Tamas Kovacs: un forte ungherese a cui piace l'Italia

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Kovacs_Tamas_Reggio_E.2011In Europa è sempre più difficile trovare tanti atleti capaci di correre sotto le 2 h15’ in maratona e 64’ sulla mezza, le ragioni sono molte e non è certo in questa sede che vogliamo analizzarle.

Abbiamo incontrato uno di questi, Tamas Kovacs, ungherese, relativamente sconosciuto in Italia, dato che ci viene spesso. I suoi tempi sono in costante miglioramento e ciò fa sperare l'atletica europea.

Ecco la sua storia, raccontata attraverso un’intervista.

Ciao Tamas, da dove partiamo? Da Reggio Emilia?

Certo, perchè no!

Devi avere un feeling speciale con questa gara, su un percorso peraltro non facilissimo.

Ho corso due volte a Reggio e in entrambi i casi ho fatto il record personale.Ci sono delle ragioni oggettive per cui sono andato bene e non ho avvertito troppo le ondulazioni del terreno : sono stato fortunato entrambe le volte. Il tempo era ottimo per una maratona (non caldo, non ventoso) e ho potuto correre in un gruppo che girava ad un buon ritmo per me.
Nel 2011 è stato un po’ diverso rispetto all’anno precedente . Nel 2010 ho preparato la stagione autunnale in funzione di Reggio Emilia, nel 2011 volevo correre veloce a Francoforte, una gara IAAF che mi avrebbe permesso di raggiungere la qualificazione olimpica col minimo “A”   e invece……sono saltato agli ultimi 5 chilometri, anche a casua di un problema di ristoro. Ci sono rimasto male, però la forma era ottima, volevo riprovarci e allora….avanti con Reggio Emilia, mi ero già trovato bene, sono tornato volentieri. Non è una gara nella lista IAAF, per cui ho potuto correre sereno e senza pressioni ed è venuto fuori il record personale.

Questo mi ha dato fiducia di pensare che correre sotto le 2h14’ è un obiettivo alla mia portata.

Ma tu sei venuto altre volte in Italia nel 2011, ma anche nel 2010  

Si, ho corso altre volte in Italia, sono venuto anche per uno stage di 3 settimane a Livigno, in Agosto. Ho potuto allenarmi bene e gettare le basi per un’ottima parte finale della stagione.

Nel 2010 ho corso il giro delle mura di Feltre, una gara che mi è piaciuta tantissimo, molto diversa dalle mie abitudini. Si corre di sera, la gente applaude, tanti runners veloci, un’atmosfera veramente molto bella. Sono arrivato quarto, battuto da gente veramente forte.

Dopo è stata la volta della mezza di Udine,nel 2011, dove ho fatto il mio personale di 63’53, in realtà ad Austin (Texas) ho corso in 63’39, ma il percorso è leggermente in discesa.

Sono arrivato appena dietro il vostro Daniele Meucci e questo l’ho considerato un risultato di prestigio e una buona base in prospettiva maratona.

Sono tornato in Italia per la Riva del Garda Half Marathon, ma erano passate solo due settimane da Francoforte, avevo ancora la stanchezza della maratona nelle gambe, nonostante questo ho fatto 64’15, questo mi ha dato la convinzione che potevo provare il personale a Reggio Emilia, anche se era solo due settimane dopo.

Insomma , mi pare di capire che ti piace l’Italia.

Si, mi piace molto gareggiare in Italia. Mi piace il vostro paese , il cibo e poi…vengono fuori i record personali! Poi c’è un altro fatto, il mio bisnonno era italiano, infatti il nome di famiglia di mia mamma è Rossi, difficile non vedere la connessione. Noi tutti siamo orgogliosi di queste origini.

Raccontaci qualcosa di te, non solo come runner 

Vivo a Veszprem sin dalla mia infanzia, una bella cittadina vicina al lago Balaton, una bella zona per gare di lunga distanza (n.d.r. infatti tutti gli anni si organizza la Ultramarathon sul lago di Balaton). E’ anche sede di un importante gruppo sportivo per gare in pista. Ho cominciato a correre a 14 anni, prima giocavo a tennis, il mio allenatore mi vedeva poco resistente per cui mi faceva correre per migliorare questa caratteristica. Mi è piaciuto da subito, partecipo anche ad un paio di gare, le vinco e…smetto di giocare a tennis per dedicarmi al running.

Nel 2005 ricevo una borsa di studio per l’atletica e vado a studiare, e correre, negli Stati, alla High Point University. Ci rimango sino al 2009, quando mi laureo in International Business.

Un periodo molto importante della mia vita, di atleta e di uomo. Gli americani sono….più ottimisti degli ungheresi, vedono il lato positivo delle cose, sono diventato più coraggioso in tutte le scelte che ho fatto da allora.

Poi il loro sistema universitario, anche se impegnativo, ti consente di crescere tanto, se hai veramente voglia di crescere puoi raggiungere grandi risultati. Ho fatto tanta pista, dai 1.500 ai 10.000 metri , migliorando più volte i miei personali.

Nel 2009 torni in Ungheria, e dopo che succede  

Dovevo scegliere se lavorare o continuare a correre, una scelta veramente difficile, perché mi piace correre ma sono consapevole che devo entrare nel mondo del lavoro, mi piacerebbe in una banca di investimenti o qualcosa di simile.

Per il momento continuo a studiare , voglio la laurea in economia e commercio, anche se questo semestre dovrò rallentare gli studi per via delle Olimpiadi.I soldi guadagnati col running mi permettono di non dipendere troppo dalla famiglia.

A proposito della tua famiglia, come vivono questa tua passione e attività  

La mia famiglia è molto felice ed è di grande supporto, mi aiutano veramente tanto in ogni aspetto e questo è molto importante per me.. Mia mamma è un insegnante di inglese, mio papà è notaio, poi ho una sorella più giovane , cui non piace fare sport, ma solo guardare gli altri. 

A parte il running, cosa ti piace

Mi piace praticamente ogni tipo di sport. Il calcio è uno dei miei preferiti, dei vostri team mi piace il Milan, so che c’è molto rivalità a Milano, a proposito, e tu? Inter…ops..... Ascolto tanta musica nel tempo libero e appena posso cerco di mantenere le conoscenze della lingua francese, dato che l’inglese è ormai una seconda lingua.

Mi piace viaggiare e non solo per correre, dell’Europa mi mancano solo i paesi scandinavi e la Gran Bretagna, che …..mi tengo da parte per questa estate. Ovviamente conosco bene gli Stati Uniti , avendoci vissuto per molto tempo.

Quali sono i tuoi primati personali

1500m             3:48,68           Chapel Hill, North Carolina   2007 UNC Invitational 

3000m             8:14,03            Durham, NC                           2007 Duke Invitational 

5000m             13:59,43          Raleigh, NC                           2008 Raleigh Relays 

10000m           29:36,57          Oslo, NOR                             2011 European Cup 10000m

10km                29:33                Weiz, AUT                               2011

Mezza Maratona 63:39            Austin, Texas                          2009  
                              63:53            Udine                                       2011 

Maratona          2:14:23            Reggio Emilia, ITA                2011 Reggio Emilia Marathon

 

Com’è la situazione del running in Ungheria 

Uno sport che sta diventando sempre più popolare, sia a livello amatoriale che agonistico, le gare su strada sono in forte aumento e alcune di queste sono diventate famose, come la mezza e la maratona di Budapest.Io spero veramente che da tutto questo emergano atleti importanti.

E adesso, quali programmi, progetti, ambizioni

Nel 2012 Londra, ovviamente, io penso che per qualunque atleta sia il sogno da realizzare.

Voglio assicurarmi la qualifica, con tutte le mie forze. In Ungheria 2h18' è lo standard "B" e 2h15 è lo standard "A". Con lo standard B solo 1 runner può andare a Londra, con la A 3 runners.

In questo momento io sono l'unico che ha il tempo di 2h17’43, ottenuto a Praga. Purtroppo il mio personale di Reggio Emilia non viene considerato valido, a meno che ci siano diversi che ottengono meno di 2h18', in questo caso varrebbe il tempo di Reggio Emilia, quindi io penso di avere buone possibilità. 

Però non vorrei fare troppi calcoli e pensare ai tempi degli altri. Ho trascorso due mesi in Spagna questo inverno. Ho messo insieme molti chilometri , ma l'obiettivo principale per la primavera è la maratona in Aprile dove penso di rendere al 100% e assicurarmi le Olimpiadi. Parteciperò alla maratona di Milano, me ne hai parlato bene come di una gara molto competitiva, un percorso dove è possibile realizzare un buon tempo. Spero di trovare un gruppo che corra per finire in 2h15', magari qualcosa meno.

Dopo la maratona dipende molto da come sarà andata, comunque penso ad un paio di gare, come un 10.000 metri in pista e la coppa Europa. Poi penso di tornare a Livigno o St Moritz, per un allenamento in quota di 3-4 settimane, visto che l’anno scorso ne ho tratto molti benefici.

In autunno ci sarà il campionato mondiale di mezza maratona, in Bulgaria, e dopo il campionato nazionale ungherese di cross, che ho già vinto. Ci terrei a fare entrambe queste gare, per diversi motivi, così come tornare in Italia per qualche altra gara.

Quali i tuoi progetti a lungo termine

Correre sempre più forte! Io credo di avere molti anni e molti margini per migliorare davanti a me.Il record ungherese in maratona è 2h12’10, mi piacerebbe batterlo, un giorno. Poi arrivare a 28’30 sui 10.000 metri e 62’30 sulla mezza maratona.

Per ora sono sogni, so che tutto questo non sarà facile, io però mi allenerò duramente per riuscirci, spero di stare bene e fare in modo che diventino realtà.

Grazie Tamas, in bocca al lupo per tutto

Grazie a te e al vostro sito, ci rivediamo presto.

Si, a Milano, per la maratona

 

 

 

Ultimo aggiornamento (Sabato 07 Aprile 2012 21:19)