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Crevalcore (BO) - 1^ Maratona di Crevalcore

Tutti protagonisti alla Maratona di Crevalcore

Maratona - Crevalcore (BO) - 1^ Maratona di Crevalcore

Matteo: 20-1 16, parabola dei lavoratori della vigna.

Crevalcore (Bo), ore 15.24.

Da Porta Bologna spunta lo yemenita Salem Mohamed. La macchina dell’organizzazione lo segue, gli spettatori ne applaudono “la corsa” e, nell’aria, la voce dello speaker che lo acclama gli tributa i meritatissimi onori. Taglia il traguardo felice e sorridente, sul suo viso si legge tutta la stanchezza che solo una maratona sa regalare ai propri “figli”. Autografa il manifesto celebrativo della manifestazione e gli scattano qualche foto. “Avrà vinto”, si sarà chiesto qualche ignaro passante. “Sì, ha trionfato”. E’ arrivato al traguardo della regina delle corse su strada, che poi sia stato l’ultimo è solo un piccolissimo ed insignificante dettaglio.

Questo amici miei è stato lo spirito che ha caratterizzato e ammantato la 1^ Maratona della Befana di Crevalcore, “Memorial 7 gennaio 2005”.

Un sogno che avevano in due: Andrea Accorsi e Monica Barchetti, persone straordinarie e allo stesso tempo forti atleti di gare sulle lunghissime distanze. Questo loro desiderio ha iniziato a prendere forma quando dal calendario delle maratone fu cancellata quella del Brembo (bravi gli organizzatori orobici, meglio allestire un ottima half marathon che una maratona, dove, per mancanza di fondi adeguati, non avrebbe potuto offrire degli standard qualitativi di alto livello come da anni ci avevano abituato). La loro fantasia è diventata realtà il 6 gennaio 2012.

Non è stato facile coordinare una manifestazione podistica che prevedeva tante (forse troppe?) gare ma, loro, Andrea e Monica, volevano dare a tutti la possibilità di essere presenti e ci sono riusciti: bene o male, poi dipende da quale chiave di lettura si voglia dare alla giornata; allo stesso tempo hanno anche voluto omaggiare il paese dove vivono. Nel giorno della Befana, poi, data la sensibilità che li contraddistingue, non hanno dimenticato i bambini regalandogli le luci della ribalta con delle gare a loro riservate.

Da soli non potevano fare tutto ciò, così si sono avvalsi della collaborazione di Gozzi che è l’organizzatore della “collaudata” Maratona di San Silvestro, il quale, mettendo a disposizione il suo “know how”, ha aiutato e cogestito la preparazione dell’evento. Un gioco di squadra perfetto tra Amministrazione comunale, negozianti e cittadinanza ha fatto il resto.

Il fulcro della kermesse è stato la piazza principale di Crevalcore dov’era posta anche la linea della partenza e del traguardo. Nel raggio di circa trecento metri gli atleti hanno potuto disporre di tutti i servizi: ritiro pettorali, ritiro pacco gara con consegna del chip, palestra, docce e deposito borse. Anche la pizzeria per il pasta party era in prossimità del centro, un posto caldo dove a scelta si poteva avere una lasagna o una pizza con bibita e caffè. Tutto molto comodo e veloce.

Sono arrivato nella località emiliano-romagnola domenica mattina presto, com’è mia abitudine; molti atleti già erano presenti sul posto e l’istrionico speaker, Roberto Brighenti, animava come ben gli riesce il paese che lentamente si stava svegliando. Le facce un po’ tirate del duo Accorsi-Barchetti, che forse sentivano più di tutti l’evento, stridevano con l’aria di festa che c’era. Non è facile convivere con la spada di Damocle sulla testa, il giudizio di tanti atleti pesa molto quando organizzi una manifestazione e loro tenevano a fare bella figura.

Alle nove e trenta è partita la maratona, gara alla quale ho partecipato. Dopo un piccolo giro in centro (forse un po’ troppo scomodo farci passare sulla stretta pista pedonale), la strada ci ha portato verso la periferia. Un percorso abbastanza scorrevole con un cavalcavia ed un ritmo lento mi faceva correre - come sempre - in tranquillità ed allegria.

Ad un certo punto, la corsa, giustamente, è stata fatta passare all’interno del castello dei Ronchi, in realtà un palazzo del 1500 appartenuto ai conti Caprara ed attualmente di proprietà del Comune dal 1985. Questo modo di portare la gara a visitare e a valorizzare le bellezze locali lo trovo molto bello ed educativo.

Il percorso non era completamente chiuso al traffico, però, grazie alla collaborazione tra Carabinieri, Polizia Municipale e Protezione civile, non ho mai avuto la sensazione di pericolo. Di spettatori lungo il tragitto neanche a parlarne, però, ad un certo punto, correre nella solitudine è stato fantastico.

Il circuito da ripetere due volte verso la fine del secondo giro è stato flagellato da un vento freddo fortissimo che ha infastidito e tagliato le gambe a moltissimi atleti. Ho notato dopo la prima tornata che i ristori, sempre abbondanti e ricchi, non erano posizionati in modo rigoroso ogni cinque chilometri, ma, preferendo la praticità alla rigida e magari poco funzionale cadenza sancita dal regolamento, avevano una leggera differenza di distanza.

Lungo il percorso c’era anche lo spugnaggio caldo, cosa che sta prendendo piede in questi ultimi anni e sempre gradita agli atleti specialmente in una giornata fredda Da rivedere secondo me è la fine del primo giro, quando una segnaletica non perfetta poteva indurre allo sbaglio facendo confluire i maratoneti nella corsia di quelli che correvano la mezza.

Alla fine, quando anche l’ultimo atleta è arrivato, le facce degli organizzatori erano più distese. Mi sono congratulato con loro e gli ho chiesto il perché non avessero messo dei bagni chimici per le donne. La risposta mi ha lasciato basito: “Caro Cirinho, in queste piccole manifestazioni, noleggiando i bagni chimici, si rischia di non fare la gara, costano tantissimo!” Perché, allora, invece dei pacchi gara, non forniamo questo servizio agli atleti?

Una cosa bella che ho notato è stata la scarsità di bicchieri di plastica gettati sull’asfalto, bravi amici maratoneti.

Un’idea geniale è stata quella di unire tre manifestazioni: Maratona di San Silvestro, Maratona di Crevalcore e Maratona della Pace sul Lamone in un trittico con premiazioni annesse, il passo in avanti sarebbe se l’anno prossimo facessero anche uno sconto sull’iscrizione a chi partecipa a tutte e tre gare.

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Crevalcore (BO) - 1^ Maratona di Crevalcore

Maratona - Crevalcore (BO) - 1^ Maratona di Crevalcore

Crevalcore_maratona_2012Quando si commenta una Maratona, si evidenziano subito i risultati poi, spesso, una lunga serie di Atleti dai nomi africani, negretti che corrono veloci come l’alternanza di tutti loro sui podi nazionali; questa volta, per questa Maratona di Crevalcore “Memorial 7 Gennaio 2005”, credo che i primi nomi da citare siano Broglia, Tamburella, Querzà, Martelli, Lodi.
A nessuno, o pochi, diranno niente ma sono Sindaco, Consiglieri e Assessori di Crevalcore, a rappresentare Pro Loco, Protezione Civile, Commercianti, il Gruppo ciclistico ma anche tante altre realtà locali che hanno voluto mettersi in gioco con la l’Amministrazione ed il Comune, sposando questo evento nuovo e a loro in parte sconosciuto, mettendo a disposizione tutto quello che gli Atleti chiedono, sia come strutture che come uomini.
Mixando poi il loro entusiasmo all’esperienza di Gozzi, Accorsi e Barchetti è nata una “prima” che si può definire oltremodo positiva, visto che in meno di 60 giorni si è riusciti a mettere in piedi una Maratona, un 5.000 ed un 10.000 in circuito, ma anche prove per i bambini, tante realtà espositive, compresa la presenza di una Maratona forse più importante come quella di Telethon.
E poi la collaborazione di Crevalcore paese, con tanta gente lungo la strada, ad applaudire i primi e gli ultimi, fino alle 15 e 24 quando da Porta Bologna è apparsa la sagoma di Salem Mohamed, Yemenita di Sana’a che corre per l’Atl. Avis Avano.
Notata dagli Atleti l’attenzione posta ai Servizi, con le Segreterie di Maratona e Corse brevi separate per una migliore gestione, o il deposito borse con annessi spogliatoi e docce a soli 250 metri dalla Piazza; per non dire del Pasta Party, al caldo in una pizzeria a 200 metri dall’arrivo, o il ritiro premi a 30 metri dall’arrivo.
Particolare la medaglia: un triplo cuore (simbolo di Crevalcore) in panno e nei colori italiani; è stata tanto apprezzata quanto (poco) criticata ma questo vuol dire che almeno non è passata inosservata come le decine che si ricevono domenicalmente.
Abbondanti ed graditi invece i pacchi gara, con dovizia di materiale per la casa ed alimentare, con l’aggiunta di validi capi tecnici come calzini (per le gare corte) e di maglie (per la Maratone), anche con possibilità di scelta delle taglie.
Il percorso, pur non completamente chiuso al traffico, non ha però creato grossi problemi di viabilità con tutti gli incroci presidiati da Polizia Municipale, Carabinieri e personale di servizio, con una completa copertura radio CB e di Protezione Civile.
L’anello da ripetersi 2 volte ha visti i chilometri tutti regolarmente segnati mentre per i ristori e spugnaggi si è scelto la praticità del posto all’esattezza delle cadenze, con al massimo 1 km di differenza; gradita la scelta di far trovare spugne calde, come non si vede in molte Maratone, una volta assieme al ristoro ed una all’interno di una Azienda Agricola.
E poi le gare su 5.000 e 10.000 metri, accorciate di alcuni metri solo per una maggiore sicurezza degli Atleti, ma corse con grande impegno e con gli Atleti che hanno profuso elogi per il controllo del percorso, le premiazioni di categoria già pochi minuti dopo l’arrivo, il pacco gara ricco grazie all’apporto dei commercianti locali.
Tante emozioni come quelle che sanno dare i Maratoneti e le loro storie particolari in una gara particolare, da non bruciare in un veloce mordi e fuggi ma che vive lungo il percorso, spalla a spalla, o all’arrivo da fare a fianco del proprio figlio, o sdraiati dopo l’arrivo con il fedele cane accanto, o tanto altro.
L’aspetto agonistico ha visto prevalere Alberto Ricci (Lughesina) con un tempo finale di 2h44’54”, davanti a Andrea Bifulco (Cambiaso Riso) in 2h45’31” ed a Ivan Cudin (GM Udinesi UOEI) terzo in 2h49’24” dopo una bella rimonta.
Tra le donne vittoria a Aleksandra Fortin, slovena del Team Iacuzzo che si è imposta in 3h02’08”, precedendo Cristina Zantedeschi (ASD Runners Bergamo) seconda con 3h15’58” mentre il terzo gradino è andato a Elena Simsig (Gruppo Marciatori Gorizia) in 3h16’13”.
Paolo Rovera (ASD Dragonero) si è invece aggiudicato il “memorial 7 gennaio 2005”, voluto dall’Amministrazione di Crevalcore a ricordo del tragico incidente della Bolognina.
Alla fine sono stati 212 gli Atleti regolarmente classificati, tra loro 39 donne.
Nella gara sul percorso di 4.800 metri del Circuito della Befana vittoria in solitaria per Laura Ricci (Corradini) in 17’19”, davanti a Fiorenza Pierli (Corradini) in 18’15” con Emanuela Pagan (Atl. Calderara Tecnoplast) terza in 19’00”.
Nella stessa prova hanno gareggiato anche gli uomini Over 60, con vittoria di Romano Pierli (Fratellanza) in 18’32”, davanti a Dino Ricci (Formiginese) in 19’31” ed a Franco Zuffa (Atletica Imola) terzo in 19’51”.
Gara sempre in testa anche per Alessio Tenani (Pol. Monte S.Pietro) che si è imposto nella prova sui 9.400 metri in 32’20”, precedendo Massimo Accordini (Atl. Insieme New Food) con 32’53” mentre terzo è arrivato il compagno di colore Alessandro Fiorini in 32’58”.
Quando Roberto Brighenti, perfetta voce della giornata, ha salutato Atleti ed accompagnatori ed è scoppiato un applauso spontaneo, quando si è visto Broglia, Tamburella, Querzà, Martelli, Lodi e tanti altri scherzare e sorridere pur impegnati a smontare il tutto, spostare transenne e palchi, pulire la Piazza, un pensiero che forse si era fatto qualcosa di bello ci è venuto.
Se poi gli stessi ci dicono di metterci già lavoro per il 2013.
La Maratona di Crevalcore è inserita nel “Trittico d’inverno” assieme alla Maratona di San Silvestro (Calderara di Reno BO – 31 dicembre 2011) ed alla Maratona della Pace (Bagnacavallo RA – 15 gennaio 2012).


Ordine d'arrivo maschile:
1 Ricci Alberto Gpa Lughesina - Assm 2:44:54

2 Bifulco Andrea Cambiaso Risso - Assm 2:45:31 +37
3 Cudin Ivan Gm. Udinesi Uoei - Assm 2:49:24 +4:30
4 Ricci Fabio Asd Esercito Comsup - Mm40 2:49:35 +4:41
5 Bonfiglio Marco Atletica 99 Vittuone - Mm35 2:53:39 +8:44
6 Mammoli Antonio - Mm50 2:54:26 +9:32
7 Del Priore Giuseppe Sarfing Shop Running - Mjps 2:57:16 +12:21
8 Di Giorgio Andrea Surfin Shop - Mm45 2:57:16 +12:21
9 Guidi Alessio G.S.Pasta Granarolo - Mm35 2:58:02 +13:08
10 Guiducci Andrea Po.Seven Savignano - Mm40 3:01:01

 

Ordine d'arrivo femminile:
1 Fortin Aleksandra Team Jacuzzo Assf 3:02:08 +17:13
2 Zantedeschi Cristina Asd Runners Bergamo Assf 3:15:58 +31:04
3 Simsig Elena Gruppo Marciatori Gorizia Assf 3 3:16:13 +31:18
4 Fossati Maria Ilaria Road Runners Milano Mf40 1 3:23:39 +38:44
5 Marchesi Ilaria Atletica Scandiano Mf40 2 3:24:57 +40:03
6 Psaier Irene L G Schlern Mf45 3:29:57 +45:02
7 Sportelli Tiziana Uisp Faenza Mf45 3:34:13 +49:18
8 Modignani Alice Atletica Palzola Mf35 3:36:41 +51:47
9 Epis Alessia Atletica Buia Mf35 3:37:34 +52:40
10 Conterno Monica Asd Dragonero Mf40 3:49:35 +1:04:00

 

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Ultimo aggiornamento (Sabato 07 Gennaio 2012 18:38)

 
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