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Calalzo di Cadore (BL) - 7^ Staffetta panoramica

Veneto - Primapagina

A Calalzo vige la regola dell'alternanza, evidentemente necessaria per realizzare quella che, senza tante circonlocuzioni, potremmo definire una gara di prove ripetute ben riuscita. Nella 7^ edizione della Staffetta Panoramica, dopo le categorie giovanili, al calar della sera, una cinquantina di coppie si sono sfidate a percorrere differenti multipli di un circuito urbano lungo un chilometro abbondante. Gli atleti di ciascuna coppia, con un tocco di mano, si sono idealmente passati più volte il testimone, alternandosi nei 4 o i 6 Km previsti a seconda della categoria.

Tracciato veloce, appena ondulato, con una curva a gomito - replica del più classico giro di boa caro ai regatanti - che attendeva gli atleti poche falcate dopo la zona cambio, imponendo un rilancio dell'azione abbastanza faticoso.

La coppia Tabacchi - Bamoussa ha vinto senza grossi patemi, i due mezzofondisti hanno coperto i 6 Km complessivi in poco più di 19', tenendo a debita distanza Fabrizio Pradetto e lo specialista delle forti pendenze Manuel Da Col, terzo posto per la formazione dell'Atletica Ponzano, con Giuseppe Barbirolo che ha saputo "tener duro" garantendo a Stefano Pretotto una chance di recupero che il master trevigiano non si è fatto sfuggire per prevalere sui forti padroni di casa Toffoli e Da Via' proprio nell'ultimo "fatale" chilometro.

Nella gara riservata alle coppie miste, bella vittoria della squadra vittoriese formata da Sarà Tomè e Adriano Pagotto, tra le donne le migliori sono state due allieve, Aurora Benedet e Cristina Corona.

Temperatura gradevole, con nubi minacciose fortunatamente rimaste parcheggiate lontano, in cima ai monti.

Non sono mancati gli esempi di partecipanti che, dopo aver "sparato" tutto nelle prime frazioni, sono poi letteralmente crollati nell' ultimo mille: l'acido lattico non perdona!

Una manifestazione partecipata e riuscita grazie ad una collaudata macchina organizzativa, un'occasione per ricordare la figura di Guido Pol, cui è intitolato il trofeo consegnato ai vincitori, per anni figura di riferimento dell'atletica e del podismo cadorini.

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Misurina/Auronzo (BL) - 40^ Camignada poi Siè Refuge

Veneto - Primapagina

Questa mattina sono arrivati in 1200 per festeggiare lo spegnimento delle quaranta candeline della Camignada, manifestazione di trenta chilometri che unisce Misurina con Auronzo di Cadore passando per alcuni dei posti più belli delle Dolomiti.

Un successo di partecipazione che ha fatto registrare il nuovo record della manifestazione. I primi raggi di sole, sbucato dietro ai "Cadini", hanno illuminato e scaldato i concorrenti schierati tra i nastri di partenza sulle sponde del lago. La pioggia caduta nella notte aveva rinfrescato la temperatura lasciando che qualche nuvola nascondesse inizialmente le Tre Cime di Lavaredo, ma non appena Massimo Casagrande, presidente del Cai sezione Cadorina di Auronzo, ha dato il via alla gara, tutti i partecipanti hanno potuto godere dell'incredibile spettacolo "dolomitico".

Il gruppo partito con un buon ritmo si è allungato verso il rifugio Auronzo, il primo rifugio dei sei in programma. Al primo controllo, dopo circa quaranta minuti di percorrenza, è transitato Olivo Da Prà come battistrada. Il vigile del fuoco era seguito a vista da Aron Lazzaro, da Andrea Zanatta e dal giovanissimo Roberto Cassol. Cassol, la nuova promessa della corsa in montagna, ha soli quattordici anni ed era alla sua prima partecipazione alle Camignada. Allo scollinamento in forcella Lavaredo, Da Prà ha continuato la sua corsa in solitaria, ma alle sue spalle Lazzaro e Zanatta non gli lasciavano troppo spazio.

Nella gara al femminile, Daniela Da Forno, partita non pensando alla vittoria, si è trovata in testa alla gara, davanti a Monica Penzo e a Patrizia Pagnoncelli.

Tornando alla gara maschile, dopo la lunga cavalcata verso il rifugio Locatelli le prime posizioni non hanno subito variazioni, il giovane Cassol ha perso il contatto dai primi, mentre dalle retrovie Ivano Molin e Nicola Giovanelli avevano iniziato a "carburare".

Poco prima del Pian di Cengia, Olivo Da Prà che ancora conduceva con circa venti secondi di vantaggio ha consegnato la leadership a Giovannelli tallonato da Aron Lazzaro. Al passaggio del Rifugio Comici, il vincitore di ben sei edizioni della Camignada, Ivano Molin, ha rotto gli indugi e ha provato a riportarsi sul duo di testa formato da Giovanelli e da Lazzaro. Giovanelli e Lazzaro al rifugio Carducci potevano vantare un vantaggio di circa due minuti su Ivano Molin.

Tra le donne, Daniela Da Forno, già vincitrice di due edizioni della Camignada, ha continuato la sua corsa verso Auronzo in completa solitudine.

All'inizio della lunga discesa della Val Giralba, il corridore di casa, Molin, ha dovuto lasciare l'idea di battagliare per la prima posizione. In discesa Nicola Giovanelli lascia andare le gambe, corre leggero, preciso e divertito stacca Aron Lazzaro e guadagna due minuti su Molin. Ivan Geronazzo passa in quarta posizione mantenendo le forze per gli ultimi chilometri che porteranno al Palaghiaccio di Auronzo.

Giovannelli taglia vittorioso il traguardo con il tempo di 2.45.38. Ivano Molin, autore di una rimonta strepitosa chiude con soli trentatré secondi di svantaggio. Conquista la terza posizione Ivan Geronazzo, mentre Andrea Zanatta e Aron Lazzaro sono rispettivamente quarto e quinto. Il giovanissimo Cassol chiude in ottava posizione.

Daniela Da Forno non ha nessun problema a mantenere la testa della corsa e dopo aver percorso la ciclabile di Auronzo taglia il traguardo in 3.25.38. Alle sue spalle arriva al palaghiaccio Patrizia Pagnoncelli con il tempo di 3.34.11 mentre sul terzo gradino del podio sale Monica Penzo.

Durante le premiazioni è stato chiamato sul palco anche Luigi Pais che, avendo corso trentasette edizioni, ha avuto l'onore di vestire il pettorale numero uno e di ritirare un premio speciale per la suo affetto verso la Camignada.

Va in archivio anche l'edizione numero quaranta della Camignada, una vera e propria festa della montagna e dei rifugi. Per il prossimo anno gli organizzatori stanno già pensando a innalzare il numero dei pettorali disponibili.

«Siamo rimasti veramente sorpresi - ha detto Massimo Casagrande - dell'affluenza di questo anno. Tutti questi partecipanti sono il giusto ringraziamento al lavoro dei nostri volontari che da settimane lavorano incessantemente per la buona riuscita della manifestazione. Per il prossimo anno stiamo già riflettendo sulle modalità per poter aumentare il numero degli iscritti, è ancora presto, ma è giusto pensarci».

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Agordo (BL) - 21^ Le Miglia di Agordo

Veneto - Primapagina

La “lectio magistralis” degli africani, gli occhi tristi di Pertile, il sorriso delle mezzofondiste italiane, il bacio ai sampietrini di Piazza Libertà di Bamoussa, la carica dei 201 giovani (tanti e belli), il calore del pubblico e le ire del temporale sui poveri master.

E’ tutta in queste immagini la ventunesima edizione de “Le Miglia di Agordo”, la corsa podistica internazionale tra i vicoli e le piazze del Centro Storico di Agordo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi.

Nella serata d’oro dello sport italiano è proprio la punta della maratona tricolore ai Giochi Olimpici a mancare all’abbraccio con il grande e caloroso pubblico di Agordo. Ruggero Pertile salta l’annunciato ultimo test in vista di Londra. Lo fermano una lieve dorsalgia, la paura di compromettere la gara più importante dell’anno e forse anche qualche “voce” dall’alto. Sta di fatto che “Rero” si presenta ad Agordo, non evita i microfoni, raccoglie gli applausi e poi si defila e in silenzio, con gli occhi tristi, segue dal palchetto-ospiti le “Corse delle stelle”, il doppio atto finale di una splendida edizione de “Le Miglia di Agordo”.

Quando prende il via la gara femminile, il vento e la pioggia. che hanno disturbato gli esordienti e flagellato i master, lasciano definitivamente il “campo”. Allo sparo se ne vanno le keniane Hellen Jepgurgat e Eunice Chebet, vanno invece del loro le italiane Agnes Tschurtschenthaler e Federica Dal Ri, profonde conoscitrici delle mille trappole del difficile circuito cittadino, e Eliana Patelli. Al secondo passaggio in Piazza Libertà la ventitreenne Jepgurgat, sottile, elegante nell’incedere, si isola, mentre la connazionale Chebet , appesantita dalla sparata iniziale, comincia a guardarsi dietro. E dietro c’è una ispirata Tschurtschenthaler (“E’ bello gareggiare su strada, qui è importante esserci perché c’è qualità e tanta gente a spingerti”, dirà a fine gara) che stacca la Dal Ri e punta le due keniane. Allunga ulteriormente la keniana di testa e, alla campana, mette al sicuro la vittoria, cede invece la seconda keniana e sale prepotentemente l’altoatesina che sull’ultima salita mette la freccia, passa l’avversaria e prosegue a tutta. All’arrivo la Jepgurgat è prima la “Tschurts” è seconda e la Dal Ri, sospinta dal suo pubblico (vive con Gabriele De Nard a pochi chilometri da Agordo), scavalca la Chebet, ed è terza.

C’è il meglio dell’Italia senza Olimpiadi, la giovane Africa e il campione belga delle siepi tra gli allineati ai nastri di partenza della “Corsa delle stelle” maschile. Quando si parte nessuno vuole andare in testa a dettare il ritmo, gli africani prendono le misure uno all’altro, gli italiani hanno paura di saltare e allora prova il belga Krijn Van Koolwijk a mettersi davanti. Tira un po’ lui, poi arriva Giovanni Gualdi e infine Abdoullah Bamoussa a saggiare la risposta africana. Nulla si muove fino al quarto chilometro, poi i quattro keniani si decidono e accendono la miccia: in un giro, 1108 metri, salta la corsa. Mollano Matteo Villani, il campione italiano delle siepi, Manuel Cominotto, il campione italiano under 23 dei 5000, Gabriele De Nard, il campione italiano di cross, poi anche Krijn Van Koolwijk, troppo generoso nelle fasi iniziali. E restano in sette con il solo italiano Giovanni Gualdi, campione tricolore di maratona reduce dal ritiro in altura di Livigno; ma anche il buon “Giò” e, poco più in là, l’italomarocchino Bamoussa lasciano la presa e salutano gli africani che vanno a giocarsi la vittoria. Il “trenino” perde il vagone Philips Kiptoo, poi il “vagone” Samoei Kiplagat e, a tre chilometri dall’arrivo, restano tre keniani e un ruandese in testa, mentre dalle retrovie vengono su, riprendendo carica, Gualdi e Bamoussa. Prova a attaccare Eric Sebahire, vaso di coccio tra i vasi di ferro keniani, ma non ha scampo, i due keniani lo prendono e si presentano soli sul rettilineo finale. Allo sprint, tra gli applausi del foltissimo pubblico, vince il Trofeo Lattebusche il favorito della vigilia, il ventenne Daniel Wanijru, già protanoista alla Media Blenio in Svizzera, giovane dal futuro radioso; secondo è Kennedy Kipyeko . Eric Sebahire è subito dietro. Più staccati tutti gli altri, ma a sorpresa, dopo quattro keniani e un ruandese, piomba sul traguardo l’italomarocchino Abdoullah Bamoussa, che riesce ad anticipare Giovanni Gualdi (Premio Enel Cinquanta per il primo italiano) e a distanziare nettamente Matteo Villani, Manuel Cominotto (ottimo nono), e Gabriele De Nard . Incontenibile la sua felicità: bacia il pavè di Piazza Libertà e poi corre a farsi fotografare con i keniani. E’ l’ultima immagine, la più dolce, di sette ore di grande atletica

“Le Miglia” femminile: 1.H. Jepgurgat (Kenia) 18’25”, “. A. Tschurtschenthaler (Italia) 18’42”, 3. F. Dal Ri (Italia) 18’56”, 4.E..Chebet (Kenia) 19’05”, 5. E.Patelli (Italia) 19’45”, 6. S. Pasqualini (Italia) 19’48”, 7. S.Lopes (Italia) 20’39” 8. M. Cunico (Italia) 20’43” 9. B. Stocco (Italia) 21’03”, 10. S. Tramoy (Italia) 21’15”

“Le Miglia” maschile: 1. D. Wanijru (Kenia) 29’53”, 2. K.Kipyeko (Kenia) 29’55”, 3. E.Sebahire (Ruanda) 29’57”, 4. S.Kiplagat (Kenia) 30’22”, 5. P.Kiptoo (Kenia) 30’26”, 6. A.Bamoussa (Italia) 7. G.Gualdi (Italia) 30’48”, 8. M.Villani (Italia) 31’02”, 9. M.Cominotto (Italia) 31’02”, 10 . R. Weger (Austria) 31’05”, 11. G. De Nard (Italia) 31’29”, 12. R. Van Koolwijk (Belgio) 31’33”, 13. M. Plooner (Italia) 31’40”, 14. D. Licciardi (Italia) 32’22”, 15. D. Avon (Italia) 32’40”

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Le Miglia di Agordo: i top runner

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Si respira aria di Olimpiadi anche sotto le guglie dolomitiche. Domani sera tra i vicoli e le piazzette di Agordo c’è il miglior maratoneta d’Italia che saggia il suo stato di forma, le sue sensazioni, a quindici giorni esatti dal grande appuntamento con la 42 chilometri e 195 metri che chiude i Giochi Olimpici di Londra.

E’ lui, Ruggero Pertile da Camposanpiero, 38 anni, 2.09’53” di personale in maratona, vincitore delle Maratone di Roma, Padova e Torino, ottavo ai Mondiali 2011 di Daegu, uomo di punta del movimento nazionale, la “stella” più luminosa della “Corsa delle stelle”, ultimo atto della ventunesima edizione de “Le Miglia di Agordo”.

In ritiro in altura da più di un mese, tra Livigno e St Moritz, Ruggero Pertile sceglie una 10 chilometri molto tecnica per chiudere la preparazione e testare l’efficienza del suo motore.

“Ha svolto una gran mole di lavoro –dice il suo preparatore Massimo Magnani- è in ottime condizioni, punta a vincere ad Agordo ed è molto fiducioso sull’esito della sua seconda Olimpiade”.

“Rero” favorito, dunque, sull’asfalto di Agordo, ma attenzione ai suoi avversari, assolutamente non disposti al sacrificio in onore del campione. Attenzione all’idolo di casa Gabriele De Nard, il campione d’Italia di cross, alla sua diciasettesima presenza Attenzione anche a Giovanni Gualdi, il campione d’Italia di maratona, che scende da Livigno come Ruggero Pertile e medita il colpaccio. E naturalmente attenzione agli africani Daniel Wanjiru, ventenne keniano protagonista alla “Media Blenio”; Eric Sebahire, ruandese vincitore di un “Giro delle Mura di Feltre”; e Kennedy Kipyeko ventunenne keniano vincitore della Maratonina di Verona e 4° all’Internazionale di Telese sempre davanti a Ruggero Pertile. Da seguire anche i due campioni nazionali dei 3000 siepi , il belga Krijn Van Koolwijk (anche lui scende da Livigno) e l’italiano Matteo Villani, ma soprattutto il campioncino feltrino Manuel Cominotto, tricolore under 23 sui 5000 e bronzo agli Assoluti sulla stessa distanza, reduce in settimana dal Meeting Internazionale di Trento (secondo posto nei 3000, dietro un certo Daniele Meucci , in 8’04”!).

Nella “Corsa delle stelle” femminile è invece la signora De Nard, Federica Dal Ri, campionessa italiana dei 10.000, la candidata al successo. Da battere l’altoatesina Agnes Tschunterstaller, terza ad Agordo nel 2010, prima sui 3000 al Meeting Internazionale di Nembro a inizio luglio, le due keniane Hellen Jepgurgat e Eunice Chebet e Eliana Patelli (altra reduce da Livigno), vincitrice nel giro di un anno della Maratonina di Crema, della Maratona di Reggio, della Marcialonga Running e della Cortina-Dobbiaco. Una buona corsa può fare la junior agordina Elisa Bortoli, 8^ in settimana al Meeting Internazionale di Trento sui 1500 con un interessante 4’33”20.

Ma “Le Miglia di Agordo” non sono solo “Corse delle stelle”. Stasera “in pista” ci sono anche i 192 giovani (un record) delle categorie esordienti, ragazzi, cadetti e allievi in “feroce” contesa per i decisivi punti del Grand Prix Giovani; la mezza centuria di giovanissimi “non tesserati” alle prese con l’esperienza “Chilometro”; e naturalmente i quasi 300 amatori e master in lizza per un posto nel prestigioso albo d’oro della manifestazione, per un record personale (da sempre la corsa si disputa sulla stessa distanza e sullo stesso circuito cittadino), per i punti del del Grand Prix Strade d’Italia. Oltre 500 atleti per 15 gare e sette ore di atletica-spettacolo.

Top Runners Maschili

n. 1 Pertile Ruggero (Italia) 37 anni, numero 1 della maratona italiana, vanta un personale di 2.09’53” sui 42,195 metri. Ha vinto le maratone di Roma 2004, Padova 2006, Torino 2010. E’ arrivato 2° nella maratona di Milano 2011. Nel suo palmares c’è un 6° posto nella maratona di New York 2007, un 4° nella maratona degli Europei 2010 e un 8° (primo europeo) nella maratona dei Mondiali 2011. Quest’anno ha vinto la Maratonina di Cagliari e ha centrato un grande 2.10’06” (seconda sua prestazione di sempre) alla Maratona di Otsu. Ha scelto Agordo per l’ultimo test prima delle Olimpiadi di Londra (le sue seconde Olimpiadi, dopo Pechino 2008).

n. 2 De Nard Gabriele (Italia) 37 anni, campione del Mondo di corsa in montagna da junior nel 93, due volte campione d’Italia di cross, due volte vincitore del G:P: d’Italia di cross, 24 presenze in Nazionale, 14 ad Europei e 7 a Mondiali di cross. Quest’anno ha conquistato il suo secondo titolo italiano nel cross e la vittoria nella “CorriTreviso”. E’ il re indiscusso de “Le Miglia”: 16 partecipazioni, 1 vittoria, 2 terzi posti e 6 primi posti fra gli italiani.

n. 3 Sebahire Eric (Ruanda) 29 anni, vanta personali di 13’50” sui 5000 e 28’43” sui 10000, ha vinto il “Giro delle Mura di Feltre” nel 2010 e la Maratonina di Napoli nel 2011; quest’anno ha vinto la “Appia Run” Roma e la “Corsa del Mito” ed è arrivato 3° nella Internazionale di Telese e 3° nell’Internazionale di Gonnesa (nel mese di luglio), dominate dagli africani.

n. 4 Wanjiru Kinyua Daniel (Kenia) 20 anni, vanta personali di 28’54” sui 10000 su strada e 62’32” nella mezza maratona, è arrivato 6° nella Media Blenio 2012 in Svizzera, una delle corse su strada più importanti del mondo; sta finalizzando la preparazione per scendere ai 60’ sulla mezza maratona

n. 5 Kipyeko Kennedy (Kenia) 21 anni, vanta personali di 29’03” sui 10000 su strada e 62’36” nella mezza maratona. Quest’anno ha vinto la Mezza Maratona di Verona (davanti a Pertile), è arrivato 4° all’Internazionale di Telese (davanti a Pertile) e 2° all’Internazionale di Gonnesa, dominate dagli africani. 

n. 6 Gualdi Giovanni (Italia) 33 anni, 9 volte azzurro, è il campione d’Italia in carica di maratona,. Quest’anno è arrivato 4° alla Mezza Maratona di Verona e 1° alla Mezza Maratona Serio

n. 7 Van Koolwijk Krijn (Belgio) 31 anni, nazionale belga a Europei e Mondiali di cross e di pista, vanta personali di 8’01”74 sui 3000, 13’59”18 sui 5000 e 8’17”11 sui 3000 siepi, ha vinto due bronzi in Coppa Europa sui 3000 siepi, è campione del Belgio 2011 e 2012 dei 3000 siepi. Debutta su strada ad Agordo.

n. 8 Villani Matteo (Italia) 30 anni, vanta personali di 14’10”04 sui 5000 e 8’21”73 sui 3000 siepi, più volte azzurro (con presenza alle Olimpiadi di Pechino), vicecampione 2011 in luglio si è laureato campione d’Italia dei 3000 siepi.

n. 9 Surum Panin Robert (Kenia) 22 anni, vanta personali di 28’57” sui 10000 su strada e 63’32” sulla mezza maratona, di recente ha vinto la “Tre campanili” nel Bresciano ed è giunto 4° nella “Glossglockner Berglauf”, una classicissima internazionale della corsa in montagna.

n. 10 Cominotto Manuel (Italia) 23 anni, finalista ai Campionati Europei under 23 sui 5000 nel 2010, è esploso quest’anno conquistando il titolo italiano under 23 indoor sui 3000, il titolo italiano under 23 sui 5000 all’aperto e il bronzo ai Campionati Italiani Assoluti sui 5000.

n. 11 Kiptoo Philips (Kenia) 19 anni, è da un mese in Italia, ha debuttato in pista al Meeting Internazionale di Pergine sui 3000. E ora debutta su strada a Agordo.

n. 12 Boumussa Addullah (Italia) 26 anni, marocchino di origini, è stato la rivelazione de “Le Miglia” 2011 con il 6° posto conquistato; quest’anno ha vinto la “Corri Mestre” e la Internazionale di Fontanafredda.

n. 13 Ploner Markus (Italia) 32 anni, vicecampione d’Italia 2010 sui 5000, è reduce dal Meeting di Pergine, è alla terza presenza ad Agordo.

n. 14 Licciardi Devis (Italia) 26 anni, portacolori dell’Aeronautica, ex azzurro, ha centrato quest’anno i personali sui 3000 (8’12”72 a Nembro) e sui 10000 (29’55”40 a Orvieto).

n. 15 Tabacchi Andrea (Italia) 24 anni, ex azzurro di corsa in montagna (i Mondiali 2007 all’attivo), quest’anno ha vinto il “Cross del Montello” e la “CorriFaedis”

n. 16 Weger Roman (Austria) 41 anni, ex nazionale austriaco di mezzamaratona e maratona è alla quarta partecipazione a “Le Miglia”; quest’anno è arrivato 4° alla “Montefortiana” e 5° alla Maratonina di Verona. 

n. 18 Daris David (Italia).

n. 19 Avon Diego (Italia)

n. 20 Sommariva Cristian (Italia)

n. 21 Bidogia Leonardo (Italia)

n. 22 Franzoia Tiziano (Italia)

n. 23 De Paoli Nicola (Italia) n. 24 Terenziani Luan (Italia)

Top Runners Femminili 

n. 31 Dal Ri Federica (Italia) 31 anni, campionessa mondiale militari di cross 2009, campionessa italiana 2009 dei 3000 m. indoor, campionessa italiana 2009 e 2010 dei 5000 m. pista , bronzo 2011 dei 10000 ; campionessa italiana 2012 dei 10000; su strada nel 2012 ha colto due preziosi terzi posti alla “Corsa di Miguel” di Roma e all’Internazionale di Oderzo.

n. 32 Tschunterstaler Agnes (Italia) 30 anni, azzurra nei cross, in pista e in sala, campionessa italiana indoor 2008 sui 1500 m., finalista sulla stessa distanza ai Giochi del Mediterraneo del 2009, campionessa italiana 2011 sui 10000 su strada. Quest’anno ha vinto sui 3000 al Meeting Int. di Nembro ed è giunta 9^ sui 5000 al Meeting Int. di Coblenza ,con il primato personale, e 2^ sui 3000 al Meeting Int. di Regensburg.

n. 33 Jepgurgat Hellen (Kenia), 23 anni, vanta un personale di 71’10” sulla mezza maratona, è giunta 2^ alla Mezza Maratona di Nairobi nel 2011, quest’anno ha vinto l’Internazionale di Lucciano di Pistoia ed è giunta 5^ all’Internazionale di Telese.

n.. 34 Chebet Eunice (Kenia), 26 anni, vanta un personale di 72’10” sulla mezza maratona, è arrivata 3^ quest’anno alla Mezza Maratona di Kisumino, 3^ all’Internazionale di Lucciano di Pistoia e 4^ all’Internazionale di Gonnesa.

n. 35 Patelli Eliana (Italia), 34 anni, si è data alla corsa da 5 anni con risultati incredibili:. nel 2009 ha vinto la Maratona di Brescia, nel 2010 la Maratona di Lucca e nel 2011 la Maratona di Reggio Emilia con il personale di 2.36’18”, mentre è arrivata 2^ nella Maratona d’Italia; nel 2011 ha anche vinto le Mezze Maratone del Garda, del Serio e di Crema; sempre nel 2011 ha vinto la Marcialonga Running e la Cortina-Dobbiaco, corsa che ha di nuovo vinto nel 2012 con record. Scende anche lei dal ritiro di Livigno

n. 36 Lopes Concencao Sonia (Italia) 37 anni, capoverdiana, vanta personali di 16’59” sui 5000 e 1.17’ sulla mezza maratona, quest’anno è arrivata 4^ alla Maratonina Montefortiana e ha vinto la “10 miglia Lupatotina”

n. 37 Castellani Isadora (Italia) 26 anni, ex azzurra di corsa in montagna, nel 2012 ha vinto il “Cross del Montello”e la “CorriAviano” ed è giunta 2^ all’Internazionale di Fontanafredda e alla “5 Miglia di Torviscosa”

n. 38 Bortoli Elisa (Italia)

n. 39 Cunico Maurizia (Italia)

n. 40 Cominotto Lara (Italia)

n. 41 Stocco Beatrice (Italia)

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Ferrara di Monte Baldo (VR) - 3° Trail della Speranza

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Dopo la bella esperienza dell’anno scorso, ci tenevo tanto a partecipare nuovamente a questa gara trail, giunta alla sua 3^ edizione, quindi ho fatto di tutto per posticipare di una settimana le mie lunghe e consuete vacanze estive in Puglia e non mi sono pentito affatto di questa scelta.

A dire il vero, dopo la tempesta burrascosa di sabato mattina, colta in pieno mentre tornavo in bici da Bussolengo lungo la ciclabile, e la pioggia incessante della sera mentre vedevo il concerto di Goran Bregovic a Villafranca, tra me stesso ho pensato: “Ma chi me l’ha fatto fare ad iscrivermi!”.

Per fortuna, domenica mi son svegliato alle 5 ed ho notato con piacere che non pioveva e c’erano delle nuvole diradate, quindi ho fatto la mia solita colazione abbondante con latte, cereali e fette biscottate con marmellata e son sceso giù a casa per l’appuntamento con la mia compagna di società e di odierna avventura, Monica Giacomello, nonché trail runner ormai navigata avendone già corse parecchie, tra cui l’Ecomaratona di Monteforte e la Soave-Bolca, facenti parte con il Trail della Speranza del circuito Challenge organizzato dalla Valdalpone De Megni.

Arriviamo a Novezzina presso l’orto botanico, luogo della partenza, temperatura abbastanza fresca sui 12° con un fastidioso venticello, ritiriamo il pettorale e ci scaldiamo con un buon bicchiere di tè, gentilmente offerto dalla nostra cara bionda del gruppo Mondadori, Annamaria, in servizio con il marito Claudio, per dare il necessario supporto agli amici della Valdalpone, assieme a loro c’è anche il simpatico amico Renzo Zenari che partecipa alla non competitiva di 14 km.

Arriva anche Davide Testi, altro atleta mondadoregno, alla sua prima esperienza in una gara di trail, iscritto all’ultimo minuto dopo essersi lasciato convincere dalla mia entusiasmante descrizione del percorso.

Partenza puntuale alle 8.30 da un’altitudine di 1.235m, tratto iniziale in leggera discesa lungo sentieri sterrati, dopodiché sempre e solo salitone alternate a brusche discese fino alla metà del percorso in cui si scende quasi ai 900m e poi ancora salita con la tremenda ascesa finale da Malga Prà Alpesina (1450m) fino al traguardo dei 25 km posto alla funivia di Malcesine-Monte Baldo (1760m).

Son partito con molta cautela non avendo fatto riscaldamento, poi man mano ho cominciato ad andare al mio passo e a “gasarmi” di fronte alle salite, purtroppo però ciò che ho guadagnato in salita, ho perso in discesa andando come si suol dire coi piedi per terra, temendo di prendere uno scivolone, considerato il terreno a tratti impantanato per la pioggia del giorno prima e, infatti, tale timore si è trasformato in realtà quando, intorno al 15° km, ho preso una brusca caduta scavalcando un tronco d’albero di traverso e battendo il ginocchio sinistro su di esso; mi son subito rialzato provando inizialmente un forte dolore e ho pensato subito al ritiro poi, dopo aver constatato che non era nulla di grave, sono ripartito alternando corsa e camminata, fortunatamente il ginocchio non si è gonfiato e il dolore si è attenuato. Non potevo certo mollare così, ci vuole ben altro per fermarmi, poi con un percorso meraviglioso su e giù per boschi, ruscelli, immense distese di verde con pascoli e cavalli in libertà, era uno spettacolo che non potevo lasciare a metà! Al traguardo, infatti, che meraviglia godere della vista panoramica sul lago di Garda con una bellissima visuale ed essere deliziati dal pasta-party e dall’ottima birra messi a disposizione dall’organizzazione impeccabile del presidente della Valdalpone De Megni, Giovanni Pressi, e tutto il suo gruppo; l’unica nota stonata purtroppo è stata la lunga attesa di un’ora abbondante con la minaccia di pioggia, scampata per un pelo, nell’aspettare le navette per tornare al luogo di partenza; magari per la prossima edizione si dovrebbe rivedere solo questo aspetto logistico, per il resto consiglio a tutti, anche a chi non è amante delle salite, di provare questa splendida emozione di volare come le 3 aquile sul sentiero della speranza.

Per la cronaca, questi i nostri irrilevanti risultati cronometrici: Di Bari Carlo (60° in 2:57:46), Testi Davide (97° in 3:10:01), Giacomello Monica (229° in 4:17:40).

Auguro a tutti buone vacanze sempre “on the road”!

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