Una tabella per Arese

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Vigano_Luigi_2012_Monza_Parco_Foto_Roberto_MandelliMa chi la redige? Questo il problema. Viste le dichiarazioni after London del nostro Presidente, è chiaro che soffre di una eccessiva produzione di acido lattico che gli annebbia certamente la vista e, forse, anche la testa.

E’ evidente che l’apparato Federale nel suo complesso non è stato capace di redigere al suo Lider Maximo una tabella che lo avrebbe aiutato a mantenere i piedi per terra, che gli avrebbe mantenuti aperti gli occhi, che gli avrebbe permesso di non prendersi in giro pensando che anche come dirigente è stato quel grande campione che è stato da atleta e, soprattutto, di non prendere in giro la base federale tutta. La sua visione è condivisa solo da coloro che gli hanno “confezionato” la tabella sbagliata, quella che non è riuscita a ridurre la produzione di acido lattico e in seconda battuta, accelerarne lo smaltimento. Poi, è ovvio, nessun tecnico ammette di aver sbagliato la tabella (chi di voi ne conosce uno?) ma, il fallimento (o la colpa) è sempre in carico all’utilizzatore finale. A pensarci bene, questo parallelismo potrebbe essere applicato anche al caso Schwazer…….

Ma non usciamo dal seminato. E allora mi rifaccio a una paginetta pubblicata da PN nella quale illustravo criticamente la preparazione e la divulgazione/vendita delle tabelle. E scrivendo mi chiedevo: “ Possiamo avere la convinzione che questo modo di “tabellare” la massa non produce campioni, che certamente produce qualche buon atleta degno di questo nome ma che senz’altro produce molti nani ed altrettante ballerine?”

Temo di aver commesso un grosso errore se debbo riconoscere, a distanza di pochi mesi, che non è solo la massa ad essere intossicata da modi spannometrici e farlocchi di metterla in tabella. E’ colpito anche il vertice Federale, cioè quell’Ente che per Statuto, deve percorrere strade se non contrarie, almeno diverse.

E la parte intermedia della Federazione? Se nessuno farà sapere al Presidente che lui ci ha descritto un’altra Olimpiade, se nessuno gli dirà che il re è nudo, ebbene, credo proprio che anch’essa sia in uno stato di acidosi al limite della cronicità. Che spera di risolvere tra qualche mese, attraverso una tornata elettorale che già fin d’ora presenta sintomi evidenti di intossicazione.

Riassumendo: credo sia possibile parlare di epidemia se partendo dalla base (tesserati e società sportive), passando, con livelli di intossicazione tra di loro molto diversi, alla parte intermedia della federazione (comitati provinciali e regionali, gruppo Giudici, apparati tecnici e medici), per giungere al Consiglio Federale, notiamo una più o meno accentuata esondazione di acido lattico.

Qualsiasi epidemia non si cura con l’aspirina, ovvero con tabelle farlocche. E qui si ritorna daccapo. Chi è in grado di redigere la tabella della guarigione? Dal mio modesto osservatorio non riesco a vedere alcuna via d’uscita. Però sono ugualmente fiducioso perché anche le epidemie più virulente hanno in sé un antidoto che entra in funzione se abbinato all’esercizio della quarantena.

Presidente, uso con te il “tu” sportivo in omaggio e riconoscenza al tuo grande passato: pensaci. La quarantena, per essere efficace, deve essere fulminea. Quindi pensaci in fretta. E ci pensino anche molti di coloro che avrebbero dovuto preparartela, la tabella.

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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Ultimo aggiornamento (Martedì 14 Agosto 2012 11:12)