La Peace Marathon di Kosice (Slovacchia), la più vecchia d’Europa, giunta all’89^ edizione, disputata in perfette condizioni ambientali (15 gradi, cielo nuvoloso, leggera pioggerellina e senza vento), vede cadere entrambi i record, sia maschile che femminile.

Il keniano Lawrence Kimaiyo vince la gara in 2:07:01 dividendo la gara in due metà cronometricamente identiche: 1:03:54 la prima mezza e 1:03:57 la seconda parte. Alle sue spalle giungono appaiati altri due keniani, Philemon Baaru e Evans Ruto, entrambi al personale in 2:07:49. Quarto, il campione uscente, Elijah Kemboi in 2:07:51 (pb) sugli altri keniani Bellor Yator, quinto in 2:08:39 (pb), Vincent Kiplagat, sesto in 2:09:30, e David Toniok, settimo in 2:10:39 (pb). Solo ottavo il primo etiope, Belete Gezu in 2:13:16 sul connazionale Mehari Baraki, nono in 2:16:40, e sull’ennesimo keniano, Peter Kurui, decimo in 2:18:38.

Per Kimaiyo, secondo a Torino in 2:11:46 nel 2010 da esordiente, pb, record della corsa (migliorato di un minuto e mezzo il precedente appartenente a Gilbert Chepkwony, 2:08:33, nel 2010), ma niente bonus suppletivo non essendo riuscito ad abbattere il muro delle 2 ore e 7 minuti.

Tra le donne s’impone la keniana Hellen Mugo in 2:29:59 (1:12:12 il passaggio alla mezza, nettamente più lenta la seconda parte in 1:17:47), migliorando il precedente record della corsa (2:30:50). La bielorussa Maryna Damantsevich è seconda in 2:31:29 (pb) sulla etiope Ehitu Kiros, terza in 2:33:43 (pb). Quarta l’ucraina Natalya Malaya in 2:53:46.

Campioni slovacchi si laureano rispettivamente, Jozef Urban, undicesimo tra gli uomini in 2:25:34, e Ingrid Petnuchova, quinta tra le donne in 2:55:58. 830 i finisher.

La mezza maratona è vinta dallo slovacco Tibor Sahadja in 1:10:31 sul connazionale Anatoliy Malyy, secondo in 1:11:03, e sul britannico Gary Pennington, terzo in 1:12:23. Vittoria femminile per la polacca Anna Wojna in 1:18:43 sulla slovacca Petra Fasungova, seconda in 1:20:52, e sulla ceka Renata Hajkova, terza in 1:24:33. 1637 i finisher.