Londra: sintesi della 9^ giornata

Dal Mondo - Cronache

Logo_Londra_Olimpiadi_2012La nona e penultima giornata di atletica dei Giochi Olimpici di Londra comincia in mattinata con la 50km di marcia. Logico il dolore italiano per l’assenza di Alex Schwazer, in una gara dominata dal russo Sergey Kirdyapkin che aggiunge l’oro olimpico ai titoli mondiali 2005 e 2009 e al successo in Coppa del mondo 2012, in 3h35:59 (parziale di 1h49:22 a metà gara), nuovo record olimpico che cancella il precedente, appartenente (piove sul bagnato!) ad Alex Schwazer (3h37:09 a Pechino). Bissa l’argento di Pechino l'australiano Jared Tallent (due proposte di squalifica) in 3h36:53 (pb) davanti al cinese Tianfeng Si, terzo in 3h37:16 (pb). Quarto l’irlandese Robert Heffernan in 3h37:54 (record nazionale) sui russi Igor Erokhin (3:37.54) e Segey Bakulin (3:38.55). Record nazionale sudcoreano per Chilsung Park, tredicesimo in 3h45:55. Marco De Luca è 17° in 3h47:19.

La 20 km di marcia femminile apre il pomeriggio e lo fa in maniera grandiosa con il terzo primato del mondo di questa edizione dei Giochi Olimpici di Londra. La 20enne russa Elena Lashmanova, completando una straordinaria rimonta negli ultimi metri, vince l’oro in 1h25:02, nuovo record del mondo (precedente 1h25:08 del 26/2/2011 a Sochi della connazionale Vera Sokolova), precedendo di 7 secondi la connazionale Olga Kaniskina, campionessa uscente e favorita della vigilia, argento in 1h25:09, con tante lacrime. Terza la cinese Shenjie Qieyang in1h25:16, nuovo record asiatico. Quarta l’altra cinese Hong Liu in 1h26:00. Elisa Rigaudo è 7^ in 1h27:36, la 22enne Eleonora Giorgi è 14^ in 1h29:48, primato personale.

La russa Anna Chicherova vince meritatamente il salto in salto femminile con 2,05: per lei un solo sbaglio proprio nella misura vincente, poi brillantemente superata al secondo tentativo. Argento alla sorprendente statunitense Brigetta Barrett, con 2,03 (pb) al secondo tentativo, bronzo all'altra russa Svetlana Shkolina, sempre con 2,03 (pb) al terzo tentativo. Quarta la spagnola, campionessa europea, Ruth Beitia, con 2,00 sulla belga Tia Hellebaut, campionessa uscente, quinta in 1.97. Sesta, in un pianto dirotto, la statunitense Chaunte Lowe, in 1,97, la delusione della serata. Quanto ci è mancata Antonietta Di Martino!

Incredibile nel giavellotto maschile: vince l’oro il trinidegno 19enne Keshorn Walcott. campione mondiale junior, con 84.58, record nazionale, e primo successo olimpico di un atleta non europeo nella specialità. Argento all'ucraino Oleksandr Pyatnytsya con 84,51, bronzo al finlandese Antti Ruuskanen con 84,12. Quarto il ceko Vítezslav Veselý con 83.34 sull’altro finlandese Tero Pitkämäki, quinto con 82.80. Abdica, dopo due ori consecutivi, il norvegese Andreas Thorkildsen, sesto con 82.63. Dodicesimo il keniano Julius Yego, l’altra novità, con 77.15.

Seconda vittoria olimpica per la star di casa, Mo Farah, che, con un gran finale, s’impone sui 5000 metri in 13:41.66 ottenendo la magica doppietta (10000 e 5000) e regalando alla sua nazione la prima medaglia nella specialità. Secondo è l’etiope Dejen Gebremeskel in 13:41.98 sul connazionale Thomas Pkemai Longosiwa, terzo in 13:42.36. Quarto lo statunitense Bernard Lagat in 13.42.99 sul keniano Isiah Kiplangat Koech, quinto in 13:43.83. Sesto il marocchino Iguider in 13:44.19, sullo statunitense Rupp, settimo in 13:45.04.

La russa Mariya Savinova vince gli 800 femminili in 1:56.19, pronta a riprendere sul rettilineo finale la keniana Pamela Jelimo, campionessa uscente, passata ai 600 in 1:25.89, ma che cede clamorosamente quando mancano circa 40 metri all’arrivo: la Jelimo finisce fuori dal podio, superata anche dalla sudafricana Caster Semenya, forse partita troppo tardi, seconda in 1:57.23, e dalla russa Yekaterina Poistogova, terza in 1:57.53. Medaglia di legno alla Jelimo, quarta in 1:57.59 sulla statunitense Alysia Johnson-Montano, quinta in 1:57.93.

Dominio assoluto statunitense per gli Usa nella 4x400 donne: il quartetto formato da Deedee Trotter, Allyson Felix (terzo oro), Francena McCorory e Sanya Richards-Ross (secondo oro), vince in 3:16.87, terzo oro olimpico consecutivo della specialità. Argento alle Russia (Yulia Gushchina, Antonina Krivoshapka, Tatyana Firova e Natalya Antyukh) in 3:20.23, sulla Giamaica (Christine Day, Rosemarie Whyte, Shericka Williams, Novlene Williams-Mills), terza in 3:20.95. Quarta l’Ucraina in 3:23.57 sulla Gran Bretagna, quinta in 3:24.76.

Ultima gara in pista e quarto record mondiale dei Giochi. La Giamaica (Nesta Carter, Michael Frater, Yohan Blake e Usain Bolt) domina la 4x100 uomini e vince in 36.84, prima volta nella storia sotto i 37 secondi, sugli Stati Uniti (Trell Kimmons, Justin Gatlin, Tyson Gay e Ryan Bailey), secondi in 37.04, tempo che eguagli il precedente limite mondiale della Giamaica a Daegu. La gara si decide nella terza frazione quando Blake stacca Gay e, nonostante un cambio non perfetto, Bolt parte e va a vincere con tutta la sua forza. Terzo è Trinidad (Keston Bledman, Marc Burns, Emmanuel Callender e Richard Thompson) in 38.12, grazie anche alla squalifica del Canada, inizialmente dichiarati vincitori del bronzo, e poi squalificati per invasione di corsia da parte di Connaughton. Quarta è la Francia in 38.16.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 20 Agosto 2012 00:08)