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Firenze - 29^ Firenze Marathon

29^ Firenze Marathon: numeri e curiosità

Maratona - Firenze - 29^ Firenze Marathon
Firenze Maratona 2012 passaggio gruppo foto Stefano Morselli
I Numeri

Gli iscritti alla Firenze Marathon 2012 sono stati 9763, ovvero 7395 italiani e 2278 stranieri (anche effettivamente al via erano 8323). La nazione più rappresentata, dopo l'Italia con 7395 unità, è stata ancora la Francia con 652 presenze, seguita da Gran Bretagna (378) e Germania con 233; 170 erano gli austriaci, a seguire la Repubblica Ceca con 158, belgi 78, gli spagnoli con 76, statunitensi 52, olandesi 50 per un totale di 62 nazioni rappresentate, compresa la delegazione di ebrei e arabi di Gerusalemme che hanno corso per la pace.
Coloro che sono arrivati al traguardo sono stati 7771 (di cui 6577 uomini e 1194 donne). Dopo l'edizione record del 2009 con 8206 arrivati, la cifra si attesta in terza posizione nella speciale classifica che comprende le 29 edizioni della gara, due sole unità in meno che nel 2010. Inutile ribadire che quella di Firenze resta così la seconda maratona d'Italia con più arrivati, dopo Roma.
Altre curiosità riguardano le professioni svolte dai partecipanti: vince la categoria degli impiegati del settore privato (1270); a ruota i liberi professionisti con 552 unità, poi gli operai generici con 405 iscritti, a ruota gli imprenditori con 399. Altra curiosità: erano 1760 i podisti al via della loro prima maratona.
Dieci erano i punti di ristoro, uno ogni 5 chilometri con, tra l'altro, 193mila bicchieri impiegati, 66600 bottigliette d'acqua da mezzo litro, 5590 litri di liquido energetico, 7280 litri di the e 30mila crostatine, 3000 arance, 2860 banane. Per gli spugnaggi si sono utilizzate 57mila spugne. C'erano 502 tavoli, 1119 cavalletti e anche 32 fornelli del gas per fare il the caldo. E subito dopo il passaggio degli atleti si è ripulito tutto con 1140 sacchi della nettezza e 1100 sacchi blu per la raccolta differenziata della plastica.

Titolo italiano Vigili del Fuoco
Il titolo italiano dei Vigili del Fuoco è stato vinto in campo maschile da Michele Bedin, del Gp Salcus, che ha chiuso in 2:33'18", 19esimo assoluto.

Titolo italiano FSSI

Il titolo italiano FSSI (Federazione italiana sport sordi) è stato vinto da Marco Frattini della Road Runners Milano, che si conferma campione dopo la vittoria della scorsa edizione a Roma. Frattini ha chiuso in 2 ore e 53' e 22", 158esimo assoluto. Sul podio con lui anche Alessandro Vizzini (secondo) e Giampietro Vazzana (terzo). Sono stati premiati da Daniela Orati, segretario della FSSI, e da Fabio Fabbri, consigliere federale.

Marathonabili

Dopo 5 ore e 8 minuti è arrivato al traguardo il gruppo dei Maratonabili, tra gli applausi della gente che li stavano aspettando all'arrivo.La delegazione dei Maratonabili è un gruppo di ultra maratoneti, runner esperti e semplici appassionati della corsa. E' un'associazione sportiva onlus nata a Prato nel 2009 per vincere una sfida più importante di qualunque competizione, ovvero consentire a ragazzi "speciali" di vivere appieno le emozioni e il divertimento proprie di una maratona.
Il gruppo, tutti con le magliette bianche, ha colorato con la propria presenza ed entusiasmo l'edizione 2012 Firenze Marathon presentandosi ai nastri di partenza della città che per prima, nel 2009, si è resa testimone di come la corsa possa davvero superare ogni barriera. A 3 anni dalla prima partecipazione alla Firenze Marathon i Maratonabili sono tornati nel capoluogo toscano con un gruppo di atleti e spingitori provenienti da tutt'Italia uniti in un'unica missione: trasformare l'impossibile in possibile, la disabilità in abilità. Missione compiuta!
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(Foto di Stefano Morselli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 29 Novembre 2012 14:31)

 

Firenze e il problema delle partenze

Maratona - Firenze - 29^ Firenze Marathon

Prendo lo spunto dalla maratona di Firenze, corsa domenica per fare qualche riflessione generale sull'organizzazione delle gare.  Il tempo domenica è stato perfetto per correre, il percorso era veloce e chiuso al traffico e l'organizzazione in generale è stata efficiente.  Il problema maggiore si è riscontrato alla partenza: per quanto fossero state istituite le gabbie, inevitabilmente è successo che podisti più veloci, magari alla prima maratona, fossero messi dietro a podisti più lenti.  Tutto ciò non sarebbe un problema se dopo la partenza il percorso permettesse ampie possibilità di sorpasso.  A Firenze questo non è stato possibile, anzi, la partenza era collocata su una linea molto ampia, ma dopo meno di un km, una strettoia con un gonfiabile creava un ingorgo che costringeva i podisti a ricominciare a camminare per qualche centinaio di metri, prima di ripartire nuovamente.  Solo dopo due - tre km il gruppo si sfilacciava abbastanza da rendere agevoli i sorpassi e i podisti erano liberi di prendere il proprio passo.

Questa situazione, peraltro abbastanza frequente, è molto spiacevole per chi vuole gareggiare e non solo fare una sgambata.  Sarebbe in gran parte evitabile prendendo alcune contromisure.  La prima è quella di prevedere qualche tipo di gabbia o di ordine alla partenza per tutte le gare con più di 500 persone, e farlo rispettare.  La seconda è quella di creare una linea di partenza molto più stretta della larghezza del tratto di strada dei primi km.  In questo modo i podisti vengono separati maggiormente e si creano le condizioni per cui ognuno sia libero di correre al proprio passo e non intruppato senza speranza nel gruppone.  Il problema di questo approccio è che la partenza di una gara con migliaia di partecipanti potrebbe richiedere qualche decina di minuti, invece che 4-5 minuti come a Firenze.  Ovviamente è necessario che in questo caso, perlomeno ai fini delle classifiche di categoria, conti il real time e non il tempo assoluto.  Questo semplice accorgimento (far contare il real time ai fini della classifica) fra l'altro eviterebbe che le prime file delle gare vengano invase da master non più giovanissimi che partono a 4' o anche a 5' al km.

Dal canto suo, la FIDAL potrebbe fare in modo che il database nazionale delle prestazioni ottenute degli atleti FIDAL includa tutte le gare con percorso certificato (allo stato attuale ho l'impressione che molte gare non vengano registrate).  Questo database dovrebbe essere consultabile elettronicamente dagli organizzatori delle gare su strada per distribuire automaticamente gli atleti nelle gabbie di partenza in base ai tempi conseguiti in precedenza.

Infine, per dare stimoli a quei podisti di fascia media, quelli attorno al top 10% che corrono forte ma non vinceranno mai una gara importante, sarebbe bello pensare ad una maratona (o una mezza o una 10km) aperta solo a chi ottiene un tempo minimo di qualificazione.  Negli Stati Uniti hanno Boston, magari in Italia potremmo riesumare Cesano Boscone?

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Rigenerante... dopo la Firenze Marathon

Maratona - Firenze - 29^ Firenze Marathon

Verdelli Lorenzo Firenze Maratona 2012 foto Stefano MorselliAllaccio le scarpe e riparto. Tommi mi attende. Tempo di linkarmi e posso cominciare.

Ho un "leggero" fastidio ai quadricipiti, e mi tira un polpaccio, precisamente il destro; fatico a muovere le gambe, le trascino, di alzare bene le ginocchia non se ne parla proprio. Leggo il ritmo, abbondantemente sopra i 5′ a km, ma molto abbondantemente.

Potevo anche stare a casa, rimandare a domani, ma correre sul dolore mi fa ricordare, mi dimostra che quello che c'è stato domenica è successo davvero, non è stato un sogno; mi dimostra che ho fatto fatica, ma che è anche stata ben ricompensata sotto forma di gratificazione personale.

Corsa lenta rigenerante. Mentre vai la maledici, vuoi fermarti, ma sai che sotto sotto fa bene, ti aiuta a sciogliere; difatti stamattina mi sentivo meglio, decisamente più scattante.

Più passa il tempo, più rivedo in domenica 25/11 la giornata perfetta. Non trovo che sia andato storto qualcosa; continuo a rivedere la gara nella mia mente, mi ritrovo sul percorso, passo in rassegna chilometri e luoghi, facce stanche, ristori e sorpassi.

Capisco di essere stato bravo, e infatti il tempo finale lo dimostra. Però c'è qualcosa di più; ho iniziato a correre per divertimento, un po' per affiancare qualcuno, un po' perché faccio fatica a stare seduto sul divano. Trovo che, dopo due anni, la corsa mi ha dato una convinzione in più, la capacità di trovare e superare il limite, mi aiuta a non arrendermi anche quando faccio fatica a continuare. Anche nella vita di tutti i giorni, mi sento sempre con una marcia in più.

Al di là del risultato, da me insperato ma decisamente inseguito, trovo il correre il valore aggiunto della mia esistenza. Mi da equilibrio, slancio e capacità di rapportarmi al meglio con chiunque.

Ho vissuto, negli ultimi chilometri della gara, sensazioni contrastanti: la stanchezza mi faceva ragionare poco, ma capivo che quello che stavo facendo era grande, forse la cosa più grande che per ora abbia mai fatto durante la mia vita.

E' solo sport, sono 42,195 km, ma paragonarla alla vita comune non è poi così sbagliato. Ne sono sicuro, mi ha migliorato.

Per la cronaca, ho concluso in 3h03'45″, che in real time sono 3h03'06″. Non mi rimprovero nulla, gara costante e il finale in crescendo. Non sono andato sotto le tre ore, ci ero vicino, ma per quello c'è tempo.

Anzi, sotto questo punto di vista sono anche più felice; ho un motivo in più per allenarmi e mettermi sotto con più determinazione!

Alla prossima per aggiornamenti, progetti futuri e sogni da realizzare.

Lorenzo V. del gruppo "Gli Spilli nel Ginocchio"

Glispillinelginocchio.com
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(Foto di Stefano Morselli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 29 Novembre 2012 14:44)

 

A Firenze abbiamo corso per Plinio!

Maratona - Firenze - 29^ Firenze Marathon
 

Alla Firenze Marathon ha partecipato una delegazione della PdP ore 6:00, la singolare squadra podistica di Sansepolcro promossa  e cresciuta al fianco di Iacopo Ortolani, l'autore del libro "La forza che ho dentro" e  padre di un bambino, Plinio,  che ha subito danni irreversibili a causa di una diagnosi tardiva del diabete di tipo I.

La PdP ore 6:00 è formata da podisti-genitori ogni mattina si ritrovano a Porta del Ponte di Sansepolcro per correre insieme per attirare l'attenzione, anche con i colori sgargianti delle loro divise, per sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni che la malattia può causare nei bambini. Ogni mattina lo stesso percorso:  giro  intorno alle mura della città, poi in linea retta Porta Fiorentina a Porta Romana. Allenatissimi, tenaci e fortemente motivati porteranno il loro messaggio per le vie di Firenze durante la maratona.

Sono stati davvero in tanti a fare il tifo per i runners della PdP ore 6:00 che, per l'occasione, indossavano coloratissime  canotte "We Love Insulina... We Run for Plinio!" e che dal primo all'ultimo chilometro si sono passati la bandiera "Corri per Plinio".

I componenti della  PdP ore 6:00 non sono atleti, ma persone normali che corrono nonostante i loro problemi  -metabolici e non- per superarli e soprattutto per dimostrare solidarietà verso le persone che soffrono di patologie e di diabete in particolare testimoniando che è possibile conviverci  e dedicarsi anche allo sport. 

Per questo si allenano ogni mattina partendo insieme e ritornando sempre insieme, aspettandosi lungo il tragitto. Cercando di  mantenere la velocità di 6 minuti a chilometro, un ritmo accessibile a tutti, perché nessuno deve rimanere indietro nel rispetto dei valori e del messaggio di solidarietà che voglio diffondere.

Anche alla Firenze Marathon 2012, hanno fatto lo stesso, partendo insieme e cercando di arrivare il più possibile insieme anche se qualcuno del gruppo è andato un po' più veloce: ma il significato e la forza del PDP sta tutta nella sua natura unitaria: "Insieme si vince!" per Plinio, per tutti i bambini che hanno una grave patologia!

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 28 Novembre 2012 09:49)

 

Firenze: storie di maratona

Maratona - Firenze - 29^ Firenze Marathon
Firenze Marathon 2012, quante storie si potrebbero raccontare. Ognuna diversa dall'altra. Ma ciascuna con un filo conduttore che le accomuna: la passione per la corsa. Emozioni che non si possono raccontare, ma soltanto condividere, in un grande abbraccio che accomuna tutti i podisti, dal top runner all'amatore che finisce sul filo del tempo limite o anche oltre. Tutti i podisti sanno benissimo che la Maratona non è soltanto quei quarantaduemilacentonovantacinque metri da percorre tutti d'un fiato. La Maratona è molto di più. E' sudore, paura di non farcela, è tempo rubato agli affetti, al lavoro, agli amici. Tanto che poi gli amici sono quelli d'asfalto, vicini e lontani, quello con cui ogni giorno si condividono allenamenti, tabelle, proiezioni, speranze, consigli e preoccupazioni. E quelli conosciuti per le strade del mondo, incontrati anche un attimo soltanto, ma che poi ricorderai per sempre. La Maratona è l'euforia della medaglia, lo sconforto della crisi, la voglia di riscatto da te stesso, il desiderio di andare oltre il pensabile. La Maratona è il profumo dell'aria, è la brezza dell'alba dopo una notte quasi insonne, è il paesaggio che ti toglie il respiro e ti fa amare la vita. A Firenze si incontrano mondi diversi, culture diverse, lingue e dialetti che però parlano la stessa lingua. Quella della fatica che ti porta verso un traguardo, verso una meta che si sposta sempre più in là. Compagni di viaggio sono i battiti del tuo cuore che pulsano con chi ti corre accanto. Un pezzo di strada insieme, nella lunga strada di una vita dove la corsa trova un posto fino a ieri impensato, oppure cercato da sempre. Era dentro di te e forse non lo sapevi. E adesso corre con te lungo l'Arno, davanti al duomo, sotto al campanile di Giotto, tra secoli di arte e cultura, tra il verde meraviglioso delle Cascine dove vorresti perderti per sempre, in una corsa infinita accanto ad amici sinceri che gioiscono per i tuoi successi e soffrono con te per le mille paure e incertezze che accompagnano il tuo cammino. Ogni passo è un passo in più verso il traguardo, ma è anche un passo in meno da percorrere. E' un respiro cadenzato che racconta in silenzio la tua storia a chi ti passa accanto. E' il saluto su Ponte Vecchio con un compagno di altre avventure, è la battuta scambiata accanto allo Stadio Franchi: "Occhio al muro!" per indicare il fatidico chilometro trenta, il sorriso strappato in mezzo alla concentrazione. E' la concorrente che avresti voluto ringraziare perché ti ha aiutato a uscire dalla crisi tenendo il passo e incoraggiandoti con un semplice sguardo. Un volto che forse non vedrai mai più, ma che resterà per sempre nei ricordi della più bella maratona della tua vita. In attesa che ne arrivi un'altra ancora più bella, che non potrà cancellare le emozioni provate quando hai svoltato il Lungarno e hai visto la sagoma meravigliosa di Santa Croce. Il tappeto blu, gli applausi della folla, le urla dei bambini, il sorriso di un amico oltre le transenne. Firenze Marathon è il sole che tramonta sull'Arno tra riflessi dorati che raccontano le mille storie passate. E questa è soltanto una piccola parte di Firenze Marathon 2012. Tutto il resto è nel cuore di ognuno dei 7771 atleti che hanno tagliato il traguardo, da Shumi Endeshaw Negesse a Susan Daley, primo e ultima atleta a tagliare il traguardo. Ma anche di tutti gli altri che sono partiti e hanno dovuto fermarsi. Domani, per tutti, c'è un'altra avventura da affrontare. Lungo le strade dove le anime dei runner resteranno in contatto per sempre.

Matteo Gentile - tesserato Fidal nel Gruppo Marathon Martina Franca La Palestra
pettorale 5701 alla Firenze Marathon 2012

 
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