimana di attivita aerobica che sollecitino l’apparato muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e migliorare forza muscolare ed elasticita. (1)
C’è consenso sul fatto che per ottenere benefici sulla salute degli adulti l’attivita fisica di intensita moderata venga praticata per almeno 30-45 minuti, 4-5 giorni della settimana, per tutta la vita (at least five a week). Questi livelli sono sufficienti per ridurre il rischio cardiovascolare, di diabete e di cancro e a garantire la funzionalita neuromuscolare con l’avanzare dell’eta
Agli anziani vanno prescritti programmi di attivita fisica quotidiana a livelli moderati. Risponde ad alcuni di questi requisiti per esempio il walk and talk model, che prevede di camminare a un’intensita tale in cui si riesca a parlare bene. Questa procedura e utile anche negli anziani cardiopatici. (2)
Per sedentarietà si definisce invece la pratica di un’attività fisica per un tempo uguale o inferiore a 3,5 ore la settimana.
Il progetto Cuore (dedicato alla prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari e coordinato dall’Istituto superiore di sanità) comprende la sedentarietà fra i fattori di rischio cardiovascolare e stima che in Italia, in media il 34% degli uomini e il 46% delle donne, non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero. (3)
La mancanza di tempo libero da dedicare all’attività fisica è spesso più percepita che reale, essendo spesso frutto di un orientamento a scelte meno salutari e sedentarie, prima fra tutte la televisione.
L’attivita sportiva, specie all’aperto, e stata progressivamente sostituita da ore trascorse di fronte allo schermo di un computer o di un televisore, con una riduzione della spesa energetica quotidiana di circa 600 kcal rispetto ai coetanei di 50 anni fa.
La mancanza d’attività fisica aumenta la frequenza dei casi di sovrappeso e obesità e di una serie di disturbi cronici come le malattie cardiovascolari e il diabete, che riducono la qualità della vita, mettono a rischio la vita delle persone e rappresentano un onere per i bilanci sanitari e per l’economia.
Accanto all’incremento delllattività fisica si è osservata una diminuzione dell’indice di massa corporea e della pressione arteriosa.
Fin qui possiamo intravedere già un duplice aspetto positivo relativamente allo sport, dal punto di vista puramente organico-corporeo, vi è un beneficio a livello anatomo-fisilogico, mentre dal punto di vista mentale vi è un beneficio a livello sociale-relazionale.
Ma nonostante ciò, I due terzi della popolazione europea sopra i 15 anni di età non raggiungono livelli adeguati di attività fisica; 1 cittadino europeo su 5 si può definire sedentario, con maggiore prevalenza nell’Europa orientale.
Per quanto riguarda l’Italia, dalle interviste dell’indagine Multiscopo dell’Istat sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” condotta tramite un’intervista diretta (anno di riferimento 2009), emerge che il 21,5% degli italiani pratica attivita sportiva in modo continuativo, il 9,6% saltuaria, mentre il 40,6% non svolge alcuna attivita sportiva.
Anche il sistema di sorveglianza Okkio alla Salute (che indaga sulle abitudini alimentari e sull’attivita fisica dei bambini di 6-10 anni delle scuole primarie), riferisce dati poco confortanti: nell’indagine 2010 si registra che il 22% dei bambini pratica sport per non piu di un’ora a settimana e il 18% non ha fatto attivita fisica il giorno precedente l’intervista. Inoltre, la meta circa dei bambini ha la TV in camera, il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 3 o piu ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.
II primo Congresso Internazionale sulla Promozione della salute, riunitosi a Ottava il 21 novembre 1986, ha presentato “La Carta di Ottawa per la promozione della salute”, questa CARTA propositiva per il conseguimento della Strategia della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre ha definito il concetto di “promozione della salute” come il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla.
Una giusta ed efficace informazione è importante per indurre le persone ad essere più attente a se stessi, innanzitutto sarebbe importante agganciare le persone senza pregiudizi ma con interesse, nel senso che criticando lo stile di vita non si ottiene l’ascolto delle persone, è importante allearsi, incontare le persone per comprendere le loro motivazioni, bisogni, esigenze, e cercare di proporre qualcosa di diverso, di alternativo ad iniziare dall’informazione, comunicazione semplice, come l’informare che per lo smaltimento di un cornetto semplice (40g) con un valore energetico di 164 kcal è necessario una camminata di 55 minuti o l’andare in bicicletta per 15’ o lo stare in piedi inattivo per 149’ o stirare per 42’, quindi si può scegliere quello che si vuole mangiare con l’obiettivo di soddisfare un proprio bisogno ma si può considerare anche cosa e come fare per continuare a stare in uno stato di benessere.
Quattro sono gli elementi necessari per il cambiamento ad esempio dello stile di vita più consono ad un benessere psico-fisico:
- Il bisogno che è dato dalle preoccupazioni e dalle insoddisfazioni;
- Le ragioni che sono date dalle informaioni sugli effetti del proprio comportamento e dalla consapevolezza del problema;
- Desiderio che è dato dai valori personali, obiettivi, mete, scopi;
- Capacità che è data dall’autoefficacia e dall’ottimismo.
Un’informazione importante, per esempio, rivolta agli operatori sanitari è il progetto “Guadagnare Salute” dell’Istituto Superiore della Sanità che consiste in un modulo di formazione a distanza on line composto da quattro corsi, dedicati rispettivamente a fumo, attività fisica, alimentazione e alcol, che forniscono un inquadramento complessivo e aggiornato sull’impatto per la salute dei comportamenti e degli stili di vita legati ai quattro fattori di rischio, insieme alla presentazione delle principali iniziative di promozione della salute e di contrasto ai comportamenti a rischio. Il completamento dei quattro percorsi consente l’erogazione di 8 crediti Ecm in aggiunta ad altri tre ulteriori moduli formativi: uno sul counseling e due sulla comunicazione come strumenti di promozione della salute. Per maggiori informazioni visita la piattaforma Goal.

(1) World Health Organization, Global recommendations on physical activity for health. 2010 http://www.who.int/dietphysicalactivity/global-PA-recs-2010.pdf
(2) Health education authority (Hea), Promoting physical activity with older people: guidelines http://www.epicentro.iss.it/problemi/attivita_fisica/pdf/actlifeolder.pdf
(3) Progetto Cuore. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cerebro e cardiovascolari. Istituto superiore di sanità. http://www.cuore.iss.it/fattori/sedentarieta.asp;

Dott. Matteo SIMONE
21163@tiscali.it www.psicologiadellosport.net

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