Ho corso ben poche maratone ma, ogni volta, costringo il buon Filippide (o Tersippo che sia) ad agitarsi nella tomba a causa della mia sconsiderata condotta di gara.

Le premesse di un buon riscontro cronometrico c'erano tutte: la Luccamarathon, oltre ad essere organizzata molto bene nonostante la “giovane età anagrafica” (domenica 23 si era alla 3^ edizione), secondo quanto letto su di un mensile del settore poteva vantare la fama di “maratona particolarmente veloce”. Discorso molto soggettivo, perché a mio modo di vedere “particolarmente veloce” significa ben altro: il cosiddetto giro di lancio lungo le mura cittadine è davvero affascinante ma, una volta scesi dal cerchio con direzione obbligata, non hanno sempre ben funzionato gli addetti posti sul percorso, visto che talvolta davano per scontato che la direzione della gara fosse ovvia e si rendevano conto di dovertela segnalare solo quando la chiedevi loro direttamente. In realtà la stessa era evidenziata da una specie di linea continua disegnata sulla sede stradale che però era particolarmente sbiadita e, d'altra parte, un pelo di aiuto (e di attenzione per il compito che si sta svolgendo) non guasta mai. D'altra parte, la colpa è anche mia: partire a raffica e comprendere troppo tardi di essere in cattiva compagnia, cioè con atleti che viaggiano ad una decina di secondi/km più di te, significa pure il ritrovarsi dopo pochi km completamente da solo, col vuoto assoluto sia davanti che dietro e nessuna possibilità di essere aiutato/aiutarsi e senza alcun punto di riferimento possibile.

Il percorso è comunque davvero accattivante. In condizioni normali la strada leggermente in salita che porta a Marlia potrebbe risultare pure piacevole, ma il vento particolarmente freddo che batteva a sfavore non contribuirà a farmela archiviare tra i ricordi migliori. Credo che già a questo punto sia iniziata la vera scrematura di atleti e che molti buoni propositi abbiano iniziato a vacillare: al termine della gara i ritiri corrisponderanno più o meno al 5% dei partecipanti. Quando il percorso è tornato a scendere, complice anche il ristabilirsi di una temperatura davvero piacevole, scivolare velocemente da Lammari a Segromigno, da Porcari a Capannori è stato un gioco da ragazzi, coadiuvato perfettamente da un controllo dei servizi d'ordine davvero esemplare, guastato solamente dai miei polpacci che hanno deciso ben presto di urlarmi tutto il loro disappunto per lo sforzo inconsueto.

Tornare per gli ultimi km sulle mura ha però sortito l'effetto di una pugnalata alla schiena: si avvicinava l'ora di pranzo ed il percorso pullulava di cittadini per nulla intimoriti dalla presenza dei podisti. Ragionevolmente, sarebbe bastato tollerarci, invece di fingere di non vederci fino ad arrivare involontariamente ad ostacolarci. Ma ci sono state pure molte persone comprensive: una turista straniera in bicicletta, mossa sicuramente da un sentimento di compassione nei confronti del mio pessimo stato, mi affiancava e mi incitava per alcune centinaia di metri, che io ho percorso aggrappandomi ormai ad una miriade di pensieri, tutti perfettamente insensati, che potessero aiutarmi ad arrivare al gonfiabile in piazza San Michele. Superavo alcuni atleti che battezzavo, con grande stupore, ancora più allucinati di me e mi godevo appieno la veloce discesa dalle mura urbane verso via Vittorio Veneto, che mi regalava la forza d'inerzia per percorrere gli ultimi 500 mt con la (quasi) certezza di potercela fare, simulando pure il miglior sorriso “all right!”.

La Luccamarathon è una buona maratona, con buona organizzazione e che supera agevolmente l'handicap di dover fornire servizi adeguati all'interno di spazi
urbani contenuti. La location della partenza, la zona “Antico Caffè delle Mura” sembra costruita appositamente per eventi del genere e questo segna sicuramente un altro punto a favore. La stessa zona d'arrivo, la tanto meravigliosa quanto minuscola piazza San Michele, mentre la sera precedente sembrava perfettamente inadatta a servire allo scopo, all'arrivo si rivelava molto più che adeguata.

In pratica, il segreto della buona riuscita di questa manifestazione credo sia tutto qua, senza tralasciare ovviamente la buona predisposizione degli addetti ai lavori: offrire sufficientemente bene il giusto servizio. A patto però di non cercare di far lievitare il numero degli iscritti: dove si superano le 1000/1500 unità (reali...!) gli spazi sono ben altri, e nonostante questo non sempre le cose vanno nella direzione desiderata.

In una fredda mattina di fine ottobre e con le prime rigide temperature che hanno colto un po’ di sorpresa la città, due atleti africani si sono piazzati sul podio della 3^ Lucca Marathon. A tagliare per primo il traguardo è stato Joachim Nshimirimana (Toscana Atletica Caripit), l’uomo che nella scorsa edizione si era piazzato secondo dietro il due volte vincitore della Maratona di Lucca, Philemon Kipkering. L’atleta della Repubblica del Burundi si è imposto sul traguardo finale di Piazza San Michele in 2h18’40”, avvicinandosi al record della gara, che rimane di Kipkering, ottenuto nella piovosa domenica dell’edizione 2010.

Terzo è giunto il keniano dell’Atletica Farnese, Nicodemus Biwott, col tempo di 2h24’23”, giunto esausto all’arrivo.

In mezzo agli atleti del continente nero, sorprendente e bellissimo secondo, si è piazzato Carmine Buccilli (GS Lital) che con 2h21’28” ha stabilito il record di un italiano alla gara lucchese. L’atleta ciociaro, dopo la prova di forza in primavera alla Maratona di Praga, dove si è distinto come primo degli italiani sui cinquecento presenti, a Lucca ha stabilito il proprio record personale migliorandosi di oltre 4 minuti.

Al femminile, è uscita vincitrice Marzena Michalska (Fiamme Oro Padova), italiana di origine polacca, che si è aggiudicata la 3^ LuccaMarathon col tempo di 2h43’01”, piuttosto lontana dal record di Eliana Patelli ottenuto nella 2^ edizione, ma al suo esordio sulla specialità. Seconda Paola Garinei dell’Avis Perugia in 2h48’58”; terza Concetta Franzese dell’Atletica I Pini Crispano (3h01’38”).

Il terzo Trofeo Cassa di Risparmio di Lucca, che va al primo atleta lucchese arrivato in questa edizione, è andato a Nicola Matteucci (Atletica Vinci), 16° assoluto in 2h43’12”. Fra le donne si conferma, come un anno fa, l’atleta del G.S. Colognora di Compito, Sabrina Malatesti (3h22’08”), che ha migliorato il suo tempo di oltre cinque minuti rispetto alla performance della seconda LuccaMarathon.

Viaggio di nozze a LuccaMarathon per l’imperiese Alfio Lisato che ha concluso con il tempo di 4h44’37”, mentre festeggia il suo 40° compleanno alla Maratona l’ex campionessa del G.S. Lammari, Licia Cerri (3h42’10”), che aveva un personale di 2h49’59” fatto a Roma. La giornata è stata splendida, ma il freddo mattutino non ha favorito tempi record. Ha fatto arrivare, però, in città, migliaia di spettatori appassionati con una cornice di pubblico, se possibile, superiore agli altri anni. Suggestivo il gran finale col “tutto dritto” dal Caffè delle Mura per giungere al filo di lana in S. Michele.

Tutta la città ha corso con la Maratona. Infatti sia la Lucchesina che la Geronimo Stilton Marathon hanno registrato un’affluenza record. Si sono contati circa 2.800 partecipanti con un incremento di oltre cinquecento amatori podisti se confrontati con le prime due edizioni.

La Lucchesina, alla quale ha partecipato anche il Presidente della Provincia Baccelli, ha visto la presenza di podisti di tutte le nazionalità che hanno approfittato per vedere la splendida Lucca facendo sport. Si fotografava il Duomo, si entrava in San Frediano e poi si proseguiva alla volta di inediti baluardi delle Mura. Quest’anno gli organizzatori hanno pensato di inserire nel percorso Lucchesina il passaggio dentro il Baluardo San Martino, generalmente chiuso al pubblico, e che ha fatto da spartiacque fra la Marcia da 5 km e quella da 10 km. Una tradizione, ormai, che coinvolge i lucchesi ma che fa divertire anche i turisti presenti in città. Arrivo, come nella piovosa edizione 2010, in Piazza San Giusto e ritiro pacchi gara nell’atrio della Storica Sede della Cassa di Risparmio di Lucca.

Grande festa per i bambini con la passeggiata Geronimo Stilton Marathon che è stata la piacevole novità degli eventi LuccaMarathon. Oltre cinquecento bambini accompagnati da genitori e nonni che si sono ritrovati tutti insieme sulle Mura Urbane. Sotto l’egida del famoso topo, che piace tanto ai più piccoli, i bimbi hanno percorso tutto l’ultimo tratto della Maratona arrivando sul tappeto finale in Piazza San Michele osannati dal pubblico e dagli speaker. Finale scoppiettante dentro l’Expo in Piazza Napoleone con Stilton che consegnava pacchi gara e merendine.

Una menzione merita la 1^ Luccanina che sabato è riuscita a riunire, alle 14.00, oltre duecento cani, eccitati all’idea di venire a contatto con così tanti simili. Un’allegra manifestazione che gli organizzatori intendono sicuramente ripetere.

Grandi afflussi anche all’ExpoMarathon che fra sabato e domenica è stato visitato da circa 20.000 visitatori, portando tanta gente in città. Come ogni anno gli organizzatori hanno ringraziato l’impagabile apporto degli oltre 800 addetti che fanno in modo che questo grande evento sportivo e turistico si realizzi. C’è stato, come fin dalla prima edizione del 2009, il supporto economico e, quest’anno, anche logistico di Cassa di Risparmio di Lucca, che ormai lavora fianco a fianco con l’Associazione Organizzatrice facendo arrivare così tante persone da fuori Regione e dare vita, a fine ottobre, ad una domenica di festa e aggregazione della città di Lucca. Tutto questo accompagnato, come avvenne lo scorso anno, dalla Fanfara dei Bersaglieri.

Premio Gruppi Lucchesina:

1° I.S.I. Pertini “Il Sorriso di Stefano” n. 344 iscritti

2° Atletica Porcari n. 98 “

3° Marciatori Marliesi n. 78 “

4° G.S. Lammari n. 54 “

5° G.S. Antraccoli n. 47

Gli organizzatori hanno stanziato per il premio ai gruppi la somma di € 1.500,00.