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Isola di Albarella (RO) - 12^ Maratonina del Parco del Delta del Po

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Isola_di_Albarella_Maratonina_del_Parco_del_Delta_del_Po_2012All’Isola di Albarella (Ro), nella 12^ Maratonina del Parco del Delta del Po, record di presenze nella non competitiva di 10 km con circa mille partecipanti, ai quali si sono aggiunti una quarantina di giovani per la gara giovanile e gli oltre 430 della maratonina competitiva.

Arrivati anche i record della gara sui 21 km, sia maschile che femminile (il riferimento ai record è sempre in base al percorso omologato), dove in quattro hanno migliorato l’1.07.48 di Migidio Bourifa che quest’anno ha chiuso al quinto posto primo degli italiani.

Gara monopolizzata dopo cinque km dai tre keniani: Makalla, Koech e Sugut classificati nell’ordine e dal marocchino El Barhoumi (Casone Noceto), con gara decisa solo nel chilometro finale con l’allungo decisivo di Daudi Liokitok Makalla (Atl. Insieme Neew Food Vr) all’esordio sulla distanza. Molto bene anche Davide Uccellari (Fratellanza Mo) il giovane modenese recente azzurro ai Giochi Olimpici di Londra nel Triathlon che ha chiuso al settimo posto con il personale.

Record anche nella gara femminile con il successo per distacco di Hanane Janat (Mar- LBM Sport Team) in 1.17.33 (precedente 1.20.00 della Sommaggio), precedendo Giovanna Ricotta (Salcus) e Maurizia Cunico Mancato (Alpini Vicenza), quarta l’italo-romena Ana Nanu (Gs. Gabbi Bo).

Classifica maschile: 1° Makalla (Ken) 1.06.45, 2° Koech (Ken) 106.45, 2° Koech (Ken) 1.06.57, 3° Sugut (Ken) 1.07.27, 4° El Barhoumi (Mar) 1.07.44, 5° Bourifa 1.08.48, 6° Ayanu (Eth) 1.09.04, 7° Uccellari 1.09.44, 8° Tyar (Mar) 1.11.17, 9° Haoul (Mar) 1.14.57, 10° Masetto 1.15.00.

Donne: 1^ Janat (Mar) 1.17.33, 2^ Ricotta 1.22.25, 3^ Cunico 1.23.29, 4^ Nanu 1.25.35, 5^ Chubak 1.27.02, 6^ Fiorini 1.29.25.

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 24 Settembre 2012 08:57)

 

Misurina (BL) - 3^ Cadini Sky Race

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Questa mattina, dal piazzale del Ristorante La Baita, sono partiti i centoventi partecipanti della terza edizione della Cadini Sky Race. Il programma della giornata prevedeva un tracciato immerso nel cuore dei Cadini di Misurina con una lunghezza di quindici chilometri e contava un dislivello milleduecento metri di sola salita. Il percorso, all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo, era sorvegliato dagli uomini del Soccorso Alpino e del Corpo Forestale dello Stato.

Prima che il sole facesse capolino a Misurina, la temperatura autunnale ha tenuto sotto controllo il surriscaldamento dei motori umani pronti a scattare. Alle 9.30 quando è stato dato il via, la giornata era tornata nel pieno del clima estivo. Subito dopo la partenza, Davide Pierantoni, super favorito alla vigilia, e Filippo Barizza hanno preso il largo verso Pian degli Spiriti prima di iniziare a salire lungo il sentiero che li avrebbe portati al Rifugio Fonda Savio a quota 2310 metri di quota. Alle loro spalle con qualche secondo di ritardo sono transitati Eddj Nani (Asd San Rocco), Ruggero Berolo (Belluno), Ivano Molin (Tre Cime Auronzo), Silvano Frattino (Montanaia Racing) e Diego Pieruzzo (Vigili del Fuoco Belluno).

In campo femminile, Chiara Ladini (Tonic Runners) ha guadagnato la prima posizione che ha mantenuto fino a poco dopo il rifugio Fonda Savio. Sulla discesa appena dopo il Rifugio è stata Lara Bonora (Cogito Ergo Sum) a prendere il comando davanti alla stessa Ladini e a Cecilia De Filippo.

Tornando alla gara maschile, Davide Pierantoni, nel primo tratto in discesa, scendendo come camoscio è riuscito a staccare Barizza di una quarantina secondi. Nelle successive forcelle, della Torre, Sabbiosa, Deserto, Cristina e della Neve, Pierantoni ha continuato a incrementare il suo vantaggio sino a toccare i quattro minuti. Nella discesa finale il vicentino s'invola verso il traguardo senza sbagliare un appoggio andando così a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione.

Il vincitore ha chiuso con il tempo di 1.20.42. A sorpresa, davanti al ristorante della sua famiglia, è arrivato Ivano Molin autore di una discesa mozzafiato che gli ha fatto conquistare la seconda posizione con il tempo di 1.25.02. Filippo Barizza completa il podio con 1.25.16.

Nella gara rosa Cecilia De Filippo ha aumentato il proprio ritmo sorpassando prima Lara Bonara e dopo Chiara Ladini. La De Filippo ha fermato il cronometro in 1.51.08, Chiara Ladini nonostante una caduta riesce a mantenere la seconda posizione. Il distacco dalla vincitrice è solo di un minuto e trentacinque. Sul terzo gradino del podio sale Lara Bonora.

La gara organizzata dalla Cadini Promotion va in archivio con la soddisfazione da parte di tutti per aver vissuto una giornata di sport eccezionale in un'ambiente dolomitico di prim'ordine.

Classifica maschile

1) 2 Pierantoni Davide 1990 Gs.Alpini Vicenza 1:20'42

2) 1 Molin Ivano 1973 Tre Cime Auronzo 1:25'02 4'20

3) 71 Barizza Filippo 1981 Atletica Brugnera Friul Intagl 1:25'16 4'34

4) 35 Nani Eddj 1993 Asd San Rocco 1:26'26 5'44

5) 41 Berolo Ruggero 1971 Belluno 1:27'36 6'54

6) 61 Pieruzzo Diego 1967 Vigili Del Fuoco Belluno 1:29'31 8'49

7) 53 Craffonara Lois 1980 Badiasport 1:29'55 9'13

8) 102 Crepaz Piergiorgio 1975 1:30'17 9'35

9) 101 Federa Loris 1966 1:30'57 10'15

10) 62 Frattino Silvano 1990 Montanaia Racing 1:31'11 10'29

Classifica femminile

1) 112 De Filippo Cecilia 1980 Auronzo 1:51'08

2) 83 Ladini Chiara 1977 G.S. Tonic Runners 1:52'44 1'36

3) 91 Bonora Lara 1973 Cogito Ergo Sum 1:53'25 2'17

4) 56 Menardi Linda 1977 Cai Cortina 1:53'34 2'26

5) 82 De Poi Angela 1975 Us Aldo Moro Paluzza 1:55'24 4'16

6) 42 Manaigo Giuditta 1976 Cortina 1:55'41 4'33

7) 76 Festini P. Martina 1986 San Candido 1:56'47 5'39

8) 51 Pedevilla Veronika 1975 Badia Sport 2:11'10 20'02

9) 17 Caldart Violetta 1969 2:16'54 25'46

10) 9 Murgia Cristina 1968 Spirito Trail Asd 2:16'55 25'47

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San Giorgio delle Pertiche (PD) - 11^ Maratonina sul Graticolato Romano

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Si è svolta stamattina, sulle strade circostanti il piccolo centro padovano di S.Giorgio delle Pertiche, l’11^ edizione della Maratonina sul Graticolato Romano.

Investita in pieno dal caldo di quest’estate quasi interminabile, la manifestazione ha visto al via alcune centinaia di atleti tra i quali, prima degli altri, la categoria dei diversamente abili.

Percorso ben disposto e super collaudato da anni di esperienza e ottima gestione; mi è piaciuta sia la collocazione della partenza – arrivo – centro ristoro sia la buona conduzione dell’avvenimento da parte dello staff organizzatore.

Vedere tanti volontari, forze dell’ordine e gente di buona volontà….darsi da fare per consentire a quattro scalmanati di correre alla domenica mattina, è un aspetto da rispettare e da considerare estremamente positivo e da prendere ad esempio.

Quanto alla sfera squisitamente tecnica, personalmente ho patito un po’ il caldo di rimbalzo dopo la fresca parentesi di domenica scorsa a Bassano,…ma c’è poco da lamentarsi,..il caldo a settembre è ampiamente da mettere in preventivo per cui anche oggi è stata una buona gara, un ottimo allenamento e una tre ore di divertimento sano e genuino.

Alla prossima.

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Padova - 26° Meeting Città di Padova

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Padova_Meeting_Citta_di_Padova_2012Un’edizione da primato. Anzi: da primati, perché sono due i record del Meeting Città di Padova realizzati domenica sera allo Stadio Euganeo, con Nesta Carter che si appropria di quello dei 100 e Jason Richardson che eguaglia quello dei 110hs. E al conto vanno aggiunti Libania Grenot, che firma la seconda prestazione italiana all time nei 200 e Fabrizio Donato che prolunga il suo momento magico dominando il triplo davanti al poliziotto Daniele Greco. Ma andiamo con ordine.

Nesta Carter conferma il suo feeling con lo Stadio Euganeo migliorando il record della manifestazione dei 100 – che già gli apparteneva, in comproprietà con Coby Miller – di un centesimo di secondo: alla fine, per il primo frazionista della staffetta giamaicana oro a Londra, il cronometro segna 10”09. «A Padova torno sempre volentieri e sono contento di questo primato. La vittoria all’Olimpiade? E’ stato un bel regalo per il mio paese che festeggia i cinquant’anni di indipendenza».

Jason Richardson si inserisce sulla scia di Robles, Xiang, Garcia e Merritt, stelle degli ostacoli che hanno gareggiato a Padova negli anni scorsi: il campione del mondo statunitense blocca il cronometro dopo 13”18 (stesso tempo firmato da Mark Crear nel ’98) controllando la gara già dalla partenza, con Emanuele Abate che pasticcia un po’ sugli ostacoli e chiude al quinto posto in 13”64. «Siamo a fine stagione ma ne ho ancora da spendere» dice Richardson.

Fabrizio Donato e Daniele Greco si spartiscono primo e secondo posto nel triplo, forse la gara più attesa. Donato atterra a 16.84 metri, raggiunti al secondo tentativo dopo il 16.78 iniziale. Greco piazza la sua zampata al quarto turno, planando a 16.56: il bielorusso Aliaksei Tsapik lo avvicina nel finale (16.52) ma rimane terzo. Quella dei due campioni azzurri è la gara che chiude il programma: per loro poi, c’è da «far fronte» all’affetto del pubblico padovano, con i bambini che entrano in pista a chiedere autografi.

Libania Grenot migliora invece il suo personale nei 200, salendo sul terzo gradino del podio nella gara vinta dalla giamaicana Anneisha McLaughlin in 22”70: il 22”85 dell’azzurra è anche la seconda miglior prestazione italiana di sempre (supera il 22”88 di Marisa Masullo). «Ma io so di valere un tempo ancora più basso di questo» commenta Libania. E al personale arriva anche il cubano Omar Cisneros nei 400 (45”47, davanti a Calvin Smith e Angelo Taylor).

Tra le più applaudite, e non poteva essere altrimenti, la russa Darya Klishina: l’atleta-modella si impone nel salto in lungo con 6.63 metri davanti all’americana Chelsea Hayes (6.60) e alla bielorussa Nastassia Ivanova Mironchyk (6.59). «Non avevo mai gareggiato prima in Italia, ho trovato una pedana molto performante. Se mi dà fastidio che si parli di me per la mia bellezza? No: è anche questo un modo per portare fan all’atletica».

Per quanto riguarda gli azzurri, da menzionare anche il terzo posto di Giordano Benedetti nel doppio giro di pista (1’46”76 nella prova vinta dall’australiano Jeffrey Riseley) e il quarto di Chiara Rosa nel peso (17.67, con vittoria della bielorussa Natallia Michnevich con 18.80). Grandi applausi inoltre per i 200 metri paralimpici, vinti da Gionata Cardo: hanno fatto respirare nel Meeting organizzato da Assindustria Sport Padova un po’ dell’aria delle Paralimpiadi.

Risultati.

UOMINI. 100 (v. +0.7 m/s): 1. Nesta Carter (Jam) 10”09, 2. Trell Kimmons (Usa) 10”14, 3. Gerald Phiri (Zam) 10”20, 4. Rasheed Dwyer (Jam) 10”24, 5. Calesio Newman (Usa) 10”29, 6. Ronald Pognon (Fra) 10”36, 7. Jacques Riparelli (Ita) 10”46, 8. Michael Tumi (Ita) 10”47. 400: 1. Omar Cisneros (Cub) 45”47, 2. Calvin Smith (Usa) 45”51, 3. Angelo Taylor (Usa) 45”74, 4. Donald Sanford (Isr) 47”19, 5. Isalbet Juarez (Ita) 47”30, 6. Edino Steele (Jam) 47”51, 7. Benjamin Sumner (Gbr) 48”08, 8. Marko Machu (Slo) 49”07. 800: 1. Jeffrey Riseley (Aus) 1’46”38, 2. Mohamad Al-Garni (Qat) 1’46”63, 3. Giordano Benedetti (Ita) 1’46”76, 4. Paul Robinson (Irl) 1’47”02, 5. Musaeb A. Balla (Qat) 1’47”21, 6. Nicholas K. Kipkoech (Ken) 1’47”41, 7. Andrew Kiptoo Rotich (Ken) 1’47”52, 8. Nicholas Willis (Nzl) 1’48”19, 9. Thomas Chamney (Irl) 1’48”34, 10. Jena Umar (Eth) 1’49”22. 110 ostacoli (+0.1): 1. Jason Richardson (Usa) 13.18, 2. Lehann Fourie (Rsa) 13”27, 3. Maksim Lynsha (Blr) 13”49, 4. David Payne (Usa) 13.55, 5. Emanuele Abate (Ita) 13”64, 6. Tyrone Akins (Usa) 13”80, 7. Stefano Tedesco (Ita) 13”94, 8. Samuele Devarti (Ita) 14”41. Triplo: 1. Fabrizio Donato (Ita) 16.84 (+0.1), 2. Daniele Greco (Ita) 16.56 (-0.1), 3. Aliaksei Tsapik (Blr) 16.52 (+0.1), 4. Viktor Yastrebov (Ukr) 16.44 (0.0). Peso: 1. Justin Rodhe (Can) 20.34, 2. Andrei Mikhnevich (Blr) 18.91, 3. Joe Kovacs (Usa) 18.90, 4. Marco Di Maggio (Ita) 17.64, 5. Andrea Ricci (Ita) 17.60. 100 under 23 (-0.2): 1. Delmas Obou (Ita) 10”69, 2. Enrico Cioli (Ita) 11”00, 3. Michele Calvi (Ita) 11”12, 4. Alessandro Pino (Ita) 11”15, 5. Marco Martini (Ita) 11”29, 6. Riccardo Marcato (Ita) 11”29, 7. Samuele Devarti (Ita) 11”39, 8. Abdul A. Diaby (Ita) 11”53. 200 paralimpici (-0.6): 1. Gionata Cardo (Ita) 28”45, 2. Leandro Zago (Ita) 29”19, 3. Alberto Bonato (Ita) 30”99, 4. Roberto Casarin (Ita) 31”66, 5. Matteo Zamprogna (Ita) 34”40, 6. Federico Basso (Ita) 34”57, 7. Michele Zugno (Ita) 34”83, 8. Marco Gianella (Ita) 35”45.

DONNE. 200 (-0.7): 1. Anneisha McLaughlin (Jam) 22”70, 2. Janeba Tarmoh (Usa) 22”83, 3. Libania Grenot (Ita) 22”85, 4. Mariya Elizavet Ryemyen (Ukr) 22”96, 5. Antonina Krivoshapka (Rus) 23”03, 6. Sheron Simpson (Jam) 23”28, 7. Hrystyna Stuy (Ukr) 23”52, 8. Gloria Hooper (Ita) 24”14. 800: 1. Elena Kofanova (Rus) 2’00”93, 2. Eunice K. Sum (Ken) 2’01”27, 3. Hanna England (Grb) 2’01”63, 4. Anna Pierce (Usa) 2’01”84, 5. Zoe Buckman (Aus) 2’02”19, 6. Lydianasimiyu Wafula (Ken) 2’02”35, 7. Brenda Martinez (Usa) 2’02”79, 8. Irina Maracheva (Rus) 2’03”26, 9. Marta Milani (Ita) 2’04”34, 10. Annet Mwanzi Lukhuyi (Ken) 2’04”68. 1500: 1. Yuliya Fomenko Chizenko (Rus) 4’11”50, 2. Anna Mishchenko (Ukr) 4’12”16, 3. Iris Fuentes-Pila (Esp) 4’13”05, 4. Elisabeth Maloy (Usa) 4’13”14, 5. Margherita Magnani (Ita) 4’13”28, 6. Janet Achola (Uga) 4’14”00, 7. Elisa Cusma Piccione (Ita) 4’14”23, 8. Natalia Rodriguez (Esp) 4’19”39. Asta: 1. Anastasiya Shvedova (Blr) 4.55, 2. Aleksandra Kiryashova (Rus) 4.45, 3. Lisa Ryzih (Ger) 4.40, 4. Anastasia Savchenko (Rus) 4.35, 5. Alana Boyd (Aus) 4.35, 6. Roberta Bruni (Ita) 4.20, 7. Anna Giordano Bruno (Ita) 4.00. Lungo: 1. Darya Klishina (Rus) 6.63 (+0.7), 2. Chelsea Hayes (Usa) 6.60 (+0.2), 3. Ivanova Nasta Mironchyk (Blr) 6.59 (+0.5), 4. Whitney Gipson (Usa) 6.51 (+1.3), 5. Keila Costa (Bra) 6.46 (+0.8), 6. Tania Vicenzino (Ita) 6.14 (+0.7). Peso: 1. Natallia Mikhnevich (Blr) 18.80, 2. Cleopatra Borel (Tri) 18.71, 3. Irina Tarasova (Rus) 18.68, 4. Chiara Rosa (Ita) 17.67, 5. Laura Bordignon (Ita) 15.04, 6. Francesca Stevanato (Ita) 14.58. 100 under 23 (-0.4): 1. Irene Siragusa (Ita) 12”07, 2. Elisa Paiero (Ita) 12”54, 3. Jennifer C. Olekibe (Nig) 12”70, 4. Johanelis Herrera Abreu (Ita) 12”73, 5. Silvia Zerbini (Ita) 12”77, 6. Martina Schiavon (Ita) 12”78, 7. Virginia Morassutti (Ita) 13”14.

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 03 Settembre 2012 09:48)

 

Zoldo Alto (BL) - 5^ Transpelmo

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Il sole è arrivato a Palafavera quando gli ultimi concorrenti stavano tagliano il traguardo, sino ad allora nuvole basse e una leggera pioggia avevano caratterizzato la giornata della Transpelmo.

Dopo la partenza, data all'interno del Camping di Palafavera, gli atleti hanno iniziato a salire verso il rifugio Venezia prima di affrontare l'impegnativa rampa che conduceva alla forcella Val d'Arcia, GPM della giornata. Il percorso aveva un dislivello di sola salita di 1296 metri con uno sviluppo di quasi diciassette chilometri.

Davide Pierantoni degli Alpini Vicenza ed Elia Costa dell'Atletica Zoldo hanno corso spalla a spalla, giocandosi la vittoria solamente negli ultimi metri. Alle loro spalle Nicola Giovanelli, Ruggero Berolo e Ivano Molin.

Nella gara femminile Silvia Serafini ha preso subito il largo staccando di qualche minuto Patrizia Zanette, in terza posizione correva la bellunese Angela De Poi. Appena dietro Cinzia Salvi e Fabia Gallina.

La visibilità in forcella era diminuita drasticamente al passaggio dei due battistrada che non si sono lasciati spaventare e hanno iniziato la discesa che li avrebbe portati al controllo del Passo Staulanza in massima sicurezza. Al gran premio della montagna sono passati successivamente Giovanelli, Molin e Berolo.

Nelle donne la fuoriclasse Serafini prosegue la sua corsa indisturbata verso l'arrivo di Palafavera, Patrizia Zanette e Angela De Poi non riescono ad avvicinarsi.

Davide Pierantoni negli ultimi metri prova ad accelerare per portarsi a casa la vittoria finale, Elia Costa non riesce a tenere il ritmo e si stacca di pochi metri. Pierantoni vince con il tempo di 1.42.52, c'è un solo secondo di differenza tra i due concorrenti.

Conferma la terza posizione Nicola Giovanelli, mentre Ruggero Berolo e Ivano Molin sono rispettivamente quarto e quinto.

La Serafini taglia il traguardo fermando il cronometro in 2.07.51, la Zanette è seconda con dieci minuti di ritardo, completa il podio Angela De Poi.

Va in archivio la quinta edizione della Transpelmo con la soddisfazione degli organizzatori e degli atleti che pensano già al prossimo anno, magari quando il Pelmo sarà baciato dal sole.

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