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Carpi (MO) - Maratona d'Italia 2011

Maratona di Carpi, attimi prima della partenza

Maratona - Carpi (MO) - Maratona d'Italia 2011

Carpi_Maratona_2011_partenza“Quanto vuoi fare oggi in maratona? Con che tempo la vuoi chiudere?”.

E’ la classica domanda che gira negli spogliatoi mentre fervono i preparativi che precedono la partenza di una maratona.

Sono tutti indaffarati e ognuno di loro ha il proprio rituale e li osservo mentre si spalmano unguenti per lo più puzzolenti, appuntarsi il pettorale, controllare l’abbigliamento e guardare fuori dalla finestra per vedere se è azzeccato; c’è chi litiga con lo slip che proprio quel giorno lì pare dia un fastidio tremendo.

C’è chi beve intrugli giallognoli e ingoia bustine di gel appiccicoso; c’è chi mangia il panino col prosciutto e poi la banana; c’è chi aspetta davanti alla toilette (ah, l’emozione!); c’è il silenzioso e quello che proprio non riesce a stare zitto e parla-parla-parla probabilmente per attenuare l’ansia.

C’è chi fruga nella propria borsa in preda alla paura di aver dimenticato chissà che cosa pur sapendo di aver controllato tutto almeno dieci volte la sera prima. C’è chi si spara musica nei timpani coll’mp3 e chiude gli occhi (si starà caricando oppure schiaccia un pisolino dopo l’alzataccia del mattino?). C’è chi fa il doppio, triplo nodo ai lacci delle scarpe per timore che si slaccino durante la gara e, finita l’operazione, si accorge di non aver messo il chip.

Che varietà! Sono a Maranello e mi appresto ad affrontare la mia ennesima maratona.

Alla domanda iniziale rispondo che oggi voglio correre serenamente senza l’assillo del cronometro, del resto che cosa posso pretendere avendo una preparazione minima imbastita alla bene-peggio in poco più di un mese. Nonostante ciò, consapevole della mia sconsideratezza, sono animata dal desiderio di arrivare in piazza a Carpi ed è con questo intento che mi accingo a partire.

Lo scorso anno scelsi di arrivare al traguardo del 30° km posto ad Appalto di Soliera, fu una scelta giusta e ponderata, ma quanto mi mancò l’arrivo finale! Per me l’arrivo della maratona a Carpi è meraviglioso, emozionante, esaltante…..

… sono alle porte di Carpi e sto percorrendo l’interminabile rettilineo di Limidi, giro a destra e poi a sinistra, più avanti c’è l’ultimo ristoro e poi il temibile sottopasso. Che fatica risalirlo, sembra di scalare la cima Coppi, il Mortirolo e il Gavia messi insieme. In verità, non è così terribile, ma dopo 40 km tutto appare amplificato.

… sono all’ultimo chilometro, sto correndo il viale che costeggia la ferrovia, poi svolto a sinistra e intravedo i gonfiabili che preannunciano l’arrivo e in lontananza sento la musica e le parole dello speaker. Mi sembra un tratto lunghissimo, ma ormai le gambe vanno da sole. Svolto ancora a sinistra e si apre ai miei occhi uno spettacolo magnifico, stupendo, atteso e sognato per 42 km.

Eccomi nel rettilineo finale, l’arrivo è là in fondo che mi aspetta ed inizia un turbinìo di sensazioni ed emozioni che mi travolgono.

Quarantadue chilometri di fatica svaniscono e, come al solito, mi commuovo, vorrei piangere, ho il groppo alla gola, provo una strana piacevole ed indescrivibile sensazione a fior di pelle. Taglio il traguardo, è fatta! Mi giro e aspetto un attimo prima di allontanarmi, voglio respirare ancora un po’ il clima festoso e ammirare la splendida scenografia di questa piazza che accoglie noi esausti maratoneti. Ora è il momento di ricevere la finisher-medaglia, restituire il chip, cambiarsi gli indumenti e …. che fame! Tutta la poesia svanisce di fronte al brontolìo del mio stomaco che in questi momenti di appagamento sogna lasagne e lambrusco.

Con la mente ritorno al presente e termino i miei preparativi, fra poco si parte.

Cosa voglio fare oggi? Rivivere tutto ciò. SERVIZIO FOTOGRAFICO

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Ultimo aggiornamento (Martedì 11 Ottobre 2011 22:43)

 

Carpi (MO) - 24^ Maratona d'Italia

Maratona - Carpi (MO) - Maratona d'Italia 2011

Carpi_Maratona_d_Italia_2011Cade per il secondo anno consecutivo il primato della Maratona d'Italia - memorial Enzo Ferrari, disputata stamattina sul classico percorso da Maranello a Carpi. Il 23enne keniano Nikson Kurgat ha tagliato il traguardo in 2h08'36”, migliorando di 24” il tempo con cui aveva vinto lo scorso anno il suo connazionale Paul Kosgei Malakwen. Kurgat, che era all'esordio sui 42,195 km, ha anche stabilito il miglior tempo del 2011 in una maratona italiana: il precedente era il 2h08'45” con cui Dickson Chumba si era imposto a Roma lo scorso marzo. Il vincitore ha lanciato l'attacco decisivo al 37° km, staccando il 23enne connazionale Betram Kimutai Keter, che si è migliorato di quasi 10 minuti con 2h09'27”. Terzo l'etiope Belete Mekonen Gezu in 2h10'34”.

La gara femminile è stata invece vinta dalla 23enne etiope Deriba Godana Gebissa, che dopo il 30° km ha staccato la connazionale Ayantu Dakebo Hailemaryam, e ha trionfato in 2h32'22”. La Hailemaryam nel finale è entrata in crisi ed è stata superata dalla bravissima Eliana Patelli, che ha così portato l'Italia sul secondo gradino del podio. La 33enne bergamasca, ex pallavolista che corre solo da tre anni, ha chiuso in 2h36'18”, migliorandosi di quasi tre minuti. Terza la russa Venera Sarmosova in 2h36'50”.

Gli atleti erano partiti alle 9,20 dalla Galleria Ferrari di Maranello, alla presenza del presidente onorario del comitato organizzatore Ivano Barbolini, e sono arrivati sull'ormai consueto traguardo di Piazza Martiri a Carpi, attraversando anche i comuni di Formigine, Modena e Soliera.

La gara maschile

L'azione di Kurgat è stata a dir poco straordinaria. Il gruppo di testa, pilotato dalla prima lepre Simon Cheprot, era infatti transitato a metà gara in 1h05'11”, mentre al 30° km il crono era stato di 1h32'19”, in linea per correre di poco sotto le 2h10'. Ma al 31° km è partito l'attacco violento del vincitore, che ha infilato una serie di parziali velocissimi: 2'56” il 32° km, 2'58” il 33°, 2'57” il 34°. Il primo a cedere è stato il più veloce della start list, David Toniok Cherono, poi 4°, seguito poco dopo da Gezu. A 5 km dall'arrivo ha dovuto alzare bandiera bianca anche Keter.

Kurgat ha corso gli ultimi 11,195 km in 33'11”, ad una media di 2'58” ogni mille metri. Un finale da fuoriclasse, a conferma che il responsabile dei top runners Vittorio Di Saverio ha scommesso bene su questo ragazzo nato il 2 marzo 1988 a Eldoret, patria di grandi campioni della corsa, a partire dal mitico Kip Keino. Allenato dall'italiano Claudio Berardelli e scoperto da Federico Rosa, aveva già mostrato il suo talento correndo quest'anno la mezza maratona in 1h01'43”. “Non mi aspettavo di correre così forte, non ho nemmeno guardato il cronometro – ha raccontato a fine gara – La giornata era perfetta, il percorso molto bello, i pacemaker ottimi, la gente mi ha incitato molto: non potevo immaginare un esordio migliore”.

Anche Keter, la cui somiglianza con il fratello Martin Lel (tre vittorie a Londra e due a New York) non è più solo fisica, ma anche sportiva, era contentissimo all'arrivo. “Spero un giorno di poter avvicinare i risultati di mio fratello”, ha detto. Il suo tempo è il 5° più veloce mai corso a Carpi. Anche Gezu ha fatto un salto in avanti notevoli, migliorandosi di 5 minuti. Si è invece fermato l'azzurro Liberato Pellecchia, 29enne allievo di Luciano Gigliotti, che al 25° km era staccato di oltre 4 minuti dai primi. Il primo italiano è stato il 35enne bergamasco Luca Merighi in 2h27'21”.

La gara femminile

Anche nella prova femminile la vincitrice è stata capace di correre la seconda parte più forte della prima. Davanti si è formato subito un gruppetto di quattro atlete (Gebissa, Hailemaryam, Patelli e la keniana Mary Pkitany), transitato a metà gara in 1h16'52”. Un km dopo, all'altezza del 22° km, la 23enne di Bekoji – paese natale dei fratelli Bekele e delle sorelle Dibaba, oltre che del primo oro olimpico per un'africana di colore, Derartu Tulu (vincitrice dei 10.000 a Barcellona 1992) – ha iniziato ad accelerare (3'27” il parziale) e solo la sua rivale è riuscita a seguirla per alcuni km. Dopo il 30° km le è bastato un nuovo allungo per involarsi verso il successo.

Alle sue spalle si è aperta una battaglia bellissima per il 2° posto, vinta dalla Patelli, fino a sei anni fa schiacciatrice in serie B nella Excelsior Bergamo, capace di superare anche il problema di una caduta in gruppo poco prima del passaggio di metà gara. “Mi ero preparata bene e sapevo di poter correre forte – ha raccontato la 33enne bergamasca – dopo la caduta mi sono un po' innervosita, ma pian piano sono riuscita a ritrovare la forza e nel finale il pubblico mi ha dato il doppio delle energie”. Il suo precedente primato era il 2h38'58” con cui aveva vinto la maratona di Lucca un anno fa.

Anche la russa Sarmosova si è migliorata nettamente, visto che aveva un record personale di 2h40'38”, e così ha fatto pure la Hailemaryam, pur avendo perso il podio negli ultimi metri: il suo 2h37'14” finale ha limato quasi 3 minuti al suo miglior tempo.

Le altre prove

Oltre alle ormai collaudate prove dedicate ad handbike, carrozzine, skirollers e skaters (a seguire i primi tre per ogni classifica), il comitato organizzatore guidato da Cristiana Barbolini ha confermato le due prove intermedie sulla mezza maratona e sui 33,7 km. Al Parco Ferrari di Modena, sui 21,097 km, si sono imposti il lettone Janis Viskers (1h09'01”) e la svizzera Daniela Tarnutzer (1h19'47”), mentre a Soliera il primo posto è andato agli italiani Andrea Zambelli (2h03’37”) e Marcella Giana (2h27'42”).

TUTTE LE CLASSIFICHE 

Arrivo Maschile – Primi 8 1. Nickson Kurgat (Ken) 2h08'36” (record della corsa: prec. 2h09'00” Paul Kosgei Malakwen, Ken, 2010) 2. Betram Kimutai Keter (Ken) 2h09'27” 3. Belete Mekonen Gezu (Eth) 2h10'34” 4. David Toniok Cherono (Ken) 2h13'24” 5. Alberto Suarez Laso (Spa) 2h25'01” 6. Luca Merighi (Ita) 2h27'21” 7. Pietro Cabassi (Ita) 2h32'43” 8. Vincenzo Tanca (Ita) 2h32'59”

Arrivo Femminile – Prime 8 1. Deriba Godana Gebissa (Eth) 2h32'22” 2. Eliana Patelli (Ita) 2h36'18” 3. Venera Sarmosova (Rus) 2h36'50” 4. Ayantu Dakebo Hailemaryam (Eth) 2h37'14” 5. Alena Vinitskaya (Bie) 2h38'33” 6. Mary Ptikany (Ken) 2h40'04” 7. Sofia Riga (Gre) 2h41'37” 8. Laura Markovaara (Fin) 2h45'49”

33,7 KM – Arrivo Maschile 1. Andrea Zambelli (Ita) 2h03’37” 2. Davide Scarabelli (Ita) 2h06’17” 3. Daniele Dolci (Ita) 2h06’50” 33,7 KM – Arrivo Femminile 1. Marcella Giana (Ita) 2h27'42” 2. Maria Cristina Orlandi (Ita) 2h31'57” 3. Paola Tagliavini (Ita) 2h33’21”

MEZZA MARATONA – Arrivo Maschile 1. Janis Viskers (Let) 1h09'01” 2. Matteo Pigoni (Ita) 1h09'59” 3. Lorenzo Villa (Ita) 1h10’16” – Arrivo Femminile 1. Daniela Tarnutzer (Svi) 1h19'47” 2. Elena Neri (Ita) 1h26'44” 3. Federica Pasquelli (Ita) 1h28’48”

SKATING MARATHON – Arrivo Maschile 1. Nicola Canella (Ita) 1h08'14” 2. Alessandro Gherardi (Ita) 1h08’15” 3. Roberto Screpanti (Ita) 1h08’15”. Arrivo Femminile 1. Desiana Caniatti (Ita) 1h20'50” 2. Renata Soligo Baù (Ita) 1h27'12” 3. Laura Milano (Ita) 1h49'37”

SKIROLL MARATHON – Arrivo Maschile 1. Christian Venturelli (Ita) 1h32’18” 2. Davide Manzoni (Ita) 1h32’25” 3. Roberto Capanni (Ita) 1h32'27”

HANDBIKE – Arrivo Maschile 1. Mauro Cratassa (Ita) 1h05’08” 2. Fabrizio Caselli (Ita) 1h15’12” 3. Walter Groppi (Ita) 1h15’12” Arrivo Femminile 1. Rita Cuccuru (Ita) 1h33’24” 2. Mirjana Ruznjak (Cro) 1h33'25” 3. Monica Borelli (Ita) 2h00'00”

CARROZZINE OLIMPICHE – Arrivo Maschile 1. Gian Filippo Mirabile (Ita) 3h28’17”

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 10 Ottobre 2011 00:06)

 
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