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Belluno - 10.000 su pista

Veneto - Primapagina

Il Comunale di Belluno, sabato 1 ottobre, nell'ambito di una manifestazione prevalentemente incentrata sulle staffette giovanili, ha ospitato una delle rare gare sui 10000 m del calendario FIDAL veneto.

Dodici atleti alla partenza, con obbiettivi differenti, chi alla ricerca di una rifinitura in vista di una mezza maratona o dell'ora su pista (imminente la 24 ore di S. Martino), chi inseguiva da tempo un 10000 con buone condizioni climatiche per ottenere il personale, c'era il maratoneta in una pausa tra i fondi lunghi e i lunghissimi, qualcuno è venuto qui con il solo desiderio di "chiudere" la stagione con test su una distanza emblematica, e per una volta senza avere troppi dubbi sulla misurazione del percorso......

Ottima prova di Simone Gobbo (A.S.D. San Rocco), "one man band" che deve fare quasi tutto da solo, concludendo 9 centesimi sopra i 31'. Gobbo, campione regionale del cross lungo e vincitore di numerose classiche come la Corri Mestre, nonostante la lunga e premiatissima stagione, ha condotto fin dalla partenza con determinazione ottenendo un crono di tutto rispetto, dietro di lui, con il tempo di 34',19'',3, Matteo Redolfi (Jagher Vittorio Veneto), l'atleta friulano gareggiando a Belluno si è preso una sana ed utile "distrazione" dall'impegnativa preparazione della maratona e, come Gobbo, ha dovuto gestire in totale autonomia i 25 giri sull'anello rosso.

Ben distanziata la truppa dei master, che hanno tagliato il traguardo in un arco temporale di dieci minuti, tra i 35' e 20 '' e i 45 '. Va infine ringraziato, unitamente a "La Piave 2000", la società organizzatrice del meeting, il comitato provinciale FIDAL di Belluno, che nell'arco di questa stagione ha offerto numerose opportunità agli atleti master per gareggiare in pista.

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Borso del Grappa (TV) - 1° Trail degli Eroi

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In pieno spirito trail Mirko Righele e Fabio Caverzan vincono a pari merito la prima edizione del Trail degli Eroi. Questa mattina da Borso del Grappa sono partiti in duecentocinquanta per correre lungo le trincee e i sentieri del Monte Grappa.

Il piazzale dell'Antica Abbazia era ancora nella completa oscurità quando le luci in testa ai concorrenti hanno iniziato a illuminare il sentiero che portava prima a Campo Croce e dopo a Cima Grappa. Lo spettacolo che hanno vissuto i concorrenti che si sono arrampicati per i primi tredici chilometri per raggiungere Cima Grappa, rimarrà nei loro ricordi per molto tempo. Il ritmo di gara era scandito dal ritmo di salita dei raggi del sole sui pendi erbosi.

Il tracciato ha attraversato tutti i comuni del Monte Grappa, passando molte delle colline rese tristemente famose durante la Prima Guerra Mondiale. Il Gran Premio della montagna era al termine della prima salita dopo aver corso lungo il Sacrario Militare del Monte Grappa. Nel Sacrario, monumento sacro alla Patria, sono sepolti 12.000 soldati, italiani e austriaci, che hanno combattuto durante la Grande Guerra.

Mirko Righele e Fabio Caverzan hanno tagliato il traguardo a braccia alzate mano nella mano dopo aver corso la gara praticamente sempre insieme se non per alcuni tratti. I tempo dei vincitori è stato di 4.35.13. Nicola Giovanelli ha tagliato il traguardo in terza posizione con un distacco di circa dodici minuti. Durante la prima salita, l'infermiere del Soccorso Alpino Caverzan, era in seconda posizione, ma con il passare dei chilometri è riuscito a portarsi su Righele e da quel momento hanno sempre corso insieme.

"Ci conosciamo da molto tempo - ha detto Righele - è stato molto divertente correre con Fabio, inoltre mi ha aiutato a superare i crampi che mi sono venuti sorpassata la metà del percorso. Sono tanti quarantasei chilometri da correre in solitudine, meglio essere in compagnia! Questo è il vero spirito Trail!"

Per la prima volta una competizione sportiva (escluso il Giro d'Italia che passava appena sotto) ha attraversato il sagrato del monumento del Monte Grappa. Molti atleti entrando in quei luoghi si sono fatti il segno della croce.

Un trailer sotto lo striscione d'arrivo ha detto: "Quei soldati hanno combattuto per garantirci la vita che stiamo vivendo, noi oggi abbiamo fatto fatica, ma gli eroi sono stati loro!"

Tra le donne vittoria per Alessandra Bastesin con il tempo di 5.56.54, mentre in seconda posizione si è classificata Genny Fratini. Lorenza Visintin è terza con il tempo di 6.16.58.

"Conclusa la prima edizione Trail degli Eroi, Trofeo Scarpa, - ha detto Sandro Parisotto, presidente di Scarpa spa - sull'onda dell'entusiasmo e delle emozioni vissute oggi, stiamo già pensando al prossimo anno. Siamo stati premiati da una partecipazione record di concorrenti e gli stessi hanno avuto come premio una giornata speciale che sin dalle prime luci dell'alba prometteva fatica, sudore, ma tante emozioni sul Monte Grappa. L'apprezzamento sia del percorso sia dell'organizzazione è stato condiviso appieno da tutti i partecipanti e questo ci gratifica visto l'impegno profuso da parte dell'organizzazione. I nostri obiettivi per i prossimi anni saranno di far conoscere, anche a livello internazionale, questa manifestazione. Attraverso i valori dello sport vogliamo dare al nostro territorio l'attenzione che merita. Il nostro territorio è carico di valori che sono stati espressi nella piena totalità da tutta l'organizzazione, dai volontari, da tutte le istituzioni, e dagli sponsor nonché dagli atleti che hanno creduto in questo progetto. Bravi, grazie, ci vediamo alla seconda edizione."

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Castelnuovo del Garda (VR) - 2^ Gardaland Half Marathon

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Spettacolo fantastico questa mattina fra Valeggio sul Mincio e il Parco divertimenti di Gardaland, in quella che è stata la terza edizione della Gardaland Half Marathon. L’elevato numero di atleti classificati (1325) credo sancisca in sé il vero successo della manifestazione ben organizzata dallo staff che si occupa anche di gestire la Maratona di Verona (che nel 2012 cambierà data) e la Maratonina di Giulietta e Romeo. Una logistica ottima, un trasporto atleti puntuale e preciso e un tracciato che accomunava tutte le caratteristiche che si possono chiedere ad una 21097 metri-spettacolo, hanno rappresentato l’insieme ben riuscito della manifestazione podistica veronese. Soltanto la suggestiva cornice della partenza (Borghetto, incantevole borgo adagiato fra fiume e collina) e quella straordinaria dell’arrivo nel cuore di Gardaland, meriterebbero un articolo a parte; mi sono divertito e ho corso cercando di tenere fede all’impegno di pacer da 1 h e 25’, anche se la sinuosità del percorso, i cambi di direzione e soprattutto il grande caldo (25-27 °C ) non mi hanno permesso di essere regolare come avrei voluto. E di questo mi scuso con i compagni di avventura. Complimenti a Roberto (Hoppy), Salvatore e all’esordiente (quasi col botto) Spartaco….un nome da predestinato.

Complimenti a tutti, a maggio 2012.

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Vedelago (TV) - 1^ Maratona della Castellana

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Vedelago_Maratona_della_Castellana_2011_collage_Personal best per la “freccia nera”, il ventiquattrenne kenyano, Yego Solomon Kirwa che segna anche il record della maratona con 2h17’45’’. La trenta chilometri va al vicentino Enrico Vivian, 1h47’25’’. Oltre 600 atleti al via. Spettacolare partecipazione alle mini-run.

Ha dettato legge fin dall’inizio. Quarantadue chilometri praticamente in solitaria e una caldo sul nastro d’asfalto che ha raggiunto, negli ultimi dieci chilometri, oltre i 25 gradi. Yego Solomon Kirwa, 24 anni, ha vinto la prima Maratona della Castellana-XXIV Maratona di Vedelago segnando il suo personal best: 2h17’47’’, migliorando di un minuto il suo personale e segnando il record della maratona. Una furia, Yego, un ragazzo dalle doti stupefacenti che ha stregato il pubblico lungo il tracciato dei cinque comuni della Castellana. “Una bella gara- le sue prime parole in inglese all’arrivo – peccato solo per il caldo”. Eppure sembrava averne ancora, si è offerto con generosità ai fotografi e al presidente del Gruppo Atletica Vedelago, Mario Righetto, che lo ha accolto con la sua poderosa stretta di mano. “Una soddisfazione questa gara che segna la ripartenza della Maratona a Vedelago e nella Castellana – ha commentato Odone Tubia, presidente Provinciale della Fidal – che ha fatto segnare un grande tempo e che già dal prossimo anno può puntare a grandi numeri di presenze”. Il giovane atleta kenyota, tesserato per l’Atletica Stamura Ancona ha staccato di quasi un quarto d’ora il secondo, Federico Cagliani, dell’Alpinistico Vertovese che ha fermato il cronometro a 2h30’28’’. Terzo Michele Bedin dell’Atletica Rovigo con 2h33’33’’. Per le donne il primo posto è andato a Elsa Mardegan, l’atleta della Idealdoor Libertas San Biagio (3h20’40’’). Per lei la felicità della prima vittoria in maratona conquistata alla bellezza di 48 anni: “Una grande gioia che dedico ai miei figlia – ha detto all’arrivo- che hanno 15 e 17 anni”. Seconda Valeria Furlan Atletica Sernaglia (3h26’09’’), terza Annalisa Minesso, Assindustria Sport Padova (3h40’01’’).

Per la trenta chilometri il primo posto è andato a Enrico Vivian, 43 anni dell’Atletica Vicentina (1h47’25’’). Il quarantatreenne berico, che è arrivato 35° assoluto all’ultima Maratona di New York, si è complimentato con l’organizzazione: “Un percorso che non ha niente ad invidiare a nessuno, una grande emozione al passaggio nei centri storici, fantastico il passaggio attorno al castello di Castelfranco. Sono certo che il prossimo anno verranno in migliaia”. Dietro di lui Diego Massarotto, Associazione Atletica n.e.Vi (1h51’27’’), terzo Emanuele Grigoletto, dell’Atletica Malo (1h53’02’’). Per le donne prima Francesca Marin della Runners Bergamo che ha chiuso la trenta chilometri in 2h04’21’’; seconda Ambra Vecchiato, Atletica Audace Noale (2h04’35’’); terza Lisa Borzani, Atletica Città di Padova (2h08’29’’). Una menzione speciale va all’atleta più attempato in gara: Amilcare Repaci, classe 1929 (82 anni compiuti) e al più giovane, Alessio Gabriel Munegato, 18 anni. A loro andrà un soggiorno omaggio alle terme di Abano offerto dal consorzio di promozione turistica di Abano e Montegrotto. Bellissima la gara delle mini-run: centinaia di bambini e famiglie sono arrivate ieri mattina in centro a Vedelago per correre la 2 e la 6 chilometri. In piazza hanno trovato ad accoglierli ristori, giochi in piazza e l’Expo della Maratona. Una soddisfazione anche per gli amministratori dei cinque Comuni, Vedelago, Castelfranco Veneto, Riese Pio X, Resana, Altivole che ieri, indossata la maglia ufficiale della gara, hanno aperto la competizione.

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Ultimo aggiornamento (Domenica 02 Ottobre 2011 21:40)

 

Longarone (BL) - I percorsi della memoria del Vayont

Veneto - Primapagina

In 5000 lungo la diga del Vajont. Nella gara più impegnativa vittoria per Andrea Frezza e Jennifer Senik. Sul tracciato di diciassette chilometri vincono Livio De Paoli e Mirella Pergola. Manuel Bratti e Manuela Moro dominato nella gara più breve.

Sono arrivati da tutta Italia per correre lungo i "percorsi" che raccontano della tragedia del Vajont. Un ricordo vissuto grazie allo sport, una corsa che con rispetto si è insinuata, prima alle pendici delle diga e dopo ne ha attraversato il coronamento.

Alle 9.15 dalla centralissima piazza di Longarone, il lungo serpentone variopinto composto da atleti, famiglie, cani al guinzaglio, nonni e amici, ha iniziato a salire lungo i sentieri, aperti per l'occasione dall'Enel, che li avrebbero portati dinnanzi alle pareti della Diga. Ognuno con il proprio ritmo, ognuno cercando di evocare i ricordi che sono legati a quei luoghi.

Gli agonisti in lizza per la vittoria finale avevano già scoperto le carte in tavola e hanno corso secondo un preciso progetto. Manuel Bratti insieme a Giuliano De Biasi ha preso il largo nel percorso più breve. Manuela Moro, in grande spolvero, battagliava per la quinta posizione assoluta, lasciando a Monia Capelli e ad Angela De Poi la conquista della seconda piazza. Nel tracciato intermedio Livio De Paoli e Rinaldo Segat hanno corso molti tratti spalla a spalla. solo nelle discese De Paoli riusciva a staccare il bellunese del gruppo Castionese.

Nella gara più lunga Andrea Frezza è stato sempre al comando inseguito da Luciano De Lazzar e poco più dietro da Renato Camillo. Paola Dal Mas, nella competizione rosa, si è dovuta guardare le spalle dalla friulana Jennifer Senik. Nadia De Francesch ha corso cercando di mantenere la terza posizione.

Ma le altre migliaia di persone nel frattempo come hanno vissuto la "gara"? Correre o semplicemente camminare era l'ultimo dei loro pensieri, correre o camminare era il mezzo più semplice per ricordare e per vedere il Vajont, entrando in alcuni luoghi normalmente vietati al pubblico. Per una volta il guardarsi intorno è stato più forte del guardare dove mettere i piedi.

Tornando alla cronaca della gara, Andrea Frezza ha vinto i "venticinque chilometri" con il tempo di 1.46.55, alle sue spalle si è classificato Luciano De Lazzar del Giro delle Mura, mentre Renato Camillo è salito sul terzo gradino del podio con 1.49.57. Nella gara femminile la Senik, ha conquistato la prima posizione grazie alle sue preziose doti da discesista, relegando al secondo posto la Dal Mas. La friulana dell'Aldo Moro Paluzza ha tagliato il traguardo con il tempo di 1.57.43. In terza posizione si conferma Nadia De Francesch.

Livio De Paoli e Rinaldo Segat si giocano la vittoria della gara intermedia sino a un chilometro e mezzo dall'arrivo quando De Paoli inserisce il turbo e chiude i diciassette chilometri con il tempo di 1.08.02. Segat è secondo mentre Alessandro Tibolla è terzo.

Tra le donne Mirella Pergola conferma la prima posizione davanti ad Alice Perenzin e a Deborah Entilli. La prima ferma il cronometro in 1.23.21.

Nel percorso più breve Bratti chiude in prima posizione con il tempo di 35.38, alle sue spalle Giuliano De Biasi e Riccardo Ebo.

Manuela Moro vince davanti a Monia Capelli con il tempo di 40.40. La Capelli accusa un ritardo di oltre un minuto. Sale sul terzo gradino del podio Angela De Poi.

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