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Maratona S.Antonio pronta per la IAAF Label

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Il giorno dopo è quello dei bilanci. E, in questo caso, il bilancio non può che essere positivo. La tredicesima edizione della Maratona S.Antonio va in archivio come una grande festa popolare, in cui però i risultati degni di nota da un punto di vista tecnico non sono mancati.

«L’immagine più bella è quella delle oltre ventimila persone che hanno preso parte alle Stracittadine – commenta il presidente di Assindustria Sport Padova Federico de’ Stefani – Quella più simpatica è legata alle staffette della solidarietà, che hanno portato all’interno dell’evento 24forChildren-Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa. Da un punto di vista tecnico ci sono stati quattro atleti sotto alle due ore e 11’ in campo maschile e tutto è filato alla perfezione. La qualità dei risultati ottenuti, unita all’organizzazione messa in campo, che si appoggia alle istituzioni ma anche a più di duemila volontari presenti lungo il percorso, che ringraziamo, ci consente di richiedere la “Iaaf Road Race Label”, quello che possiamo definire un bollino di qualità per le maratone di livello internazionale, assegnato dal massimo organismo mondiale dell’atletica leggera. Una certificazione ulteriore che premia la bontà del lavoro svolto e che ci permette di dire ai podisti: venite a correre a Padova, vi troverete nelle migliori condizioni».

«Possiamo richiederla anche perché il nuovo percorso che parte da Campodarsego è ora omologato per il conseguimento di primati e minimi internazionali – prosegue de’ Stefani – Oltretutto, sta ribadendo di essere un tracciato molto veloce: nella competizione maschile, l’esordiente Kwambai ha sfiorato il record della gara (ha chiuso in 2 ore 9’14”, ndr), mentre in quella femminile la vincitrice Marily dos Santos ha realizzato il suo primato personale (2 ore 31’55”, ndr). La sua affermazione ci fa particolarmente piacere, perché consente di rendere ancora più internazionale la nostra Maratona: è la prima brasiliana a imporsi a Padova, in una gara che, nelle ultime stagioni, era stata sempre ad appannaggio di atlete keniane o etiopi. Marily dos Santos esprime peraltro la tradizione di un paese in cui la maratona ha lunga tradizione ed è bello che la sua vittoria arrivi al termine di un’edizione in cui abbiamo accolto lungo le nostre strade podisti giunti da 28 paesi diversi».

Nello stesso week end della Maratona, peraltro, Assindustria Sport si è messa in evidenza anche lontano da Padova, grazie all’affermazione dell’azzurra Sibilla Di Vincenzo nell’incontro Internazionale di Podebrady, in Repubblica Ceca, dedicato agli specialisti della marcia. L’azzurra si è imposta nei 20 chilometri su strada della prova femminile in un’ora 34’16”, staccando la concorrenza all’ultimo giro del tracciato. Al via erano presenti 10 nazionali: oltre a quella italiana e alla rappresentativa di casa c’erano anche Svizzera, Bielorussia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Svezia e Ucraina. «Maratona e Meeting – conclude de’ Stefani – sono gli eventi che hanno più visibilità, ma Assindustria abbina da sempre alle grandi manifestazioni internazionali il lavoro di ogni giorno sui campi di atletica, coinvolgendo circa 600 tesserati di tutte le categorie. Un impegno che permette poi ad atleti come Sibilla o come Ruggero Pertile, unico maratoneta italiano presente ai Giochi Olimpici di Londra, di esprimersi al meglio».

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Padova - 13^ Maratona S.Antonio

Veneto - Primapagina

Padova_Maratona_2012_collage_arriviE’ stata la Maratona S.Antonio più veloce di sempre. Quattro atleti sotto alle 2 ore e 11’ non si vedevano a Padova dal 2004, ma, rispetto ad allora, è stato sensibilmente più basso il tempo del vincitore, il keniano Robert Kwambai, che, all’esordio in una gara di 42,195 chilometri, ha tagliato il traguardo in 2h09’14”. Ulteriore riprova di quanto il nuovo tracciato, che parte da Campodarsego, sia adatto a ottenere grandi prestazioni, dopo il record della corsa registrato nel 2011. In campo femminile, a imporsi è stata la brasiliana Marily dos Santos che, dopo la medaglia di bronzo conquistata in Prato della Valle nel 2007, stavolta si migliora fino a realizzare il suo personale, chiudendo in 2h31’55” e abbassandolo di quasi 4 minuti, dopo il 2h35’41” siglato a Francoforte 2011. E’ la prima atleta verde-oro a salire sul gradino più alto del podio nella città del Santo.

La prova maschile ha visto il gruppo di sette atleti composto da Kwambai, Chebet, Paula, Sium, Habtamu Asefa, Worana e Gesera passare compatto a metà gara in 1h04’48”. La svolta è arrivata attorno al trentacinquesimo chilometro, quando Kwambai ha tentato l’allungo, staccando i compagni. «Fino a quel punto siamo andati avanti in gruppo, anche perché ci conosciamo e ci alleniamo spesso assieme – ha commentato il vincitore al traguardo – Al trentacinquesimo ho provato a spingere e ho visto che non mi stavano dietro. Qui a Padova mi sono trovato benissimo e prometto già che tornerò anche l’anno prossimo». Alle sue spalle il connazionale Ben Chebet, che bissa il piazzamento dell’anno scorso, dopo l’affermazione del 2009.

La prova femminile ha visto la brasiliana dos Santos e la keniana Fridah Domongole passare in 1h15’21” alla mezza, con 13” di vantaggio sull’altra brasiliana al via, Michelle Das Chagas. Anche in questo caso la svolta è giunta verso il trentacinquesimo chilometro, col cambio di passo decisivo della dos Santos, che ha staccato la compagna.

Tra i più attesi Alex Zanardi, protagonista nelle prove paralimpiche. Il campione bolognese ha dominato la gara delle handbike in 1h04’26”: «Temevo lo spagnolo Diago, che alla vigilia mi aveva detto di non essere in forma (si è classificato quattordicesimo, ndr): non mi fidavo, invece era vero. Sono padovano d’adozione e venire qui mi regala sempre grandi emozioni. I Giochi Olimpici di Londra? Sono qualificato, tanto vale che punti al bersaglio grosso».

Simpatica iniziativa a fine manifestazione: ad accogliere gli ultimi tre classificati (Gianfranco Gozzi, Gaetano Amadio e Paolo Gilardi, appaiati in 7h22’48”) è stato il campione di Assindustria Sport Ruggero Pertile, che ha consegnato loro la medaglia di partecipazione. In totale, tra maratona e mezza hanno tagliato il traguardo in 3.420 atleti, 25 in più rispetto alla passata edizione. Numero a cui vanno aggiunti gli oltre ventimila partecipanti alle Stracittadine, le corse non competitive che accompagnano le prove agonistiche.

Grande successo anche per la novità di questa edizione, le staffette di solidarietà di 24forChildren-Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa, con il sindaco di Padova Flavio Zanonato, la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il rettore dell’università di Padova Giuseppe Zaccaria a tagliare il traguardo assieme. «Siamo più che contenti e ora l’appuntamento è a domenica 21 aprile 2013, data della quattordicesima edizione» commenta il presidente di Assindustria Sport, Federico de’ Stefani.

Nel giorno della Maratona, Assindustria Sport si stringe attorno agli amici e ai familiari di Gianni Vecchiato, capoufficio tecnico del comune di Borgoricco, vittima di un infarto a 54 anni ieri mattina, circa un’ora dopo il via della Maratona. «Una persona eccezionale e un grande sportivo» lo ricorda il sindaco di Campodarsego Mirko Patron.

Nel sito www.sdam.it (al link http://www.championchip.it/events/event/results_22149.do) sono disponibili le classifiche complete.

CLASSIFICHE.

Uomini: 1. Robert Kwambai (Ken) 2h09’14”, 2. Ben Kipruto Chebet (Ken) 2h10’02”, 3. Roberto Paulo Paula (Bra) 2h10’23”, 4. Tumicha Worana (Eti) 2h10’53”, 5. Kiflom Sium (Eri) 2h11’09”, 6. Gerji Genemo Gesera (Eti) 2h15’42”, 7. Abtamu Asefa Wakeyo (Eti) 2h15’53”, 8. Elson Alex Gracioli (Bra) 2h20’56”, 9. Alberto Montorio (Aeronautica) 2h22’28”, 10. Vito Sardella (Violettaclub) 2h26’37”.

Disabili. Handbike: 1. Alessandro Zanardi (Giambenini-Achilles) 1h04’26”, 2. Paolo Cecchetto (Team Pulinet Handbike) 1h04’42”, 3. Vittorio Podestà (Barilla Blu Team by Achilles) 1h04’42”.

Carrozzine olimpiche: 1. Michel Filteau (Can) 1h28’50”, 2. Ebbe Blichfeldt (Dan) 1h35’56”, 3. Tobias Lotscher (Svi) 1h35’57”.

Mezza maratona: 1. Giancarlo Simion (Silca Ultralite) 1h09’29”, 2. Roberto Gobbo (Runners Team Zanè) 1h13’13”, 3. Luca Capelli (Lagarina Crus Team) 1h13’56”.

Donne: 1. Marily dos Santos (Bra) 2h31’55”, 2. Fridah Domongole (Ken) 2h34’49”, 3. Yado Melaku Elfnesh (Eti) 2h36’43”, 4. Michele Das Chagas (Bra) 2h42’55”, 5. Mateja Kosovelj (Slo) 2h43’03”, 6. Silvia Serafini (Brugnera Friulintagli) 2h44’29”, 7. Aleksandra Fortin (Jalmico Corse Team Iacuzzo) 2h50’13”, 8. Stefania Satini (Dolomiti) 3h02’33”, 9. Maria Cristina Orlandi (Pod. Sassolese) 3h02’39”, 10. Marianna Maiorino (Azzano Runners) 3h04’18”.

Disabili. Handbike: 1. Francesca Porcellato (Apre Olmedo) 1h20’54”, 2. Rita Cuccuru (Velo Club Sommese) 1h27’28”.

Carrozzine Olimpiche: 1. Sandra Hager (Svi) 2h07’48”, 2. Antonella Muraro (Aspea Padova) 2h51’08”.

Mezza maratona: 1. Marzena Michalska (FF.OO.) 1h19’48”, 2. Giorgia Bocchetto (Lbm Sport) 1h27’48”, 3. Genny Fratini (Riviera del Brenta) 1h28’08”.

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 23 Aprile 2012 09:34)

 

Padova - 13^ Maratona S.Antonio

Veneto - Primapagina

Seconda quotata 42 km del 2012 in terra veneta in quel di Padova e provincia con lo svolgimento della maratona di “S.Antonio”.

Dopo la variazione di percorso del 2011, anche quest’anno il tracciato si è sviluppato interamente nel “graticolato” viario che definisce l’alta padovana vedendo la logica e sontuosa conclusione nello spettacolare slargo di Prato della Valle, cuore del capoluogo patavino.

Come al solito, la mia cronaca-rendiconto è scarna e priva di fantasie evocative particolari: l’organizzazione e il sinuoso andamento del percorso mi sono parsi decisamente all’altezza di una maratona importante e il ringraziamento è doveroso nei confronti di quanti hanno reso possibile lo svolgersi dell’evento.

Condizioni meteorologiche a dir poco perfette.

Per quanto riguarda l’aspetto squisitamente agonistico della gara non ho guardato ancora granché. Conosco una parte dei risultati di amici e conoscenti che hanno corso da Campodarsego a Padova e ho visto che tutti hanno sfoderato prestazioni quasi-maiuscole o addirittura eccellenti (Paolo M. 3h28’ nuovo favoloso pb, Salvatore, Roberto, Giacomo G., Oberdan, ..e chissà quanti me ne sto dimenticando).

Tutti campioni, tutti stratosferici.

Tre le menzioni particolari per questa mia settima partecipazione alla maratona di “S.Antonio “:

- La prima per lo splendido Tiziano, occasionale compagno di strada con cui ho piacevolmente condiviso 34 chilometri di fatica ritrovandomi alla fine poche decine di metri più indietro di lui: grazie per la compagnia!

- La seconda per Matteo V. che reduce dalla terrificante Maratona di Boston di 6 giorni fa , ha trovato voglia, tempo ed entusiasmo per ripercorrere a ritroso alcuni degli ultimi chilometri di gara ed incitare quanti stavano terminando la propria fatica: grande Matteo!

- E, per concludere, un’auto-menzione per il sottoscritto, per l’intenzione finita nelle profondità degli scantinati dei buoni propositi, di attaccare il proprio miglior tempo sulla maratona e fermatosi ad alcune centinaia di metri di distanza dallo stesso.

Beh, pazienza, vorrà dire che dovrò continuare a correre.

Ancora.

Statemi bene.

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Padova - 13^ Maratona Sant'Antonio

Veneto - Primapagina

Si è corsa oggi a Padova la 13^ edizione della Maratona Sant'Antonio con 1705 classificati nella maratona (più 44 handbike e 13 carrozzine) e 1660 nella mezzamaratona.
V
ittorie in maratona per la brasiliana Marily Dos Santos in 2h31'55" e per il keniano Robert Kwambai in 2h09'14".
I primi italiani al traguardo sono stati la friulana Silvia Serafini (2h44'29") ed il mantovano Alberto Montorio che era all'esordio e che ha chiuso la propria fatica in 2h22'28" arrivando davanti a Vito Sardella 2h26'37" ed Antonio Santi 2h27'09".
Nella mezza maratona vittoria per Giancarlo Simon in 1h09'29" e Marzena Michalska in 1h19'48".

Ordine d'arrivo femminile:

1 6968364 DOS SANTOS MARILY BRASILE SF 2:31:55 0 +22:41
2 6968355 DOMONGOLE FRIDA KENYA SF 2:34:49 0 +25:34
3 6968346 ELFNESH MELAKU YADO ETIOPIA SF 2:36:43 0 +27:29
4 6968319 DAS CHAGAS MICHELE BRASILE SF 2:42:55 0 +33:40
5 6968313 MATEJA KOSOVELJ SLOVENIA SF 2:43:03 0 +33:48
6 6968295 SERAFINI SILVIA ATLETICA BRUGNERA FRIULINTAGLI SF 2:44:29 0 +35:14
7 6968258 FORTIN ALEKSANDRA JALMICO CORSE TEAM IACUZZO MF40 2:50:13 0 +40:59
8 6968096 SATINI STEFANIA A.ATL.DOLOMITI BELLUNO SF 3:02:33 0 +53:18
9 6968092 ORLANDI MARIA CRISTINA PODISTICA SASSOLESE MF40 3:02:39 0 +53:24
10 6968058 MAIORINO MARIANNA ITALIANA AZZANO RUNNERS MF35 3:04:18 0 +55:04
11 6967972 POESINI FEDERICA MARATHON CLUB CITTA' DI CASTEL MF35 3:09:03 0 +59:48
12 6967910 BENFATTO ELENACHIARA TESSERAMENTO GIORNALIERO TG 3:12:24 0 +1:03:10
13 6967900 GIBSON BEVBERLEY JANE G.S.R. FERRERO A.S.D. MF40 3:12:53 0 +1:03:38
14 6967874 CORTESE MARTA A.S.D. TRACK CLUB MASTER CL TF 3:13:39 0 +1:04:24
15 6967864 BOSCARDIN MADDALENA ATL.BASSANO RUNNING STORE MF40 3:13:45 0 +1:04:31
16 6967854 RAMUNNO NICOLETTA A.S.D. AMICI STRADA DEL TESORO MF40 3:14:05 0 +1:04:50
17 6967812 GALIAZZO LAURA ATLETICA CITTA' DI PADOVA SF 3:15:15 0 +1:06:01
18 6967772 DAVIRNO CHIARA ATL. FOREDIL MACCHINE PADOVA MF45 3:16:51 0 +1:07:36
19 6967722 BRUSAMENTO LORENA AZZURRA GARBAGNATE M.SE MF35 3:18:37 0 +1:09:22
20 6967714 DALLA TORRE ITALIA ATHLETIC CLUB APICILIA MF40 3:18:48 0 +1:09:33
21 6967710 SCRIBANI FRANCESCA ATL. CORTINA C. RURALE CORTINA MF40 3:18:51 0 +1:09:36
22 6967674 ELICIO VITTORIA G.S.ATLETICA AMATORI CORATO MF45 3:20:31 0 +1:11:16
23 6967664 BORDIN ELISA VIGONZA RUNNERS CLUB MF35 3:20:45 0 +1:11:30
24 6967640 MANCINELLI LAURA VILLA AURELIA - FORUM S.C. SRL MF40 3:21:37 0 +1:12:23
25 6967638 MALUCELLI MARCO PODISTICA WINNER FOLIGNO MF45 3:21:47 0 +1:12:32


Ordine d'arrivo maschile:

1 6968418 KWANBAI ROBERT KENYA SM 2:09:14 0
2 6968414 CHEBET BEN KIPRUTO KENYA SM 2:10:02 0 +48
3 6968410 PAULA ROBERTO PAULO BRASILE SM 2:10:23 0 +1:08
4 6968406 WORANA TUMICHA ETIOPIA SM 2:10:53 0 +1:38
5 6968402 SIUM KIFLOM ERITREA SM 2:11:09 0 +1:54
6 6968398 GESERA GERJI GENEMO ETIOPIA SM 2:15:42 0 +6:27
7 6968394 WAKEYO ABTAMU ASEFA ETIOPIA SM 2:15:53 0 +6:39
8 6968390 ALEX GRACIOLI ELSON TESSERAMENTO GIORNALIERO TG 2:20:56 0 +11:41
9 6968386 MONTORIO ALBERTO C.S. AERONAUTICA MILITARE SM 2:22:28 0 +13:13
10 6968382 SARDELLA VITO VIOLETTACLUB SM 2:26:37 0 +17:22
11 6968378 SANTI ANTONIO A.S. LA FRATELLANZA 1874 MM35 2:27:09 0 +17:55
12 6968374 PITTERI GIANMARCO POOL SPORT TRIESTE MM35 2:28:45 0 +19:31
13 6968370 WEGHER SIMONE ATLETICA CLARINA TRENTINO SM 2:29:32 0 +20:17
14 6968367 ZANTA GIORGIO ATLETICA SAN MARCO VENEZIA SM 2:30:52 0 +21:37
15 6968361 ZAMBELLI ANDREA ASS.POL.ATL.SCANDIANO MM40 2:32:51 0 +23:37
16 6968358 STIVANELLO ENRICO QT8-RUN MM35 2:34:44 0 +25:29
17 6968352 POLITI STEFANO ATL.PIETRASANTA VERSILIA MM40 2:36:11 0 +26:57
18 6968349 CAVALLI CLAUDIO ATL. AVIS CASTEL S.PIETRO MM35 2:36:38 0 +27:23
19 6968343 DI LELLO ALESSANDRO ATHLETIC TERNI AMP 2:37:21 0 +28:06
20 6968340 D'ANDREA MAURIZIO ASD ATLETICA ALTO SANGRO TM 2:37:23 0 +28:08
21 6968337 STEFANI ALEX G.S.ATL.DIL.LIB. PIOMBINO DESE MM35 2:39:09 0 +29:54
22 6968334 CALFAPIETRA GIANLUCA ASD FORMANS TEAM MM35 2:39:59 0 +30:45
23 6968331 MASSIGNANI MARTINO ATL.VICENTINA MM45 2:41:22 0 +32:08
24 6968328 MENEGHELLO ALESSIO A.S.D. G.S. G. BIASIN ILLASI MM35 2:42:12 0 +32:58
25 6968325 SPLENDORE ALESSANDRO ATLETICO BASTIA MM35 2:42:12 0 +32:58
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 26 Aprile 2012 22:50)

 

Villa di Teolo (Pd) – 28^ Traversata dei Colli Euganei

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Villa_di_Teolo_Traversata_dei_Colli_Euganei_2012TCE “versione fangosa”
Lo scorso anno la TCE è stato il mio primo trail. Ben 6 ore e 46 minuti di “tranquilla fatica”. Ricordo quanto mi era piaciuto, quanto ho gustato il panorama, il sole, i mandorli in fiore, i profumi del bosco e la condivisione di tutte le emozioni, provate lungo il percorso, con gli amici durante il terzo tempo, consumato all’aperto con temperature solari. Ricordo che indossavo la canotta dopo aver fatto la doccia… che caldo c’era! Quest’anno ho provato una “nuova versione” della medesima gara. L’attraversamento dei Colli Euganei con temperature molto più basse, con precipitazioni continue, che a volte ti accarezzavano e che verso la fine…ti “schiaffeggiavano”. I mandorli in fiore non li ho visti, ma magari c’erano. Il problema è che tenevo spesso la testa bassa per far colare l’acqua dalla visiera del cappellino. Ho visto però il bellissimo glicine che pendeva mentre attraversavo la splendida Villa di Beatrice D’Este, verso il 17° km. Il panorama con le nuvole basse “faceva molto Himalaya”. Non mi dispiaceva, anzi lo trovavo piuttosto suggestivo. Il “dispiacere fisico” ho iniziato a sentirlo dopo il 25° km; infatti, arrivata al 21° in 3h34’ mi sentivo soddisfatta. Mi ero divertita persino a “sciare” nelle discese fangose, per me ancora abbordabili. Stavo bene e non vedevo l’ora di affrontare la seconda metà,  ignara come sempre del prosieguo del percorso. Una mia particolarità è che non ricordo mai i percorsi che corro, quindi per me sono sempre nuovi, anche se alcuni tratti li memorizzo. Non so se sia un bene o un male, fatto sta che ricordavo la famosa salita del Monte della Madonna, ma non ricordavo le altre. Oppure quest’anno mi sono sembrate più impegnative per la presenza del vero protagonista di questa edizione: il fango. Io e “lui” non abbiamo molto feeling, o meglio, essendo nuova del mondo trail, non avevo mai avuto a che fare con “lui”. Nelle tapasciate lombarde è facile schivarlo, ma qui…o volavi oppure ci andavi dentro in pieno. Trovavo divertente inzuppare i piedi nelle pozzanghere, anzi, a volte le centravo in pieno e dicevo: “tanto ormai” e sorridevo. Come ho detto prima, all’inizio era fango “abbordabile” e divertente, ma dopo 4 ore ha iniziato a essere insidioso, almeno per me. Nelle discese dei boschi ho iniziato a scivolare da un tronco all’altro per non cadere per terra. Andava abbastanza bene, fino a quando non ho appoggiato violentemente la mia mano su un tronco pieno di spine. Non vi dico il bruciore! Risultato: 3 spine nella mano, sangue e terra e la paura che iniziava ad impossessarsi di me. Dopo poco, altro spiacevole episodio: agguanto sicura un tronchetto, che però va in avanti. I miei piedi piantati nel fango ed io con il braccio ho seguito quel tronco “bastardo”, sentendo un “clack” clamoroso del mio braccio destro ed un conseguente dolore talmente forte che per circa 10 minuti mi girava la testa. Ho pensato che si fosse rotto, ma a oggi lo muovo tranquillamente, anche se mi duole un pochetto e penso che dovrò “rimetterlo in dima”. Successivamente a questi episodi ho iniziato a temere le discese. Rigidissima e stanca ho affrontato il resto del percorso.  Arrivata al ristoro del 30° km circa, ho deciso di mettermi i guanti ed il giubbetto antivento con le maniche lunghe, togliendo quello senza maniche ormai fradicio. Iniziavo a sentire freddo. Un simpatico signore addetto al ristoro mi ha aiutata vedendomi piuttosto “impedita” nei movimenti. Arrivata circa al 31° km ho affrontato una salita piena di fango, tra i vigneti, che mi ha sfinita ancor di più. Da un lato trovavo divertente il fatto che tutti arrancassero per non cadere in ginocchio, aggrappandosi agli esili tronchi della vigna per riuscire a salire, dall’altro mi veniva quasi da piangere perché a breve ci sarebbe stata la famelica salita “della Madonna” che però mi è sembrata meno impegnativa della mini-salita tra i vigneti. Arrivati quindi alla fine di questa ennesima “ascesa”, sono riuscita a muovere un pochino le gambe in una discesa, ma per poco dato che sono subito arrivata al Monte Grande che, per fortuna, era privo di fango, ma che ho camminato perché stanca. Finalmente, arrivata in cima, ho visto un altro tratto del percorso che ricordavo: una discesa a tornanti asfaltata. Ho iniziato a correre contenta perché sapevo che mancava poco, nonostante il freddo nelle ossa. Purtroppo però, ad un certo punto, c’era la deviazione nel bosco, tutta discesa, ma con fango ed io sono tornata a irrigidirmi. Quest’ultima discesa fangosa mi sembrava non finire mai. Non vedevo l’ora di fare una doccia calda e di stare con gli amici, che ormai, pensavo,  staranno per andare a casa. Finalmente gli ultimi 2 km di asfalto e in discesa. Finalmente l’arrivo e il calore degli amici, con un bicchiere di birra in mano. Finalmente posso dire: l’ho finita! Ci ho messo 7h59’, ma non importa, sono contenta di esserci stata! E tutti coloro che l’hanno fatta sono una sorta di “eroi”, al di là del cronometro: complimenti a tutti! Vorrei ringraziare l’organizzazione, tra cui Matteo Grassi: davvero impeccabili! Ringrazio tantissimo anche gli addetti del Centro Parrocchiale per la disponibilità, l’ospitalità  ed i sorrisi. Ringrazio i magnifici volontari, gli alpini e tutti quelli che ho incrociato durante il percorso, sia sotto i gazebo dei ristori, sia a fare le “bandierine” sul percorso. Nonostante il cattivo tempo ci avete regalato sempre sorrisi ed allegria.  Ed infine ringrazio i miei compagni di avventura e di viaggio, coloro che hanno avuto la pazienza di sopportarmi e di aspettarmi: Gessi, Gioele e Riki; Silvia e Andrea per il passaggio e la sopportazione durante il viaggio di andata.
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 19 Aprile 2012 01:33)

 
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